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.: Martedì 10 settembre 2024
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A. Mesiano, M. Dei Cas - Staff CML |
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Nella notte di Santo Stefano la neve è caduta a ridosso delle pendici della chiostra montuosa che racchiude la Pianura Padana. Non si è trattato di un episodio importante dal punto di vista della quantità, tuttavia la precipitazione si è presentata farinosa e soffice. Mentre la Pianura è stata in pratica esclusa dall'accumulo nevoso, il manto ha superato i 10 cm nell'Alto Varesotto senza risparmiare la Pedemontana centro-orientale fino al Bergamasco con accumuli più modesti (3-7 cm) ma di buona qualità. Il cielo si è presentato sereno fin dal mattino sciogliendo rapidamente i pochi centimetri di neve che grazie all'effetto del vento si erano depositati nella notte anche sulle superficie verticali. Il miglioramento delle condizioni del tempo è stato accompagnato da un calo delle temperature, aprendo così un vero e proprio periodo dai connotatai invernali. Il passaggio di una goccia fredda ha riportato la neve nella notte di Capodanno specialmente sull'Est della Pianura Padana, mentre lo scorrimento di aria umida sul cuscino freddo ha dato luogo all'importante nevicata dell'Epifania regalando festività meteorologicamente indimenticabili! Nella tarda serata di Natale l'irruzione di aria fredda proveniente dai Balcani è entrata in Pianura Padana agendo come un vero e proprio fronte freddo. Le prime precipitazioni, accompagnate da forti raffiche di vento da Est, sono state in genere piovose pure in concomitanza ad un brusco calo della temperatura. Poco dopo mezzanotte è sopraggiunto l'effetto di sbarramento orografico a riodosso di tutte le Zone Pedemontane: le precipitazioni si sono intensificate propagnado il freddo al suolo e trasformandosi in neve secca che ha attecchito dappertutto. Laddove è venuta a mancare l'azione di Stau, la sola azione frontale è risultata troppo veloce per cui le precipitazioni sono risultate scarse ed in alcuni casi soltanto coreografiche.
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