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Commento al mese di Febbraio 2006 – Parte 2 di 2 : Le precipitazioni   Inserito il› 01/03/2006
Aggiornato il› 01/03/2006

Il mese di Febbraio 2006 è stato caratterizzato da precipitazioni lievemente superiori alla norma su tutto il territorio regionale. Il regime barico è stato inizialmente anticiclonico con l’alta pressione di origine dinamica (HP delle Azzorre), protesa nei primi giorni del mese sul continente europeo. Successivamente dal g.4 al g.14 abbiamo incontrato l’HP atlantica in posizione di blocco con un robusto promontorio, esteso fino alle Isole Britanniche ed al Mar di Norvegia. Ne è scaturito un periodo decisamente secco con precipitazioni pressoché nulle su tutta la regione, se si escludono gli irrilevanti e locali apporti dettati da nebbia e brina.

Con il g.15 si è verificata una svolta sia nell’andamento barico che in quello pluviometrico del mese, cioè la temporanea rottura del blocco anticiclonico sul Vicino Atlantico e la concomitante instaurazione di un flusso zonale con correnti tese dall’Ovest (Westerlies). Una prima debole perturbazione arrecava isolati ed effimeri episodi nevosi sulla fascia pedemontana e sull’alta pianura lombarda (Brianza, Comasco, Lecchese e Bergamasco), mentre qualche accumulo degno di nota era segnalato solo dal Valtellinese.

Il veloce flusso di correnti tese dall’Ovest subiva rapidamente ondulazioni, generando un nuovo blocco anticiclonico atlantico. Esso si collegava con l’HP termico polare presente tra la Groenlandia e la Scozia, formatosi a causa della propagazione e della ripercussione degli effetti dello stratwarming (riscaldamento dell’alta stratosfera polare) fin nell’alta troposfera. Tale evento provocava dal g.17 l’episodio chiave del seconda metà di Febbraio: La traslazione (split) di uno dei comparti più attivi del VP sull’Europa. Ne è conseguita la genesi di sistemi frontali decisamente più attivi, che dal Golfo di Biscaglia hanno raggiunto a più intervalli la regione alpina e l’Italia.

Gettiamo ora luce sulle tre fasi perturbate più importanti. La prima fase, datata 18-20Feb e caratterizzata da due distinti passaggi perturbati, arrecava precipitazioni diffuse con accumuli medi variabili dai 50-70mm di Alta pianura e Prealpi Ovest (Varesotto anche 80-90mm), ai 25-45mm di area metropolitana, Pavese, Lodigiano, Valtellina e Bresciano fino ai soli 10-30mm di Mantovano e Cremonese. Si registravano, fatto insolito in Febbraio, colpi di tuono accompagnati localmente da grandine minuta (vedi Milano S.Leonardo) sia nella giornata del 18 che del 19.

Una seconda fase piovosa più modesta, datata 22-23Feb, arrecava nuovi fenomeni ancora una volta localmente temporaleschi con accumuli medi variabili tra 5-15mm.

L’ultima fase perturbata, datata 24-25Feb, arrecava piogge con accumuli medi variabili tra 15-25mm (punte massime su Lodigiano, Cremonese e Bresciano con 25-35mm e zona d’ombra sul Valtellinese con pochi millimetri).

L’ultima coda d’instabilità aveva luogo a cavallo dei gg.27/28 per il rientro d’aria fredda ed umida adriatica, che originava convezione con rovesci di neve granulare (graupel) o di grandine minuta su buona parte della Lombardia.

La neve ha latitato per tutto il mese sulla fascia padana, mentre è caduta abbondante da metà mese in avanti su tutta la fascia alpina e prealpina con accumuli a media quota (1000-1500m) spesso superiori al metro di altezza. Episodiche ed effimere precipitazioni nevose sono state segnalate anche sulla fascia pedemontana, dove il limite neve è sceso sui 300-500m di quota in occasione di fenomeni intensi o in presenza di sacche fredde (vedi Verbano/Ossola, alto Varesotto e Ticino).

 

**Analizziamo, ora, statisticamente le serie storiche per il mese di Febbraio in tre stazioni lombarde:

 

La stazione di Varese-CGP ha fatto registrare un accumulo mensile di pioggia pari a 104,1mm contro una media sull’intera serie storica (1965-2006) di 79,2mm (bilancio +24,9mm).

Le precipitazioni mensili mostrano una netta tendenza alla riduzione. Statisticamente si evidenzia una diminuzione di -16,3mm ogni 10 anni. Questa tendenza è abbastanza significativa ed è evidenziata in modo lapalissiano dalla media mobile su base 5, rappresentata dalla linea nera in grassetto, che dal 1980 permane quasi costantemente al di sotto del valore medio. La significatività non è altissima a causa degli anni 2000, che con ben 4 annate su 5 con precipitazioni superiori alla media stanno facendo registrare una risalita della curva degli accumuli nel mese di Febbraio.

