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Gli Uragani: cosa sono, come si formano e come vengono classificati   Inserito il› 01/01/2006
Aggiornato il› 01/01/2006
 
 
 
Situazione in Atlantico
- Cos'è un uragano ?
Un uragano è una violenta tempesta che si forma da una circolazione ciclonica sopra un oceano, con venti che superano i 137 Km/h i quali ruotano intorno ad un’ area centrale di bassa pressione denominata occhio, dove i fenomeni sono nulli e la nuvolosità si presenta scarsa. Tale movimento intorno all’occhio del ciclone avviene in senso antiorario nell’ emisfero Boreale ed orario in quello Australe. A seconda della velocità del vento tale circolazione ciclonica viene cosi definita e classificata.

-PERTURBAZIONE TROPICALE( tropical disturbance )

Costituita da un’area con presenza di violenti temporali in spostamento dalle zone tropicali verle coste.


-DEPRESSIONE TROPICALE( tropical depression )

Circolazione rotatoria con venti costanti intorno a 70 Km/h.

 

-TEMPESTA TROPICALE( tropical storm )
Distinta circolazione rotatoria con venti che soffiano tra 71 e 135 Km/h,solitamente l’anticamera dell’uragano o il suo stadio finale una volta toccata la terraferma.


-URAGANO(hurricane)

Pronunciata circolazione rotatoria con venti che soffiano oltre 135 Km/h.

Il suo nome deriva secondo alcuni studiosi dal nome del Dio Caraibico “HURICAN

Inoltre a seconda delle diverse zone in cui si manifesta assume un nome diverso:


HURRICANE( Uragano )- nella zona Atlantica e del Golfo del Messico
TIFONE- nella zona del Pacifico Settentrionale ( Giappone )
CICLONE- in India
WILLY WILLY- in Australia

 

In tutte le altre regioni si usa comunemente il termine Uragano


- Classificazione in base ai danni materiali

CATEGORIA

EFFETTI

ESEMPI

1 MINIMA

NESSUN DANNO RILEVANTE AGLI EDIFICI, LEGGERI DANNI ALLE CASE MOBILI, ALLA VEGETAZIONE, AGLI ALBERI. STRADE COSTIERE ALLAGATE, POCHI DANNI AI PONTILI.

URAGANO

FLORENCE

1988

2 MODERATO

DANNEGGIATI I TETTI, LE PORTE E LE FINESTRE DELLE ABITAZIONI, DANNI CONSIDEREVOLI ALLA VEGETAZIONE, ALLE CASE MOBILI, AI PONTILI, PICCOLE IMBARCAZIONI STRAPPATE AGLI ORMEGGI

URAGANO

KATE

1985

3 FORTE

DANNI STRUTTURALI ALLE PICCOLE ABITAZIONI, CASE MOBILI DISTRUTTE,VEGETAZIONE RASA AL SUOLO, COSTE EROSE PER DIVERSI METRI E PESANTI ALLAGAMENTI FINO A 8 MIGLIA DALLA COSTA

URAGANO

ALICIA

1983

4 ESTREMO

MURI PORTANTI DELLE ABITAZIONI IN MURATURA DANNEGGIATI, TETTI COMPLETAMENTE DISTRUTTI NELLE PICCOLE ABITAZIONI,STRADE COSTIERE DISTRUTTE, ABITAZIONI EVACQUATE FINO A 6 MIGLIA DALLA COSTA

URAGANO

ANDREW

1992 – HUGO 1989

5 CATASTROFICO

DISTRUZIONE TOTALE DEI TETTI DELLE ABITAZIONI E DEGLI EDIFICI INDUSTRIALI, PICCOLE CASE RASE AL SUOLO OPPURE SCARAVENTATE IN ARIA DALLA FORZA DEL VENTO, ABITAZIONI EVACQUATE OLTRE 10 MIGLIA DALLA COSTA

URAGANO

CAMILLE

1969

- Dove e come si formano

Il luogo di nascita delle perturbazioni tropicali è solitamente sito tra il 5° eil 15° grado di latitudine Nord e Sud negli oceani tropicali. Qui, infatti, si trovano i fattori necessari alla sviluppo di tali perturbazioni e cioè la temperatura elevata delle acque superficiali (sopra i 26°C), l’ assenza di vento ( calme equatoriali).

In queste zone vi è un forte riscaldamento degli strati bassi dell’ atmosfera favorito anche dalla costante azione della radiazione solare, il che unito all’ assenza di vento,favoriscono la convezione dell’aria, cioè il suo moto verticale verso l’alto, la quale poi raffreddandosi produce la condensazione liberando grandi quantità di calore latente (vedi pagina dei temporali). Per innescare invece la rotazione di tale massa d’ aria interviene la forza di Coriolis che rende possibile la rotazione come detto prima in senso antiorario nel nostro emisfero e con velocità sempre maggiori mano a mano che ci si avvicina al centro del vortice.Innescata la rotazione entrano in gioco nuove forze; quella di gradiente e quella centrifuga.

Lo sviluppo dura generalmente dalle 12 alle 60-72 ore. Durante questa fase la pressione al centro del vortice è in continua diminuzione, mentre "stranamente" i venti non raggiungono ancora velocità elevate.

