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Nevicata del 5 febbraio 2010   Inserito il› 11/02/2010 8.02.40
Aggiornato il› 24/12/2010 14.57.45
Continua senza sosta  l'inverno 2009/10, dinamico e sempre ricco di sorprese, come accade ormai dalla seconda decade di Dicembre.
 
Senza dubbio uno degli inverni, insieme a quello scorso, più "interessanti" dal punto di vista degli episodi e delle configurazioni generali degli ultimi 20 anni, quasi a voler far dimenticare per un pò i cambiamenti climatici in atto, con il continuo aumento delle temperature e la progressiva scomparsa della neve che avevano caratterizzato diversi inverni soprattutto tra la fine degli anni '80 e l'inizio del nuovo secolo alle nostre latitudini.
 
Freddo, pioggia, neve e nebbia infatti si sono ripresentati in alcune zone del territorio regionale anche questa settimana, dopo la moderata irruzione fredda da nord avvenuta lo scorso week-end, causando un repentino calo delle temperature dapprima in montagna, poi anche al piano, con venti favonici freddi (che hanno tra l'altro avuto il gran merito di "ripulire" l'aria inquinata nel centro-ovest regione).
 
Ed è stato proprio il vento freddo da nord che ha poi permesso, dopo un inizio di settimana sostanzialmente stabile, una bella nevicata sull'ovest regione nella giornata di Venerdì 5, con situazione definita "post-favonica" molto simile ad altri casi accaduti in passato (ad esempio il 2/1/2001). Sulle zone di ponente infatti, più riparate dalle miti correnti orientali associate ad un forte e previsto peggioramento Atlantico, e che godevano di una situazione in quota ancora favorevole a nevicate proprio grazie alla precedente irruzione favonica, la neve è potuta cadere abbondante sino al piano.
 
Si è trattato di una nevicata piuttosto "pesante", date le condizioni termiche al limite, ma altresì estremamente coreografica, con intensità a tratti eccezionale e fiocchi davvero giganteschi in diverse province. Le prime precipitazioni, deboli e sporadiche, sono comparse in realtà nella tarda serata di Giovedì 4, poi nella notte sul 5 la nevicata si è lentamente intensificata. Ma è stato durante la mattinata e soprattutto nel pomeriggio di Venerdì che, grazie all'arrivo atteso di precipitazioni più consistenti, l'evento ha dato il meglio di sè, con accumuli cresciuti rapidamente nelle zone interessate.
 
Inizialmente le zone che hanno registrato maggiori accumuli sono state quelle settentrionali, ed in particolare le aree pedemontane delle province di Varese, Como e Lecco (oltre che le rispettive Prealpi) con componente lievemente altimetrica della nevicata; successivamente nel tardo pomeriggio, con l'approfondimento del minimo depressionario, i fenomeni più intensi si sono trasferiti a sud, con accumuli in forte crescita e temperature in calo su Pavese, basso Milanese, Lodigiano e Cremonese occidentale (interessate da una vera e propria tormenta di neve), ed in medio-alta Valtellina, sin lì quasi risparmiata dalle precipitazioni (oltre che nelle vicine province di Piacenza ed Alessandria). Sul nord regione invece, con fenomeni sempre via via meno intensi, è comparsa un pò di pioggia con rialzo termico associato. Pioggia che invece ha dettato legge mediamente, alle basse quote, dall'Adda verso est per tutta la giornata, con situazione dunque letteralmente opposta a quella dello scorso fine settimana, che aveva visto neve sull'est regione ed assenza di fenomeni all'ovest.
 
Ma vediamo rapidamente, grazie alle nostre stazioni meteo ed ai nostri collaboratori, qualche dato relativo alla bella nevicata.
 
Per quanto riguarda il Milanese, sono caduti generalmente dai 5 ai 10cm (qualcosa meno in Milano città a causa della temperatura al limite), con punte leggermente superiori nella parte meridionale della provincia, verso il Pavese. Nel Pavese stesso i cm sono diventati 15/20, con punte addirittura superiori ai 25cm nel Vogherese, ed ancor più consistenti ovviamente in Oltrepò. Nel Lodigiano privilegiata la parte centro-meridionale della provincia, con valori intorno ai 10/15cm; circa 5 invece i cm caduti nella parte ovest della provincia di Cremona. Spostandoci a nord, nelle province di Varese, Como e Lecco, come detto in precedenza, sono caduti circa 10/15cm con punte inferiori sui laghi e superiori nelle valli (sino a più di 40cm ad esempio a quota 700mt nel Varesotto e 20/30 cm a poco più di 400mt di quota nelle valli a nord del capoluogo), in Valtellina circa 5cm al piano nel Sondriese e sempre più neve ovviamente alzandosi di quota.
 
Un altro evento dunque da archiviare tra i molti significativi di questa stagione, che tra l'altro sembra voler ancora regalare diverse emozioni, perlomeno a livello di freddo nei prossimi giorni. Dopo la parentesi mite in montagna e collina, ma nebbiosa e fredda in pianura Padana che ci sta interessando attualmente (oggi ad esempio regione letteralmente"divisa in due", con sole e temperature miti a nord, nebbie gelide al piano), per i prossimi giorni sembra attesa una nuova ondata di freddo da nord, che attualmente non dovrebbe per ora manifestarsi con nuovi fenomeni precipitativi in regione, ma dovrebbe far calare ancora notevolmente le temperature, soprattutto in montagna. [Prima Pagina del 7 Febbraio, a cura di Simone Rossetto]




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