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Il commento meteo-climatico al mese di GENNAIO 2011   Inserito il› 09/01/2013 23.26.10

Il commento al mese di GENNAIO 2011

LE TEMPERATURE

Gennaio 2011 è stato caratterizzato da temperature nella norma su quasi tutta la regione lombarda.   Solo le valli orobiche hanno risentito di condizioni più fredde della norma.    Dicembre ha, anche, fatto registrato normali accumuli di pioggia su tutta la regione.   I valori sono risultati generalmente al si sotto della media tranne che sul settore orobico che "vanta" un leggerissimo scarto positivo.
  
La tabella sottostante ci permette di gettare un rapido sguardo sull’andamento termico di gran parte della regione grazie alla disponibilità della serie storica di ben 8 località, sparse su diverse aree del territorio lombardo. 
  
 

Località

Zona Geografica

scarto temperature
dalla media

rango percentile

Varese-C.G.P.

Prealpi Occidentali

-0.2°C (1967-2010)

50° (nella norma)

Como-M.te Olimpino

Prealpi Occidentali

-0.5°C (1989-2010)

27° (nella norma)

Milano-S.Leonardo

Media pianura Ovest

-0.6°C (1984-2010)

44° (nella norma)

Sondrio

Valtellina

+0.2°C (1971-2010) 58° (nella norma)

Spessa Po (PV)

Bassa pianura Ovest

+0.1°C (1985-2010)

50° (nella norma)

Olmo al Brembo (BG)

Prealpi centrali

-1.0°C (1977-2010)

23° (freddo)

Brescia-Ronchi

Alta pianura Est

-0.5°C (1979-2010)

25° (nella norma)

Ghedi (BS)

Media pianura Est

+0.9°C (1952-2010)

69° (nella norma)

 

Come descritto nell’introduzione, l'unica area che ha risentito di un andamento termico più freddo del normale è stata quella delle valli bergamasche con uno scarto di -1.0°C rispetto alla media degli ultimi 30-40 anni.   Il resto della regione presenta un andamento termico normale con scarti dalla media compresi tra +0.9°C (Ghedi) e -0.6°C (Milano).   Da queste indicazioni si ricava che il settore con un andamento termico più freddo della media include anche il Comasco, il Milanese, la Valle Camonica ed il Bresciano, mentre la bassa pianura orientale è l'unica ad aver registrato temperature relativamente miti.


L’andamento termico del mese di gennaio è stato caratterizzato da una prima fase, protrattasi da inizio mese fino ai primissimi giorni della seconda decade, caratterizzata dal declino dell'anticiclone presente sull'Europa centrale e sull'Italia e dall'instaurarsi di una profonda area depressionaria, responsabile di una fase di maltempo diffuso sulla Lombardia.   I valori termici registrati in questo frangente sono risultati freddi per quanto concerne le temperature massime (scarti negativi tra 2/3°C) e relative miti per quelle minime (scarti positivo fino a 3/4°C).   A tale situazione è seguito un lungo periodo anticiclonico e relativamente freddo (scarti negativi attorno a 3/4°C), che si è interrotto solo a metà della terza decade.   In questo periodo soprattutto in pianura hanno prevalso condizioni nebbiose, ad esclusione del
la parentesi assolata del giorno 13, a cui va ascritta l'unica giornata sopra media nei valori massimi.   Con la fine terza decade si è affacciata sul N-Italia una nuova depressione mediterranea, che a causa dell'estesa copertura nuvolosa ha condotto ad un graduale raddolcimento del clima notturno e ad un perdurare di condizioni diurne più fredde della media.

I grafici delle temperature massime e minime dell’Osservatorio di Milano–S.Leonardo, qui sotto riportati, evidenziano il netto prevalere di condizioni fredde per quanto concerne le temperature massime.   Molto altalenante è stato, invece, l'andamento dei valori minimi che sono risultati miti nei periodi perturbati e più freddi nei periodi anticiclonici.   Proprio l'andamento contrastato dei valori minimi e l'assenza di estremi fortemente anomali hanno generato un mese con temperature prossime alla media di lungo periodo.




