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Il commento meteo-climatico al mese di DICEMBRE 2009   Inserito il› 03/09/2010 16.57.59

Il commento al mese di DICEMBRE 2009


LE TEMPERATURE

 
 
Dicembre 2009 è stato caratterizzato da temperature generalmente al di sotto della media su tutta la Lombardia ed in particolare nell’area orobica, in Valtellina, nel Comasco e nel Milanese.   Il mese è risultato anche più piovoso della media, facendo registrare un netto surplus pluviometrico su tutta la regione lombarda.  Sull’area orobica e sulla pianura orientale gli accumuli sono risultati molto anomali se non addirittura eccezionali.    
La tabella sottostante ci permette di gettare un rapido sguardo sull’andamento termico di gran parte della regione grazie alla disponibilità della serie storica di ben 7 località, sparse su diverse aree del territorio lombardo.


 
Località
Zona Geografica
scarto temperature dalla media
rango percentile
Varese-C.G.P.
Prealpi Occidentali
-0.6°C (1967-2009)
29° (nella norma)
Como-M.te Olimpino
Prealpi Occidentali
-0.9°C (1989-2009)
20° (freddo)
Milano-S.Leonardo
Media pianura Ovest
-1.3°C (1983-2009)
15° (freddo)
Spessa Po (PV)
Bassa pianura Ovest
-0.9°C (1985-2009)
33° (nella norma)
Olmo al Brembo (BG)
Prealpi centrali
-1.6°C (1977-2009)
12° (freddo)
Brescia-Ronchi
Alta pianura Est
-0.6°C (1978-2009)
30° (nella norma)
Ghedi (BS)
Media pianura Est
-0.3°C (1951-2009)
45° (nella norma)
 
Come descritto nell’introduzione, sono stati la Lombardia Occidentale ed il settore alpino e prealpino di Sopraceneri, Comasco, Valtellina e Bergamasco a risentire di condizioni termiche fredde con uno scarto negativo di -1.0/-1.5°C rispetto alla media pluriennale. Il resto della regione lombarda ha presentato un andamento termico nella norma con scarti dalla media compresi tra –0.3/-1.0°C.

Dicembre ha presentato una 1ª decade con valori termici pressoché nella norma. Infatti, questo periodo temporale ha visto l’alternarsi, in un flusso di correnti miti ed ondulate zonali, di attivi passaggi perturbati e di promontori anticiclonici mobili.   Sul finire della decade l’alta pressione, protesasi sull’Europa centrale dall’Iberia, ha iniziato ad allungarsi in senso meridiano.   Nel corso della 2ª decade l’alta ha spostato il suo centro verso la Scandinavia e le Isole Britanniche.   Ciò ha aperto la strada ad un’irruzione di aria molto fredda di origine artica, richiamata in direzione dell’Italia dalla formazione di numerose ciclogenesi sul Mediterraneo centro-occidentale.    Abbiamo così assistito ad un periodo molto freddo con nevicate anche in pianura e temperature minime/massime che, in alcune zone, hanno raggiunto punte simili a quelle del 1985.  La 3ª decade è iniziata ancora sotto il segno di una saccatura a carattere freddo con precipitazioni nevose ed un esteso episodio di verglas in pianura.   In seguito la discesa di aria fredda artica si è spinta più ad occidente (verso il Golfo di Biscaglia e l’Iberia) ed ha originato una fase con correnti miti ed a tratti perturbate da SudOvest.   Ciò ha riportato un repentino rialzo delle temperature, in particolare nei valori minimi, a causa della frequente copertura nuvolosa.

