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Il commento meteo-climatico al mese di NOVEMBRE 2010   Inserito il› 14/11/2012 21.14.21
 

Il commento al mese di NOVEMBRE 2010

LE TEMPERATURE

Novembre 2010 è stato caratterizzato da temperature nella norma su quasi tutta la regione lombarda.   Solo la bassa pianura e la Lombardia Est hanno risentito di condizioni più miti della norma    Novembre, per contro, ha fatto registrato abbondantissimi accumuli di pioggia su tutta la regione ed in particolare i valori sono risultati estremamente anomali (record) sulla bassa, cioè dal Pavese, e dall'Alessandrino fino al Mantovano.
  
La tabella sottostante ci permette di gettare un rapido sguardo sull’andamento termico di gran parte della regione grazie alla disponibilità della serie storica di ben 8 località, sparse su diverse aree del territorio lombardo. 
  
 

Località

Zona Geografica

scarto temperature
dalla media

rango percentile

Varese-C.G.P.

Prealpi Occidentali

+0.3°C (1967-2009)

53° (nella norma)

Como-M.te Olimpino

Prealpi Occidentali

+0.1°C (1989-2009)

62° (nella norma)

Milano-S.Leonardo

Media pianura Ovest

+0.3°C (1983-2009)

56° (nella norma)

Sondrio

Valtellina

+0.7°C (1971-2009) 69° (nella norma)

Spessa Po (PV)

Bassa pianura Ovest

+1.0°C (1985-2009)

80° (caldo)

Olmo al Brembo (BG)

Prealpi centrali

+0.4°C (1977-2009)

64° (nella norma)

Brescia-Ronchi

Alta pianura Est

+0.9°C (1979-2009)

77° (caldo)

Ghedi (BS)

Media pianura Est

+1.5°C (1951-2009)

86° (caldo)

 

Come descritto nell’introduzione, la Lombardia meridionale ha risentito maggiormente di condizioni termiche più miti rispetto al periodo con uno scarto positivo compreso tra 1.0/1.5°C rispetto alla media pluriennale.   Le altre aree della regione hanno invece registrato valori normali per il mese con scarti anch'essi positivi e compresi tra 0.1/0.7°C.

L’andamento termico del mese di Novembre è stato caratterizzato da una prima fase, durata fino al termine della seconda decade, con valori termici miti in particolare nei valori minimi. Tale situazione è ben evidenziata dall'istogramma inerente gli scarti delle temperature minime giornaliere, che in occasione delle numerose avvezioni caldo-umide e della forte copertura nuvolosa più volte hanno fatto registrare scarti fino a +4/6°C rispetto alla media pluriennale.   Con la terza decade abbiamo assistito alla discesa di aria fredda di origine artico marittima verso il Mediterraneo centrale.  Ne è conseguita una profonda modifica del quadro termico, che ha fatto registrare valori minimi e massimi decisamente al di sotto della media (scarti negativi fino a 3/5°C).

I grafici delle temperature massime e minime dell’Osservatorio di Milano–S.Leonardo, qui sotto riportati, evidenziano il netto prevalere dell’influenza dei valori minimi, ed in misura minore di quelli massimi, sull’andamento termico di novembre.   In particolare è molto evidente il cambio di circolazione avvenuto con l'inizio della seconda decade (21-22 Novembre), data dalla quale riscontriamo valori minimi costantemente al di sotto della media ed un prevalere di valori massimi anch'essi sotto media.




Figg.1 e 2 - Scarto rispetto alla media climatica giornaliera delle temperature massime e minime
per NOVEMBRE 2010
a MILANO-S.Leonardo - rete CML (serie 1983-2009)

Dal punto di vista termico abbiamo registrato 5gg. con temperature massime superiori a 15°C e 3gg. di gelo, cioè con temperature minime inferiori a 10°C.  Normalmente a Milano-S.Leonardo (1983-2010) si ha una media di 4±3gg con temperature massime superiori a 15°C e 5±3gg di gelo, cioè con minime inferiori a 0°C.   Da queste brevi note statistiche risulta evidente come dal punto di vista termico novembre non abbia risentito di valori anormali per il mese, ma mentre i valori massimi presentano una distribuzione simile a quella pluriennale, i valori minimi vedono prevalere valori relativamente elevati (Vedi figura 4).   Da ricordare che il massimo numero di giorni di gelo in novembre appartiene al 1985 ed al 1998 (11gg).  



