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Il commento meteo-climatico al mese di MAGGIO 2009   Inserito il› 11/02/2010 18.35.10

Il commento al mese di MAGGIO 2009


LE TEMPERATURE

 
 
Maggio 2009 è stato caratterizzato da temperature ovunque molto superiori alla norma, se non eccezionali.   Per contro le precipitazioni sono risultate molto scarse su gran parte della regione ed in alcuni luoghi esso è risultato il più secco della serie storica.
   
La tabella sottostante ci permette di gettare un rapido sguardo sull’andamento termico di gran parte della regione grazie alla disponibilità della serie storica di ben 7 località sparse su diverse aree del territorio lombardo.
 
 
Località
Zona Geografica
scarto temperature dalla media
rango percentile
Varese-C.G.P.
Prealpi Occidentali
+4.1°C (1967-2009)
     100° (eccez. caldo)
Como-M.te Olimpino
Prealpi Occidentali
+2.0°C (1989-2009)
95° (molto caldo)
Milano-S.Leonardo
Media pianura Ovest
+2.1°C (1984-2009)
96° (molto caldo)
Spessa Po (PV)
Bassa pianura Ovest
+1.6°C (1986-2009)
96° (molto caldo)
Olmo al Brembo (BG)
Prealpi centrali
+3.7°C (1977-2009)
100° (eccez. caldo)
Brescia-Ronchi
Alta pianura Est
+2.9°C (1979-2009)
97° (molto caldo)
Ghedi (BS)
Media pianura Est
+3.6°C (1951-2009)
100° (eccez. caldo)
 
Tutta la regione ha presentato valori termici molto caldi, se non addirittura eccezionali. Le temperature medie mensili presentano scarti rispetto alla serie storica attorno a +3.6/4.1°C nel Varesotto, nelle valli Orobiche e sulla pianura orientale che hanno fatto registrare valori eccezionali per Maggio.  Presentano differenze più contenute rispetto alla media e scarti di +1.6/3.0°C il Comasco, il Milanese, il Pavese e la pedemontana del Bresciano.

Maggio ha presentato un andamento relativamente mite nella prima decade, caratterizzata da un predominio di condizioni anticicloniche, ma disturbato dal transito di linee d’instabilità o fronti freddi sulla regione alpina.   Nella 2ª-3ªdecade l’influenza dell’anticiclone di matrice sub-tropicale si è accentuata e, eccettuato il transito di un fronte temporalesco attorno a metà mese, si è avuta una lunga fase stabile.  La colonnina di mercurio ha così raggiunto punte record in tutta la regione sia per i valori massimi che per i minimi: ricordiamo a MI-S.Leonardo i 34.1°C (TMX) ed i 21.3°C (TMN) del g.25.   Solo alla fine della 3ª decade il centro dell’anticiclone è migrato sulla Scandinavia aprendo di nuovo la strada alla discesa di impulsi di aria fresca da NE, con ritorno di un modesta instabilità ed il rientro della temperatura nella norma.


Dal punto di vista termico abbiamo registrato 18gg. estivi, cioè con valori massimi al di sopra dei 25°C e 9gg. tropicali, cioè con massime al di sopra dei 30°C.  Normalmente a Milano-S.Leonardo (1984-2008) si ha una media di 10±5gg estivi e 1±1gg tropicali.   Da queste brevi note statistiche risulta evidente come dal punto di vista termico il mese di Maggio abbia risentito del lungo periodo dominato dall’anticiclone sub-tropicale che ha fatto registrare il record di giornate tropicali nei ultimi 50 anni.   Infatti il precedente record risaliva al 2001 con soli 5gg.   Va inoltre sottolineato che prima del 1997 non si erano mai registrate giornate tropicali nel mese di Maggio.

 
 
 
 Fig.1 - Anomalia della temperatura a livello del suolo per il mese di MAGGIO rispetto alla media climatica 1968-1997
 Elaborazione CPC-NOAA
 
 
 
 
---1---

 Fig.2 - Mese di Maggio 2009: carta delle isoterme dei valori MINIMI di temperatura- Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
 
 
Breve Commento (a cura di G.Aceti)
La carta climatica con la distribuzione delle temperature minime del mese di Maggio mostra valori molto più elevati rispetto alla situazione climatica mensile.    Tra le zone più miti nelle temperature minime spicca l’area urbana di Milano, a cui appartengono le temperature minime più elevate (oltre 17°C).   Anche in Maggio nell’area milanese risulta molto accentuato l’effetto isola di calore.  

