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Il commento meteo-climatico al mese di APRILE 2009   Inserito il› 07/01/2010 17.14.16

Il commento al mese di APRILE 2009


LE TEMPERATURE

 
 
Aprile 2009 è stato caratterizzato da temperature ovunque molto superiori alla norma.   Per quanto concerne le precipitazioni gran parte della regione ha rilevato accumuli di pioggia molto superiori alla norma, mentre solo la fascia prealpina tra il Bergamasco ed il Bresciano ha registrato quantitativi normali o lievemente superiori al normale.   

La tabella sottostante ci permette di gettare un rapido sguardo sull’andamento termico di gran parte della regione grazie alla disponibilità della serie storica di ben 7 località sparse su diverse aree del territorio lombardo.


 
 
Località
Zona Geografica
scarto temperature dalla media
rango percentile
Varese-C.G.P.
Prealpi Occidentali
+1.6°C (1967-2009)
    95° (molto caldo)
Como-M.te Olimpino
Prealpi Occidentali
+1.2°C (1989-2009)
95° (molto caldo)
Milano-S.Leonardo
Media pianura Ovest
+1.2°C (1984-2009)
92° (molto caldo)
Spessa Po (PV)
Bassa pianura Ovest
+1.3°C (1986-2009)
96° (molto caldo)
Olmo al Brembo (BG)
Prealpi centrali
+1.9°C (1977-2009)
94° (molto caldo)
Brescia-Ronchi
Alta pianura Est
+1.8°C (1979-2009)
97° (molto caldo)
Ghedi (BS)
Media pianura Est
+1.9°C (1951-2009)
94° (molto caldo)
 
 
 
Tutta la regione ha presentato valori termici molto miti.   Le temperature medie mensili presentano scarti rispetto alla serie storica attorno a +1.2/1.9°C.    Milanese, Comasco e Pavese presentano differenze rispetto alla media di +1.2/1.3°C; scarti più accentuati di segno sempre positivo si sono registrati nel Varesotto, nel Bergamasco e nel Bresciano (+1.6/1.9°C).   In tutte le stazioni la temperatura media dell’Aprile 2009 è tra le più calde degli ultimi 50 anni (al secondo o al più terzo posto), dietro in molti casi solo all’eccezionale Aprile 2007.

Aprile ha presentato un andamento molto mite nelle prime due decadi, caratterizzate da un predominio di condizioni anticicloniche e da un’instabilità in genere legata a gocce fredde (vortici chiusi) in area mediterranea piuttosto che a perturbazioni di tipo frontale.   Nella 1ª decade si sono registrati valori minimi di temperatura molto miti, se non addirittura record per gli ultimi 25 anni: ricordiamo a MI-S.Leonardo gli 11.8°C (g.5) ed i 12.7°C (g.10).   La 3ª decade ha visto la fine della fase mite in virtù dell’arrivo sull’Italia di un intensa perturbazione oceanica.   Ne è conseguito l’ingresso di aria polare marittima e l’innesco di una complessa zona ciclonica sul Mediterraneo centro-occidentale con condizioni di spiccato maltempo.

Dal punto di vista termico abbiamo registrato 12gg. con valori massimi al di sopra dei 20°C e neanche un giorno con minime inferiori a 5°C.  Normalmente a Milano-S.Leonardo (1984-2008) si ha una media di 9±5gg con massime superiori a 20°C e 5±4gg con valori minimi inferiori a 5°C.   Da queste brevi note statistiche risulta evidente come dal punto di vista termico il mese di Aprile ha risentito principalmente delle anomalie nei valori minimi notturni.   Infatti solo nel 1988 e nel 2007 non si erano registrate minime inferiori a 5°C.

