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5 maggio - Un'ondata di freddo fuori stagione   Inserito il› 05/05/2019 21.21.44
Aggiornato il› 05/05/2019 21.57.26
 Domenica 5 maggio 2019
 
La "neve di Maggio" in località Tartano (1210mt) - Bassa Valtellina
Domenica 5 maggio 2019.

Nella prima parte della settimana l’Italia si è trovata a metà strada tra una rimonta anticiclonica, sull’Europa Occidentale e una goccia fredda secondaria presente sui Balcani, legata ad una struttura depressionaria ben più vasta sull’Ucraina. Pur sotto l’influenza dell’alta pressione, e quindi con tempo stabile e prevalentemente soleggiate le fresche correnti nord-orientali hanno mantenuto piuttosto contenuto il campo termico. A partire da metà settimana la maggiore ingerenza dell’alta pressione ha portato un afflusso di aria moderatamente più mite con le temperature che si sono riportate all’interno dei valori medi stagionali. Nel corso della giornata di giovedì l’alta pressione delle Azzorre ha portato i suoi massimi a nord del 40° parallelo favorendo la discesa verso la Francia di una saccatura di matrice polare-marittima che nel corso della giornata di giovedì ha fatto il suo ingresso sui nostri bacino Occidentali. La rotazione delle correnti da SSW a debole componente ciclonica ha provocato un graduale peggioramento del tempo anche sulla nostra regione. La giornata di venerdì è stata caratterizzata da condizioni marcatamente instabili con temporali sparsi localmente anche intensi su buona parte del territorio regionale. Il “piatto forte” di questa settimana meteorologica però è arrivato nel fine settimana.

L’alta pressione ha proseguito la sua corsa verso Nord, con un promontorio anticiclonico che si è proteso fin sulla Groenlandia unendosi con un anticiclone ivi presente. Questa incisiva azione meridiana dell’alta pressione ha provocato la discesa di un blocco di aria molto fredda di matrice artico-marittima verso il Continente europeo. Nella serata di sabato l’aria fredda ha raggiunto le Alpi. Naturalmente buona parte dell’aria fredda si è fermata contro il versante alpino sopravvento ma una piccola parte è riuscita a sfociare in Val Padana dando origine ad un attivo fronte freddo che ha provocato temporali su buona parte dei settori centro-occidentali delle regioni nel corso della serata di sabato con fenomeni localmente di forte intensità, accompagnati da grandine. L’accumulo di aria fredda contro lo spartiacque alpino sopravvento ha dato origine ad una bassa pressione orografica sul Mar Ligure che nel corso della notte si è spostata verso sud-est, collocandosi sull’arcipelago toscano. L’interazione tra il richiamo più mite dal medio Adriatico e le correnti di Bora risucchiate dall’approfondimento del minimo stesso hanno provocato la formazione di un esteso fronte occluso che nella giornata di domenica ha interessato in particolare modo l’Emilia-Romagna, dove si sono registrate precipitazioni intense ed abbondanti. Le propaggini più orientali di questo fronte si sono estese anche più ad ovest del previsto riuscendo a dispensare precipitazioni anche su buona parte delle nostra regione, fatta eccezione per gli estremi settori nord-occidentali. L’aria fredda affluita ha provocato un marcato calo delle temperature che si sono riportate su valori più consoni per il mese di marzo più che per inizio maggio. Le massime della giornata di domenica infatti, laddove hanno insistito nubi e precipitazioni non sono riuscite a superare i 10°C; valori comunque bassi anche nelle zone con le schiarite, generalmente sotto i 15°C. Il calo delle temperature è stata la diretta conseguenza di un crollo anche della quota neve in particolare sull’Appennino tosco-emiliano dove la neve è tornata ad imbiancare fino sotto i 300mt. Accumuli nevosi a quote molto basse per il periodo anche in Oltrepò, fin sui 600mt. Tali quote e le temperature massime diurne di domenica sottolineano la rilevanza e la quasi eccezionalità dell’episodio di maltempo e freddo che abbiamo vissuto.

Lunedì 29 aprile 2019. Il fronte freddo che interessa il Nord-Est e l’Emilia sfiora il Mantovano nel corso della notte con piogge e rovesci con gli accumuli che in zona si assestano tra i 5-9mm. Le nubi del mattino lasciano poi spazio al sole con una giornata di bel tempo su tutta la regione. Ventilazione vivace da ENE e temperature che si mantengono in generale sotto media su tutta la regione, con minime intorno agli 8°C e massime tra i 14/16°C.

Martedì 30 aprile 2019. Giornata con tempo buono su tutta la regione. Mattinata piuttosto frizzante per il periodo con minime tra i 5/7°C, massime in ripresa grazie ad un maggiore soleggiamento con valori tra i 21/24°C.

