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.: Sabato 12 ottobre 2024
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Oserei definirlo “un giorno di ordinaria follia”! La nevicata che non ti aspetti. Quella capace di trasformare noi adulti appassionati di meteorologia in bambini eccitati, felici e pieni di entusiasmo; quella che trasforma il paesaggio nella fiaba più bella che ti abbiano mai raccontato, quella capace di donarti un mondo speciale, ovattato, fatto di poesia ed angoli magici che ti trasportano lontano in un tempo ormai dimenticato. In questa mia analisi troverete gli aspetti meteorologici, a livello europeo, che hanno anticipato e concorso a determinare un evento di questo genere, le tempistiche (con immagini satellitari) dell’evento stesso, una breve ma significativa analisi sinottica, i motivi e le cause che hanno conferito a questa nevicata peculiarità rare e nient’affatto scontate in un’area geografica come la nostra. Non resta che augurarvi, gentili lettori, se vorrete seguirmi, buon viaggio!!
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L'ondata di maltempo di Ognissanti, pur rientrando tra gli eventi più significativi dell'autunno 2010 e delle ultime annate, non ha costituito un'eccezionalità, almeno in Lombardia. Piene dei fiumi, allagamenti e smottamenti ricorrono purtroppo con una relativa frequenza durante la "stagione delle piogge". La dinamica tipica di questa fase perturbata ha comunque fornito una serie di spunti di elevata valenza didattica, quasi "una pagina di manuale di meteorologia" estratta dal patrimonio della nostra storia climatologica.
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Autunno 2010: il maltempo di Ognissanti - 2a parte
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Un'irruzione di aria molto fredda ha interessato gran parte dell'Italia a pochi giorni dall'inizio ufficiale dell'estate astronomica. Temporali di forte intensità in Pianura Padana, neve sulle Alpi a quote relativamente basse, brusco calo delle temperature e vento sostenuto, hanno disegnato uno scenario molto dinamico, forse più tipico del mese di Marzo. Un tipo di tempo del tutto anomalo per questa stagione, che ha visto tra l'altro protagonista la Bassa Pianura Padana Orientale, una delle zone in assoluto meno piovose in estate. Quanto accaduto è ricostruito in questo breve articolo.
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La neve in pianura nel mese di Marzo è un'eventualità non molto frequente: per questa ragione è sempre accolta come uno spettacolo della natura, sempre molto suggestivo. Se inoltre, una "nevicata marzolina" coinvolge per quasi tre giorni tutta la Pianura Padana, regalando accumuli importanti che nemmeno vengono cancellati dalla pioggia...ecco che allora ci troviamo di fronte ad un evento di portata memorabile, che in quanto tale merita di essere ricostruito in tutti i suoi aspetti.
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9-11 Marzo 2010: una memorabile nevicata tardo-invernale - 2ª parte
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Il presente articolo analizza, sia a livello “sinottico” che a livello microclimatico, la dinamica dell’arrivo e gli effetti sulla Provincia di Como dell’Ondata di Freddo e Neve che ha interessato il Nord Italia da Sabato 12 Dicembre a Mercoledì 23 Dicembre 2009; un’ondata di gelo risultata tra le più importanti e significative degli ultimi decenni. Vengono così riportati sia, brevemente, lo scenario sinottico del periodo che i dati climatici più importanti riferiti a 36 stazioni meteorologiche a norma OMM presenti sulla Provincia di Como (stazioni che fanno parte della Rete del Centro Meteorologico Lombardo – MeteoComo).
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Dicembre 2009 verrà ricordato non solo come un mese invernale di quelli in "vecchio stampo", ma soprattutto come una parentesi invernale eccezionalmente fredda su gran parte dell'Europa. Durante la seconda decade di Dicembre anche la Lombardia è stata coinvolta in un'ondata di gelo intensa e relativamente breve, che si è conclusa in una tradizionale nevicata che ha paralizzato le nostre città a pochi giorni dalle feste di Natale. L'articolo ripercorre tutte le fasi di questa "storica" fase dell'inverno: una descrizione dell'evoluzione a scala continentale introduce ad alcuni approfondimenti a carattere regionale, con particolare riferimento agli episodi più intensi di gelo e di maltempo.
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L'ondata di gelo del Dicembre 2009 - 2ª parte
L'ondata di gelo del Dicembre 2009 - 3ª parte
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Il giorno 25 aprile la situazione sinottica in Europa vede la presenza di un'alta pressione ben strutturata sull'Europa orientale, con due centri depressionari sui suoi bordi orientali (Ucraina e Moldavia) e occidentale (Atlantico). Un fronte associato alla depressione atlantica si avvicina alla Spagna ed una debole onda africana si avvicina all'Italia (fig. 1).
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Analisi di un temporale mesociclonico che ha colpito duramente alcuni paesi tra Bergamasco, Milanese e Lodigiano nel corso di un evoluzione tipica di dry-line (linea secca). Protagonista principale: la grandine, caduta con dimensioni assolutamente inusuali per il mese di Aprile.
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Questo articolo, nato dalla stretta collaborazione di due appassionati di meteorologia (un Pedemontano ed un Pavese), descrive nei dettagli la fase più tipicamente "continentale" dell'inverno 2008/09. La Pianura Padana è infatti tornata "la protagonista" di uno scenario dei tempi passati, quando in seguito all'abbondante nevicata dell'Epifania, il gelo si è fatto sentire in modo pungente per diversi giorni. Il succedersi degli eventi non ha costituito nulla di eccezionale, ma ha offerto alcuni interessanti spunti sulla diversità dei nostri microclimi. Nel ripercorrere questa prima decade dell'anno, comprenderemo perchè le stesse zone che hanno goduto di una maggiore nevosità sono divenute "le più efficienti produttrici" di freddo.
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La prima decade di Gennaio 2009: Pianura Padana protagonista - 2a parte
La prima decade di Gennaio 2009: Pianura Padana protagonista - 3a parte
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Nella tarda serata del Natale 2008 un'intensa irruzione da Est ha riportato in poche ore un clima prettamente invernale, dopo una parentesi mite e piovosa. Mentre gran parte della Lombardia era sferzata da forti raffiche di vento, la neve si è invece concentrata lungo tutta la Fascia Pedemontana. Prendendo spunto da questo evento, ho approfondito la dinamica delle irruzioni orientali sulla Pianura Padana ed in particolare quelle condizioni che inducono lo sviluppo e la retrogressione di un fronte freddo in pieno inverno, nonchè l'azione di sbarramento orografico indotta dalla particolare conformazione del nostro Territorio.
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