Figg.1 e 2 - Scarto rispetto alla media climatica giornaliera delle temperature massime e minime
per GENNAIO 2011
a MILANO-S.Leonardo - rete CML (serie 1984-2010)

Dal punto di vista termico abbiamo registrato 0gg. di ghiaccio cioè con temperature massime inferiori a 0°C e 18gg. di gelo, cioè con temperature minime inferiori a 0°C.  Normalmente a Milano-S.Leonardo (1983-2009) si ha una media di 1±2gg di ghiaccio e 19±7gg di gelo.   Da queste brevi note statistiche risulta evidente come, dal punto di vista termico gennaio rientri pienamente nella normalità.   Piuttosto sono da ritenersi un'anomalia le annate con parecchi giorni di ghiaccio come 1985 (11gg), 1990 (6gg) e 1987 (5gg).   Da ricordare che il massimo numero di giorni di gelo in gennaio appartiene al 2000 con ben 30gg.  



Figg.3 e 4 - Distribuzione delle temperature massime e minime in classi di 5°C per GENNAIO 2011
a MILANO-S.Leonardo e confronto con la media climatica - rete CML (serie 1984-2011)


DECENNIO
Media GG con TMIN< 0°C
Media GG con TMAX >10°C
1984-1991 6.8 gg. 0.0 gg.
1992-2001 2.0 gg. 0.1 gg.
2002-2011 2.6 gg. 0.8 gg.

Va, inoltre, sottolineato il progressivo raffreddamento del mese nel corso dei due ultimi decenni.   Infatti, le giornate con temperature massime superiori a 15°C sono in aumento ed hanno raggiunto la media di circa 1gg con l'inizio del XXI secolo, mentre in precedenza erano pressochè inesistenti.    Nell'ultimo decennio si registra, invece, una flebile ripresa del numero dei giorni di forte gelo, cioè con valori al di sotto di -5°C.   Il loro numero si è, infatti, attestato attorno agli attuali 2/3gg rispetto ai 7gg degli anni 1980. 

Fig.5 - Anomalia della temperatura a livello del suolo per il mese di GENNAIO 2011
rispetto alla media climatica 1968-1997-
Elaborazione CPC-NOAA

 

LE PRECIPITAZIONI

 

Località

Zona Geografica

scarto temperature
dalla media

rango percentile

Varese-C.G.P.

Prealpi Occidentali

-43 mm (1965-2010)

30° (nella norma)

Como-M.te Olimpino

Prealpi Occidentali

-12 mm (1989-2010)

59° (nella norma)

Milano-S.Leonardo

Media pianura Ovest

-28 mm (1980-2010)

29° (nella norma)

Sondrio

Valtellina

-15 mm (1971-2010) 45° (nella norma)

Spessa Po (PV)

Bassa pianura Ovest

-7 mm (1987-2010)

46° (nella norma)

Olmo al Brembo (BG)

Prealpi centrali

+5 mm (1977-2010)

65° (nella norma)

Brescia-Ronchi

Alta pianura Est

-10 mm (1981-2010)

57° (nella norma)

Ghedi (BS)

Media pianura Est

-20 mm (1975-2010)

44° (nella norma)

 


La soprastante tabella ci permette alcune valutazioni dal punto di vista pluviometrico.   Si sono registrate precipitazioni nella norma su tutta la Lombardia con un deficit oscillante tra 10/40mm rispetto alla media pluriennale.  Le maggiori anomalie si sono registrate sul Varesotto, sul Milanese e sul Canton Ticino, dove gli scarti dalla media dicembrina sono attorno al 30-40% del totale mensile.   L'unica zona, che ha assommato precipitazioni superiori alla media di lungo periodo, risulta essere quelle a delle Valli Orobiche (Olmo al Brembo) che presentano uno scarto positivo di una manciata di millimetri.  