Abbiamo poi valori elevati su gran parte delle aree lacustri (basso Lario, Garda e Benaco), sull’alta pianura e sulla pedemontana Bresciana (Franciacorta e Sebino) e sulla bassa pianura occidentale tra il Milanese, il Pavese ed il Lodigiano, che presentano valori minimi oltre 15 °C. Tutta la pianura dl resto presenta valori minimi molto miti per il periodo e compresi tra 13-15 °C.

I territori rurali come sempre presentano le temperature minime più basse. Temperature minime piuttosto fresche,  con valori medi tra 10-12 °C,  sono appannaggio di alcune vallate prealpine (le valli dell’Alto Varesotto, la Valganna e la Val Marchirolo, la Val Brembana e la Valle Sabbia), del settore orobico della media Valtellina, della media Valle del Ticino (le brughiere lungo l’incisione del Fiume Ticino a cavallo delle province di Novara e Varese) e della pedemontana appenninica oltre-padana dall’Alessandrino al Parmense.

 
---2---

Fig.3 - Mese di Maggio 2009: carta delle isoterme dei valori MASSIMI di temperatura - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
 
 
Breve Commento (a cura di G.Aceti):
La carta climatica con la distribuzione delle temperature massime del mese di Maggio mostra valori decisamente estremi rispetto alla situazione climatica media mensile; questo è da ascriversi sia all’importante ondata di calore dell’ultima decade del mese ma anche ai pochi passaggi perturbati e quindi all’elevato numero elevato di giornate con cielo sereno o poco nuvoloso. 
La distribuzione delle temperature evidenzia un andamento NW--> SE. Comincia quindi ad essere significativa la differenza termica tra le varie aree climatiche della Lombardia, e per il mese in questione tali differenze non sono ascrivibili a differenze di copertura nuvolosa o di accumuli pluviometrici tra le varie zone della regione.  

Tra le zone più calde a livello di temperature massime (oltre 28°C) si segnalano, come normale nel passaggio alla stagione calda, la media e soprattutto la bassa pianura orientale; si evidenziano in particolare tre zone “calde”: un’ampia zona tra la bassa pianura Bresciana, il Cremasco e la media pianura Mantovana; una seconda zona ricopre la parte meridionale della provincia Mantovana ed il Modenese; infine, una terza zona in Veneto, tra il Garda e l’alto Veronese. Tra le zone più fresche nella distribuzione delle temperature massime (23-25 °C) vi è, grazie anche al regime di brezze locali, tutta la fascia alpina e prealpina dal Verbano alle maggiori vallate Orobiche (in particolare in Canton Ticino (CH) la Valle Maggia) oltre alle aree lacustri del medio ed alto Lario.
   
 
 

LE PRECIPITAZIONI

 
Località
Zona Geografica
scarto precipitazioni dalla media
rango percentile
Varese-C.G.P.
Prealpi Occidentali
 -147 mm (1965-2009)
     0° (eccez. secco)
Como-M.te Olimpino
Prealpi Occidentali
-109 mm (1989-2009)
     0° (eccez. secco)
Milano-S.Leonardo
Media pianura Ovest
-105 mm (1980-2009)
     0° (eccez. secco)
Spessa Po (PV)
Bassa pianura Ovest
-47 mm (1987-2009)
     14° (secco)
Olmo al Brembo (BG)
Prealpi centrali
-168 mm (1977-2009)
     3° (molto secco)
Brescia-Ronchi
Alta pianura Est
-76 mm (1981-2008)
     4° (molto secco)
Ghedi (BS)
Media pianura Est
-64 mm (1975-2009)
     3° (molto secco)
 
 
La soprastante tabella ci permette alcune valutazioni dal punto di vista pluviometrico. Tutta la regione ha registrato accumuli di pioggia spesso molto inferiori alle medie mensili (da -50 a -150mm). Si deve tenere in debito conto che Maggio su quasi tutta la regione, ad eccezione della bassa pianura, risulta essere il mese primaverile col maggior accumulo di precipitazione.  

