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Commento Autunno 2008   Inserito il› 01/09/2009 11.04.08

L'autunno, alle nostre latitudini, coincide con la fine della stagione calda anche se nella sua prima parte ( Settembre ) l'estate, a volte , sembra voler estendere la sua influenza con temperature che possono risultare ancora vicine a quelle estive. Spesso l'inizio dell'autunno è caratterizzato dalla presenza di fenomeni temporaleschi , i quali , vanno via via calando man mano che la stagione procede , risultando piuttosto rari nei mesi di Ottobre e Novembre , quando a prevalere sono le perturbazioni Atlantiche più organizzate. Il Vortice Polare riprende vigore e la depressione d'Islanda ( la sua " propagazione " al suolo + classica per l'influenza del tempo nel comparto Europeo ) si approfondisce scendendo verso il Mediterraneo attraverso il passaggio di fronti e saccature piuttosto incisive in spostamento da ovest verso est , intervallata da promontori mobili di alte pressioni sub-tropicali. L'alta pressione delle Azzorre si ritira mediamente verso sud anche se la sua influenza può essere ancora determinante , soprattutto ad inizio stagione.

**** L'AUTUNNO 2008 IN EUROPA ****

Andiamo ora ad analizzare , a livello Europeo , l'andamento dell'Autunno 2008 , ponendo l'attenzione sulle mappe che riportano le anomalie principali. Partiamo con la visione delle differenze rispetto alle medie della pressione atmosferica , sia a livello del suolo che a 500 hPa :

 

 

A livello barico la stagione autunnale 2008 ha fatto registrare un' anomalia negativa sia in quota che al suolo nel comparto dell'Europa Mediterranea occidentale mentre sulla parte orientale , soprattutto a livello di geopotenziali alla pressione di 500 hPa , si sono registrate anomalie positive. Qui sotto diamo uno sguardo a 4 esempi tra le numerose situazioni che hanno portato alla formazione di cut-off Iberici o depressioni laddove anche le medie Europee del NOAA danno anomalie negative ( mappe qui sopra ) :

Una situazione sinottica , quella rappresentata qui sopra in momenti diversi , che si è ripetuta numerose volte nell'arco dei 3 mesi autunnali ; questo il motivo principale per cui la pressione sia la suolo ma in maggior misura in quota , sia risultata sotto la media storica. La situazione su scala continentale ha favorito la formazione e la permanenza di depressioni autonome tra il nord-africa e la penisola Iberica.


A livello termico andiamo ad analizzare ora le anomalie al suolo e alla quota di pressione di 850 hPa ( circa 1500 mt ). Anche in questo caso possiamo notare come il comparto Europeo occidentale sia stato influenzato da temperature sotto le medie del periodo sia al suolo che in quota mentre sull'est Europeo abbiamo registrato valori decisamente sopra la norma. Qui sotto le due mappe che mostrano l'andamento trimestrale :

LE PRECIPITAZIONI SU SCALA EUROPEA -  Dati NOAA ( fonte : www.http://www.cpc.noaa.gov )

L'anomalia a livello barico e termico si riscontra nelle medesime zone anche a livello precipitativo , ma non ovunque. 
 
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Nell'area Mediterranea occidentale ,  parte della penisola Iberica ( zona occidentale esclusa ) , nord Africa , sud della Francia e Italia ( con delle eccezioni ) hanno fatto registrare valori di accumulo di mm , nel trimestre autunnale , superiori alle medie del periodo.
 
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Anche l'area della Gran Bretagna occidentale e Irlanda ha riscontrato valori superiori alla norma confermando come la parte occidentale del continente sia stata soggetta a situazioni favorevoli alle precipitazioni.
 
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Non esiste corrispondenza invece sul comparto dell'est Europeo dove a geopotenziali e temperature sopra la norma sono corrisposte in alcune aree valori di precipitazione superiori alla norma ( ma qui potrebbero influire fenomeni convettivi dovuti anche al maggiore potenziale creato dal maggior riscaldamento ).
 
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Spicca invece l'anomalia negativa sull'area Scandinava dove in molte zone è caduta la metà delle precipitazioni attese per il periodo.
 
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Più avanti andremo a focalizzare la situazione sulla Lombardia utilizzando la rielaborazione delle numerose stazioni meteorologiche del Centro Meteo Lombardo.
 
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VISIONE GLOBALE DELL'AUTUNNO 2008 CON I DATI DELLE STAZIONI DEL CENTRO METEO LOMBARDO

Come di consueto partiamo ad analizzare la serie storica di Olmo al Brembo , riguardante stavolta il periodo autunnale , nel trimestre Settembre - Ottobre - Novembre 2008. Siamo nella parte prealpina centrale , su fondovalle , ad una quota di circa 540 mt s.l.m. Come si può notare dal grafico rielaborato qui sotto l'autunno 2008 è risultato avere una temperatura media globale nella norma ; si è registrato un valore medio trimestrale di 10.7°C contro una media 1977-2008 di 10.8°C. La linea tratteggiata nera sottolinea comunque una tendenza ad un aumento della temperatura media negli ultimi anni anche se non mancano picchi verso il basso come nel caso del 2007 ma con un deciso numero maggiore di picchi verso l'alto.

