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Clima afoso e temporali di calore   Inserito il› 11/07/2009 20.55.20
 
Editoriale scritto ad inizio Luglio 2009, periodo contraddistinto da clima afoso e da frequenti "temporali di calore" specie dalle Alpi all'alta Pianura. E' presente anche un aggiornamento straordinario, scritto in occasione dei nubifragi che hanno colpito diverse zone regionali durante la giornata del 7/7/2009.
 
 
 
Mercoledì 1 Luglio 2009 - ore 19:00
 
 
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per un nuovo aggiornamento del nostro Editoriale di "Prima Pagina".
 
L'immagine che abbiamo scelto in questa edizione raffigura un tipico temporale pomeridiano nato sulle Prealpi e destinato in breve tempo a scaricare a valle, lungo il Bacino del Lario, una buona dose di precipitazioni.
I temporali di calore ad innesco orografico sono stati, infatti, i protagonisti degli ultimi giorni di Giugno, un periodo caratterizzato da un caldo moderato, ma da una crescente sensazione di afa.
 
Quasi ogni pomeriggio - compreso quest'oggi - ha avuto inizio la convezione sulle Prealpi e questo perchè i rilievi si comportano come "un trampolino di lancio" che forza la salita delle correnti calde ed umide che affluiscono dalla Pianura Padana.
Una volta partito l'innesco, i temporali si sono estesi nel corso della serata verso le pianure adiacenti, seguendo la traccia delle correnti portanti in quota, che da alcuni giorni sono costantemente orientate da Nord.
 
In alcuni casi - come ad esempio l'altro ieri, Lunedì 29 Giugno - le correnti discendenti in uscita dai cumulonembi (outflow) sono state tanto energiche da comportarsi come un "mini fronte freddo" in grado di scalzare l'aria stagnante nelle zone pianeggianti. In questo modo il sistema temporalesco, formato da diversi elementi fusi tra loro, si è rigenerato per alcune ore fino a potersi spingere in serata, ormai "quasi scarico", sulla Bassa Pianura Padana.
 
I fenomeni annessi ai temporali in genere non hanno provocato danni: le segnalazioni di grandine media, come di forti raffiche di vento sono state sporadiche; maggiore importanza è stata invece attribuita alle numerose fulminazioni e soprattutto al grande quantitativo di pioggia caduto nell'arco di pochi minuti in quelle aree circoscritte, dove le celle temporalesche quasi stazionarie si sono rigenerate più a lungo.
 
Una piovosità distribuita irregolarmente a macchia di leopardo e difficilmente descrivibile, indubbiamente più importante sulle Prealpi e sull'Alta Pianura, ha quindi permesso - almeno sui settori settentrionali - una chiusura positiva del mese di Giugno, a dispetto del trend di inizio stagione che sembrava invece rivolto alla siccità.
 
Una maggiore omogeneità è stata invece riscontrabile nel campo termico, in quanto le temperature si sono mantenute nel complesso vicine alla media mensile di questi ultimi anni. Infatti, come avevamo anticipato prima, non possiamo affermare di avere vissuto giornate particolarmente calde, quanto invece afose. I numeri che stanno facendo parlare di sè, in questi giorni, non sono tanto gli estremi termici pomeridiani (mediamente attorno ai 29-31°C), quanto invece "le massime" del Punto di Rugiada (Dew Point) che spesso hanno raggiunto addirittura i 22-23°C!
 
Le condizioni di disagio dovute all'afa non si risolvono affatto con il temporale di calore, che non nasce dal contrasto con una massa d'aria più fredda, ma si sviluppa in condizioni piuttosto statiche, per cui il suo passaggio porta solo una momentanea frescura. Al contrario la presenza delle precipitazioni mantiene elevata l'umidità al suolo, rifornendo ogni volta il serbatoio di energia necessario allo sviluppo dei fenomeni convettivi del giorno successivo.
 
Questo tipo di tempo è caratteristico delle situazioni di pressione livellata, sostenute in quota da aria relativamente umida: spesso, come sta accadendo appunto in questi giorni, la figura anticiclonica dominante si presenta come una debole ondulazione di matrice subtropicale. Situazione, questa, che si manterrà invariata anche nella giornata di domani, perchè tra Venerdì e Sabato prossimo la pressione in quota sembra volere aumentare, fino a ridurre almeno sulle zone pianeggianti il rischio dei temporali pomeridiani. Nella giornata di Domenica il tempo potrebbe nuovamente instabilizzarsi...ma per questi dettagli vi invito a consulatre i prossimi aggiornamenti del nostro Bollettino di Previsione.
 
Vi ringrazio come sempre per l'attenzione e vi auguro un buon proseguimento della settimana!
  
Matteo Dei Cas - Staff CML
 
 
 
 

ULTIM'ORA

8 Luglio 2009 - NUBIFRAGI IERI IN DIVERSE ZONE REGIONALI
Nella prima mattinata della giornata di ieri, Martedì 7 Luglio 2009, violenti nubifragi si sono abbattuti su diverse zone regionali, quali Milanese, Varesotto, Comasco, Lecchese, Sottoceneri (CH), Bergamasco e Bresciano, con fenomeni in alcuni casi autorigeneranti per diverse decine di minuti sulla medesima zona. In diverse ns. stazioni sono caduti quantitativi eccezionali per un singolo episodio, vicini ai 100 mm sulla fascia pedemontana, e addirittura compresi tra 100 e 200 mm nell'area Metropolitana Milanese, in particolare nelle zone sud ed est del capoluogo. Segnalate pesanti grandinate specie nell'Abbiatense, nel Magentino e nel Legnanese. Tra il tardo pomeriggio e la serata poi nuovi temporali hanno interessato le Prealpi, la Brianza orientale e nuovamente Bergamasco e Bresciano. Ingenti i danni per allagamenti e distruzione causata dalle grandinate, con centinaia di inteventi dei VV.FF. nelle zone interessate.
 
Simone Rossetto - Staff CML
 
 
 
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