 
 
 
 Fig.1 - Anomalia della temperatura a livello del suolo per il mese di APRILE rispetto alla media climatica 1968-1997
 Elaborazione CPC-NOAA
 
 
 
 
---1---

 Fig.2 - Mese di Aprile 2009: carta delle isoterme dei valori MINIMI di temperatura- Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
 
 
Breve Commento: 
La carta climatica di Aprile evidenzia condizioni termiche ben superiori alla norma sulla regione lombarda.  I valori più miti per questo mese (10-12°C) sono stati appannaggio in primis alle aree urbane di Milano, Verona e Brescia e di una piccola porzione del bresciano tra la Franciacorta ed il Sebino.   L’area mite coinvolge le sponde lacustri centro meridionali del Lario e del Garda e quelle del Lago d’Iseo; ne fanno parte anche la fascia pedemontana del Bresciano e del Bergamasco, gran parte delle province di Milano, Monza, Lodi, il Pavese orientale e per concludere la pianura Mantovana e quella tra il Piacentino ed il Casalasco a cavallo tra Lombardia ed Emilia.  

Le zone più fredde risultano, come sempre, le brughiere lungo l’incisione del Fiume Ticino a cavallo delle province di Novara e Varese, la Valganna, la Val Marchirolo, le valli Orobiche, la Valle Sabbia (valori medi tra 6 e 8°C).    Nell’area alpina ritroviamo altre aree fredde, come la Valle Maggia, la Verzasca e la parte centrale della Riviera (Ticino-CH), il settore orobico della media Valtellina.   Un capitolo a parte va aperto per la Valle Camonica, di cui si nota la netta divisione climatica tra la bassa e la ben più fredda media valle.   Per quanto concerne il settore oltre-padano zone abbastanza fredde si riscontrano tra il Pavese orientale ed il Piacentino e nella bassa pianura modenese.

 
 
 
---2---

Fig.3 - Mese di Aprile 2009: carta delle isoterme dei valori MASSIMI di temperatura - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
 
 
Breve Commento:
La distribuzione delle temperature ci rivela condizioni climatiche più calde rispetto alla norma ed un campo termico più elevato rispetto al 2008.   Le isoterme hanno ormai assunto la disposizione propria del periodo caldo primaverile-estivo.   L’area più mite, con valori medi compresi tra 19-21°C, si protende dal Veneto e dalla pianura emiliana, inglobando tutta la pianura lombarda fino alla Bassa Bergamasca, al Cremasco ed al Lodigiano.   Questa fascia prosegue, poi, in modo più irregolare nel Milanese e nel Pavese fino alla Lomellina.  

Temperature massime decisamente miti coinvolgono anche il fondovalle Valtellinese tra Ardenno e Tirano (da notare l’hot spot della piana di Sondrio) e l’area elvetica alla confluenza tra la Riviera e la Mesolcina.   Le zone più fredde (17-18°C) sono appannaggio di tutta la fascia pedemontana prealpina dal Verbano alle maggiori vallate Orobiche.
 
 
 
 

LE PRECIPITAZIONI

 
Località
Zona Geografica
scarto temperature dalla media
rango percentile
Varese-C.G.P.
Prealpi Occidentali
 +213 mm (1965-2009)
     95° (molto piovoso)
Como-M.te Olimpino
Prealpi Occidentali
+167 mm (1989-2009)
     95° (molto piovoso)
Milano-S.Leonardo
Media pianura Ovest
+178 mm (1980-2009)
     96° (molto piovoso)
Spessa Po (PV)
Bassa pianura Ovest
+73 mm (1987-2009)
     91° (molto piovoso)
Olmo al Brembo (BG)
Prealpi centrali
+49 mm (1977-2009)
     75° (piovoso)
Brescia-Ronchi
Alta pianura Est
+21 mm (1981-2008)
     68° (nella norma)
Ghedi (BS)
Media pianura Est
+76 mm (1975-2009)
     97° (molto piovoso)
 
 
 
 
La soprastante tabella ci permette alcune valutazioni dal punto di vista pluviometrico. Le stazioni con lunga serie storica della rete hanno registrato accumuli di pioggia spesso molto superiori alle medie mensili.   Solo la fascia Prealpina e pedemontana della Lombardia centro-Est fanno eccezione con un andamento piovoso ad Olmo al Brembo e con accumuli addirittura nella norma per Brescia.   Il resto della regione presenta condizioni molto piovose con scarti superiori a 70-75mm sulla Bassa Pianura (vedi Ghedi e Spessa) e scarti positivi tra 150 e 200mm nell’area milanese e sulle Prealpi occidentali (vedi Varese e Como).  In tutte queste località il mese di Aprile 2009 si colloca al secondo o al terzo posto tra i più piovosi della serie storica.   Durante la fase di maltempo di fine mese si sono registrati anche alcuni record: segnaliamo a tale riguardo l’accumulo di 90.6mm del g.27 record giornaliero per Aprile a MI-S.Leonardo nel periodo 1980-2009.

