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.: Domenica 6 ottobre 2024
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Andrea Colombo & Matteo Dei Cas |
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PREMESSA Nel secondo weekend del Luglio 2008 si è abbattuta un'intensa ondata temporalesca che per oltre 48 ore ha flagellato l'Alta Pianura e i settori montuosi del Piemonte e della Lombardia. In diverse località, Milano compresa, i violenti temporali accompagnati da grandine grossa e raffiche di vento oltre i 100 km/h hanno creato ingenti danni. Una fase perturbata che, interessando solo i settori settentrionali della nostra Regione, è stata caratterizzata dal continuo susseguirsi di vigorosi sistemi temporaleschi. In alcuni casi i temporali più violenti hanno assunto i connotati di supercella. Questo lo possiamo affermare grazie alle osservazioni condotte dal nowcasting, nonchè al riesame delle condizioni sinottiche che hanno dimostrato il sussistere delle condizioni necessarie allo sviluppo di fenomeni convettivi violenti. | L'attività temporalesca - oggetto del mio nowcasting - ha avuto inizio nella giornata di Sabato 12 Luglio intorno alle ore 13, quando un primo temporale, generatosi sul Piemonte, è andato a colpire le aree pedemontane del varesotto, comasco e lecchese con il classico corredo di pioggia torrenziale, vento e grandine di piccole-medie dimensioni. Ecco alcune immagini radar che evidenziano il temporale in questione: | Sabato 12 Luglio 2008 - Scansione radar - ore 13.00 Sabato 12 Luglio 2008 - Scansione radar - ore 14.30 Dalle immagini si notano due fattori:
1) permanenza del nucleo a fondoscala per gran parte del periodo di vita della cella. 2) nel suo movimento verso N/E la cella tende a "deviare" verso destra una volta entrata nel territorio lombardo.
Considerando questi due particolari è verosimile che il temporale in questione sia stato a carattere supercellulare, con la presenza quindi di un mesociclone al suo interno. Il fatto che la cella fosse completamente isolata da qualsiasi altra formazione temporalesca è un ulteriore indizio a favore dell'ipotesi "Supercella".
Osservando il radiosondaggio delle ore 12z di Milano-Linate, oltre al CAPE significativo, salta subito all'occhio l'ottimo Wind Shear che caratterizzava la colonna d'aria: |
Il profilo dei venti evidenziava un S/E a 950hPa, un S/SW a 850hPa, un S/W a 700hPa e un W/SW a 400hPa. Ottimo anche lo Speed Shear identificabile dall'aumento della velocità del vento con la quota, fenomeno che fa da "trigger" alle correnti ascensionali in seno ai temporali. Insomma...si tratta di un radiosondaggio tipico da fenomeni supercellulari come poi è effettivamente accaduto in quelle ore.
Durante le ore pomeridiane l'attività temporalesca si è attenuata su tutta la regione per poi riprendere nelle prime ore della serata. Osservando infatti la previsione di BOLAM si nota come alle ore 18z l'avvicinarsi della Jet-Stream permetta una progressiva instabilizzazione dell'aria causata principalmente dall'aumento di divergenza in quota. Considerando gli altri fattori favorevoli - energia potenziale e wind-shear - si anadavano a predisporre ottime condizioni di partenza per la genesi di strutture temporalesche importanti e violente a partire dal Piemonte.
Ecco, infatti, che dalle ore 19 circa parte improvvisamente la convezione sulla pianura piemontese; in pochi minuti tutte le strutture temporalesche evolvono in Supercelle fantastiche che si mostrano al radar con i classici canoni a loro associati.
Nell'immagine radar seguente ho indicato l'imponente BWER (Bounded Weak Echo Region) e l'eco ad uncino (Hook Echo) associati ad una supercella che in quesgli istanti stava colpendo duramente Biella con grandine di grosse dimensioni - fino a 7 cm di diametro. |
In questo secondo scatto radar si notano altre due Supercelle, una delle quali con una struttura assolutamente incredibile con V-Notch pronunciatissimo ed eco ad uncino particolarmente robusto: senza ombra di dubbio la supercella sulla sinistra ha prodotto una wall cloud rotante e il rischio di Tornado deve essere stato concreto! | Ecco l'attività temporalesca vista dal satellite visibile: | Sabato 12 Luglio 2008- Meteosat visibile - ore 20.30 FONTE: www.sat24.com Nel loro movimento verso Est le celle tendono ad indebolirsi poco prima del fiume Ticino, anche se l'instabilizzazione della colonna riesce ad espendersi anche verso la Lombardia dove dalle ore 21 circa esplodono un paio di cellule temporalesche a carattere supercellulare!
