Venerdì 6 ottobre 2017 - Grazie al favonio, vento di caduta dalle Alpi particolarmente secco, l'aria nel catino padano è stata ripulita eliminando lo strato mite, umido e grigiastro che permaneva da parecchi giorni regalando giornate soleggiate e limpide come solo in queste circostante avviene. Fotowebcam by www.milanocam.it. |
Buona giornata a tutti i meteoappassionati e ben ritrovati con una nuova edizione della "Prima Pagina".
Dopo un mese di settembre fresco e piovoso soprattutto nella prima parte e in particolare sulle zone alpine e prealpine in quest'ultima settimana, la prima del mese di ottobre, si è ristabilita una fase meteorologica contraddistinta da tempo stabile con assenza di precipitazioni e aria umida che è rimasta intrappolata nel catino padano per diversi giorni stante la conformazione particolarmente chiusa della nostra regione - circondata per tre lati da montagne e aperta solo verso est.
Tuttavia a partire da venerdì 6 ottobre la situazione è mutata velocemente grazie ad un impulso di aria fredda in quota proveniente dal nord Europa che come sempre in questi casi ha impattato contro la barriera alpina avendo come effetti principali deboli precipitazioni sui rilievi di confine - Livignasco, alta ValChiavenna e settore retico in generale - nevose fino poco sopra i 1600-1700 metri di quota e vento forte sui settori prealpini, zone pedemontane e pianura centro-occidentale.
La settimana si è quindi contraddistinta da due situazioni quasi opposte fra di loro con i primi giorni e fino a giovedì 5 con cieli grigi, foschie a tratti anche dense con qualche banco di nebbia in pianura durante la notte ed al mattino presto mentre dal pomeriggio di venerdì 6 come anticipato, l'irruzione del vento da nord ha spazzato via l'aria umida preesistente e le giornate si sono presentate soleggiate, limpide e ventose regalando a molte zone della regione, albe e tramonti particolarmente suggestivi come quello immortalato dalle webcam milanesi nella serata di venerdì 6 e che riportiamo a corredo del presente articolo.
Ripercorriamo brevemente gli avvenimenti meteorologici salienti della settimana.
Lunedì 2 ottobre giornata grigia e a tratti nebbiosa con alcune debole pioviggini sparse a macchia di leopardo nel pomeriggio e in serata. Aperture maggiori sulle province orientali pur in un contesto di alternanza tra sole e nubi. Temperature minime in pianura comprese tra 10°CV e 14°C e temperature massime comprese tra 18°C sulle zone occidentali e 22°C sulle pianure orientali.
Martedì 3 ancora giornata grigia e fosca con deboli precipitazioni sulla fascia alpina - in particolare nell'alto Ticino - con accumuli fino a 8-9mm per il passaggio di una debole perturbazione sui versanti esteri alpini. Sui restanti settori lombardi nulla da segnalare salvo foschie dense al mattino e i primi banchi di nebbia "organizzati" sulle pianure e nelle brughiere. Temperature stazionarie rispetto al giorno precedente con inversione geografica nei valori massimi ovvero valori fino a 21°C/22°C sui settori occidentali e 17°C/18°C sulle pianure orientali.
Mercoledì 4 ancora una giornata simile alle precedenti sebbene con una copertura nuvolosa meno compatta e con qualche raggio di sole in giornata; nebbie più organizzate segnalate al mattino presto sulle pianure e nelle conche pedemontane con temperature minime in diminuzione sulle pianure centro-occidentali con valori fino a 8°C/9°C e in aumento sulle pianure orientali con valori fino a 14°C/15°C mentre le temperature massime sono risultate in leggero aumento stante una maggiore presenza di schiarite con valori in pianura ovunque superiori a 20°C e picchi fino a 23°C.
Giovedì 5 giornata con meno nubi e ancora nebbie e foschie dense nelle pianure e nelle valli con temperature minime stazionarie e massime in lieve ulteriore rialzo con valori fino a 24°C/25°C in pianura.
Venerdì 6 come detto ha avuto luogo il cambio di circolazione con l'irruzione dalla tarda mattina di correnti settentrionali che hanno prodotto nuvolosità e deboli precipitazioni sui settori alpini di confine e venti sostenuti sulle zone prealpine e sulle pianure centro-occidentali con raffiche fino a 70/75 km/h. Netto il calo igrometrico all'arrivo dei venti settentrionali con valori di umidità relativa crollati dal 70/80% fino al 15/20% in poche decine di minuti. Da segnalare in serata l'attivazione di una cosiddetta "dry line" sulle pianure orientali laddove la massa d'aria secca in entrata si è scontrata con la massa d'aria umida preesistente che ha generato alcuni temporali intensi seppur localizzati tra Mantovano e Veronese con accumuli fino a 25-30mm.
Temperature minime ancora stazionarie e massime pomeridiani fino a 26°C dovute all'ingresso del favonio.
Sui settori occidentali viceversa i venti sono diminuiti in tarda serata con un apprezzabile calo termico; laddove il favonio ha mollato la presa intorno alla mezzanotte molte stazioni della nostra rete rilevavano temperature al di sotto dei 10°C
Sabato 7 e domenica 8 giornate terse e soleggiate con temperature pungenti all'alba in particolare sabato con valori minimi fino a 3°C/4°C nelle conche e nelle brughiere di pianura mentre in giornata temperature miti fino a 22°C/23°C associate comunque a tassi di umidità relativa sempre piuttosto bassi.
Per la nuova settimana la tendenza è per l'instaurarsi di un saldo campo anticiclonico con temperature particolarmente miti e via via in aumento durante il giorno con probabilmente picchi fino oltre i 25°C in pianura nella seconda parte della settimana e con foschie e nebbie che torneranno ad occupare le pianure nottetempo ed al primo mattino.
L'appuntamento con la nuova edizione della Prima Pagina è invece per il prossimo fine settimana.
Livio Perego - Staff CML