Dal punto di vista termico abbiamo avuto 7gg con temperatura massima >10°C, 16gg di gelo (TMN <0.1°C) e 4gg di ghiaccio (TMX <0.1°C).  Normalmente a Milano-S.Leonardo (1983-2008) si ha una media di 5±3gg con temperatura massima superiore a 10°C, una media di 15±7gg di gelo e 1±1gg di ghiaccio.  Il grafico delle temperature massime evidenzia l’anomalia che ha caratterizzato Dicembre: cioè l’intervallo di 7-10gg in cui ha avuto luogo l’irruzione artica, durante il quale le temperature sono risultate al di sotto della media anche di 10°C
.


Fig.1 - Scarto rispetto alla media climatica giornaliera delle temperature massime
per Dicembre 2009
a MILANO-S.Leonardo - rete CML (serie 1983-2008) 

Dicembre non evidenzia una tendenza significativa nella presenza di temperature massime tiepide, né di giorni di gelo o di ghiaccio in funzione del tempo:

ANNI 1980      Media GG.TMAX >10°C     4.1gg.       Media GG. di gelo    18.6gg.       Media GG. di ghiaccio     0.6gg.
ANNI 1990      Media GG.TMAX >10°C     3.9gg.       Media GG. di gelo    12.6gg.       Media GG. di ghiaccio     0.6gg.
ANNI 2000
     
Media GG.TMAX >10°C     6.2gg.       Media GG. di gelo    14.8gg.       Media GG. di ghiaccio     0.4gg.

 
 
 Fig.1 - Anomalia della temperatura a livello del suolo per il mese di DICEMBRE 2009 rispetto alla media climatica 1968-1997
 Elaborazione CPC-NOAA
 
 
 
---1---

 Fig.2 - Mese di Dicembre 2009: carta delle isoterme dei valori MINIMI di temperatura- Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
Breve Commento (a cura di G.Aceti)
La carta climatica della distribuzione delle temperature minime di Dicembre mette in risalto un divario negativo di circa 2°C rispetto al Dicembre 2008, da ascriversi in particolare alla significativa irruzione fredda che ha interessato la nostra Regione a cavallo tra la seconda e la terza decade del mese.    I valori più miti per questo mese (1/3°C) sono stati appannaggio delle aree rivierasche dei principali bacini lacustri, ad eccezione del Ceresio; nei mesi freddi l’effetto mitigatore è particolarmente significativo. Il Lario ed il Garda sono risultati lievemente più miti del Verbano e del Sebino e sull’area gardesana centrale si registra il valore più mite in assoluto con valori compresi tra 3/4°C. Valori miti simili a quelli lacustri sono stati rilevati anche in alcune aree urbane: Milano ed hinterland, Brescia, Mantova e Verona.

A differenza che in altri mesi invernali, l’effetto mitigatore sulla fascia pedemontana legato alle brezze (sia di pendio che spiranti dalle prospicienti incisioni vallive) è stato presente sia lungo la pedemontana Bergamasca che su parte di quella Bresciana, ma è risultato meno significativo rispetto ad altre situazioni. Ciò è dovuto sia alle numerose giornate con cielo nuvoloso (che limitano almeno in parte l’effetto delle brezze notturne), sia per la significativa e prolungata irruzione di aria fredda che ha annullato l’effetto mitigatore di questi venti a carattere locale. Per gli stessi motivi abbiamo riscontro una limitata incidenza delle inversioni termiche mattinali sul comportamento termico delle aree di bassa pianura. L’irraggiamento notturno, che di solito permette un notevole raffreddamento sulla bassa pianura, non ha potuto manifestarsi pienamente e così il divario termico nei confronti delle aree di alta pianura è risultato contenuto.  

Le zone più fredde risultano, come spesso accade nella stagione fredda, le valli e le brughiere lungo l’incisione del Fiume Ticino a cavallo delle province di Novara e di Varese, la Riviera nel Canton Ticino (CH), buona parte della Valtellina, la Val Brembana, la Valle Sabbia, le Valli Giudicarie e l’incisione della valle dell’Adige in territorio trentino, con valori compresi tra –2/-3°C. La più fredda in assoluto è stata l’area collinare del Varesotto comprendente la Valle Olona e parte della valle del Fiume Ticino con valori medi compresi tra –3/–4°C. Inoltre, dato sicuramente da sottolineare, la maggior parte delle stazioni sia montane che di pianura ha mediamente presentato valori minimi sottozero
.

