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.: Sabato 7 settembre 2024
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A. Mesiano, M. Dei Cas, G. Aceti - Staff CML |
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L'inverno 2009-2010, estremamente dinamico e ricco di emozioni dal punto di vista meteorologico, non poteva che chiudere con un "gran finale" degno degli spettacoli più suggestivi. Una nevicata davvero memorabile per durata, estensione ed intensità ha interessato la Pianura Padana nei giorni a cavallo tra il 9 ed il 10 Marzo, protraendosi per oltre quarantotto ore. Come tutti gli eventi nevosi più importanti, anche questo è stato preceduto da una corposa irruzione di aria fredda di estrazione artica. Ma dal punto di vista strettamente tecnico questa nevicata non è classificabile tra quelle più comuni "da scorrimento" mite: al contrario l'intero evento è stato caratterizzato da un continuo rifornimento di aria fredda proveniente dai Balcani, tale da conservare le condzioni ideale di temperatura a tutte le quote per la caduta di neve fino in pianura. La posizione "Bassa" del minimo di pressione, se da una parte non ha consentito al solito afflusso mite ed umido di raggiungere la Pianura Padana, dall'altra ha concentrato nubi e fenemoni sui settori meridionali della Lombardia, in particolar modo sull'Emilia Romagna. L'azione retrograda del fronte occluso è risultata comunque tanto decisa, da coinvolgere tutta la Lombardia: nonostante il carattere disomogeneo della nevosità, nessun settore della nostra Regione è stato risparmiato dalla nevicata. [Matteo Dei Cas] Si sono così registrati accumuli più significativi sulle zone meridionali della regione e precipitazioni meno abbondanti sulle Alpi e sulle zone più settentrionali. Ecco gli accumuli medi misurati in Lombardia e aree limitrofe. Parmense, Alessandrino e Pavese 30-40 cm (con punte fino 50-60 cm sull’Appennino), Cremonese 20-40 cm, Lodigiano, Bresciano e Mantovano 15-30 cm, Comasco 12-18 cm, Varesino 10-15 cm, Milanese, Monza e Brianza, Lecchese, Bergamasco, Novarese e Veronese 5-15 cm, Valtellina e Ticino 2-5 cm (accumuli poco maggiori in quota). Per tutto l’evento le precipitazioni sono iniziate e terminate sottoforma di neve; solo localmente e temporaneamente la neve è stata sostituita da pioviggine o pioggia mista a neve. Per quanto riguarda la neve caduta, visto il freddo in quota, la neve si è presentata con una densità bassa, estremamente soffice, polverosa e leggera e, soprattutto nella giornata di martedì per via del forte vento, ha creato accumuli importanti ed ha imbiancato lateralmente piante e edifici. Come molti avranno notato, la neve caduta è attecchita facilmente su alberi, auto e su vari oggetti mentre ha faticato ad attecchire al suolo, soprattutto sulle strade, nonostante le temperature negative. Questo è avvenuto verosimilmente per la debolezza delle precipitazioni ma soprattutto per il fatto che il suolo presentava, a differenza dell’aria, temperature positive (per il calore accumulato nei giorni precedenti)......[tratto dalla Prima Pagina del 12 Marzo 2010, edita da Giuseppe Aceti]
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