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La Squall Line del 18 Luglio 2005 su Piemonte e Lombardia   Inserito il› 09/02/2007 20.53.59
Durante la serata del 18 Luglio 2005 l'entrata di una saccatura in quota sul Nord-Italia ha generato un'intensa attività convettiva, sfociata in una robusta squall line (linea di groppo) che ha colpito soprattutto il Piemonte e la Lombardia.

Analizziamo la sinottica a scala europea di quel giorno.

18/07/05 - Ore 00z:




Si nota l'avvicinamento di una modesta saccatura atlantica, attiva soprattutto in quota. Nel contempo l'Italia era sotto gli effetti di un robusto promontorio di alta pressione africana, il quale apportava da qualche giorno temperature piuttosto elevate ( > 34/35°C ).

Il fronte freddo è riscontrabile anche da questa carta della temperatura a 850hPa.




L'immagine satellitare sul canale infrarosso delle ore 15.16 UTC ( 17.16 ora italiana ) evidenzia il richiamo di aria calda e umida sul ramo ascendente della saccatura sottoforma di nubi alte e stratificate che va ad interessare il Nord-Italia con direttrice S/W -> N/E.



Tramite la mappa sottostante ( modello BOLAM ) si osserva ancora meglio questo richiamo umido, caratterizzato da valori di Temperatura Potenziale Equivalente decisamente elevati:




Col passare delle ore la nuvolosità si fa via via più consistente e inizia la convezione, dapprima sulle zone alpine e prealpine del Piemonte. Nella prima serata il fronte freddo è ormai prossimo all'entrata in Pianura Padana; il tutto è riscontrabile dall'aumento di vorticità a tutte le quote e da un progressivo calo della temperatura a 500hPa, con conseguente aumento repentino dell'instabilità e turbolenza atmosferica.








Alle ore 22.30 esplode rapidamente la convezione sul Piemonte, con la genesi di un'estesa area temporalesca con asse S/SW - N/NE in movimento da Ovest a Est.



L'immagine satellitare relativa alla stessa ora evidenzia bene l'entrata del fronte freddo in Pianura Padana:



Nello scatto seguente, delle ore 23.20, si nota come la squall line nel suo movimento verso Est si indebolisca decisamente (anche se temporaneamente) sul suo lato meridionale, probabilmente in seguito all'entrata di aria più secca alle quote medie che ha parzialmente dissolto il potenziale energetico presente in loco su quelle zone:














Dalle stesse mappe si nota come sulle zone prealpine e di alta pianura le condizioni termo-igrometriche restino decisamente favorevoli alla convezione, che infatti proseguirà senza "intoppi" accompagnata da raffiche di vento prossime a 100/110 km/h !

Alle 23.40 la linea temporalesca si trova tra Varesotto, Milanese e Comasco. Le precipitazioni non risultano molto intense, al contrario invece dei venti di outflow che accompagnano l'avanzata della shelf-cloud da Ovest verso Est.



Da Tornavento (VA), sono state scattate queste fotografie, che ritraggoni la squall line in avvicinamento da Ovest (autore delle foto: Davide Sironi).







Nella scansione radar successiva compare un fenomeno interessante, che prende il nome di Rear Inflow Jet. Letteralmente significa "getto posteriore di inflow" e si tratta di una corrente d'aria che si sviluppa in media troposfera alle spalle dell'updraft della linea di groppo avanzante. Il fenomeno si attiva inseguito al contrasto termico che si viene a creare tra l'aria più fredda portata verso il suolo dai downdraft del temporale e l'aria più calda che, nella sua risalita, tende a muoversi dalla zona anteriore del sistema temporalesco a quella posteriore (inclinando l'updraft principale). Questa differenza di temperatura che si viene a creare appena alle spalle dell'area di forti precipitazioni crea i presupposti per la genesi di un'area di bassa pressione a piccola scala nella media troposfera, che a sua volta attiva la RIJ. La sua intensità è direttamente proporzionale al contrasto termico in atto, e una volta impattata contro la parte posteriore dell'updraft della squall line essa si dirige verso il suolo sottoforma di downdrafts. In corrispondenza della RIJ la riflettività del radar cala vistosamente in un'area molto ristretta.



Questa zona di minor riflettività sul radar viene chiamata Rear Inflow Notch. In corrispondenza del RIN spesso si registrano improvvise e intense raffiche di vento, che spesso e volentieri raggiungono e superano i 100km/h. In questo caso, comunque, l'entità del fenomeno non è stata molto elevata.

L'attivazione della RIJ spesso è un'avvisaglia di un'altra modifica della struttura, inizialmente lineare, della squall line. Questa ulteriore modifica prende il nome di bow echo ("eco ad arco"); questo fenomeno si verifica in genere quando una linea di groppo acquista sempre maggior velocità di spostamento ed è identificabile al radar grazie ad una struttura arcuata del sistema temporalesco. In presenza di bow echo i venti al suolo spesso raggiungono velocità elevatissime, anche oltre i 120/140 km/h (qui in Italia).

Evoluzione di un Bow Echo:





Dall'immagine radar che segue si notano due echi ad arco, uno che caratterizza l'intero sistema temporalesco, e un secondo a scala più ridotta, collocato nei pressi del Lago d'Iseo.



In entrambi è riscontrabile la presenza del Rear Inflow Notch in seguito alla genesi della RIJ.
In quelle ore su vaste aree della Lombardia venivano registrate raffiche di vento prossime o superiori a 100km/h, responsabili di parecchi danni.

Immagine all'infrarosso delle ore 00.13 :




Nella scansione successiva, ora 1.40 , si nota come il sistema temporalesco nel suo movimento verso Est tenda gradualmente a perdere robustezza nella sua parte superiore, rinforzandosi invece sul suo lato meridionale.




I casi nei quali una squall line evolve in bow echo non sono rari in Pianura Padana nella stagione estiva, anche se assumono proporzioni non molto elevate, a causa anche della particolare geomorfologia che caratterizza il Nord-Italia.
Nonostante questo, è bene ricordare che i danni causati da fenomeni di bow echo possono risultare più ingenti di quelli causati da un Tornado, in quanto l'area coperta dalle raffiche di vento è ben superiore rispetto a quella colpita dai venti tornadici, che invece colpiscono una parte di territorio molto ristretta e circoscritta. Per questo motivo i bow echo non sono assolutamente da sottovalutare durante le manifestazioni temporalesche estive.
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