A MI-S.Leonardo (1980-2008) si sono avuti 14gg. piovosi (media 10±5gg) molto distanti dalle annate record del 1989 (21gg.), del 1986 e 2001 (17gg.).   Abbiamo, inoltre, registrato 5gg. con temporale (media 3±2gg).   Possiamo, quindi, imputare gli eccessi pluviometrici all’intensa attività ciclonica nel periodo 26-30 Aprile, mentre le giornate di pioggia o l’attività convettiva di tipo temporalesco risultano pienamente nella norma.  Ciò è sintomo di un notevole surplus energetico sullo scacchiere europeo, come abbiamo potuto rilevare attraverso la carta delle anomalie termiche mensili.   Ricordiamo anche la presenza di 1g. con condizioni favoniche, che risulta pienamente normale (media 2±2gg) e ben lontano dal record del 1994 (6gg.).

 
 

 

Fig.4 e 5 - Accumulo totale delle precipitazioni di APRILE e loro ammontare (in percentuale)
rispetto alla media pluriennale (1968-1997) - elaborazione CPC-NOAA
 
 
 
---3---

Fig.6 - Mese di Aprile 2009: carta delle isoiete - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
 
Breve commento:
La carta delle isoiete regionali presenta un elevato surplus idrico in particolare sulla Lombardia Occidentale.   E’ individuabile un vasto massimo principale in corrispondenza del Varesotto, dell’Alto Novarese, del Luganese e dell’Ovest Comasco con massimi puntiformi superiori a 400mm.    A questa zona è ricollegabile anche una ristretta area nell’Ovest Milanese - compresa nel triangolo Ossona-Inveruno-Canegrate, di cui stiamo con interesse indagando le cause.   L’area di massimo coinvolge anche gran parte del Canton Ticino (CH), la provincia di Milano, di Lecco, la Val Brembana, la Valle Imagna e l’alta Val Seriana.   Un massimo secondario è presente in area appenninica tra il Pavese ed il Parmense con fulcro sulla valle del Fiume Trebbia.  

Molto evidenti anche le due aree di minimo precipitativo che inglobano da un lato la Valle dell’Adige sotto vento alla catena del Monte Baldo e dall’altro il Valtellinese (con l’esclusione della Valchiavenna) e la profonda incisione della Valle Camonica.   Estremamente didattica la riduzione delle precipitazioni man mano che si risale la Valtellina in direzione del Bormiense e del Livignasco.

 
 
 
Le serie storiche relative all’andamento termico e pluviometrico di APRILE in 7 località lombarde
 
 Cliccare sul nome della Stazione meteo per visualizzare i grafici delle temperature e delle precipitazioni
 
 
 
Breve commento serie storiche di temperatura
Analizzando le serie storiche della temperatura si evidenzia che:
Solo Ghedi presenta un andamento termico costante nel corso della serie storica.
Tutte le altre stazioni presentano una tendenza significativa all'aumento della temperatura con l'andar del tempo.
 
Breve commento serie storiche di precipitazione
Analizzando le serie storiche delle precipitazioni si evidenzia che:
Olmo al Brembo, Spessa e Milano presentano una tendenza significativa alla riduzione delle precipitazioni col passar degli anni.
Como e Brescia non presentano alcuna variazione significativa delle precipitazioni nel corso della serie storica.
Varese e Ghedi presenta una tendenza significativa all'aumento delle precipitazioni col passar degli anni.
 