Figg.3 e 4 - Distribuzione delle temperature massime e minime in classi di 5°C per NOVEMBRE 2010
a MILANO-S.Leonardo e confronto con la media climatica - rete CML (serie 1983-2010)


DECENNIO
Media GG con TMIN< 0°C
Media GG con TMAX >15°C
1981-1990 6.4 gg. 1.9 gg.
1991-2000 5.1 gg. 3.4 gg.
2001-2010 3.3 gg. 6.3 gg.

Va, inoltre, sottolineato il progressivo riscaldamento del mese nel corso dei due ultimi decenni.   Infatti, le giornate con temperature massime superiori a 15°C continuano a crescere ed hanno raggiungono la media di 6gg., superiore anche a quella degli anni 1980 (2gg).    Si registra anche una continua, riduzione del numero dei giorni di gelo, cioè con valori al di sotto di 0°C.   Il loro numero si è, infatti, ridotto da 6gg (anni 1980) a soli 3gg nel primo decennio del XXI secolo.


Fig.5 - Anomalia della temperatura a livello del suolo per il mese di Novembre 2010
rispetto alla media climatica 1968-1997-
Elaborazione CPC-NOAA

 

LE PRECIPITAZIONI

 

Località

Zona Geografica

scarto temperature
dalla media

rango percentile

Varese-C.G.P.

Prealpi Occidentali

+171 mm (1965-2009)

95° (molto piovoso)

Como-M.te Olimpino

Prealpi Occidentali

+230 mm (1989-2009)

90° (piovoso)

Milano-S.Leonardo

Media pianura Ovest

+205 mm (1979-2009)

93° (molto piovoso)

Sondrio

Valtellina

+94 mm (1971-2009) 92° (molto piovoso)

Spessa Po (PV)

Bassa pianura Ovest

+141 mm (1987-2009)

100° (estr. piovoso)

Olmo al Brembo (BG)

Prealpi centrali

+230 mm (1977-2009)

91° (molto piovoso)

Brescia-Ronchi

Alta pianura Est

+101 mm (1981-2009)

90° (piovoso)

Ghedi (BS)

Media pianura Est

+112 mm (1975-2009)

100° (estr. piovoso)

 


La soprastante tabella ci permette alcune valutazioni dal punto di vista pluviometrico.   Si sono registrate precipitazioni superiori alla norma su tutta la regione Lombardia con un surplus oscillante tra 100/250mm rispetto alla media pluriennale.  Le maggiori anomalie si sono registrate nel Pavese/Alessandrino e ne l Bresciano con accumuli record per novembre, mentre la parte occidentale della regione (Milanese, Insubria, Valtellina ed Orobie) ha registrato un accumulo di pioggia pari a 2/3 volte la precipitazione media mensile.  

A Milano-S.Leonardo (1980-2010) in settembre si sono registrati ben 19gg piovosi (media 9±5gg) e 1gg con episodi temporaleschi (media 0±1gg).   Le giornate piovose risultano ben superiori alla norma appaiando l'uggioso novembre 2002, quando il dissesto idrogeologico interessò larga parte del territorio lombardo.  Le giornate con temporale rientrano, invece, pienamente nella normalità (record 4gg nel 2002).   In 7gg abbiamo registrato la presenza di nebbia (media 10±4gg), mentre il record di tali giornate si è registrato nel 1994 (18gg).   Questi brevi cenni statistici mettono in evidenza come l'eccesso di precipitazioni in questo mese sia il frutto di frequenti passaggi perturbati atlantici, che hanno interessato indistintamente tutta regione.