 
---2---

Fig.3 - Mese di Dicembre 2009: carta delle isoterme dei valori MASSIMI di temperatura - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
Breve Commento (a cura di G.Aceti):
Il campo termico dei valori massimi del mese di Dicembre ci rivela una distribuzione termica con valori fino ad 1°C inferiori rispetto a quelli di Dicembre 2008. Il gradiente termico risulta orientato grosso modo NNE-->SSW a causa delle inversioni termiche diurne e delle nebbie che, per quanto presenti in modo meno significativo che in altri mesi invernali, nella stagione fredda affliggono maggiormente la Bassa Pianura Occidentale.

L’area più mite, con valori compresi tra 6/8°C, coinvolge tutta l’Alta Pianura occidentale, tutte le aree lacustri (per il rilascio di calore dell’acqua accumulato durante la stagione calda) e tutta la fascia pedemontana dal Verbano fino alle colline e all’area pedemontana del Veronese. Un comportamento termico simile lo si riscontra, un po’ a macchia di leopardo, anche in alcune aree delle principali incisioni vallive le quali, per il regime diurno delle brezze, registrano anche una notevole escursione termica giornaliera.

Le zone più fredde (4/5°C) si riscontrano su tutta la bassa Pianura centro-occidentale (l’Alessandrino, il Pavese, il Lodigiano, il Cremonese ed il Basso Milanese); altre sacche fredde minori le ritroviamo su limitate aree vallive: nel Piacentino, in valle Maggia (TI-CH), nel Sondriese, in Val Seriana e Val Brembana, in Valle Sabbia ed nella  Val d’Adige in territorio trentino.   Ciò si verifica perchè l’altezza dei rilievi circostanti riduce notevolmente le ore con presenza del sole sull’orizzonte. L’area Sondriese della media Valtellina (versante orobico) è quella che presenta i valori termici più bassi in assoluto, con isoterme comprese tra 3/4°C.
  
 
 

LE PRECIPITAZIONI

 
Località
Zona Geografica
scarto precipitazioni dalla media
rango percentile
Varese-C.G.P.
Prealpi Occidentali
 +76 mm (1965-2009)
     89° (piovoso)
Como-M.te Olimpino
Prealpi Occidentali
+88 mm (1989-2009)
     85° (piovoso)
Milano-S.Leonardo
Media pianura Ovest
+39 mm (1979-2009)
     83° (piovoso)
Spessa Po (PV)
Bassa pianura Ovest
+30 mm (1987-2009)
     86° (piovoso)
Olmo al Brembo (BG)
Prealpi centrali
+120 mm (1977-2009)
    94° (molto piovoso)
Brescia-Ronchi
Alta pianura Est
+42 mm (1981-2008)
  79° (piovoso)
Ghedi (BS)
Media pianura Est
+73 mm (1974-2009)
100° (eccez. piovoso)
 
La soprastante tabella ci permette alcune valutazioni dal punto di vista pluviometrico. Si è complessivamente registrato un surplus di pioggia su tutta la regione lombarda.  Su gran parte della regione il mese può essere classificato come piovoso.  Per contro le valli orobiche, la Valchiavenna e la Valtellina da un lato e la pianura orientale con Basso Bresciano, Cremonese e Mantovano hanno avuto un Dicembre molto, se non addirittura eccezionalmente piovoso.