Come primo confronto con la stazione Prealpina di Olmo andiamo ad esaminare i dati relativi alla stazione meteorologica di Varese ( dati Centro Geofisico Prealpino ). La località si trova in zona Prealpina nella parte nord-occidentale della regione. Anche in questo caso possiamo notare una tendenza ad aumento della temperatura negli ultimi anni con un picco massimo nel 2006 dove si era registrato l'autunno più caldo della serie. Nel 2008 invece la temperatura media trimestrale è risultata essere di 0.5°C sopra la norma.

Allontanandoci dalla fascia Prealpina andiamo a considerare la serie storica di Milano San Leonardo , stazione meteo appartenente alla rete di rilevamento del Centro Meteo Lombardo. La stazione descrive il clima dell'alta-media pianura occidentale in zona semi-urbana. Tenendo conto della serie più breve rispetto alle 2 precedenti anche qui possiamo notare una tendenza ad un innalzamento medio della temperatura autunnale negli ultimi anni. Nel 2008 in particolare si è registrato un valore medio trimestrale superiore a quello di riferimento di 0.3°C ( 14.0°C contro una media di 13.7°C ).

Spostandoci ora verso est , visualizziamo il grafico relativo all'andamento autunnale della stazione meteorologica di Ghedi , posta in area extra-urbana nella bassa Bresciana , in rappresentanza della fascia della medio-alta pianura orientale Lombarda. La serie , essendo la più lunga a nostra disposizione , mostra in maniera ancora più netta come negli ultimi anni la tendenza sia verso un rialzo medio della temperatura nella stagione autunnale. Oltre all'autunno record del 2006 ( come a Varese ) anche il 2008 ha fatto registrare valori decisamente sopra la norma ( 14.6°C contro una media di 13.2°C ).

Prendiamo ora in considerazione i dati relativi alla stazione meteorologica di Spessa Po , in rappresentanza della bassa pianura ( in questo caso quella occidentale ). Qui la serie storica è più breve e si possono trarre poche conclusioni sull'andamento globale. Nel 2008 comunque la temperatura media è risultata superiore alla media di riferimento di 0.5°C.

Visualizziamo qua sotto ora la rielaborazione dei dati provenienti da tutte la stazioni della rete meteorologica del Centro Meteo Lombardo in maniera tale da avere una visione d'insieme dell'andamento termico nella nostra regione. Cominciamo con l'andamento diurno delle temperature massime medie trimestrali ; possiamo notare valori crescenti spostandoci dalla zona nord occidentale verso quella sud-orientale in un regime termico determinato ancora dall'altitudine e dalle configurazioni bariche che favoriscono eventi perturbati nella zona dell'alta pianura e la zona occidentale.

Per quanto riguarda le temperature minime globali stagionali invece si può notare come l'avvicinarsi della stagione fredda esalti particolarmente valori più miti nelle zone attorno ai grandi laghi e Milano città ( indicativa della famosa isola di calore attorno al capoluogo Lombardo ) :

Come di consueto andiamo a visionare quello che è stato l'accumulo di pioggia relativo alla stagione autunnale 2008 nelle 5 stazioni di riferimento. Partiamo ad analizzare la stazione meteorologica di Olmo al Brembo , confrontando il dato con la sua serie storica. Su una media più che trentennale di 587 mm possiamo notare come la stagione sia risultata , con i suoi 807 mm , nettamente sopra la norma pluviometrica ( grafico qui sotto ) ; dopo un periodo con anni sotto la media , il 2008 registra un picco verso l'alto :

Andando verso l'alta pianura , sempre in area Prealpina , visioniamo il grafico relativo all'andamento pluviometrico nella stazione meteorologica di Varese - CGP. Anche in questo caso possiamo notare come negli ultimi anni gli accumuli siano andati scendendo ( linea di tendenza ) mentre quest'anno contro una media di 450 mm , sono stati registrati 526 mm.

Scendendo verso la pianura ecco qui sotto il grafico relativo alle precipitazioni rilevate dalla stazione meteorologica di Milano S. Leonardo , zona nord occidentale del capoluogo Lombardo. Al contrario delle zone tra i monti o immediatamente a ridosso come Olmo al Brembo e Varese CGP , la pianura presenta in questo caso accumuli sotto la norma del periodo in un trend che dal 2000 in poi ( con l'esclusione del 2002 e del 2003 ) mostra un calo della somma dei quantitativi raccolti nel periodo autunnale. A Milano S. Leonardo sono stati registrati 267 mm contro una media di 330 mm.

Anche nella parte orientale della regione ( grafico qui sotto ) la situazione è più o meno simile. L'accumulo annuale pluviometrico relativo all'autunno 2008 risulta essere in media ( 277 mm caduti ) ma la tendenza negli ultimi anni è ad un lieve calo medio con un 2006 recente e deficitario.

Infine andiamo visionare l'andamento delle precipitazioni nella bassa Lombardia occidentale ( stazione di Spessa Po ). Nell'autunno 2008 sono caduti 248 mm contro una media dal 1987 di 282 mm. Tendenza dal 2003 a valori piuttosto costanti lievemente sotto la norma del periodo.

Qui sotto riassumiamo invece la somma totale di precipitazioni relative all'autunno 2008 rilevate da tutte le stazioni del Centro Meteo Lombardo. Andamento classico stagionale con le precipitazioni che vanno crescendo mano a mano ci si avvicina alla zona prealpina , decrescendo verso le Alpi. Picchi massimi sulle Orobie e sulla parte settentrionale della provincia di Varese.

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