A Milano-S.Leonardo (1980-2010) in dicembre si sono registrati ben 8gg piovosi (media 7±4gg) e 1gg nevosi (media 2±2gg).   Le giornate piovose risultano pienamente nella normalità, ben lontane dai record del gennaio 2001 (15gg) e gennaio 2009 (13gg).  Le giornate nevose rientrano anch'esse nella norma (record 7gg nel 1985).   L'accumulo nevoso mensile di 1cm è deficitario rispetto alla media di 11cm (record 85cm nell'eccezionale gennaio 1985).   In 16gg abbiamo registrato la presenza di nebbia (media 12±5gg), mentre il record di tali giornate si è registrato nel 1989 (23gg).  Totalmente assenti gli episodi favonici, che mediamente interessano la pianura occidentale lombarda per 2gg.    Questi brevi cenni statistici mettono in evidenza come la relativa carenza di precipitazioni in questo mese sia il frutto di un lungo dominio anticiclonico e di un sola vera fase perturbata, avutasi nella prima decade del mese.



Figg.6 e 7 - Accumulo totale delle precipitazioni di GENNAIO 2011 e loro ammontare (in percentuale)
rispetto alla media pluriennale (1968-1997) - elaborazione CPC-NOAA


---1---

Fig.8 - Mese di GENNAIO 2011: carta delle isoiete - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML

Breve commento:
La carta delle isoiete regionali evidenzia un quadro precipitativo vicino alla norma, o leggermente inferiore, un po’ su tutta la regione, con accumuli piuttosto modesti. Questo è da ascriversi ai lunghi periodi anticiclonici nel mese; le precipitazioni sono sostanzialmente avvenute in un breve periodo, tra la fine della prima decade e l’inizio della seconda decade del mese, per l’influenza di un’unica bassa pressione sull’Atlantico che ha inviato alcune perturbazioni sul nostro territorio. La precipitazioni sono spesso risultate piovose fino a quote di medio-alta montagna.
 
Gli accumuli più significativi, sull’alta pianura e sui rilievi in generale hanno fatto registrare accumuli comunque modesti e compresi tra 50 e 75 mm; solo una piccola area dell’Appennino Pavese, oltre ad un’area a cavallo tra le Prealpi lecchesi e le Orobie, vede accumuli mensili compresi tra 75 e 100 mm di pioggia o neve fusa, con una sola piccola area a cavallo tra la Val Brembana e la Val Seriana che supera i 100 mm mensili. Tutte le aree di massimo precipitativo hanno risentito di precipitazioni di natura orografica, dato lo stau delle correnti umide meridionali a ridosso dei primi contrafforti montuosi delle Prealpi.
 
Le aree con minori precipitazioni inglobano la medio-bassa pianura e l’Alta Valtellina, con accumuli generalmente al di sotto dei 50 mm, con alcune aree con accumuli al di sotto dei 25 mm.

  

Le serie storiche relative all’andamento termico e pluviometrico di GENNAIO 2011 in 8 località lombarde


Cliccare sul nome della Stazione meteo per visualizzare i grafici delle temperature e delle precipitazioni



Breve commento serie storiche della temperatura
Analizzando le serie storiche della temperatura si evidenzia che:
Olmo al Brembo presenta una tendenza significativa alla diminuzione della temperatura con l'andar del tempo
Varese, Como, Sondrio, Brescia e Spessa non presentano alcuna tendenza significativa nell'andamento della temperatura all'interno serie storica
Milano e Ghedi presentano una tendenza significativa all'aumento della temperatura con l'andar del tempo.
 
Breve commento serie storiche delle precipitazioni
Analizzando le serie storiche delle precipitazioni si evidenzia che:
Brescia, Olmo al Brembo e Ghedi presentano una tendenza significativa alla riduzione delle precipitazioni con l'andar del tempo
Varese, Sondrio, Como e Milano non presentano variazioni significative delle precipitazioni nel corso della serie storica

Spessa presenta una tendenza significativa all'aumento delle precipitazioni con l'andar del tempo.