A MI-S.Leonardo (1979-2008) in Dicembre si sono avuti 14gg piovosi (media 8±4gg), con solo due annate con più episodi di maltempo nel 2002 (16gg) e nel 2008 (15gg).   Per quanto concerne la neve si è misurato un accumulo record di 36cm ed abbiamo registrato 6gg con neve (media 1±2gg), eguagliando il record del lontano anno 1981.   In 7gg abbiamo registrato la presenza del fenomeno nebbia anche questo del tutto normale in virtù di una media di 10±4gg.   Questi brevi cenni statistici attestano l’attività ciclonica sulla nostra regione durante il mese di Dicembre, concentrata soprattutto nella 3ª decade.

 

 

Fig.4 e 5 - Accumulo totale delle precipitazioni di DICEMBRE 2009 e loro ammontare (in percentuale)
rispetto alla media pluriennale (1968-1997) - elaborazione CPC-NOAA
 
 
---3---

Fig.6 - Mese di Dicembre 2009: carta delle isoiete - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
 
Breve commento (a cura di G.Aceti):
La carta delle isoiete regionali presenta un surplus idrico più evidente sulle aree montuose (segnatamente sulle Prealpi e sulle Alpi Orobie); va comunque sottolineato come, a causa delle nevicate e di alcune difficoltà incontrate nella fusione della neve nei pluviometri elettronici, i valori pluviometrici (specie in montagna) potrebbero essere in parte sottostimati.
Le precipitazioni risultano mediamente inferiori rispetto a quelle del Dicembre 2008, quando si registrarono in diverse zone della Lombardia Occidentale accumuli record.  

E’ individuabile una vasta area di massimo che ricopre le aree montuose delle Prealpi, ed Alpi Orobie fino alle Alpi Retiche Meridionali. Le due aree di massimo, con valori tra 200-300mm, abbracciano il primo una fascia che partendo dalla Valsassina prosegue verso ENE, abbracciando buona parte delle Orobie fino alla Val di Scalve nel Bergamasco e alla Val Camonica nel Bresciano; il secondo massimo precipitativo lo troviamo su un’area piuttosto vasta che, dalla Val Trompia, abbraccia le Prealpi Bresciane, le Giudicarie, il massiccio del Monte Baldo e parte della Val Lagarina tra Veneto e Trentino.

L’area di minimo precipitativo, con quantitativi di precipitazioni inferiori a 75mm, interessa buona parte della bassa pianura che a cavallo del Fiume Po si allunga dall’Alessandrino fino all’Oltrepò Mantovano, oltre alla pianura tra il Vercellese ed il Novarese.
Tale distribuzione delle precipitazioni è stata determinata da un flusso perturbato non particolarmente  intenso con una level guide in quota da SSW.   In questo caso è stato  esaltato l’effetto stau delle correnti meridionali nei bassi strati a ridosso dei contrafforti prealpini e alpini della Lombardia centrale ed orientale mentre, per via di queste condizioni, sono risultate più riparate le basse pianure e le estreme pianure occidentali
.

 
 
Le serie storiche relative all’andamento termico e pluviometrico di DICEMBRE in 7 località lombarde
 
 Cliccare sul nome della Stazione meteo per visualizzare i grafici delle temperature e delle precipitazioni
 
 
Breve commento serie storiche di temperatura
Analizzando le serie storiche della temperatura si evidenzia che:
Olmo al Brembo presenta una tendenza significativa alla diminuzione della temperatura con l'andar del tempo.
Varese, Como, Brescia, Milano e Spessa presentano un andamento termico costante nel corso della serie storica.
Ghedi presenta una tendenza significativa all'aumento della temperatura con l'andar del tempo.  

Breve commento serie storiche di precipitazione
Analizzando le serie storiche delle precipitazioni si evidenzia che:

Nessun località presenta una tendenza significativa alla riduzione delle precipitazioni col passar degli anni.
Olmo al Brembo, Spessa, Brescia e Ghedi non presentano variazioni significative delle precipitazioni nel corso della serie storica.
Varese, Como e Milano presentano un trend significativo all'aumento delle precipitazioni col passar degli anni.
 

