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7 Aprile - Tempo sempre instabile e fresco!   Inserito il› 07/04/2013 19.42.21
 
La primavera continua a presentare il suo volto più scoppiettante, con tempo ancora instabile e clima ancora fresco. Non mancano i temporali, anzi questi come vedete nella foto sono molto spettacolari! Ma alla fine la bella stagione inizia a farsi desiderare...arriverà presto? Ne parleremo nella prossima edizione? Per il momento riviviamo questo dinamico inizio di Aprile, tra i racconti del nostro Matteo Dei Cas.
 
 
Domenica 7 aprile 2013 - ore 20:00
 

Domenica 31 Marzo 2013 - Pasqua spiccatamente instabile, con metà della Lombardia letteralmente divisa dal Föhn e dai temporali! Nella foto potete osservare una netta linea temporalesca rigenerante, grazie allo scontro tra i secchi venti di caduta dalle Alpi ed un rientro di aria umida da Est. Il sistema temporalesco è stato immortalato dalla collina brianzola di Montevecchia, grazie alla passione ed all'abilità del nostro Stefano Anghileri.
Buona serata a tutti voi, affezionati lettori, e ben ritrovati ad un nuovo rapido aggiornamento dell'editoriale di Prima Pagina!
 
Se la Settimana Santa ha visto come protagonista sulla nostra Regione un tipo di tempo freddo e piovoso, poco è cambiato nel corso di questi primi giorni di Aprile! Del resto, come è noto, buona parte della primavera spesso è caratterizzata da frequenti episodi di instabilità: il rapido allungamento del giorno solare alle alte latitudini favorisce frequenti scambi di calore tra i poli e l'equatore; trasferimenti di energia che a volte favoriscono lo sviluppo di sistemi depressionari anche bene organizzati in area mediterranea.
 
La latitanza di una struttura stabilizzante di alta pressione, sostituita da un costante regime depressionario ha infatti mantenuto anche in questi ultimi giorni un clima piovoso e relativamente freddo. I primi apprezzabili tepori primaverili sono in ritardo rispetto alle scorse ultime annate, quando allo scoccare del mese di aprile avevamo già registrato - perlomeno localmente - i primi "ventelli" dell'anno. Anche la Festività di Pasqua, essendo quest'anno tra l'altro piuttosto in anticipo sul calendario, è trascorsa sulla falsariga di una regione divisa in due dal tempo meteorologico!
 
Domenica 31 Marzo infatti, un'irruzione di aria polare fredda marittima ha riportato un sensibile calo termico in quota che si è manifestato poi con temperature ancora negative in montagna. Per buona parte della giornata un vento sostenuto da Nord-Ovest ha ripulito i cieli dei settori centro-occidentali, con raffiche che si sono spinte fin sulla pianura pavese. Se da una parte in queste zone l'effetto favonico ha portato i termometri a toccare i 18/19°C, i settori centro-orientali della regione hanno dovuto fare i conti con una recrudescenza dell'instabilità pomeridiana. Lo scontro tra i leggeri e secchi venti di caduta dalle Alpi con una massa d'aria più umida e pesante in rientro da Est ha dato origine ad un fronte temporalesco "da manuale" ben delineato dai modelli di previsione. I temporali si sono innescati sull'area pedemontana bergamasca e bresciana, per spingersi o meglio rigenerarsi sulle adiacenti zone di pianura. La linea frontale secca si è spinta ben oltre il confine idrografico dell'Adda per raggiungere le provincie di Lodi, Milano e Pavia ed è stata accompagnata da intensa attività elettrica e da isolate grandinate.
 
La fase fredda si è ufficialmente esaurita a Pasquetta, quando l'approfondimento di un minimo di pressione attorno alle Isole Baleari ha indotto una rotazione dei venti dai quadranti meridionali ed un graduale aumento della nuvolosità.
La traiettoria piuttosto bassa del centro d'azione perturbato ha fatto sì che i fenomeni più consistenti si spingessero sul centro-sud Italia, per coinvolgere la nostra regione in modo più marginale: qualche piovasco a carattere sparso ha interessato a partire dalla serata le provincie della bassa pianura, con accumuli in genere inferiori ai 5 mm.
 