Nella seguente immagine radar è evidenziata la cella più intensa che dal magentino si è spostata verso E/NE andando prima a colpire Milano e poi la provincia occidentale bergamasca: | La cella possedeva due aree di inflow, una delle quali condita con uno splendido mesociclone rotante che sono riuscito a fotografare prima che la cella mi colpisse in pieno con pioggia torrenziale (fino a 540 mm/h) e vento fortissimo fino a 80 km/h. | Ecco alcune immagini che ho scattato durante l'avanzamento del temporale con direttrice W/SW - E/NE: | Foto di Andrea Colombo - Sabato 12 Luglio 2008 - Ore 21.10 - Luogo: Sedriano (MI) - Puntamento verso Ovest
Foto di Andrea Colombo - Sabato 12 Luglio 2008 - Ore 21.13 - Luogo: Sedriano (MI) - Puntamento verso Ovest
Foto di Andrea Colombo - Sabato 12 Luglio 2008 - Ore 21.13 - Luogo: Sedriano (MI) - Puntamento verso Ovest Rielaborazione descrittiva della base della cella temporalesca
Foto di Andrea Colombo - Sabato 12 Lglio 2008 - Ore 21.25 - Luogo: Sedriano (MI) - Puntamento verso Sud
La cella nel suo movimento verso Est si va ad intensificare colpendo duramente Milano città e la sua periferia orientale: si sono registrate infatti grandinate intense tra Segrate, Vimodrone, Pioltello e Cassina de Pecchi con chicchi fino a 7 cm di diametro! Ecco uno scatto radar che mostra la cella nel suo momento di massima intensità: |
Sabato 12 Luglio 2008 - Zoom Scansione radar - ore 21.40 Nella stessa immagine è visibile un'altra intensa cella temporalesca posizionata sul Lago di Como, anch'essa responsabile di pioggia e grandine anche se con meno irruenza rispetto a quella presente in pianura.
Qualche ora più tardi, sul finire della nottata, un altro sistema temporalesco si va a generare sul Piemonte e nel suo movimento verso N/E va a colpire l'alta pianura e le aree pedemontane lombarde (Varese, Como, Lecco). Al radar si nota la presenza di una cella più intensa "accompagnata" da alcune cellette di minore entità: | Domenica 13 Luglio 2008 - Zoom Scansione radar - ore 6.40 A seguire si registra una pausa soleggiata che precede l'ingresso pomeridiano dell'aria fredda in quota , la quale va a scatenare nuovamente la convezione soprattutto nelle aree dove fenomeni di convergenza nei bassi strati vanno ad alimentare gli updrafts temporaleschi. Quello che accade tra Lomellina e Vercellese ne è un chiaro esempio:
Ecco la convergenza di venti nei bassi livelli della colonna atmosferica: | Domenica 13 Luglio ore 15Z - Previsione campo vento a 10m Ed ecco la scansione radar delle ore 17.20 sovrapposta all'immagine precedente per far capire meglio il tutto: | Domenica 13 Luglio ore 17.20 - radar e campo vento a 10m La grossa cella che si è andata a sviluppare ha assunto per circa un'ora abbondante caratteri supercellulari, sviluppando un corposo nucleo grandinigeno e una wall cloud di discrete dimensioni; intorno alle 18 ho deciso di tentare di cacciare la cella e l'ho intercettata alle porte di Novara da dove sono riuscito a scattare le seguenti fotografie. Nella prima si nota il lowering decisamente basso, ormai ciò che restava della wall cloud precedente; nella seconda, invece, si vede un tentativo di funnel cloud - da segnalare che pochi minuti prima del mio arrivo in quella postazione un utente ha segnalato un piccolo Tornado al suolo proprio nell'area tra Trecate e Novara. | Foto di Andrea Colombo- Domenica 13 Luglio 2008 - Ore 18.30 - Luogo: Trecate (NO) - Puntamento verso Ovest Foto di Andrea Colombo - Domenica 13 Luglio 2008 - Ore 18.40 - Luogo: Trecate (NO) - Puntamento verso Ovest La cella prosegue nel suo movimento verso N/NE andando poi a colpire l'angolo nord-occidentale della Lombardia anche se in fase di decisa attenuazione.
In serata l'attività tempralesca sul Piemonte e Lombardia occidentale è proseguita senza sosta incentivata dal "trigger" principale di questa giornata, ossia la convergenza di venti nei bassi strati. Concludo , a tal proposito, con una seconda sovrapposizione di immagini per rendere meglio l'idea (da notare che il nucleo temporalesco più intenso si trova proprio in corrispondenza del punto di massima convergenza): | Domenica 13 Luglio ore 23.00 - radar e campo vento a 10m Per inquadrare l'ondata temporalesca nella situazione sinottica continentale e locale: proseguire alla 2a parte dell'articolo |
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