Buona giornata a tutti i meteoappassionati e ben ritrovati ad una nuova edizione della "Prima Pagina".
Lungamente annunciata da più parti anche ovviamente con toni da tregenda o con caratteristiche di eccezionalità come si usa da un po' di tempo a questa parte, è arrivata la prima nevicata di stagione anche in pianura al nord e in Lombardia.
Una possente discesa di aria artica si è tuffata nel Mediterraneo occidentale dalla classica via della porta di Carcassonne, ridente cittadina francese affacciata sul Mediterraneo quasi al confine con la Spagna, che i più longevi alle cronache meteorologiche rimembreranno per essere stata nominata fin dai tempi del vero ed unico Che tempo fa dai vari colonnelli Bernacca, Baroni e Caroselli; la porta di Carcassonne è tappa obbligata affinché una discesa artica nord Atlantica attivi una ciclogenesi sul Mediterraneo centrale che poi vada ad impegnare le regioni dell'Italico nord-ovest.
Ebbene, seguendo l'antico percorso l'aria fredda nord-atlantica ha generato la tanto attesa area di bassa pressione al largo delle coste Francesi al confine col golfo di Genova che grazie all'aria fredda che la accompagnava ha permesso l'arrivo della neve fino in pianura in tutto il nord-ovest.
Come l'immagine Modis dimostra però gli accumuli di neve al suolo non sono stati uguali per tutti ma come spesso accade in queste situazioni la fascia padana centrale e quella immediatamente prospicente le Prealpi hanno sofferto o di precipitazioni minori o di maggiore ventilazione (e i più sfortunati entrambi le cose) che rimescolando gli strati d'aria prossimi al suolo hanno mantenuto le temperature di alcuni decimi più alte rispetto alle altre zone impedendo un efficace accumulo a terra dei fiocchi di neve.
Nulla di eccezionale o di nuovo sotto il sole - o forse sarebbe meglio dire sotto la neve - le dinamiche all'interno di un catino come la ValPadana chiuso su tre lati e con due mari assai vicini a sud e ad est sono assai complicate e non tutte amichevoli nei confronti della dama bianca, la quale trova maggiore comodità a depositarsi sulla fascia di pianura a meridione del Po e verso nord appena superati i primi declivi pedemontani al di sopra dei 300/400 metri di quota.
In sintesi possiamo definire l'evento come una classica nevicata padana di un qualsiasi inverno sebbene calata in un contesto di riscaldamento globale che ne ha in parte smorzato gli effetti a livello di accumulo soprattutto laddove l'orografia e la quota altimetrica non sono amiche.
Ma ripercorriamo brevemente la cronologia degli eventi meteorologici dell'intera settimana anche al di là dell'evento nevoso del giorno dell'Immacolata.
Lunedì 6 dicembre: giornata prevalentemente soleggiata con solo qualche passaggio di nubi alte e dalla tarda mattina ventilazione moderata dai quadranti nord-occidentali con episodio di favonio debole su Alpi e Prealpi in parziale regresso già a partire dalla serata. Temperature minime in pianura comprese tra -4°C e +2°C e temperature massime comprese tra 3°C e 12°C.
Martedì 7 dicembre: ancora giornata prevalentemente soleggiata con ancora ventilazione moderata da nord-ovest; qualche primo addensamento nuvoloso in serata dopo le 20.00 seppur a carattere irregolare, intorno alla mezzanotte ampi spazi di cielo sereno costellavano ancora il cielo di Lombardia. Temperature minime comprese tra -4°C e +2°C e temperature massime comprese tra 7°C e 12°C.
Mercoledì 8 dicembre: nella notte rapido aumento della copertura nuvolosa fino a cielo coperto già ben prima dell'alba. Prime deboli precipitazioni a partire dalle prime luci del giorno, a carattere nevoso al di sopra dei 300 metri di quota o anche di graupeln o gragnola in pianura e nella città metropolitana; da metà mattina intensificazione delle precipitazioni seppur con intensità variabile con neve fin quasi a quote di pianura; in serata mentre sulle province occidentali le precipitazioni erano in gran parte assenti sulla fascia centrale e meridionale sono andate intensificandosi per azione di un fronte occluso che ha portato la precipitazione nevosa anche nel capoluogo e fino in pianura pur se con accumulo minimo su queste ultime. Cessazione delle precipitazione appena dopo la mezzanotte con accumuli generalmente intorno a 10/15cm al di sopra dei 300/400 metri di quota e nel fondovalle Valtellinese, di 2-8cm in pianura e nel capoluogo e di 30/40cm al di sopra dei 1000 metri. Neve completamente assente dal Bergamasco orientale verso est. Temperature minime comprese tra 0°C e 2°C e temperature massime comprese tra 2°C e 7°C.
Giovedì 9 dicembre: giornata prevalentemente nuvolosa con aperture fugaci in giornata e più decise in serata soprattutto sulla parte occidentale della regione anche per effetto dell'ingresso di correnti più secche con episodio di favonio moderato tra Varesotto, Comasco, Lecchese, Canton Ticino e ValChiavenna in parziale attenuazione in tarda serata. Temperature minime comprese tra -3°C e +4°C e temperature massime comprese tra 2°C e 11°C.
Venerdì 10 dicembre: nella notte prevalenza di cielo poco nuvoloso sulle zone occidentali, dal mattino passaggio a cielo molto nuvoloso ovunque che è perdurato fino a sera inoltrata. Escursione termica assai limitata con temperature minime comprese tra -7°C e +1°C e temperature massime comprese tra 0°C e 4°C. Da segnalare alcune località del pavese che seppur per pochi decimi hanno registrato giornata di ghiaccio ovvero temperature al di sotto dello 0°C per tutte le 24h.
Sabato 11 dicembre: giornata prevalentemente soleggiata ovunque con solo qualche passaggio di nubi nel pomeriggio e tendenza a ventilazione da nord sulle zone alpine e prealpine e moderato episodio favonico. Temperature minime comprese tra -6°C e +2°C e temperature massime comprese tra 5°C e 13°C.
Domenica 12 dicembre: ancora giornata prevalentemente soleggiata con transito di qualche velatura ad alta quota nel pomeriggio. Tepore pomeridiano che ha guadagnato chilometri verso sud rispetto al giorno prima riducendo lo strato inversionale al suolo a sud del capoluogo. Temperature minime comprese tra -5°C e +4°C e temperature massime comprese tra 5°C e 12°C.
Lunedì 13 dicembre: altra giornata prevalentemente soleggiata con rialzo termico deciso sia in quota che al piano e strato inversionale ulteriormente ridotto e limitato praticamente soltanto al basso pavese e lodigiano. Temperature minime comprese tra -3°C e +5° e temperature massime comprese tra 7°C e 13°C.
Un saldo campo anticiclonico garantisce per il resto della settimana tempo stabile e soleggiato, piuttosto mite sulla pedemontane e sulle zone montuose mentre in pianura potrebbero ricomparire foschie e nebbie anche piuttosto persistenti durante il giorno con clima di conseguenza più freddo ed umido. Solo nel fine settimana potrebbe esserci un aumento della copertura nuvolosa accompagnato da un certo ridimensionamento delle temperature soprattutto nei valori massimi; nessuna precipitazione di rilievo prevista fino al weekend.