La Lombardia N-occidentale (Milanese, Varesotto e Comasco) ha fatto registrare un andamento estremamente secco con accumuli deficitari record per la loro serie storica.   Le Prealpi centro-orientali e la pianura orientale (Bergamasco, Bresciano, Mantovano e Cremonese) hanno registrato una situazione molto secca con accumuli deficitari molto vicini al record assoluto della serie storica.  Solo nel Pavese il mese, sebbene anche qui l’accumulo risulti deficitario, non ha risentito di un andamento particolarmente secco.   La pluviometria in queste zone risente già di condizioni estive e di precipitazioni irregolari spesso di tipo convettivo o temporalesco.

A MI-S.Leonardo (1980-2008) si sono avuti 5gg. piovosi (media 10±3gg) che per penuria eguaglia il numero di giornate piovose del 1989 e 1990 (5gg.).   Abbiamo, inoltre, registrato solo 1g. con temporale (media 5±2gg.), eguagliando il record negativo di episodi temporaleschi del 1997.   Questi dati statistici evidenziano la scarsa attività ciclonica ed una partenza stentatissima dell’attività temporalesca estiva, che si rispecchia nel forte deficit cumulato a livello regionale.   Ricordiamo anche la significativa presenza di 4gg. con condizioni favoniche, che dato anche questo anormale (media 1±1gg) e prossimo al record del 2005 (5gg.).
 
 

 

Fig.4 e 5 - Accumulo totale delle precipitazioni di MAGGIO e loro ammontare (in percentuale)
rispetto alla media pluriennale (1968-1997) - elaborazione CPC-NOAA
 
 
 
---3---

Fig.6 - Mese di Maggio 2009: carta delle isoiete - Elaborazione di B.Grillini Fonte rete meteorologica regionale CML
 
 
Breve commento (a cura di G.Aceti):
La carta delle isoiete regionali evidenzia un significativo deficit precipitativo rispetto alle condizioni medie del mese di Maggio un po’ su tutta la regione; questo è verosimilmente da ascriversi sia ai prolungati periodi di stabilità atmosferica, e quindi all’assenza di importanti perturbazioni atlantiche tardo-primaverili, sia alla scarsità di precipitazioni di natura convettiva legata ai primi temporali della stagione calda. La maggior parte della Regione ha infatti accumulato meno di 100 mm, e molte zone della media e della bassa pianura (segnatamente quella centro-occidentale) hanno segnato accumuli di pochi millimetri.

Gli accumuli più significativi sono stati osservati sulle Prealpi, segnatamente sulle Orobie, e sull’Estremo NW con una fascia che va dalla zona pedemontana novarese (le colline tra Sesia e Ticino) fino al Bellinzonese ed alla Riviera in Ticino (CH), con accumuli tra 75 e 100 mm. La prima area di massimo, quella orobica, è di natura convettiva.  La seconda è di natura orografica ed è determinata dall’impatto delle correnti umide da SW contro le Prealpi con transito del corpo principale dei sistemi perturbati oceanici sul versante N-alpino.

Le aree che hanno registrato scarse precipitazioni hanno riguardato un po’ tutta la pianura; in particolare l’area meno piovosa, con le precipitazioni che non hanno superato 10 mm, si estende dalla media e bassa pianura occidentale (quasi tutta la provincia di Milano e quella di  Pavia) alla media e bassa pianura centrale (Bassa Bergamasca e buona parte della provincia di Lodi); infine, un’area secondaria di minimo precipitativo si estende dalla parte orientale del Mantovano al Veneto e all’Emilia.

 
 
Le serie storiche relative all’andamento termico e pluviometrico di MAGGIO in 7 località lombarde
 
 Cliccare sul nome della Stazione meteo per visualizzare i grafici delle temperature e delle precipitazioni
 
 
 
Breve commento serie storiche di temperatura
Analizzando le serie storiche della temperatura si evidenzia che:
Nessuna stazione
presenta una tendenza significativa con diminuzione della temperatura con l'andar del tempo.
Como e Spessa presentano un andamento termico costante nel corso della serie storica.
Varese, Milano, Olmo al Brembo, Brescia e Ghedi presentano una tendenza significativa all'aumento della temperatura con l'andar del tempo.
 
Breve commento serie storiche di precipitazione
Analizzando le serie storiche delle precipitazioni si evidenzia che:
Olmo al Brembo, Spessa, Brescia e Ghedi presentano una tendenza significativa alla riduzione delle precipitazioni col passar degli anni.
Como, Varese e Milano non presentano alcuna variazione significativa delle precipitazioni nel corso della serie storica.
Nessuna stazione presenta una tendenza significativa all'aumento delle precipitazioni col passar degli anni.
  