Figg.6 e 7 - Accumulo totale delle precipitazioni di Novembre 2010 e loro ammontare (in percentuale)
rispetto alla media pluriennale (1968-1997) - elaborazione CPC-NOAA


---1---

Fig.8 - Mese di NOVEMBRE 2010: carta delle isoiete - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML

Breve commento:
La carta delle isoiete regionali evidenzia un significativo surplus precipitativo rispetto alle condizioni medie del mese di novembre un po’ su tutta la regione, segnatamente  sulla medio-alta Lombardia occidentale e sui rilevi prealpini. Questo è da ascriversi al continuo passaggio di numerosi fronti perturbati di stampo autunnale per tutto il mese, con precipitazioni che hanno interessato maggiormente la fascia occidentale del territorio e sui primi contrafforti montuosi Prealpini.
 
Gli accumuli più significativi sono stati osservati su buona parte delle province occidentali (Varese, Milano, Como e Monza e Brianza), oltre che sui rilievi prealpini bergamaschi e bresciani, con accumuli medi compresi tra 300 e 400 mm mensili; in particolare le aree di massimo precipitativo, con accumuli mensili di oltre 400 mm, le troviamo su una vasta area che abbraccia i rilievi Lecchesi e le Orobie mentre una seconda area, più ristretta, la troviamo su un’area montuosa a cavallo tra la Val Trompia e la Val Camonica. Tutte le aree di massimo precipitativo hanno risentito di precipitazioni di natura orografica, dato lo stau delle correnti umide meridionali a ridosso dei primi contrafforti montuosi delle Prealpi.
 
Le aree con minori precipitazioni inglobano la bassa pianura sud-orientale e parte del Ticino occidentale, con accumuli comunque significativi e compresi tra 100-150 mm.

 

---2---

Fig.8 - Mese di NOVEMBRE 2010: carta della distribuzione delle precipitazioni nevose - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML

Breve commento:
La carta della neve cumulata a livello regionale evidenzia accumuli nevosi significativi su tutti i rilievi regionali (segnatamente quelli prealpini e quelli alpini); significativo anche l’accumulo a quote collinari della fascia pedemontana, segnatamente occidentale. Per quanto concerne le nevicate in quota, il principale apporto è stato dato periodicamente dalle numerose perturbazioni atlantiche, in particolare quando l’ingresso di aria più fresca in quota permetteva alla quota neve di scendere fino a quote di media-montagna; le nevicate sulla pianura, ancor più significative sulla fascia pedemontana occidentale, sono avvenute  negli ultimi giorni del mese a seguito dell'ingresso di aria artica sul Mediterraneo occidentale anche se, data la componente prevalentemente altimetrica delle precipitazioni (neve caduta ancora in un mese autunnale), gli accumuli più consistenti si sono osservati oltre i 300 m di quota. 
 
Gli accumuli più significativi, con oltre 100 cm di neve cumulata nel mese, hanno interessato località oltre i 1800 -2000 m circa, e sono stati osservati sulle Orobie tra l’Alta Val Brembana e la Val di Scalve, sull’Alta Valtellina nell’area livignasca e in un’area compresa tra la Valchiavenna ed il Cantone dei Grigioni in Svizzera. Piuttosto significativi anche gli oltre 50 cm di neve caduti sulle aree montuose tra i 1500 e i 1800 m di quota. Scendendo a quote collinari, si evidenziano i 10-20 cm di neve caduti sul Comasco e sul Varesotto grazie alla componente altimetrica.  
 
Tutta la pianura ha visto precipitazioni nevose, con accumuli tra 1 e 5 cm, fatta eccezione per l’estrema pianura orientale sulla quale, pur registrando ovunque precipitazioni nevose, gli accumuli sono risultati meno consistenti (entro 1 cm).
 

Le serie storiche relative all’andamento termico e pluviometrico di NOVEMBRE 2010 in 8 località lombarde


Cliccare sul nome della Stazione meteo per visualizzare i grafici delle temperature e delle precipitazioni



Breve commento serie storiche della temperatura
Analizzando le serie storiche della temperatura si evidenzia che:
Nessuna località presenta una tendenza significativa alla diminuzione della temperatura con l'andar del tempo
Varese, Sondrio, Olmo al Brembo e Ghedi non presentano alcuna tendenza significativa nell'andamento della temperatura all'interno serie storica
Como, Milano, Brescia e Spessa presentano una tendenza significativa all'aumento della temperatura con l'andar del tempo.
 
