Centro Meteorologico Lombardo - Home Page
Centro Meteorologico Lombardo - Associazione Culturale per la ricerca sui microclimi della Lombardia
.: Venerdì 19 aprile 2024 
Centro Meteorologico Lombardo - Home Page
Puoi sostenere le nostre attività con una donazione anche minima:
Cerca:
Login Registrati
Home
Prima Pagina
Bollettino CML
Cartina Realtime
Radar precipitazioni
Immagini dal Satellite
CML_robot
Stazioni Online
Estremi 18/04/2024
Webcam
Associazione
Contatti
Privacy Policy
Note Legali

Situazione a Milano

Milano Webcam

www.meteogiuliacci.it

19/04/24, ore 6:54

Temperatura: 5.2°C
Umidità relativa: 79%
Pressione: 1016.3mB

Situazione a Como Lago

Como AeroClub

www.meteocomo.it

19/04/24, ore 6:56

Temperatura: 9.3°C
Umidità relativa: 44%
Pressione: 1016.9mB
Maltempo Novembre 2010   Inserito il› 21/11/2010 13.54.05
Aggiornato il› 21/11/2010 13.56.00
 
 
Il ponte della festività di Ognissanti è stato teatro dell'evento perturbato più significativo dell'Autunno 2010, se non in assoluto il più intenso degli ultimi anni in alcune regioni di Italia. Un'intensa perturbazione dai connotati tipicamente autunnali si è infatti abbattuta su tutto il nostro Paese, apportando ingenti quantità di piogge in poche ore. Numerosi i danni disseminati purtroppo lungo il nostro Stivale: dal Veneto alla Toscana, dal Friuli-Venezia-Giulia alla Calabria, dove allagamenti e smottamenti hanno causato lo sfollamento di oltre 120 comuni, per non contare inoltre i cinque morti e i due dispersi a causa di questa calamità naturale! Scenario meno catastrofico per fortuna in Lombardia, dove comunque è stato raggiunto uno stato di allerta a causa dell'alto livello idrometrico di alcuni nostri fiumi. Nulla di eccezionale nel "nostro orticello", già abituato alle grandi piogge autunnali e all'esondazione dei corsi d'acqua lungo l'alta e media pianura, se non dei bacini lacustri. Significativa la piena del Brembo, del Seveso e del Lambro che hanno rotto gli argini in diversi punti causando numerosi allagamenti.
 
Dal punto di vista tecnico la dinamica del peggioramento è stata alquanto caratteristica e prevedibile: una discesa di aria fredda nord-atlantica ha scavato un canale depressionario nel Mediterraneo centro-occidentale. La presenza di un'area di alta pressione sull'Europa Orientale ha rallentato lo spostamento della saccatura verso Est, per cui il sistema frontale semistazionario ha interessato a lungo le stesse zone. Le Prealpi - in particolare le Orobie - e l'area Pedemontana sono state interessate da forti ed insistenti precipitazioni a causa dello sbarramento orografico (stau) alle correnti di scirocco ed ostro che hanno imperversato per diverse ore. Intensi "rovesci monsonici" si sono abbattuti anche sulle pianure centro-occidentali, lungo canali rigeneranti ben definiti in risalita dal Mar Ligure. Importante poi sottolineare l'elevata longevità della depressione, che ha esaurito sul nostro paese la sua energia scaricando precipitazioni fino alla quasi completa dissoluzione delle nubi. L'elevata energia attinta dalle acque ancora tiepide del mare ha certamente contribuito allo sviluppo di fenomeni convettivi rigeneranti e pericolosi, specialmente lungo i versanti Tirrenici. Altro motivo di preoccupazione: l'innalzamento delle temperature in quota e quindi il limite delle nevicate tanto elevato da innalzare drasticamente il contributo dell'afflusso delle acque dalle aree montuose.
 
Volendo quantificare l'entità del peggioramento, non c'è niente di meglio che citare alcuni dati raccolti dalla nostra rete di Stazioni.
Nella giornata di Domenica 31 Ottobre si sono registrati i maggiori quantitativi di pioggia nell'area alpina e prealpina a causa dello Stau, con punte diffusamente a tre cifre nelle ventiquattro ore (in primis la Valcamonica con il record di 138 mm registrato a Montecampione) ed un minimo sulla bassa pianura, con il Pavese in testa (in media 30/50mm) ed il Cremonese/Mantovano in coda. In genere si è comunque registrato un netto andamento pluviometrico crescente nel risalire dalla pianura alle Prealpi, in virtù dell'effetto di sbarramento orografico.
 
Evento complessivamente importante in Lombardia, ma non eccezionale e per niente paragonabile per durata ed intensità all'irripetibile Novembre del 2002. In quel lontano autunno infatti questo tipo di configurazione perturbata fu in grado di rinnovarsi in diversi episodi tra loro ravvicinati per quasi tutto il mese. In questa piovosa annata 2010 fortunatamente il riproporsi dei peggioramenti è intervallato da brevi ma provvidenziali parentesi anticicloniche, che permettono al territorio di "smaltire" i grandi quantitativi pluviometrici.
 




Tutto il materiale contenuto in questo sito, salvo dove sia espressamente indicata una diversa fonte, è Copyright 2000-2024 © Centro Meteorologico Lombardo (CML) e ne è vietata ogni riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione scritta del CML. Le testate giornalistiche regolarmente registrate potranno tuttavia liberamente pubblicare i dati meteorologici presenti nel sito, seppur con l'obbligo di citare la fonte con la dicitura: "Dati Rete CML - www.centrometeolombardo.com". Tali dati non sono validati dal CML, salvo quando espressamente indicato, e pertanto il loro scopo è da considerarsi esclusivamente informativo. Il CML ed i suoi collaboratori non sono in ogni caso responsabili dell'utilizzo fatto da terzi del materiale qui riprodotto e non si assumono alcuna responsabilità circa i contenuti presenti nelle pagine raggiungibili da questo sito, ma pubblicate su server esterni. Clicca QUI per consultare per esteso le Condizioni Generali d'utilizzo del sito.
Durante la navigazione in questo sito, potrebbero essere visualizzati messaggi pubblicitari che si avvalgono di cookie. Clicca QUI per sapere cosa sono e come disattivarli se desideri tutelare maggiormente la tua privacy.
Associazione Centro Meteorologico Lombardo - Via Cristoforo Colombo, 10 - 20018 Sedriano MI - P.IVA 05815400964 | CONTATTI | PRIVACY POLICY | NOTE LEGALI