L'evoluzione meteorologica in cifre


1ª Decade
Decade con valori termici caldi soltanto per le temperature massime, nella norma nei minimi
--> media temperature minime: +0.5°C dalla media (nella norma)
--> media temperature massime: +2.2°C dalla media (calda)
--> precipitazioni complessive a Milano: -38mm dalla media (secca)

  • giorno 1 : L’anticiclone delle Azzorre, disteso lungo i meridiani con asse SW-NE, si protende fino alla penisola scandinava. Ne consegue la discesa di aria fresca dai quadranti N-orientali fin sul Mediterraneo. Forti escursioni termiche, con clima diurno mite e temperature notturne basse per la stagione.
  • giorno 2 : La distensione lungo i paralleli dell’anticiclone provoca la rotazione delle correnti ai quadranti settentrionali in quota e meridionali al suolo. L’avvezione di aria più mite genera un importante riscaldamento diurno, che, complice i tassi igrometrici relativamente contenuti, causa il raggiungimento di temperature massime pressoché estive. Sulle pianure si toccano diffusamente i 26-27°C, con punte di 28°C ad Ossona (MI) e Vercelli. 
  • giorno 3 : Permane un contesto dominato dall’anticiclone delle Azzorre, ma con correnti N-occidentali più fresche. Campo termico in moderato calo, specie nei valori diurni.
  • giorno 4 : La discesa di aria più umida ed instabile dai quadranti settentrionali, in seno ad una saccatura che si sospinge fino all’Europa centrale, genera nella seconda parte della giornata temporali diffusi su tutta la regione. Spicca la cella che colpisce il Milanese occidentale, generante accumuli ad Ossona (MI) 34mm e grandinate che colpiscono parte del Magentino. Nel Bresciano si segnalano a Provaglio d’Iseo 23mm
  • giorno 5 : Rapida cessazione dei fenomeni ad iniziare da ovest per il nuovo espandersi dell’anticiclone verso est. Residue precipitazioni sui settori centro-orientali della regione. 
  • giorno 6 : Correnti anticicloniche settentrionali, generate da un aumento della pressione atmosferica oltralpe, provocano nel corso della giornata un miglioramento del tempo su tutta la regione e valori in linea con le medie del periodo.
  • giorno 7 : Lo spostamento verso oriente dell’anticiclone, che pone i suoi massimi pressori sul settore alpino, genera un discreto aumento termico generalizzato. In molte località si toccano nuovamente valori diurni estivi: Asola (MN) 28.1°C, S.Martino in Strada (LO) 28.0°C, Crema (CR) 27.9°C, Leno (BS) 27.4°C, Bellinzona (TI-CH), Pescantina (VR) e San Prospero (MO) 27.2°C, Marcallo (MI) e Trento 26.8°C, Spessa (PV) 26.7°C, Luino (VA) e Castelnuovo Scrivia (AL) 26.6.
  • giorno 8 : L’anticiclone abbraccia buona parte dell’Europa centro-meridionale, relegando il maltempo sulla Scandinavia e sulle Isole Britanniche. Le correnti umide dai quadranti meridionali generano tuttavia tempo lievemente instabile con deboli ed isolati temporali sulle zone alpine e prealpine e nuvolosità irregolare sulle pianure.  
  • giorno 9 : La situazione su scala europea si mantiene pressoché identica. Dal N-Europa discende tuttavia una saccatura al largo della penisola iberica. Essa invia impulsi di aria instabile da SW, provocando un modesto peggioramento delle condizioni atmosferiche nella seconda parte della giornata, con cieli grigi e locali pioviggini. 
  • giorno 10 : La rimonta anticiclonica africana, associata al peggioramento sulla penisola iberica, determina un nuovo miglioramento delle condizioni atmosferiche, specie sull’Italia centro-meridionale. Il campo termico si mantiene lievemente al di sopra della norma.

