Martedì 27 dicembre 2016 - Ultima settimana di dicembre e del 2016 ancora dominata da un robusto campo di alta pressione sull'Europa e sulla Lombardia garanzia di cieli sereni sui colli ed in montagna e completa assenza di precipitazioni ovunque. Un episodio di favonio ha contraddistinto la giornata di martedì 27 dicembre facendo entrare tale data negli annali della meteorologia; a Milano ed in molte altre località lombarde le temperature sono schizzate verso l'alto e per la ultratrentennale serie storica di Milano San Leonardo si è registrato il valore record di 20.6°C battendo il precedente valore di 18.2°C registrato il 22 dicembre 1991. E mentre in pianura la colonnina di mercurio veleggiava verso valori record in montagna l'aria secca e limpida ha regalato una giornata a dir poco spettacolare con una visibilità eccezionale. Nella foto qui sopra la pianura padana vista dal Mottarone (No). Foto by Francesco Balletti. |
Buon Anno a tutti i meteoappassionati e ben ritrovati con una nuova edizione della "Prima Pagina", la prima del 2017.
Sul fronte meteorologico l'anno vecchio passa il testimone a quello nuovo ancora una volta all'insegna del dominio anticiclonico che ha caratterizzato l'ultima parte dell'anno replicando né più né meno la situazione di fine 2015; anche quest'anno infatti il mese di dicembre si è caratterizzato per la totale assenza di precipitazioni - salvo esigui accumuli dovuti a giornate nebbiose - e proprio nell'ultima settimana dell'anno il tempo ci ha voluto "regalare" anche un nuovo record di caldo; martedì 27 dicembre, in concomitanza con un episodio di favonio moderato, le temperature massime in molte località lombarde sono schizzate verso l'alto andando ad avvicinarsi, ed in alcuni casi anche superare, la soglia dei 20°C.
In particolare la nostra stazione di rilevamento dati di Milano San Leonardo, che vanta una serie storica ultratrentennale, ha rilevato ben 20.6°C battendo, o potremmo anche dire stracciando, il precedente valore più alto di 18.2°C che risaliva al lontano 22 dicembre 1991. Il dato è ancora più significativo se consideriamo il fatto che il secondo valore più alto - ora diventato terzo - era di 16.9°C risalente al 28 dicembre 2012 e che nella classifica dei 10 valori più elevati ben 6 di essi sono stati registrati a partire dal 2010 in poi così come nei primi 6 ben 5 di essi sono stati registrati a partire dopo il 2010.
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| Tmax |
| Data |
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| 20.6°C |
| 27/12/2016 |
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| 18.2°C |
| 22/12/1991 |
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| 16.9°C |
| 28/12/2012 |
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| 16.7°C |
| 8/12/2011 |
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| 16.3°C |
| 1/12/2015 |
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| 15.6°C |
| 1/12/2014 |
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| 15.5°C |
| 22/12/1983 e 6/12/2001 |
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| 15.4°C |
| 4/12/2007 e 2/12/2016 |
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| 15.0°C |
| 14/12/1988 e 13/12/1997 |
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| 14.7°C |
| 19/12/1989 |
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Martedì 27 dicembre 2016 - Tabella riassuntiva dei 10 valori più alti di temperatura registrati dalla stazione meteorologica di Milano San Leonardo. Si ringrazia Massimo Mazzoleni per il contributo.
Non possiamo dire se queste casistiche significhino che il nostro clima sia definitivamentemutato ma certamente si può a ragion veduta affermare che il trend degli ultimi anni abbia intrapreso una significativa deriva rispetto alle caratteristiche del clima esistente in pianura padana prima degli anni 2000.
A livello sinottico le cause sono chiare e precise, gli anticicloni che stazionano nella fascia subtropicale si alzano spesso di latitudine andando a colpire in particolare la porzione occidentale dell'Europa - Italia compresa - determinando condizioni meteorologiche estremamente stabili, assenza di precipitazioni e nel periodo invernale nebbie e foschie persistenti nelle pianure mentre in montagna il tempo resta soleggiato e particolarmente mite e secco.
L'agenda della successione degli eventi meteorologici della settimana risulta piuttosto scarna eccezion fatta per il già citato episodio favonico di martedì 27. Per tutta la settimana infatti inpianura hanno prevalso nebbie e foschie nella notte ed al primo mattino con temperature minime comprese tra -1°C e -6°C e massime comprese tra 6°C e 12°C. Solo nelle giornate di martedì 27 come ricordato e in parte nella successiva giornata di mercoledì 28 le massime sono risultate più elevate.
In quota invece il periodo è risultato particolarmente mite ed asciutto favorendo a più riprese il fenomeno degli incendi boschivi che hanno flagellato un po' tutte le province montane della regione da ovest ad est.
A questo punto la domanda che molti si pongono è quando terminerà questa fase di tempo estremamente stabile, asciutta e a tratti anche calda. La risposta non è facile e possiamo dire che se la questione delle precipitazioni non si sbloccherà certamente nel breve periodo, quella relativa alle temperature è in procinto di cambiare nel volgere di qualche giorno. Per i giorni seguenti l'Epifania e quindi nella seconda parte della settimana, ci attendiamo infatti una prima sterzata verso il freddo grazie ad un'intensa discesa di aria artica sul bordo orientale dell'anticiclone ora posizionato nel centro Europa. Tale discesa fredda avrà come target principale la penisola balcanica ed in misura minore le regioni adriatiche italiane dove spireranno intensi e freddi venti settentrionali e cadranno precipitazioni a tratti moderate, spesso nevose probabilmente fino a livello del mare. La nostra regione resterà ai margini di tale deciso cambiamento che però risulterà sufficiente a far diminuire le temperature in particolare in montagna e con qualche giorno di ritardo anche in pianura. Ci attendiamo quindi un fine settimana piuttosto fresco e ventoso ma ancora cieli sereni e assenza di precipitazioni.
Tuttavia per conoscere i dettagli del tempo della prima settimana dell'anno, vi consigliamo come sempre di consultare gli aggiornamenti quotidiani del nostro
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L'appuntamento con la nuova edizione della Prima Pagina è fissato per il prossimo fine settimana.