L'evoluzione meteorologica in cifre


1ª Decade
Decade con valori termici più freddi della norma per le temperature massime; più freddi della media per le temperature minime, ma normali.
--> media temperature minime: -1.2°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: -1.4°C dalla media (fredda)
--> precipitazioni complessive a Milano: +9mm dalla media (nella norma)

--> particolarità: nessuna.
  • giorni 1-5 : Tempo per lo più stabile sul nostro territorio (con solo locali nebbie sulla bassa pianura) per via inizialmente di una cellula anticiclonica con centro sulle Isole Britanniche e successivamente di un debole campo di alta pressione al suolo esteso dall'Atlantico sino all'Europa centrale. Le correnti in quota risultano prevalentemente nordoccidentali mentre al suolo, scorrendo sul bordo orientale del campo di alta pressione sull'Europa centrale, entra sulla nostra regione col passare dei giorni aria più fredda. Temperature in progressivo calo fino a raggiungere al piano, nel giorno 5, valori per lo più compresi tra -4/0 °C nei valori minimi e 0/3 °C nei valori massimi.
  • giorno 6 :  Una profonda depressione in Atlantico muove verso est; il richiamo umido e mite da sudovest interessa la nostra regione; la presenza di aria fredda al suolo determina deboli nevicate fino al piano e locale gelicidio. Accumuli comunque entro 1-2 mm (1-2 cm di neve).
  • giorno 7 : L'Europa occidentale rimane influenzata da una vasta area di bassa pressione posizionata sull’Atlantico. Tempo perturbato con quota neve in rialzo (a circa 2000 m di quota) ma con locali fenomeni di gelicidio per le basse temperature al suolo. Accumuli per lo più compresi entro i 5 mm su medio-bassa pianura e entro 10 mm su alta pianura e Lombardia settentrionale.
  • giorno 8 : Condizioni di maltempo su tutta l'Europa occidentale e sul nostro territorio a causa della  profonda depressione con raggio d'azione molto ampio posizionata tra isole Britanniche e Atlantico. Temperature in lieve aumento. Pioggia e neve solo oltre i 2000 m. Cadono pochi mm su medio-bassa pianura, fino a 10-15 mm su alta pianura e fascia più settentrionale del territorio grazie allo stau.
  • giorno 9 : Quadro sinottico stazionario, con una profonda depressione che condiziona il tempo sull’Europa occidentale e sulla nostra regione. Tempo perturbato con piogge più abbondanti sui rilievi alpini e prealpini ed a ridosso degli stessi, dove si accumulano sino a 25-30 mm di pioggia. Quota neve in lieve calo, oltre i 1500 m di quota.
  • giorno 10 : La profonda depressione si sposta verso Est ed interessa l'area mediterranea; precipitazioni un po' ovunque, con accumuli per lo più compresi tra 10 e 20 mm. Quota neve attorno a 1300-1500 m. di quota. Cadono sino a 47 mm a Brallo di Pregola fraz. Colleri (PV), 39 mm a Zerba (PC), 32 mm a Colico (LC) mentre in quota si accumulano sino a 39 cm di neve a Valbondione - Rif. Curò (BG).
2ª Decade
Decade con
valori termici nella norma con temperature massime più fredde della media e minime più miti della media.
--> media temperature minime: -0.9°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: +1.0°C dalla media (nella norma)
--> precipitazioni complessive a Milano: -20mm dalla media (nella norma)
--> particolarità: nessuna.
  • giorno 11 : Correnti da sudovest piuttosto umide, legate alla perturbazione presente in area mediterranea, portano le ultime piogge sul nostro territorio. Accumuli entro i pochi mm tranne su bergamasco e bresciano dove si accumulano sino a 10-15 mm (segnatamente sui rilevi). Quota neve attorno ai 1200 m di quota. In giornata il flusso in quota ruota dai quadranti occidentali, con un sensibile miglioramento delle condizioni atmosferiche.
  • giorni 12-19 : Un saldo promontorio anticiclonico subtropicale centrato sul Mediterraneo mantiene per diversi giorni condizioni di tempo stabile su gran parte dell'Europa centro-meridionale e sulla nostra regione. Marcate inversioni termiche, con aria più fresca e umida che ristagna sulle pianure causando la formazione di nebbie. Temperature che al piano oscillano attorno agli 0 °C nei valori minimi ed attorno a 2/6 °C nei valori massimi su pianura centro meridionale a causa delle nebbie mentre sulla  fascia pedemontana si mantengono sugli 8/12 °C. Mite in quota con lo zero termico spesso oltre i 3000 m di quota.
  • giorno 20 : Sull’Europa è presente un vasto e stabile anticiclone centrato nei pressi delle Isole Britanniche; lungo il bordo orientale dell’anticiclone stesso scivola un nucleo d'aria artica che valica le Alpi dai quadranti nord-orientali, arrecando condizioni d'instabilità su parte della nostra regione (segnatamente sulla fascia meridionale e su quella centro-orientale) con rovesci o brevi temporali nevosi fino al piano. Accumuli entro i pochi mm, fino a 10 mm su Pavese, Lodigiano e Mantovano (fino ai 13,5 mm a Cortelona PV). Temperature in diminuzione che in quota si spingono simo ai -20,4 °C di Livigno Forcola (SO)
 