2ª Decade
Decade con valori termici molto caldi per le temperature minime, caldi per le massime
--> media temperature minime: +1.6°C dalla media (molto calda)
--> media temperature massime: +3.1°C dalla media (calda)
--> precipitazioni complessive a Milano: -31mm dalla media (secca)

  • giorno 11 : la depressione, centrata sia al suolo che in quota sulle isole Baleari, interessa solo marginalmente le nostre regioni per via di un asse di saccatura troppo spostato ad Ovest. Ne consegue scarso apporto d'umidità da parte delle correnti cicloniche, che arrecano solo cieli grigi e pioviggini o piogge sparse di modesta entità.
  • giorno 12 : cieli per lo più nuvolosi, per l’influsso marginale della depressione presente sul Mediterraneo occidentale, precipitazioni pressoché assenti.
  • giorno 13 : la rapida espansione verso Est dell’anticiclone delle Azzorre isola la saccatura (cut-off), che scivola via verso l’Italia meridionale. Tempo in sensibile miglioramento e campo termico in netta ripresa, con massime diurne ben oltre le medie del periodo: valori prossimi o superiori a 25°C su buona parte della pianura.
  • giorno 14 : tempo relativamente stabile e molto mite sulle pianure, lieve instabilità sulle pedemontane con temporali e piogge di debole entità.
  • giorno 15 : permangono le condizioni di tempo stabile su buona parte del Nord; locali piovaschi sulle aree alpine e prealpine. 
  • giorno 16 : l’afflusso di aria più fredda ed instabile provocato da una perturbazione di origine N-atlantica instabilizza marcatamente le condizioni atmosferiche. Piogge e temporali diffusi con locali episodi di grandine. Si raggiungono accumuli di 50-60 mm in diverse località della pedemontana dal Varesotto al Bresciano: spicca Ispra (VA) 85mm. Importanti quantitativi anche sulla pianura ed in modo particolare sulla Lombardia Occidentale.
  • giorno 17 : un fronte freddo, pilotato dalla depressione con fulcro sul Golfo di Biscaglia, genera ulteriore instabilità, con nuovi temporali (anche violenti) e rovesci su buona parte del Nord. Gli accumuli più importanti ad Ossona e Marcallo (MI) 65mm- presenza di grandine - a Pontegiurino (BG) 35mm ed a Roncadelle (BS) 22mm.  
  • giorno 18 : permangono le condizioni di instabilità per una vasta struttura depressionaria, che abbraccia buona parte dell’Europa centrale. Rovesci e temporali diffusi. A livello provinciale spiccano i seguenti accumuli: Villa Guardia (CO) 40mm, Mapello (BG) 38mm, Brivio (LC) e Bione (BS) 33mm
  • giorno 19 : un cuneo dell’alta pressione delle Azzorre isola la depressione, generando una goccia fredda che staziona sull’Italia settentrionale. Essa apporta ulteriori precipitazioni con accumuli rilevanti anche sulla bassa pianura e sull’Oltrepò Pavese: Brallo-Colleri (PV) 43mm, Collecchio (PR) e Castelnuovo Fogliani (PC) 31mm, Sermide (MN) 29mm, Casalmaggiore (CR) 24mm e Codogno (LO) 18mm.
  • giorno 20 : la goccia fredda si sposta sul Mar di Sardegna, allontanandosi molto lentamente verso Est. Ne consegue la persistenza di condizioni d'instabilità, accompagnate da nuovi rovesci e temporali su buona parte della penisola italica.

3ª Decade
Decade con valori termici estremamente caldi per le temperature massime, caldi per le minime
--> media temperature minime: +2.0°C dalla media (calda)
--> media temperature massime: +4.9°C dalla media (estremamente calda)
--> precipitazioni complessive a Milano: -36mm dalla media (molto secca)