 

L'evoluzione meteorologica in cifre


1ª Decade
Decade con valori termici molto miti specie per le temperature minime
--> media temperature minime:
+2.7°C dalla media (estremamente mite)
--> media temperature massime: +2.8°C dalla media (mite)
--> precipitazioni complessive a Milano: -13mm dalla media (nella norma)

  • giorno 1 : L’isolamento di una goccia fredda nel Mediterraneo, con fulcro depressionario centrato sulle isole Baleari, invia impulsi instabili dai quadranti meridionali su buona parte della penisola italiana. Ne consegue tempo perturbato su tutto il nord Italia, con piogge diffuse e temperature in calo.
  • giorno 2 : Il vortice depressionario trasla verso NE, accentuando le condizioni di instabilità con precipitazioni via via più consistenti. Si segnalano accumuli importanti in tutte le province: S.Fermo della Battaglia (CO) e Goito (MN) 49mm, Cabbio (TI-CH) 40mm, Vergiate (VA) 39mm, Leno (BS) 37mm, Barzago (LC) 36mm, Cologno Monzese (MI) e Credera (CR) 35mm, Castel d'Azzano (VR) 34mm, Lentate sul Seveso (MB) 33.
  • giorno 3 : La goccia fredda perde temporaneamente d’intensità per l’avanzata verso Est dell’alta pressione. Piogge in esaurimento a partire dai settori occidentali, con accumuli rilevanti solo nelle zone soggette a stau: Cunardo (VA) 22mm, Cabbio (TI-CH) 16mm e Monte Cornizzolo (LC) 11mm.
  • giorno 4 : Si attenuano le precipitazioni sul Piemonte e sulla Lombardia Ovest. Lo spostamento verso SE da parte del vortice depressionario determina ulteriori precipitazioni sulla Lombardia orientale, sul Veneto e sull’Emilia. Cadono 15mm a Mantova città, località maggiormente interessata. 
  • giorno 5 : Un nuovo debole afflusso di aria fredda N-atlantica alimenta nuovamente il vortice di bassa pressione, generando i primi veri temporali stagionali per lo scontro con le preesistenti masse d’aria più miti, in taluni casi anche con fenomeni grandinigeni. Si segnala la cella temporalesca che colpisce la città di Monza, dove oltre alla grandine cadono 21 mm di pioggia.
  • giorno 6 : L’allontanamento verso i Balcani della goccia fredda determina un deciso miglioramento delle condizioni atmosferiche su tutto il nord, con residui temporali relegati ai rilievi alpini ed in maniera minore a quelli appenninici.
  • giorno 7 : Un cuneo di alta pressione favorisce tempo stabile e temperature molto miti per il periodo, comprese fra 21-24°C su buona parte della pianura. 
  • giorno 8 : Permangono le condizioni di stabilità atmosferica, con instabilità relegata al Mediterraneo occidentale ed al Mare di Alboran. 
  • giorno 9 : tempo bello e soleggiato, con temperature stabili e molto al di sopra della norma. Isolati temporali sull’Appennino pavese e piacentino: Brallo-Colleri (PV) 39mm e Zerba (PC) 4mm.
  • giorno 10 : Una saccatura in discesa sull’Europa occidentale dal N-Atlantico determina un modesto peggioramento delle condizioni atmosferiche sul N-Italia. Cielo nuvoloso o coperto e deboli precipitazioni limitate a Pavese, Alessandrino ed ai settori alpini e prealpini.


2ª Decade
Decade con valori termici molto miti sia per le temperature minime che per le massime
--> media temperature minime:
+3.0°C dalla media (molto mite)
--> media temperature massime: +2.1°C dalla media (molto mite)
--> precipitazioni complessive a Milano: +29mm dalla media (piovosa)

