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Commento al mese di Marzo 2006 - Parte 1 di 2 : Le temperature   Inserito il› 01/04/2006
Aggiornato il› 01/04/2006

Marzo 2006 è stato caratterizzato dal punto di vista termico da condizioni medie lievemente inferiori alla media. Ciò è la risultante di una prima parte con clima molto fresco, quasi invernale, e di un scorcio finale che ci ha finalmente portato un tepore primaverile senza eccessi.

 

**La prima decade è trascorsa nel segno della contrapposizione tra il VP polare, sempre imperante sulle Isole Britanniche, e l’HP atlantico confinato sull’area mediterranea. Le temperature si sono mantenute quindi nella norma, se si escludono i valori MAX che hanno ancora risentito degli impulsi d’aria molto fredda, sospinta verso le Alpi dal profondo vortice N-Europeo, chiudendo su valori moderatamente più freschi della media. La decade ci ha regalato ancora buone punte di gelo fino in pianura: Segnaliamo qui i valori di –1,8°C di MI-S.Leonardo, di –2°C di Varese e di –3,0°C di Spessa (PV) registrati il g.1. Queste si sono rivelate in definitiva le MIN più fredde di tutto il mese.

Valori negativi si sono spesso ripetuti sulla Bassa Padana durante questa decade con Spessa (PV) che ha registrato ben 5gg di gelo.

 

**La seconda decade si è aperta con l’HP, allungato in senso meridiano verso il Mar di Norvegia, che in sinergia con un profondo minimo sullo Ionio ha innescato un’intensa fase favonica con afflusso di aria artica sulla conca Padana. Successivamente è ripresa la contrapposizione, sia pur a parti invertite, tra l’HP posizionato sul N-Europa ed una LP iberica. Il transito sul N-Italia di sterili corpi nuvolosi, generati dall’area ciclonica, ha allungato la vita al cuscinetto freddo, formatosi al suolo al seguito del föhn, influendo così sull’andamento termico della decade. Questa, infatti, ha fatto registrare valori decisamente al di sotto della media soprattutto nei valori MAX (2-3°C sotto la norma) con punte mai superiori ai 15°C.

In valore assoluto la discrepanza dai valori medi per le T.MEDIE e le T.MIN non è stata così ampia come per le T.MAX, ma esse rientrano nella hit-parade delle più fresche della 2ª decade di Marzo. A MI-S.Leonardo sia i valori medi che i minimi si collocano tra i 5 più freschi (4°posto) della serie storica 1984-2006. Anche in questa decade abbiamo toccato minime negative: ricordiamo i –1,5°C di MI-S.Leonardo ed i –2,7°C di Spessa (PV) dove i giorni di gelo, come per il resto della Bassa Padana, sono stati ben 4.

 

**Chiudiamo questo excursus con la terza decade anch’essa conclusasi con valori medi nella norma. Tornano a contrapporsi la LP N-europea e l’HP mediterraneo: Ne conseguono frequenti passaggi nuvolosi, che hanno contribuito a determinare T.MIN miti --vedi gli 11,7°C di MI-S.Leonardo e gli 11°C di Spessa del g.27 al 4°posto di sempre come minime giornaliere più miti sia per la 3ª decade che per l’intero mese di Marzo. Finalmente le giornate si fanno più tiepide, grazie al ripetuto afflusso di aria mite d’origine mediterranea durante la fase anticiclonica delle numerose ondulazioni del flusso da WSW. Il g.31 si registrano le T.MAX più elevate del mese: a MI-S.Leonardo la colonnina di mercurio sale fino a 19,7°C, mentre sulla Bassa Padana si superano sia di poco i 20°C (Spessa -- 22.2°C à g.31 e 21,3°C à g.29). Siamo comunque molto lontani dai record assoluti registrati solo l’anno scorso (19 Marzo 2005), quando su gran parte della Lombardia Ovest si superarono i 25°C e localmente si toccarono addirittura i 30°C .

 

**Analizziamo, ora, dal punto di vista statistico le serie storiche relative all’andamento termico del mese di Marzo in tre località lombarde:

 

1) La stazione di Varese - CGP ha fatto registrare una temperatura media mensile di 7,4°C contro una media sull’intera serie storica (1967-2006) di 8,3°C (differenza –0,9°C).