Mercoledì 1 maggio 2019. La festa dei Lavoratori trascorre con tempo generalmente buono su tutta la regione. Solo in serata lieve instabilità sui settori pianeggianti con qualche rovescio localizzato sul Cremonese. Temperature in ripresa sia nei valori minimi, tra 8/11°C, sia in quelli massime tra 22/24°C.

Giovedì 2 maggio 2019. Le condizioni del tempo vanno gradualmente degradando, con nubi in aumento già a partire dalla mattinata. Dal pomeriggio nubi diffuse su tutto il territorio regionale, con rovesci e temporali concentrati principalmente sui rilievi, con accumuli molto variabili, dai pochi millimetri delle pedemontane ai 20/22mm dei settori elvetici. In serata qualche rovescio conquista anche la Pianura tra Milanese Occidentale, Lomellina e Cremasco, ma con accumuli non superiori ai 3/4mm. Temperature di nuovo in diminuzione con le minime comprese tra i 7/10°C e le massime tra i 20°C del comparto nord-occidentale ai 22/23°C delle provincie orientali.

Venerdì 3 maggio 2019. Giornata contrassegnata da marcata instabilità temporalesca su tutti i settori regionali, ad eccezione solo del comparto centro-orientale. Temporali che per tutta la giornata hanno interessato a macchia di leopardo il territorio risultando in accumuli pluviometrici molto disomogenei: località anche molto vicine tra loro variano dai pochi millimetri (1-3mm) a punte di 30/40mm. Locali fenomeni anche intensi, con grandine. Temperature fortemente influenzate dalla nuvolosità: minime quindi in generale aumento tra 11/13°C, massime in calo e anch’esse molto disomogenee sul territorio con valori variabili tra i 21°C delle zone che non sono state colpite da fenomeni ai 16/17°C delle zone dove l’instabilità è stata più marcata.

Sabato 4 maggio 2019. La giornata inizia tranquilla con nubi presenti ma ampie schiarite. Dal tardo pomeriggio i primi temporali pre-frontali interessano il Bergamasco con accumuli variabili tra i 10-20mm, ma è in tarda serata che il tempo peggiora nettamente. A partire dalla 22.00 fa irruzione il fronte freddo. Si forma una linea temporalesca piuttosto strutturata che interessa il Milanese, l’Alto Pavese e la Lomellina. Temporali a tratti anche intensi con grandine e rovesci di pioggia localmente anche violenti (RR superiori ai 150mm/h). Forte calo termico in concomitanza con il passaggio del fronte con i settori occidentali che toccano i valori minimi giornalieri poco prima di mezzanotte. Temperature massime invariate.

Domenica 5 maggio. Giornata che entrerà nelle cronache meteorologiche per molte zone del Nord-Italia in particolare per l’Emilia-Romagna. Il fronte occluso a differenza del previsto estende la sua influenza un po’ più ad ovest, in tal modo solo gli estremi settori occidentali della Lombardia confinali con il Piemonte vengono risparmiati dai fenomeni. Su tutti gli altri settori, giornata non certa tipica di maggio caratterizzata da nuvolosità compatta, piogge e freddo. Piogge intense nella notte, poi in mattinata graduale e lenta cessazione dei fenomeni a partire da WNW. Di conseguenza gli accumuli risultano crescenti andando verso est: si passa quindi dai pochi millimetri degli estremi settori occidentali ai 15-20mm dei settori centrali ai 20-30mm sui settori orientali, ma con punte anche superiori sui settori di confine con l’Emilia e fino a 40-50mm sull’Oltrepò. Ma a far parlare di loro sono soprattutto le temperature. Giornata molto fredda per il periodo con valori tra gli 11/13°C su tutti i settori. Solo sull’estremo nord-ovest della regione, la presenza di una sostenuta ventilazione favonica (con raffiche fino a 50-60km/h) oltre che cieli decisamente più sgombri da nubi hanno permesso alle temperature di raggiungere valori più gradevoli (16/17°C) ma comunque anche qui sotto la media del periodo. L’afflusso freddo unito alle precipitazioni in mattinata ha provocato un drastico calo della quota neve: sull’Oltrepò la neve ha raggiunto lo spessore anche i 20-25cm (Pian del Poggio) ma è riuscita ad imbiancare con qualche centimetro fin verso i 600mt. Neve che è scesa fin verso gli 800mt anche sui settori alpini orientali dove però la mancanza di precipitazioni intense non ha permesso accumuli rilevanti. Nevicate con accumuli eccezionali invece sul comparto Appenninico emiliano dove la neve nel corso del pomeriggio è scesa sino ai 200mt di quota con accumulo.

Come proseguirà il tempo nei prossimi giorni?

Per sapere come proseguirà il tempo la prossima settimana, vi consigliamo di seguire quotidianamente i vari aggiornamenti ed in particolare il nostro Bollettino di Previsioneoltre che la nostra pagina ufficiale Facebook.


Ascanio Luigi Scambiati - CML


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