Dal tracciato si intravede anche una periodicità di circa 15 anni, non ricollegabile di primo acchito ad alcun fenomeno terrestre o astronomico.

Se analizziamo la serie storica dei valori in base ad una loro distribuzione logaritmica, riscontriamo che almeno una decina di valori hanno un tempo di ritorno ragguardevole. Evidenziamo, qui, la significatività dal punto di vista del tempo di ritorno solo dei due valori di picco:

Il Febbraio più piovoso 277,8mm nel 1974 à tempo di ritorno almeno 300 anni

Il 2°Febbraio più piovoso 271,6mm nel 1972 à tempo di ritorno ~300 anni

 

 

La stazione di Milano-S.Leonardo ha fatto registrare un accumulo mensile di pioggia pari a 63,9mm contro una media sull’intera serie storica (1979-2006) di 49,5mm (bilancio +14,4mm).

Le precipitazioni mensili mostrano una flebile tendenza all’incremento. Statisticamente si evidenzia un aumento di +8,6mm ogni 10 anni. Questa tendenza non ha comunque alcuna significatività dal punto di vista statistico e ciò è evidenziato molto chiaramente attraverso la media mobile su base 5, rappresentata dalla linea nera in grassetto, che serpeggia attorno al valore medio con una periodicità all’incirca decennale (probabile influenza del ciclo solare).

Se analizziamo la serie storica dei valori in base ad una loro distribuzione logaritmica, riscontriamo che solo il valore di picco ha una buona significatività dal punto di vista del tempo di ritorno. Infatti il secondo valore di punta ha già un’importanza statistica più limitata.

Il Febbraio più piovoso 194,5mm nel 2002 à tempo di ritorno almeno 300anni

Il 2°Febbraio più piovoso 141,3mm nel 1987 à tempo di ritorno 90 anni

 

 

La stazione di Spessa (PV) ha fatto registrare un accumulo mensile pari a 73,1mm contro una media sull’intera serie storica (1987-2006) di 39,2mm (bilancio +33,9mm).

Le precipitazioni mensili mostrano una lieve tendenza alla riduzione. Statisticamente si evidenzia un diminuzione di –5,8mm ogni 10 anni. Spessa risulta, quindi, in controtendenza rispetto al trend positivo delle precedente stazione – Milano. Anche in questo caso non si ha significatività dato che la media mobile su base 5, rappresentata dalla linea verde in grassetto, pare oscillare attorno al valore medio con una periodicità all’incirca decennale.

La notevole somiglianza con il grafico di Milano S.Leonardo è tale da render possibile l’estensione delle considerazioni, finora espresse, anche alla stazione di Spessa (PV).

Se analizziamo la serie storica dei valori in base ad una loro distribuzione logaritmica, riscontriamo che solo il valore di picco ha una buona significatività dal punto di vista del tempo di ritorno. Infatti il secondo valore di punta ha già un’importanza statistica ben più ridotta.

Il Febbraio più piovoso 151,0mm nel 1987 à tempo di ritorno 200-250 anni

Il 2°Febbraio più piovoso 79,0mm nel 2002 à tempo di ritorno 25-30 anni

 

 

Un discorso a parte lo merita la neve che in tutte e tre le stazioni, sebbene a Varese in alcune occasioni fiocchi fradici siano caduti insieme alla pioggia, non ha fatto registrare alcun accumulo. Tale report è comune per questo mese a quasi tutta fascia di pianura e pedemontana della Lombardia.

 

·         A Varese l’accumulo medio mensile è di 10,2cm (serie storica 1968-2006). I maggiori accumuli mensili sono da attribuirsi alle indimenticate annate del 1978(50,5cm), 1987(39cm), 2004(38cm), 1983(32cm) e 1986(31cm).

·         A Milano l’accumulo medio mensile è di 3,3cm (serie storica 1979-2006). I maggiori accumuli per Febbraio sono da attribuirsi alle annate 1986 (19,5cm) ed al 1991 (16,5cm). Accumuli inferiori, ma sempre di un certo interesse si annotano anche per gli anni 2004 (12cm), 1996 (9,5cm) e 2005 (7,5cm).

·         A Spessa l’accumulo medio mensile è di 3,0cm (serie storica 1987-2006). Per questa località il Febbraio nevoso per eccellenza è il 2005 (22cm).

Altre annate con accumuli di tutto rispetto si incontrano nel 1991 (14cm), 1996 (9cm) e nel 1987 (6,5cm).

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