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.: Giovedì 12 dicembre 2024
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Stefano Masneri |
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L'INTENSO "PEGGIORAMENTO AUTUNNALE" NEL BRESCIANO Una forte ondata di maltempo ha coinvolto il Bresciano tra la fine di Ottobre e l'inizio di Novembre. Anche sulla nostra provincia sono stati rilevanti, in particolare, gli episodi perturbati del 28-29 Ottobre e 3-4 Novembre 2008. Attraverso i dati pluviometrici reperibili sul sito meteo.provincia.brescia.it e grazie ad altri dati pubblicati sul Centro Meteo Lombardo, è stata rielaborata una cartina, che ci ha permesso di visualizzare la distribuzione delle precipitazioni in entrambe le fasi di maltempo. Le stazioni pluviometriche utilizzate per la realizzazione di questa cartina sono state in tutto 54. FASE DI MALTEMPO DEL 28-29 OTTOBRE Questa fase perturbata ha coinvolto maggiormente la zona prealpina, con accumuli di rilievo a Bione (128,2mm), Vestone (114,0mm) e Montecampione (100,4mm). In pianura, invece, gli accumuli sono stati più modesti, e compresi generalmente tra i 30 e 50mm. Da notare come l’alta pianura sia stata maggiormente coinvolta dalle precipitazioni rispetto alla bassa pianura, e anche come la pianura occidentale abbia ricevuto più precipitazioni rispetto alla pianura orientale. Gli accumuli minimi, infatti, sono stati infatti registrati sulla bassa pianura e sulle zone orientali della provincia, con accumuli molto contenuti a Leno (15,0mm), Remedello (17,2mm) e Sirmione (17,2). Questa distribuzione pluviometrica è dovuta a un peggioramento con precipitazioni soprattutto da Stau e che di conseguenza coinvolgono maggiormente le zone montuose e quelle adiacenti. | 28-29 Ottobre 2008 - Distribuzione pluviometrica in Provincia di Brescia - Elaborazione grafica di Raffaele Fino ANOMALIE PRECIPITATIVE DI OTTOBRE Successivamente, grazie ai dati recuperati dal sito meteo.provincia.brescia.it e ad alcuni altri registrati dalle nostre stazioni, è stata calcolata la media delle precipitazioni nel periodo 2001-08. E’ stato deciso di scegliere un periodo di tempo omogeneo (appunto il periodo 2001-08), per ottenere un risultato il più possibile paragonabile all'attuale trend climatologico. L’obiettivo era di percepire quanto l’ondata di maltempo sul finire di Ottobre fosse stata incisiva nel recuperare il deficit pluviometrico di un mese che prima del 27 Ottobre era stato praticamente a secco su tutta la provincia. Il risultato è evidente: a fronte di surplus pluviometrici mensili anche rilevanti sulla zona prealpina (+68% a Idro, +44% a Borno), tutta la pianura è risultata in deficit a fine mese, nonostante il discreto peggioramento del 28-29 Ottobre, e un altro successivo più debole del 30-31 Ottobre. Deficit più pesanti sulla bassa pianura e sulle zone orientali della provincia, da segnalare ad esempio -60% a Sirmione e -58% di Orzinuovi. | Ottobre 2008 - Anomalie pluviometriche in Provincia di Brescia- Elaborazione grafica di Raffaele Fino FASE DI MALTEMPO DEL 3-4 NOVEMBRE La seconda fase perturbata ha coinvolto maggiormente i territori limitrofi del Lago d’Iseo, nonchè il medio Garda. Le suddette zone sono state colpite infatti nella serata da due distinte celle temporalesche. I seguenti scatti del radar hanno permesso di identificare i due intensi sistemi convettivi. | Cella temporalesca sul Lago di Iseo la sera del 3 Novembre 2008 Cella temporalesca sul Lago di Garda la sera del 3 Novembre 2008 Accumuli rilevanti si sono quindi registrati a Capriolo (141,2mm), Sale Marasino (129,0mm) e Cortefranca (120,4mm) per quanto riguarda la zona limitrofa al lago d’Iseo, mentre per quanto riguarda la zona del medio Garda si sono registrati accumuli consistenti a Salò (142,0mm), Puegnano (138,6mm) e S. Felice del Benaco (116,4mm). Si ha rilevato invece una discreta ombra pluviometrica, rispetto ad altre zone, su tutta la Val Camonica, la bassa pianura orientale, e l’Alto Garda con accumuli minimi a Ponte di Legno (37,2mm), Piancogno (39,6mm) e Tremosine (43,0mm) | 3-4 Novembre 2008 - Distribuzione pluviometrica in Provincia di Brescia- Elaborazione grafica di Raffaele Fino In entrambe le fasi del peggioramento studiate, si è potuto constatare che con correnti meridionali insistenti le precipitazioni coinvolgono maggiormente la zona prealpina rispetto agli altri settori della provincia, e anche come il settore occidentale sia più propenso a precipitazioni rispetto a quello orientale. | CONCLUSIONI In entrambi i peggioramenti studiati, si è potuto constatare che in situazioni di correnti meridionali insistenti le precipitazioni coinvolgono maggiormente la zona prealpina rispetto agli altri settori della provincia e come il settore occidentale sia più propenso a precipitazioni rispetto a quello orientale. |
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