3ª Decade
Decade con
valori termici più freddi della media sia per le temperatura massime; che per le minime, ma nel complesso normali.
--> media temperature minime: -1.2°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: -0.8°C dalla media (nella norma)
--> precipitazioni complessive a Milano: -16mm dalla media (nella norma)
--> particolarità: nessuna.
  • giorni 21-25 : Il quadro sinottico è caratterizzato dell’Anticiclone delle Azzorre posizionato sulle isole Britanniche; la collocazione dello stesso pilota correnti d’estrazione artica in direzione dell’Italia che scivolano lungo il suo bordo orientale e subentrano in Val Padana dai quadranti nord-orientali. Tempo stabile e via via più freddo, con locali episodi favonici sulle aree più  settentrionali. Isolata nebbia nottetempo al piano, segnatamente su bassa pianura occidentale. Valori termici piuttosto freddi, con valori minimi al piano spesso compresi tra -6/-2 °C mentre i valori massimi oscillano per lo più tra 3/6 °C. Freddo anche in quota, fino ai -23,9 °C di Livigno Forcola (SO) del giorno 23.
  • giorni 26-27: Pressione atmosfera in calo per il passaggio di un debole centro di bassa pressione sulla Francia in direzione dei Pirenei associato ad un impulso di aria fredda ed instabile dalla Scandinavia, che va poi a formare una vasta depressione sulla Penisola iberica. La mancanza di una struttura ciclonica attiva alle quote medio-alte non favorisce precipitazioni significative sulla nostra regione, se non deboli precipitazioni di pioggia mista a neve a quote pianeggianti sulla fascia occidentale e meridionale della regione, con accumuli comunque contenuti entro 1-2 mm. 
  • giorno 28 : Una fascia di bassa pressione si estende dalla Penisola Iberica al Sud Italia mentre una zona di alta pressione si allunga dalla Gran Bretagna verso l'Europa dell'est. La nostra regione viene a trovarsi nella zona di transizione tra le due figure bariche; le isobare sono disposte lungo i paralleli e ciò favorisce un flusso dai quadranti orientali di correnti fredde e lievemente instabili. Deboli e brevi precipitazioni su fascia meridionale della regione, senza accumuli significativi.
  • giorno 29 :  La zona di bassa pressione sulla Penisola Iberica si dirige progressivamente dalle Baleari in direzione della Sardegna convogliando aria lievemente più umida in direzione del nostro territorio. Precipitazioni nevose su buona parte del territorio, senza accumuli significativi. Temperature al piano per lo più comprese tra -1/2 °C nei valori minimi e tra 2/5 °C nei valori massimi.
  • giorno 30 : Il minimo di bassa pressione si sposta tra il Golfo del Leone e la Corsica, determinando la risalita di un fronte occluso verso la regione Alpina. Neve o neve mista a pioggia segnatamente su fascia sud-occidentale del territorio (sul pavese cadono mediamente 3-9 cm di neve al piano, sino ai 25 cm di Brallo di Pregola fraz. Colleri in quota; imbiancate anche Milanese e Lodigiano). Precipitazioni deboli o assenti sul reso del territorio.
  • giorno 31 : Il minimo depressionario si allontana e la pressione atmosferica è in graduale risalita anche sulla nostra regione, che inizia ad essere interessata da un vasto anticiclone sull'Atlantico che si estende fin sull'Europa centrale. Ultime deboli precipitazioni su fascia meridionale, senza accumuli significativi. Temperature diurne in aumento, ed al piano per lo più comprese tra 6/10 °C.
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