L'evoluzione meteorologica in cifre


1ª Decade
Decade con valori termici lievemente più miti della media in particolare per le temperature massime.
--> media temperature minime: +0.7°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: +1.6°C dalla media (nella norma)
--> precipitazioni complessive a Milano: +2mm dalla media (nella norma)

  • giorno 1 : La saccatura atlantica che ha interessato la nostra regione negli ultimi giorni di Novembre trasla verso Est, provocando un miglioramento delle condizioni atmosferiche. Ultime precipitazioni nella prima parte della giornata, con rovesci e temporali, anche intensi, sui rilievi ed in prossimità di essi - vedi Dangio (TI-CH) 56mm, dove compare anche la neve a quote medio-basse, Porto Ceresio (VA) 27mm e Brallo-Colleri (PV) 24mm. Spolverata di neve pure nel rione di Varese Avigno a soli 450m.
  • giorno 2 : Tempo stabile con nebbie nelle ore più fredde sulle basse pianure. Calo termico notturno con locali gelate anche al piano.   
  • giorno 3 : Tempo inizialmente stabile con gelate anche in pianura. Nel corso della giornata rapido peggioramento delle condizioni atmosferiche per l'arrivo di una perturbazione atlantica con prime piogge in serata su tutta la regione.
  • giorno 4 : Cieli coperti con precipitazioni deboli/moderate su tutta la regione e neve a quote collinari. Accumuli importanti su Triveneto ed Emilia - vedi San Prospero (MO) 54mm e San Giovanni Lupatoto (VR) 42mm. Campo termico entro i valori medi del periodo.  
  • giorno 5 : Il vortice di bassa pressione si sposta sull'Italia centro-meridionale, consentendo un miglioramento delle condizioni atmosferiche. Locali banchi di nebbia sulla media e bassa pianura. 
  • giorno 6 : Cieli per lo più nuvolosi, per l'infiltrazione di aria umida instabile dai quadranti sud-occidentali. Temperature sempre entro la media stagionale.
  • giorno 7 : Nuove precipitazioni per la discesa di una vasta saccatura atlantica sull'Europa sud-occidentale.   Accumuli più consistenti lungo le pedemontane dei rilievi esposte all'effetto stau - vedi Prevalle (BS) 22mm ed Albino (BG) 18mm.  
  • giorno 8 :Ultime precipitazioni nella prima parte della giornata, con rapido miglioramento ad iniziare dai settori occidentali. Temperature in aumento, specie nei valori diurni.
  • giorno 9 : Un promontorio di alta pressione che interessa l'Europa occidentale genera un dislivello barico sfavorevole nei confronti delle regioni transalpine. Ne conseguono correnti settentrionali con episodi favonici sull'ovest della regione. Temperature fino a 15°C su Varesotto e Comasco.
  • giorno 10 : Cieli per lo più sereni o poco nuvolosi, con ritorno delle gelate nelle aree non interessate dal vento. Campo termico leggermente al di sopra della norma, specie di giorno.

2ª Decade
Decade con valori termici molto al di sotto della media per le temperature massime, al di sotto per le minime.
--> media temperature minime: -2,6°C dalla media (fredda)
--> media temperature massime: -3.4°C dalla media (molto fredda)
--> precipitazioni complessive a Milano: -17mm dalla media (nella norma)
Le TMX (gg.18-20) di 0.3°C, -2.3°C e -5.6°C sono rispettivamente 1-3ª più fredde della serie storica.   
Le TMN (gg.19-20) di -8.3°C e -9.3°C sono rispettivamente 2ª e la 5ª più fredde della serie storica
.

