Dopo la breve ed ennesima parentesi favonica che interessa la Lombardia nella serata del 13 Gennaio, finalmente le correnti si dispongono, seppur deboli, dai quadranti Sud-Orientali, stante il coricamento sui paralleli di una cellula di Alta Pressione collegata all'espansione verso Est dell'Anticiclone delle Azzorre.
I massimi di pressione si portano sulla Penisola Balcanica, causando un continuo e debole afflusso di aria umida e piuttosto fredda, che risale la Valpadana da Sud-Est il giorno 14. L'aumento della pressione atmosferica a tutte le quote provoca in breve tempo la sedimentazione di tale massa d'aria in prossimità del suolo, incentivando la formazione delle prime inversioni termiche e delle prime sacche nebbiose, in concomitanza, tra l'altro, ad una ventilazione ormai del tutto assente.
Il 15 Gennaio la "dama grigia" ha ormai conquistato gran parte della Pianura Padana e le temperature scendono di parecchi gradi sotto lo zero nelle ore notturne e per gran parte della mattinata. In alcune zone si verifica la prima "giornata di ghiaccio" con la colonnina di mercurio che non sale sopra lo zero neppure durante le ore centrali del giorno.
Tra il 15 ed il 19 Gennaio la situazione meteorologica non muta nelle sue linee sostanziali e gelo e nebbia "imperversano" sulle zone di pianura della nostra Regione dando luogo a diffusi fenomeni di intensa galaverna che conferiscono al paesaggio un aspetto decisamente fiabesco anche nelle aree urbanizzate.
Alcune di queste foto spettacolari mostrano accumuli veramente "eccezionali", visto e considerato che non sono stati causati da veri e propri fenomeni nevosi. Tuttavia occorre sottolineare come, in alcune aree ristrette, (in particolare nell'Ovest milanese), si siano verificate delle deboli precipitazioni a carattere nevoso. La causa sarebbe da ricercare nel sollevamento delle nebbie, che avrebbe determinato la formazione di nubi basse del tipo stratiforme, abbastanza spesse da provocare debole fenomenologia. Comunque non possiamo del tutto escludere che queste precipitazioni siano state esaltate dalla presenza, negli strati bassi dell'atmosfera, di nuclei igroscopici (forse anche di natura antropica) tali da causare l'aggregazione di minuscole goccioline sopraffuse. Queste ultime, gelando a contatto con gli stessi, hanno dato origine a dei veri e propri fiocchi di neve seppur di piccole o medie dimensioni. L'effetto visivo è stato quello di una debole nevicata in atto; gli accumuli hanno raggiunto in alcuni casu anche i 3-4 cm. su tutte le superfici.
Ora vi lascio a queste bellissime immagini ringraziando tutti coloro che con la loro passione ed impegno hanno permesso la realizzazione di questo reportage dal sapore veramente scandinavo.
Buona visione!!!!
Mauro Corti