L'allontanamento della depressione ha poi favorito una graduale attenuazione dei fenomeni e della nuvolosità, in particolare sull'Alta Pianura e sulle Alpi. Il tutto in vista dell'unica giornata di stampo gradevolmente primaverile che ha caratterizzato mercoledì 3 Aprile, con tempo sereno e fresco al mattino ed evoluzione diurna della nuvolosità sui rilievi. Importante soprattutto l'escursione termica specialmente sui settori occidentali, grazie all'aria precedentemente ripulita dal Föhn: in diverse località di pianura - ed in particolare lungo la vallata del Ticino - la colonnina di mercurio ha toccato lo zero, per poi impennare fino a 16/18°C nel primo pomeriggio!
 
Ma come dice il proverbio, una rondine non fa primavera! Dopo poco più di ventiquattro ore, infatti, una nuova depressione mediterranea ha iniziato a lambire con il fronte caldo le regioni nord-occidentali. Ancora una volta la traiettoria un po' troppo meridionale della perturbazione ha fatto sì che i fenomeni si concentrassero sulla bassa pianura, lasciando pressoché all'asciutto le Alpi. Le precipitazioni hanno insistito per tutta la giornata di venerdì e, nonostante un rinforzo dei venti di scirocco, la neve è tornata a cadere abbondante sull'Appennino al di sopra dei 1000 metri di altitudine! Gli accumuli maggiori - dell'ordine dei 20/30 mm - sono stati registrati nelle provincie meridionali e nelle regioni limitrofe per poi ridursi ad una cifra sull'alta pianura e ad una manciatina di millimetri su Alpi e Prealpi.
 
Con l'allontanamento del minimo di pressione il tempo è relativamente migliorato, per dare luogo ad una variabilità: ieri mattina cieli sereni in quota e coltre di nubi basse che ha dato luogo ad ampie schiarite verso mezzogiorno. Non sono mancate nemmeno le nebbie in pianura - a banchi disorganizzati - unitamente a temperature mattutine piuttosto fresche, dell'ordine dei 2/4°C. Nel pomeriggio poi, grazie al soleggiamento, si è manifestata una discreta attività cumuliforme che ha dato origine a qualche rovescio sparso nell'Oltrepo Pavese, ma con accumuli di scarso rilievo.
 
Risveglio bagnato anche questa mattina sui settori settentrionali della regione, con rovesci sparsi soprattutto sull'area Pedemontana dal Comasco al Bergamasco: questo per il rapido passaggio di un'infiltrazione di aria instabile di natura atlantica associata al passaggio di una debole figura ciclonica che ha lambito le Alpi. La Domenica si è in parte salvata per l'ingresso di correnti più asciutte in tarda mattinata, che ha dato spazio a qualche occhiata di sole sia in montagna che in pianura. Le temperature hanno raggiunto nel pomeriggio valori quasi ovunque attorno ai 15°C, ma ben presto ha iniziato a soffiare un fresco vento da Est e con esso sono tornate nuove nubi basse e plumbee.
 
Insomma la bella stagione non ha ancora bussato alle porte e nemmeno nei prossimi giorni potremo godere di clima asciutto e tiepido, come molti giustamente vorrebbero: anzi una nuova perturbazione atlantica si affaccia al nostro Paese, ed i suoi effetti sono già stati annunciati nell'ultima edizione del nostro Bollettino di Previsione. I modelli sul medio termine lasciano però intravedere una rimonta di alta pressione per il prossimo weekend, che finalmente potrebbe farci assaporare qualche giorno di clima prettamente primaverile ed i "primi ventelli" di stagione. Portiamo dunque pazienza ancora per qualche giorno!
 
Un caro saluto ed un arrivederci al prossimo fine settimana!


Matteo Dei Cas - Staff CML
 
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