  • giorno 11 : Tempo stabile e soleggiato. Gelate notturne diffuse con inversioni termiche marcate: in pianura Malpensa (VA) -6°C, Ottobiano (PV) -4°C, Abbiategrasso (MI) ed Alessandria -3°C; valori simili in alta quota.
  • giorno 12 : Infiltrazioni di aria fredda orientale, innescati da una migrazione verso Nord-Est dell'alta pressione, generano annuvolamenti sparsi e locali pioviggini lungo i settori alpini e prealpini centro-occidentali. Primo lieve calo delle temperature massime.
  • giorno 13 : L'Alta pressione, isolatasi fra Isole Britanniche e Scandinavia, lascia campo libero alle irruzioni di aria fredda dai quadranti nordorientali. Venti moderati apportano un brusco calo termico delle temperature massime diurne, specie in alta quota - vedi Trepalle (SO) -7°C e Santa Caterina Valfurva (SO) -6°C. Neve sulle Alpi di confine. 
  • giorno 14 : Permangono condizioni propizie ad impulsi di aria molto fredda dai quadranti nord-orientali (isoterma di -6°C ad 850hPa), i quali causano la formazione di una ciclogenesi mediterranea in prossimità dello stretto di Gibilterra. Nuvolosità sparsa e locali fiocchi di neve a ridosso dei rilievi. Temperature minime a Livigno e Santa Caterina Valfurva (SO) fino a -15/-16°C.  
  • giorno 15 : La migrazione dell'alta pressione fin sulle coste della Groenlandia intensifica (sul suo bordo orientale) la discesa di aria polare verso il bacino del Mediterraneo. Maltempo diffuso sull'Italia centro-meridionale, con neve a quote collinari. Sulla nostra regione le schiarite serali provocano un brusco calo delle temperature, con minime raggiunte in serata: a bassa quota, in conca, si segnalano Saone (TN) -8°C, Vizzola Ticino (VA), Borgo Priolo (PV) e Sabbo Chiese (BS) -6°C.  
  • giorno 16 : Cieli per lo più sereni o poco nuvolosi. Temperature abbondantemente al di sotto della norma, con minime in pianura generalmente comprese fra -6/-2°C e massime fra +3/5°C. Record del freddo a Livigno (SO) con -21°C.  
  • giorno 17 : Il continuo afflusso di aria fredda scava un minimo sul golfo di Genova: ciò provoca l'arrivo di correnti umide ed instabili sulla nostra regione con nevicate nel corso della notte, più cospicue sui settori meridionali (accumuli generalmente compresi fra 2/8cm). In quota freddo eccezionale con -23°C a Trepalle (SO).  
  • giorno 18 : Tempo freddo e variabile, con schiarite alternate ad annuvolamenti. Dal pomeriggio nuovo peggioramento delle condizioni atmosferiche per la formazione di un vasto minimo di bassa pressione sulla Corsica. Nevicate più diffuse ed  intense, per via della posizione dello stesso, sulle basse pianure: in pianura punte di 15/20cm su Pavese, Alessandrino e Piacentino, accumuli più contenuti sulle altre zone. Temperatura minima a Livigno (SO) di -23°C.
  • giorno 19 : Ultime precipitazioni nevose nel corso della notte. In giornata cieli coperti ma con clima gelido per via del recente rovesciamento di aria fredda dall'alto, avvenuto grazie alle nevicate (-10°C ad 850hPa prima dell'evento), e dei suoli innevati. Giornata di ghiaccio su tutta la regione, con massima che non riesce a salire sopra -1°C nemmeno nel cuore di Milano. In serata, nelle aree interessate da schiarite, minime sotto i -10°C anche a bassa quota: Poggio Rusco (MN) -14.3°C, Poviglio (RE) -13.3°C, Piadena (CR) -13.2°C, Vergiate (VA) -12.6°C, Casnate (CO) -10.7°C ed Inveruno (MI) -10.5°C
  • giorno 20 : Cieli coperti per il sollevamento di strati nebbiosi sulle basse pianure, altrove nebbie e galaverne con ulteriore calo delle temperature minime: valori inferiori a -6°C su tutta la regione, con punte a bassa quota a Borgomanero (NO) -14.6°C, Olgiate Comasco (CO) -14.3°C, Crosio della Valle (VA) -13.8°C e San Benedetto Po (MN) -12.2°C.  In giornata, complice il permanere delle medesime condizioni, vengono registrati valori di temperature massime record per le aree di pianura della Lombardia occidentale, con forti giornate di ghiaccio - vedi Nosate (MI) -7°C.  I valori massimi si mantengono diffusamente intorno ai -4/-6°C. Nubi in aumento in tarda serata.