Statisticamente si evidenzia un trend all’aumento della temperatura di +0,56°C ogni 10 anni. Questa tendenza al riscaldamento della temperatura media mensile è piuttosto evidente anche dal grafico della media mobile (su base 5), rappresentata dalla linea nera in grassetto. La fase calda, che ha preso il via alla fine degli anni 90, perdura anche in questo primo scorcio del XXI secolo, malgrado nelle ultime tre annate il mese di Marzo sia stato relativamente fresco.

Non si evidenzia alcuna periodicità nell’andamento termico recente del mese di Marzo.

Se analizziamo la serie storica dei valori in base ad una loro distribuzione normale o gaussiana, riscontriamo che tutti valori di picco hanno soltanto una modesta importanza dal punto di vista del tempo di ritorno.

Il Marzo più mite 12,3°C nel 1994 à tempo di ritorno 35 anni

Marzo più fresco 4,6°C nel 1971 à tempo di ritorno 25 anni

Il 2°Marzo più mite 11,9°C nel 1997 à tempo di ritorno 20 anni

 

 

2) La stazione di Milano-S.Leonardo ha fatto registrare una temperatura media mensile di 8,46°C contro una media sull’intera serie storica (1984-2006) di 9,33°C (differenza –0,87°C).

Statisticamente si evidenzia una trend all’aumento della temperatura di +0,85°C ogni 10 anni. Questa tendenza al riscaldamento della temperatura media mensile negli ultimi 25anni è abbastanza evidente, anche se camuffata dalla mancanza del periodo freddo 1970/inizio anni 1980. Essa ultimamente sembra comunque sfumare, infatti, la media mobile (su base 5), rappresentata dalla linea nera in grassetto, torna progressivamente verso i valori medi mensili a causa del ripetersi di mesi di Marzo freschi nelle ultime tre annate. Analizzando l’intera serie storica si scorge una periodicità undecennale tra due picchi di calore/freddo, ricollegabile al ciclo delle macchie solari.

Se analizziamo la serie storica dei valori in base ad una loro distribuzione normale o gaussiana, riscontriamo che tutti valori di picco hanno soltanto una modesta importanza dal punto di vista del tempo di ritorno.

Il Marzo più mite 12,54°C nel 1994 à tempo di ritorno 10-15 anni

Il Marzo più freddo 6,18°C nel 1987 à tempo di ritorno 10-15 anni

Una significatività che diviene ancor più ridotta per

Il 2°Marzo più mite 11,98°C nel 1998 à tempo di ritorno 7 anni

 

 

3) La stazione di Spessa (PV) ha fatto registrare una temperatura media mensile di 8,31°C contro un valore medio sull’intera serie storica (1986-2005) di 9,17°C (differenza –0,86°C).

Il discorso statistico fin qui impostato per le due stazioni precedenti è valido anche per Spessa (PV). Statisticamente si evidenzia una trend all’aumento della temperatura di +0,20°C ogni 10 anni, comunque meno appariscente rispetto a Milano S.Leonardo e Varese. Questa tendenza al riscaldamento della temperatura media mensile ha vissuto una fase di picco alla metà degli anni 90 ed ora sembra, come nelle precedenti stazioni, esaurirsi progressivamente. Infatti, se guardiamo la media mobile (su base 5), rappresentata dalla linea verde in grassetto, notiamo che essa torna progressivamente a collocarsi attorno ai valori medi mensili. Con tutta probabilità, la tendenza al riscaldamento della temperatura media mensile a Spessa non è così appariscente, poiché la serie storica manca quasi del tutto del periodo freddo relativo agli anni 1970, mantenutosi fino alla metà degli anni 1980.

Pure a Spessa, analizzando l’intera serie storica, si scorge una periodicità undecennale tra due picchi di calore/freddo, ricollegabile al ciclo delle macchie solari.

Se prendiamo in considerazione la serie storica dei valori in base ad una loro distribuzione normale o gaussiana, riscontriamo che solo un valore ha una certa importanza dal punto di vista del tempo di ritorno:

Il Marzo più fresco 5,38°C nel 1994 à tempo di ritorno 45 anni

La significatività dal punto di vista del tempo di ritorno diviene invece più modesta per

Il Marzo più mite 12,37°C nel 1987 à tempo di ritorno 20 anni

 

 

Succ.
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