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I fattori che influenzano il movimento delle Supercelle   Inserito il› 31/05/2009 20.58.59

Con questo articolo entro più nel dettaglio riguardo al discorso “Supercelle” e tutto ciò che ci sta attorno. Sappiamo che la Supercella è una forma di temporale particolare in quanto contiene al suo interno un mesociclone che permette una rotazione di tutto il sistema convettivo durante il suo movimento. Movimento che, come spesso ci capita di osservare al radar, mostra dei caratteri “strani”, in quanto i temporali supercellulari molte volte assumono un movimento diverso dalle altre celle temporalesche prive di rotazione. Giusto per fare un esempio: in presenza di una level guide da S/W, non è raro osservare supercelle che si muovono con traiettoria Ovest-Est.

Ma cosa influenza il movimento di questi mostriciattoli? Ebbene, da alcuni studi oltreoceano pare i che i 2 fattori principali sono:

1) Avvezione

2) Propagazione

Partiamo dal primo, l’avvezione. Con “avvezione” si intende il vento medio lungo tutta la colonna d’aria; si tratta di un valore medio sia in intensità che in direzione. Facciamo un esempio pratico.

 

16 Marzo 2008: l’RS di Milano Linate delle ore 12z evidenzia:

- 16 nodi da E/SE a 850hPa

- 32 nodi da S/E a 700hPa

- 61 nodi da S/SW a 500hPA

- 79 nodi da W/SW a 300hPa

Si tratta di un profilo del vento caratterizzato da uno shear pauroso sia in direzione che in velocità (non a caso si è andata poi a sviluppare una Supercella di intensità incredibile).

Ora facciamo la media dell’intensità del vento: 47 nodi

Se facciamo la media della direzione troviamo un Sud. A questo punto possiamo affermare che il vento medio che rientra nel fattore “avvezione” può essere rappresentato da un vettore di 47 nodi orientato verso Nord.

Passiamo ora al secondo fattore indicato all’inizio: la propagazione.  

Nel fattore “propagazione” rientrano vari sotto-fattori che sono:

- propagazione derivata dallo shear dell’updraft

- propagazione derivata dal gust front

- propagazione derivata da linee di convergenza nei bassi strati

- propagazione legata all’orografia.

 Se noi andiamo a considerare soltanto il primo sotto-fattore abbiamo la possibilità di provare a calcolare e prevedere il movimento di un sistema convettivo complesso a priori. (poi spiegherò in un altro articolo il metodo per fare ciò).

La propagazione che deriva dalla rotazione dell'updraft della Supercella comporta una deviazione del moto del temporale rispetto al vento medio; questa deviazione può essere verso destra (Right Moving Supercell) o verso sinistra (Left Moving Supercell).


Fonte: http://rammb.cira.colostate.edu/visit/bunkers.html

Prendendo due esempi lombardi, ecco due supercelle...una Righ Moving e una Left Moving. Con le frecce blu ho indicato il vento medio lungo la colonna troposferica, mentre con una freccia nera è indicata la direzione di spostamento della cella.



La propagazione derivante dal gust front è il risultato della nuova convezione che può svilupparsi lungo un gust front della cella oppure lungo la Flanking Line.

Fonte: http://rammb.cira.colostate.edu/visit/bunkers.html


Ecco un'animazione radar che evidenzia una tipica propagazione da gust front:


Fonte: http://rammb.cira.colostate.edu/visit/bunkers.html

Tale propagazione può avvenire sia in modo continuo sia in modo discreto. Una propagazione discreta deriva da un processo di figliazione di nuovi updrafts che vanno ad attivare il processo di propagazione "trascinando" la Supercella in una determinata direzione. Il seguente loop radar mostra quanto appena detto: si nota la Supercella con l'incudine orientata verso N/E, ma il processo di propagazione derivato dalle celle figlie è diretto verso occidente.


Fonte: http://www.spc.noaa.gov/


Una propagazione di tipo continuo è invece il risultato - solitamente - di un processo di "unione" di nuove celle convettive al'interno dell'updraft madre della supercella; al radar tale propagazione è più difficile da individuare in quanto la riflettività del nucleo principale della cella non mostra "saltelli" o "scatti" tipici di una propagazione discreta. Insomma, tutto sembra più fluido se così si può dire.

La propagazione derivata dall'azione di linee di convergenza nei bassi strati è abbastanza diffusa anche nel nostro paese; in pratica la presenza e lo spostamento di queste linee di convergenza "trascina" la supercella. In questo caso si ha quasi sempre una propagazione di tipo discreto (vedi sopra).


Fonte: http://rammb.cira.colostate.edu/visit/bunkers.html

Come detto prima, in Italia sono abbastanza frequenti fenomeni di propagazione di questo tipo; un esempio recente è la Supercella del 23 Aprile 2009 qui in Lombardia: essa si è sviluppata e propagata lungo una linea di convergenza nei bassi strati derivata dallo scontro di venti da Est con venti da Nord. 



Fonte: www.meteoliguria.it

L'influenza sul movimento delle Supercelle derivante dall'orografia ha grandissima rilevanza in Italia data la complessità del territorio che la caratterizza. La presenza di due grandi catene montuose come le Alpi e gli Appennini influenza notevolmente sia lo sviluppo sia la propagazione delle celle temporalesche. Tuttavia, non è possibile spiegare facilmente tale influenza in quanto le variabili in gioco sono tantissime così come gli effetti che una catena montuosa ha sul movimento delle Supercelle: si rischierebbe, quindi, di fare un discorso troppo superficiale e sommario.


Abbiamo appena visto come il numero di fattori che influenza il movimento delle Supercelle sia considerevole! Ed è bene ricordare che spesso e volentieri in un avvenimento supercellulare entrano in gioco più fattori insieme...con tempi ed intensità diverse. Sarà poi la risultante di tutti i fattori entrati in gioco a determinare la direzione dii spostamento del temporale; ed è altrettanto importante ricordare che questa "risultante" non rimane quasi mai costante nel tempo, ma cambia in continuazione in accordo con il grande caos che regna nell'atmosfera e in particolar modo nella dinamica convettiva.
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