Breve commento serie storiche delle precipitazioni
Analizzando le serie storiche delle precipitazioni si evidenzia che:
Nessuna località presenta una tendenza significativa alla riduzione delle precipitazioni con l'andar del tempo
Alcuna località non presenta variazioni significative delle precipitazioni nel corso della serie storica

Tutte le località presentano una tendenza significativa all'aumento delle precipitazioni con l'andar del tempo.

 

L'evoluzione meteorologica in cifre


1ª Decade
Decade con valori termici  in media per le temperature massime; più caldi per le temperature minime, ma nella norma.
--> media temperature minime: +2.1°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: -0.0°C dalla media (nella norma)
--> precipitazioni complessive a Milano: +53mm dalla media (piovosa)


  • giorno 1 : Una depressione sul Mediterraneo occidentale, centrata sul Golfo del Leone, porta un significativo afflusso di aria umida dal Mediterraneo alle Alpi portando precipitazioni diffuse su tutto il territorio, dove cadono mediamente 40-60 mm su fascia centro-occidentale e Prealpi (più abbondanti in quota ed in prossimità dei rilievi per la forzatura orografica dello stau, sino ai 132 mm di Noffo di Pertica Alta - BS) e 20-30 mm su fascia orientale e Valtellina. Clima relativamente mite per il periodo, con nevicate oltre i 2000 m di quota.
  • giorno 2 :  La depressione sul Mediterraneo occidentale è ora centrata sul basso Tirreno, e perde gradualmente la sua influenza sulla nostra regione. Ultime piogge diffuse, contenute entro i 10 mm su buona parte della regione ad eccezione della fascia meridionale e orientale, dove si accumulano sino a 20-30 mm di pioggia (sino ai 60 mm di Canneto Pavese - PV). Clima ancora piuttosto mite, con valori al piano per lo più compresi tra 9 e 12 °C nei valori minimi e tra 13 e 15 °C nei valori massimi.
  • giorni 3-6 : Torna l’alta pressione su tutta l'Europa centro-meridionale (in una fascia estesa fra l’Europa occidentale e la Russia), con ritorno a tempo stabile, con una accentuazione dell’inversione termica e formazione di nebbia e nubi basse in pianura durante le ore più fredde del giorno. Clima ancora piuttosto mite, con temperature che al piano oscillano tra 7 e 10 °C nei valori minimi e tra 14 e 18 °C nei valori massimi (sino a 21,0 °C di Mantova Pompilio del giorno 3).
  • giorno 7 : Un fronte freddo, associato ad una bassa pressione centrata sul sud della Germania, raggiunge la regione alpina, scavalcandola; il minimo barico sottovento le Alpi che viene a formarsi attiva correnti instabili di Libeccio, che portano piogge e rovesci diffusi segnatamente su alta pianura e rilievi centro-occidentali dove si accumulano mediamente tra 20 e 50 mm (sino ai 71 mm di Capovalle di Roncobello BG); accumuli più contenuti, entro i 5-10 mm, su medio-bassa pianura. Temperature in lieve flessione, con la neve che torna a cadere sulle Alpi poco sotto i 2000 m di quota.
  • giorno 8 : La nostra regione si trova sotto l'influsso di una vasta e profonda depressione nord-atlantica, che scivola lungo il bordo orientale dell'Anticiclone delle Azzorre ben disteso lungo i meridiani in pieno Oceano. La collocazione del vortice sul canale della Manica da luogo ad un sensibile peggioramento del tempo anche sulla nostra regione, con temporali spesso grandigeni piuttosto diffusi, più abbondanti su alta pianura e rilievi centro-occidentali (dove cadono 20-30 mm di pioggia, sino a 70 mm di Como Sagnino). Temperature in calo e neve che torna a cadere attorno a 1200-1300 m di quota (sino ai 59 cm di Valbondione Rifugio Curò - BG)
  • giorni 9-10 : La vasta e profonda depressione nordatlantica, con perno tra Nord della Francia e la Manica, continua a portare tempo instabile ed a tratti perturbato sul nostro territorio convogliando aria umida e fresca di origine polare verso la nostra regione. Piogge in entrambi i giorni su tutto il territorio, con accumuli per lo più compresi entro i 5-15 mm.
 