3ª Decade

Decade con
valori termici al di sotto della media per le temperature massime, nella media per le minime.
--> media temperature minime: -0.9°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: -1.6°C dalla media (fredda)
--> precipitazioni complessive a Milano: +54mm dalla media (molto piovosa)

La TMX (g.21) di -3.1°C è la più fredda della serie storica.

  • giorno 21 : L'arrivo di un'attiva perturbazione atlantica sul Mediterraneo occidentale determina un rapido peggioramento delle condizioni atmosferiche. Nevicate già dal primo pomeriggio ad iniziare dai settori occidentali. Entro la mezzanotte gli accumuli toccano 25-30cm su Milanese centro-orientale, Brianza, Comasco e Lecchese, ma in quasi tutta la regione oscillano fra 10-20cm.
  • giorno 22 : La prima fase del peggioramento nevoso ha termine nel corso della notte, con ulteriori apporti di 3-8cm sulle pianure e 10-15cm su buona parte della pedemontana alpina e prealpina. In giornata si assiste ad una pausa dei fenomeni, ma verso sera l'arrivo di una nuova perturbazione apporta un massiccio riscaldamento in quota per il richiamo aria molto mite sub-tropicale dal N-Africa: a 1500m la temperatura risale rapidamente fino a +3°C. Il freddo che persiste solo nei bassi strati, generando estesi fenomeni di pioggia congelante (verglas)
  • giorno 23 : L'intensità delle precipitazioni consente nel corso della notte una nuova e temporanea trasformazione in neve delle piogge sulla medio-alta pianura occidentale ed a quote collinari. Altrove pioggia, con le temperature che ritornano in positivo dopo diversi giorni consecutivi al di sotto dello zero. Neve oltre 1500m. 
  • giorno 24 : La vastissima depressione che abbraccia tutta l'Europa occidentale indirizza correnti molto umide ed instabili su tutta la nostra regione. Si registrano copiosi accumuli su tutta la regione, con valori generalmente compresi fra 20-70mm, ma con una punta a Ferrara di Monte Baldo (VR) di 117 mm.  A Madesimo (SO) cadono 54 cm di neve.  
  • giorno 25 : Ultime precipitazioni, complice l'indebolimento della saccatura, nella prima parte della giornata. A seguire cieli sereni o poco nuvolosi, con locali episodi di favonio sull'angolo NW della regione. 
  • giorno 26 : Tempo buono con ritorno delle gelate notturne. Campo termico nella media del periodo. 
  • giorno 27 : Cielo sereno o poco nuvoloso. Minime al piano fra -4/+2°C, massime fra +7/9°C. 
  • giorno 28 :Nubi in aumento nel corso della giornata per l'influenza di una saccatura atlantica in spostamento verso levante. Forte calo delle temperature massime con locali pioviggini.
  • giorno 29 : Tempo in temporaneo miglioramento con gelate diffuse anche al piano. Freddo diurno, specie nelle medio e basse pianure. 
  • giorno 30 : Nuovo timido peggioramento del tempo per lo spostamento verso oriente della saccatura atlantica. Piogge deboli in pianura, neve sopra 1500m. Temperature minime fra -1/+2°C e massime intorno ai +3/5°C.
  • giorno 31 : Cieli inizialmente coperti con residue precipitazioni sulla Lombardia centro-orientale e sul Triveneto. Miglioramento nel pomeriggio con la comparsa della nebbia. Temperature diurne sempre rigide.


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