  • giorno 11 : La depressione, centrata sia al suolo che in quota sulle isole Baleari, interessa solo marginalmente le nostre regioni per via di un asse di saccatura troppo spostato ad Ovest. Ne consegue scarso apporto d'umidità da parte delle correnti cicloniche, che arrecano solo cieli grigi e pioviggini o piogge sparse di modesta entità.
  • giorno 12 : Cieli per lo più nuvolosi, per l’influsso marginale della depressione presente sul Mediterraneo occidentale, precipitazioni pressoché assenti.
  • giorno 13 : La rapida espansione verso Est dell’anticiclone delle Azzorre isola la saccatura (cut-off), che scivola via verso l’Italia meridionale. Tempo in sensibile miglioramento e campo termico in netta ripresa, con massime diurne ben oltre le medie del periodo: valori prossimi o superiori a 25°C su buona parte della pianura.
  • giorno 14 : Tempo relativamente stabile e molto mite sulle pianure, lieve instabilità sulle pedemontane con temporali e piogge di debole entità.
  • giorno 15 : Permangono le condizioni di tempo stabile su buona parte del Nord; locali piovaschi sulle aree alpine e prealpine.
  • giorno 16 : L’afflusso di aria più fredda ed instabile provocato da una perturbazione di origine N-atlantica instabilizza marcatamente le condizioni atmosferiche. Piogge e temporali diffusi con locali episodi di grandine. Si raggiungono accumuli di 50-60 mm in diverse località della pedemontana dal Varesotto al Bresciano: spicca Ispra (VA) 85mm. Importanti quantitativi anche sulla pianura ed in modo particolare sulla Lombardia Occidentale.
  • giorno 17 : Un fronte freddo, pilotato dalla depressione con fulcro sul Golfo di Biscaglia, genera ulteriore instabilità, con nuovi temporali (anche violenti) e rovesci su buona parte del Nord. Gli accumuli più importanti ad Ossona e Marcallo con Casone (MI) 65mm - presenza di grandine - a Pontegiurino (BG) 35mm ed a Roncadelle (BS) 22mm.
  • giorno 18 : permangono le condizioni di instabilità per una vasta struttura depressionaria, che abbraccia buona parte dell’Europa centrale. Rovesci e temporali diffusi. A livello provinciale spiccano i seguenti accumuli: Villa Guardia (CO) 40mm, Mapello (BG) 38mm, Brivio (LC) e Bione (BS) 33mm.
  • giorno 19 : Un cuneo dell’alta pressione delle Azzorre isola la depressione, generando una goccia fredda che staziona sull’Italia settentrionale. Essa apporta ulteriori precipitazioni con accumuli rilevanti anche sulla bassa pianura e sull’Oltrepò Pavese: Brallo-Colleri (PV) 43mm, Collecchio (PR) e Castelnuovo Fogl. (PC) 31mm, Sermide (MN) 29mm, Casalmaggiore (CR) 24mm e Codogno (LO) 18mm.
  • giorno 20 : La goccia fredda si sposta sul Mar di Sardegna, allontanandosi molto lentamente verso Est. Ne consegue la persistenza di condizioni d'instabilità, accompagnate da nuovi rovesci e temporali su buona parte della penisola italica.


3ª Decade
Decade con valori nel complesso leggermente al di sotto della norma in particolare per le temperature massime
--> media temperature minime:
-0.2°C dalla media (fredda)
--> media temperature massime: -1.1°C dalla media (nella norma)
--> precipitazioni complessive a Milano: +161mm dalla media (estremamente piovosa)

