|
|
|
|
.: Lunedì 2 dicembre 2024
|
|
|
|
Livio Perego - Staff CML |
|
Giovedì 28 dicembre - ore 12:00
Venerdì 22 dicembre - Tramonto raro e spettacolare sulla fascia prealpina Lombarda, Piemontese e Ticinese solcato da nubi iridescenti multicolori; queste nubi nubi si formano in particolari condizioni atmosferische, con aria particolarmente secca e passaggi di strati umidi ad alta quota che in presenza di temperature estremamente in basse a tali quote formano esili ammassi di cristalli di ghiaccio che, attraversati dalla luce solare all'orizzonte basso del tramonto, scompongono la luce nei 5 colori fondamentali donando quell'aspetto iridescente che tutti abbiamo potuto ammirare . Foto dall'Osservatorio Meteorologico di MeteoSvizzera Locarni Monti (Canton Ticino) - www.meteosvizzera.ch
|
Buona giornata a tutti i meteoappassionati e ben ritrovati ad una nuova edizione della "Prima Pagina".
A dispetto dell'abitudine a pensare le feste natalizie in un contesto invernale e nevoso la statistica e gli archivi meteorologici ci raccontano che un Natale nevoso è cosa assai rara e anzi la caratteristica principale, specie degli ultimi 2 decenni, è la mitezza del periodo. Focalizzandoci solo a partire dall'anno 2000 in poi, la neve il giorno di Natale è capitata 1 sola volta e altre 2 volte il giorno della vigilia o il giorno di S.Stefano, mentre in gran parte degli altri casi i 3 giorni clou (24 - 25 - 26 dicembre) sono trascorsi in regime meteorologico mite e spesso soleggiato.
Questo preambolo ci riporta ai giorni scorsi quando tutti ci siamo accorti delle condizioni meteorologiche più simili al periodo Pasquale che a quello Natalizio con temperature estremamente miti e in alcuni casi anche superiori a 20°C; merito o colpa, a seconda dei personali punti di vista e del proprio gradimento alla situazione, di una massa d'aria già di per sé decisamente mite in partenza - con zero termico posizionato intorno a 3500/3600 metri di quota - che essendo giunta in Lombardia dai quadranti nord-occidentali, giunta in pianura ha subìto un ulteriore riscaldamento dovuto alla compressione seguita alla caduta dai versanti alpini provocando quei valori di temperatura citati. poc'anzi.
Anche a livello di precipitazioni nulla da segnalare, salvo qualche precipitazione sui crinali settentrionali a ridosso del confine Svizzero da sfondamento e trascinamento delle masse d'aria umide andate in frontolisi contro la barriera alpina; al contrario su quei versanti le precipitazioni sono risultate abbondanti<
|
|
|
|
|