2ª Decade
Decade con valori termici più caldi della norma per le temperature minime; lievemente più caldi della media, ma normali, per le massime.
--> media temperature minime: +2.7°C dalla media (calda)
--> media temperature massime: +1.0°C dalla media (nella norma)
--> precipitazioni complessive a Milano: +98mm dalla media (molto piovosa)

 
  • giorni 11-13 : Un cuneo di alta pressione, legato all’espansione dell’Anticiclone delle Azzorre lungo i paralleli dal medio Atlantico al Mediterraneo centrale, ripristina condizioni di stabilità. Nebbie piuttosto diffuse sulla fascia di pianura. Temperature che si portano mediamente al piano tra 3-6 °C nei valori minimi e tra 8-12 °C nei valori massimi.
  • giorno 14 : Una nuova ondulazione ciclonica, con perno sulla Scandinavia, affonda sulla penisola Iberica; l’area perturbata ad essa associata si sposta lentamente verso E, così che l’afflusso di correnti da SW arreca le prime piogge e pioviggini sui settori centro-occidentali della nostra regione, con accumuli su queste zone entro i 5-10 mm.
  • giorno 15 : La moderata perturbazione atlantica interessa direttamente la nostra regione, portando precipitazioni diffuse; cadono mediamente 5-10 mm su bassa pianura centro-orientale, 10-30 mm su media pianura e 30-60 mm su media pianura occidentale, alta pianura e rilievi (sino a 84 mm Capovalle di Roncobello BG). Neve oltre i 2000 m di quota (si misurano 30 cm a Lago della Vacca BS)
  • giorno 16: La perturbazione atlantica giunta i giorni scorsi, data la formazione di un minimo di bassa pressione sul Mar Ligure, porta ancora maltempo sul nostro territorio, con accumuli ovunque compresi tra 15 e 40 mm (sino a oltre 50 mm su Comasco, Lecchese, provincia di Sondrio e Orobie, con punte a 80 mm a Capovalle di Roncobello - BG). Il richiamo nei bassi strati di aria fresca da NE porta ad un lieve calo delle temperature e della quota-neve, che si spinge attorno a 1500-1800 m. di quota (si misurano sino a 40 cm di neve a Livigno SO).
  • giorno 17 : La nostra regione viene a trovarsi tra un minimo sul Mar Tirreno in fase di indebolimento ed una depressione atlantica centrata a W della Gran Bretagna; dopo le ultime deboli precipitazioni diffuse (con accumuli entro 3-5 mm) si assiste ad un breve miglioramento del tempo su tutto il territorio.
  • giorno 18 : La depressione atlantica centrata sulla Gran Bretagna torna ad influenzare il tempo sulla nostra regione con il passaggio di un debole fronte perturbato. Piogge diffuse (con accumuli su tutto il territorio per lo più compresi tra 5-20 mm di pioggia), con quota neve in calo sin verso i 1200-1300 m di quota.
  • giorno 19 : Dopo le ultime piogge in nottata, con accumuli per lo più entro i 5-10 mm segnatamente su fascia centro-orientale della regione, la temporanea espansione di un debole promontorio di alta pressione accompagnato dall'ingresso temporaneo di correnti più secche e stabili da NW porta ad un miglioramento del tempo. Temperature per lo più comprese tra 3-7 °C nei valori minimi e tra 11-14 °C nei valori massimi.
  • giorno 20 : Pressione atmosferica in calo per l'avvicinarsi di una nuova perturbazione atlantica legata ad una vasta zona depressionaria con centro tra N della Spagna e S della Francia. Piogge diffuse, con accumuli entro i 10-15 mm su fascia occidentale, entro i 5-10 mm su fascia centro-orientale. Neve attorno a 1000-1200 m di quota.