  • giorno 21 : Permangono, almeno inizialmente, condizioni di tempo grigio e piovoso, generate dall'ingresso di aria umida ed instabile da Est a causa dello spostamento del vortice ciclonico sull’Italia centro-meridionale. Tempo in miglioramento nel corso della giornata per l’estensione verso l’Europa dell’anticiclone delle Azzorre con prime parziali schiarite ad iniziare da ovest.
  • giorno 22 : Tempo bello e molto mite per il periodo, nelle varie province si registrano i seguenti picchi massimi, facilitati, sulle pedemontane occidentali, da effetti favonici locali: Asola e San Benedetto (MN) 26.4, Andalo Valtellino (SO) 26.0, S.Martino in Strada (LO) e Maccagno (VA) 25.7, Colico (LC) 25.6, Spessa e Castelletto di Branduzzo (PV) 25.5, COMO-Aeroclub e Palazzo Pignano (CR) 25.4, Marcallo (MI) 25.1, Chiari, Edolo e Colombare di Sirmione (BS) 24.6.
  • giorno 23 : L’espansione dell’anticiclone verso la Scandinavia determina una brusca rotazioni delle correnti dai quadranti orientali, che sostituiscono gli iniziali effetti favonici settentrionali. I venti assumono intensità moderata/forte (con valori fino a 50-60km/h) per via del scarto barico negativo tra il "catino padano" ed il versante N-alpino. Campo termico in forte calo e nuvolosità in arrivo da est.
  • giorno 24 : Sul bordo orientale dell’anticiclone scende le Alpi una piccola goccia fredda, proveniente dalla Slesia.  Essa apporta moderato maltempo con rovesciamento al suolo dell'aria fredda ed episodi di neve perfino a quote medie: Nara-Cancorì (TI-CH) 6.5cm.   Rovesci e temporali sui settori alpini e prealpini con limitato coinvolgimento della pianura: Minusio (TI-CH) 28mm, Bellano e Dervio (LC), S.Fedele d'Intelvi (CO) e Tronzano (VA) 24mm, Piancogno (BS) 17mm, Borgomanero (NO) 14mm.
  • giorno 25 : Cieli per lo più nuvolosi con assenza di precipitazioni. Verso sera nuovo aumento della nuvolosità per l’avvicinamento di una nuova perturbazione atlantica.
  • giorno 26 : Marcato peggioramento delle condizioni atmosferiche per la discesa dal N-Europa di una vasta saccatura in direzione del Mediterraneo occidentale. Le correnti cicloniche meridionali (in quota) ed orientali al suolo producono precipitazioni consistenti ovunque con 5cm di neve attorno a 2000m sulle Prealpi. Coinvolta in misura minore la Bassa pianura. Spiccano Borgomanero (NO) e Sedriano (MI) 49mm, Carnago (VA) e Pizzo Arera (BG) 48mm, Veniano (CO) 43mm, Lentate sul Seveso (MB) 41mm, Vigevano (PV) 37mm, Monteggio (TI-CH) 35mm, Zerba (PC) 29mm, Valcava (LC) 28mm.
  • giorno 27 : Lo sprofondamento della depressione fin sulle coste del N-Africa genera un richiamo sciroccale al suolo estremamente umido, che supportato da correnti meridionali a tutte le quote provoca accumuli alluvionali in molte zone della regione. In modo particolare si generano veri e propri canali precipitativi sull’estrema Lombardia occidentale. Molte località superano i 100 mm nell’arco delle 24 ore, valore medio dell’intero mese di Aprile. con un massimo a ridosso dei contrafforti prealpini delle Orobie ingenerato dall'effetto di sbarramento rispetto alle correnti umide.  Spiccano Pizzo Arera (BG) 147mm, Borgomanero (NO) 114mm, Inveruno (MI) 112mm, Ossona (MI) 111mm, Besnate (VA) e Sozzago(NO) 108mm, Castano Primo (MI), Zeccone (PV) e Carnago (VA) 107mm, Abbiategrasso (MI) 105mm, Vizzola Ticino Vergiate, Laveno, Samarate (VA) e Marcallo (MI) 102mm.
  • giorno 28 : Permangono condizioni di tempo estremamente perturbato per l’arrivo di una nuova perturbazione atlantica, che provoca nuovamente intensi rovesci anche a carattere temporalesco. Ad eccezione della Valtellina, del Bresciano, del Pavese e del Mantovano tutta la Lombardia viene nuovamente interessata da accumuli superiori a 50-60 mm. Spiccano MILANO-Lambrate 121mm e Capergnanica (CR) 100mm.
  • giorno 29 : L’aria fredda al seguito del secondo sistema frontale genera numerose celle temporalesche che coinvolgono quasi tutta la regione. Si segnalano episodi di grandine in diverse località. 
  • giorno 30 : L’anticiclone delle Azzorre, nell’espandersi verso Est, pone fine all'eccezionale fase di maltempo. La depressione responsabile delle ingenti piogge si è ormai spostata sui Balcani ed è in fase di colmamento per l'esaurirsi dell'afflusso freddo, che l'alimentava. Residui fenomeni sono ancora presenti su Lombardia Est e Triveneto, mentre il campo termico risulta in netta ripresa.

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