Infatti questo avviene a quasi completo sviluppo del vortice quando la pressione crolla e i venti raggiungono e superano i 150 Km/h. Raggiunta la maturità, la pressione cessa di calare mentre aumenta contemporaneamente l’ area interessata da forti piogge e battuta dai venti che possono raggiungere anche un raggio di 380 Km.

Gli uragani diminuiscono d’ intensità quando il loro carburante si esaurisce e questo perché il ciclone si sposta sulla terraferma non ricevendo così l’ apporto di calore-umidità dal mare, oppure perché si sposta verso latitudini più alte dove le acque superficiali sono più fredde.Indebolendosi, l’ uragano prima diviene una tempesta tropicale, poi una semplice perturbazione extratropicale e quest’ ultima a volte capita che raggiunga dall’ Atlantico-Europeo e, successivamente, l’Europa dove aver risalito tutta la costa americana.


Scala di classificazione degli uragani

Si chiama Saffir-Simpson e valuta gli effetti dell’uragano principalmente in base alla velocità del vento.

CATEGORIA URAGANO

PRESSIONE ATMOSFERICA

Innalzamento massimo( della marea dal livellodel mare)

Erosione della costa

( mt )

VELOCITA’

VENTO

INTENSITA’

DepressioneTropicale

-----

-----

-----

< di 70 Km/h

-----

Tempesta

Tropicale

-----

-----

-----

72 – 135 Km/h

-----

Uragano

Cat. 1

>di 980 h/pa

1,30-1,70 mt.

1.10-3,00mt.

137 – 176 Km/h

MINIMA

Uragano

Cat. 2

965-979 h/pa

1,70-2,60 mt.

3,00-9,10 mt.

177 – 204 Km/h

MODERATO

Uragano

Cat. 3

945-964h/pa

2-60-3,80 mt.

9,10-49 mt.

205 – 241Km/h

FORTE

Uragano

Cat. 4

920-944 h/pa

1,80-5,40 mt.

49-144 mt.

242 – 287 Km/h

ESTREMO

Uragano

Cat. 5

< di 920 h/pa

Oltre 5,40 mt.

Oltre 144 mt.

Oltre 288 Km/h

CATASTROFICO


Nomi degli uragani

- Il Perché dei nomi agli uragani

Ilmotivo per il quale a partire dal livello di tempesta tropicale si usa generalmente assegnare un nome è per una migliore identificazione dei fenomeni, in particolar modo quando in una stessa regione insistono più fenomeni dello stesso genere (ad esempio nell'anno 2000gli uragani gemelli Floyd e Gert).

In tal modo gli avvisi alla popolazione risultano d più facile e immediata comprensione.


- Breve accenno alla nascita dei nomi

I primi casi in cui vennero assegnati dei nomi agli uragani risali a circa 2 secoli fa, intorno al 1825 nelle zone Caraibiche si usava dare come nome quello del Santo del giorno in cui l’uragano si manifestava.

Negli USA la pratica di assegnare nomi agli uragani incominciò invece nel periodo della seconda guerra mondiale, inizialmente come fatto fortuito e legato a un film della Walt Disney, poi a partire dal 1953 nelle trasmissioni meteo, naturalmente i nomi erano esclusivamente femminili (forse per ingentilire un fenomeno così brutale) e questo fin nel 1978, quando prima per la zona del NE Pacifico e nell’anno successivo anche per quella Atlantica e del Golfo del Messico,si affiancarono ai nomi femminili quelli maschili.

 

Situazione in Atlantico



Satellite IR elaborato dalla NOAA mostrante l' Atlantico


- Il famoso Uragano Andrew, con venti fino a 150 nodi!
RADARQui a sinistra l' immagine fissa del radar di Miami del famoso Uragano "Andrew". Clicca qui per l'animazione radar.Andrew ImageQui a destra l' immagine dal satellite IR con l'elaborazione del NOAA.

Nomi previsti per gli uragani Atlantici

200020012002200320042005
AlbertoAllisonArthurAnaAlexArlene
BerylBarryBerthaBillBonnieBret
ChrisChantalCristobalClaudetteCharleyCindy
DebbyDeanDollyDannyDanielleDennis
ErnestoErinEdouardErikaEarlEmily
FlorenceFelixFayFabianFrancesFranklin
GordonGabrielleGustavGraceGastonGert
HeleneHumbertoHannaHenriHermineHarvey
IsaacIrisIsidoreIsabelIvanIrene
JoyceJerryJosephineJuanJeanneJose
KeithKarenKyleKateKarlKatrina
LeslieLorenzoLiliLarryLisaLee
MichaelMichelleMarcoMindyMatthewMaria
NadineNoelNanaNicholasNicoleNate
OscarOlgaOmarOdetteOttoOphelia
PattyPabloPalomaPeterPaulaPhilippe
RafaelRebekahReneRoseRichardRita
SandySebastienSallySamSharyStan
TonyTanyaTeddyTeresaTomasTammy
ValerieVanVickyVictorVirginieVince
WilliamWendyWilfredWandaWalterWilma

- Lo spostamento degli uragani- Immagini dal sat per gli uragani

Qui sotto troverete alcuni links di immagini satellitari utili per seguire gli urgani e i tifoni. Nella foto a sinistra, un' altra immagine del famoso Uragano Andrew del 1992

 

 
 

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