 
3ª Decade
Decade con
valori termici più freddi della norma per le temperatura massime; più freddi della media, ma normali, per le temperature minime.
--> media temperature minime: -1.5°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: -1.4°C dalla media (fredda)
--> precipitazioni complessive a Milano: +54mm dalla media (molto piovosa)

  • giorno 21 : Passa la porzione più attiva della perturbazione atlantica giunta ieri sul nostro territorio; complice la formazione di un minimo di pressione sul Golfo del Leone in spostamento verso il Mar Ligure, il tempo sul nostro territorio risulta perturbato, con piogge ed accumuli per lo più compresi tra 20 - 50 mm (sino a 74 mm a Palazzo Pignano CR). Neve abbondante oltre i 1200-1400 m di quota (sino ai 63 cm a Valbondione - Rifugio Curò).
  • giorno 22: La vasta saccatura atlantica presente sulla nostra regione si sposta verso E dopo aver portato gli ultimi fenomeni sul nostro territorio, con piogge diffuse ed accumuli entro 5-10 mm. Quota neve in calo (sin verso i 1000 m di quota), con accumuli sino a fino ai 27 cm di Livigno SO
  • giorni 23-25 : L'azione congiunta di un anticiclone esteso tra Groenlandia e Norvegia e di una depressione tra NE Finlandia e Russia in discesa verso l’Europa centrale, porta ad un progressivo raffreddamento, con temperature che entro il giorno 25 si portano al piano al di sotto dello 0 °C nei valori minimi ed al di sotto dei 10 °C nei valori massimi (in quota si scende sino ai -16,5 °C di Livigno Forcola SO del giorno 25). Cielo prevalentemente sereno con nebbie piuttosto diffuse al piano.
  • giorno 26 : La vasta zona depressionaria centrata su E europeo abbraccia gran parte del continente, favorendo la discesa di aria fredda dalla Scandinavia fino alle Alpi. Dopo averle aggirate ad W, l'aria artica penetra sulle nostre regioni dalla valle del Rodano dove, per effetto orografico della catena montuosa, genera una depressione secondaria. Precipitazioni diffuse, con neve fino al piano soprattutto nei rovesci più intensi (al piano si accumulano quasi ovunque 1-5 cm di neve mentre in quota si arriva sino ai 28 cm di Brunate San Maurizio CO). Si accumulano ovunque entro 10-20 mm di pioggia o neve fusa, in un clima freddo con le temperature massime che al piano non superano i 4-6 °C.
  • giorno 27 : Continua l'ingresso di aria artica sul Mediterraneo occidentale, collegato ad una vasta area depressionaria cu Europa centro-settentrionale, con la formazione di una nuova bassa pressione sul mediterraneo per effetto orografico che fa affluire aria umida e tiepida in quota che, scorrendo sullo strato di aria fredda presente in Pianura Padana, genera precipitazioni, con accumuli nevosi entro 1 cm su medio-alta pianura e rilievi.
  • giorno 28 : La continua discesa di aria fredda dal nord Europa verso le Alpi continua a generare  depressioni sul Mediterraneo, con nuovo peggioramento del tempo sul nostro territorio e neve fino a quote di pianura. Cadono mediamente 5-15 mm di pioggia o neve fusa mentre la neve compare ovunque anche al piano, accumulando oltre i 200-400 m di quota 5-15 cm di neve (in quota si accumulano sino ai 30 cm di Livigno SO e di Campodolcino loc Fraciscio SO).
  • giorno 29 : Dopo un iniziale miglioramento delle condizioni meteorologiche, l’alta pressione situata sull'Europa settentrionale continua a far affluire aria fredda che in serata alimenta nuove precipitazioni, con accumuli entro i pochi mm su fascia centro-orientale della regione.
  • giorno 30 :  Il campo di alta pressione sul nord Europa porta aria fredda ad alimentare una depressione posizionata sulla Penisola Iberica, il cui moto verso E porta un nuovo guasto del tempo sulla nostra regione. Deboli precipitazioni ovunque, con accumuli entro i 5 mm su tutto il territorio, con nevicate fino a quote di pianura con pochi cm accumulati oltre i 200-300 m di quota.
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