  • giorno 21 : La massa d’aria dell’alta pressione africana arriva a toccare perfino aree solitamente poco avvezze a simili calure, quali Austria, Ungheria e Repubblica Ceca. Su scala continentale l’instabilità è relegata all’Europa settentrionale, ed alla depressione al largo della penisola iberica. In questo contesto permangono condizioni di tempo stabile ed estremamente caldo. I valori termici restano pressoché in linea con quelli del giorno precedente, al più in lieve calo per il transito di velature nelle ore pomeridiane.
  • giorno 22 : La situazione a livello europeo permane ancora simile. Si segnala un modesto ritiro verso Sud dell’alta pressione ed una maggiore interessamento per la Spagna del maltempo, dovuto ad una traslazione verso Est del sistema depressionario. Sulla nostra regione valori termici ancora estivi, con minime per lo più fra 16-18°C e massime sui 28-30°C.
  • giorno 23 : Un nuovo rinvigorimento della saccatura sulla Spagna accentua il richiamo caldo, stavolta con asse più occidentale ed interessamento di Svizzera e Francia. In libera atmosfera ad 850 hpa (1.543 m) si superano i 15°C, valore normale per il periodo più caldo dell’Estate, e le temperature massime oltrepassano nuovamente i 30°C. Spiccano S.Prospero (MO), S.Possidonio (MO) e Poggio Rusco (MN) 33.6°C, ma è tutta la medio e bassa pianura a presentare punte fra 31-33°C. 
  • giorno 24 : L’alta pressione africana si spinge a NW fino a lambire le Isole Britanniche. Sul N-Italia viene quindi a crearsi, per via dell’eccezionale spessore della massa d’aria (585dam la quota di 500hPa), una fortissima subsidenza, con moti discendenti che accentuano il riscaldamento dell’aria (+21°C ad 850hPa, valore prossimo ai record storici). L’inconsueto effetto favonico da SW, generato dal dislivello barico fra il caldo catino padano ed il più mite Mar Ligure, provoca tra l’altro in alcune aree un aumento della calura per secchi venti di caduta in discesa dalle Alpi marittime. Sul Pavese e sul Lodigiano si raggiungono valori prossimi a 35°C, con Codogno (LO) 36.7°C ed Ottobiano (PV) 36.1°C, ma anche nel resto del Nord le temperature toccano i 32-33°C a livello generalizzato.
  • giorno 25 : Permangono le medesime figure bariche a dominare la scena europea. Deboli correnti meridionali apportano sulla nostra penisola anche un contributo umido, accentuando localmente le condizioni di afa. In molte aree si toccano i picchi mensili record, valori che in alcune località resteranno addirittura i massimi annuali. Sulle pianure si registrano ovunque valori compresi fra 33-35°C, con punte prossime ai +37°C su Mantovano (Asola 36.8°C) e Veronese (Villafranca 36.6°C). 
  • giorno 26 : Un lieve calo dei geopotenziali in quota, associato ad una saccatura in discesa dall’Atlantico settentrionale, che coinvolge in parte il settore alpino, provoca una modesta instabilizzazione delle condizioni atmosferiche, ed un moderato calo delle temperature massime. Si segnalano temporali sui settori alpini e prealpini e locali episodi di grandine. Le località maggiormente interessate risultano essere: Borgomanero (NO) 35mm, Capovalle (BG) 20mm e Laveno (VA) 17mm
  • giorno 27 : La medesima saccatura genera al contatto con la barriera alpina condizioni favoniche sulle pianure occidentali, con venti di föhn anche moderati, ed instabilità su quelle orientali. Ha fine l’eccezionale fase di caldo record, anche se le temperature permangono su valori decisamente estivi. I temporali che colpiscono la Lombardia Est e l'Emilia fanno registrare accumuli significativi a Parma Est 46mm ed Asola (MN) 22mm
  • giorno 28 : Lo spostamento verso oriente dell’anticiclone delle Azzorre, unitosi all'alta pressione africana in lenta ritirata verso la sua sede d’origine, determina l’arrivo di masse d’aria più fresche. Il campo termico risulta quindi in ulteriore calo. 
  • giorno 29 : L'anticiclone si protende in senso meridiano spostando i suoi massimi pressori fra le Isole Britanniche e la Scandinavia e provocando la discesa di una goccia fredda sui Balcani. Nel corso della seconda parte della giornata affluisce nel N-Italia aria molto fresca dai quadranti orientali, con raffiche di vento anche moderate. Forte calo delle temperature. 
  • giorno 30 : Il forte crollo delle temperature in quota (in 24 ore si passa da isoterme di +13°C a +6°C) provoca una netta diminuzione delle temperature massime (fino a 10°C rispetto al giorno precedente). In alta montagna le temperature ritornano negative dopo settimane (Temperatura minima di Livigno e S.Caterina Valf. -2°C), ed in pianura, complice anche i cieli nuvolosi, si registrano valori addirittura sotto la norma a pochi giorni da valori pressoché eccezionali.
  • giorno 31 : La goccia fredda, che staziona sui Balcani, influenza ancora negativamente il tempo sulle nostre regioni, arrecando condizioni di instabilità in modo particolare a ridossi dei rilievi. Si segnalano temporali di moderata intensità su tutta la fascia alpina e prealpina: si Tronzano (VA) 35mm, Pizzo Arera (BG) e Bellinzona (TI) 29mm, Cremeno (LC) 23mm, Lenno (CO) 20mm, Rasura (SO) 16mm, Piancogno (BS) 15mm e Riva del Garda (TN) 14mm. Piogge deboli o pioviggini sulle pianure.

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