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18 gennaio - Finalmente un po' di neve in montagna!   Inserito il› 18/01/2015 18.50.53
 
 
 
Domenica 18 gennaio 2015- ore 19:00
 
 
 
Bormio spoglia dalla neve per tutta la prima parte dell'inverno, fatta eccezione della "Pista Stelvio" artificialmente battuta pur con fatica, viste le alte temperature (fono a sinisitra, giorno 16 Gennaio). La neve è finalmente tornata ad imbiancare il paesaggio, ora da vero inverno con un manto di oltre 10 cm (foto a destra, giorno 18 Gennaio). FONTE: www.waltline.it 
 
  
 
Buona serata a tutti e ben ritrovati ad un nuovo appuntamento con la Prima Pagina!
 
Inverno davvero "magro" almeno fino a questo momento sulle Alpi, dove la neve si è fatta desiderare per oltre la metà della stagione. Così nel corso di questo ultimo weekend gli attesi "fiocchi bianchi" sono stati bene accolti sulle nostre care montagne da appassionati di sci e soprattutto da operatori del settore turistico, che possono finalmente consolarsi dopo le recenti festività natalizie senza neve. Una situazione così accentuata non si ripeteva dalla fine degli anni ottanta, complice temperature costantemente sopra la media ed il persistere di un'area di alta pressione euro-mediterranea particolarmente tenace.
 
Lo scorso anno la neve è caduta abbondante in montagna, grazie ad un afflusso perurbato umido e mite dall'Atlantico che ha interessato la nostra regione per quasi due mesi consecutivi; nessuna irruzione particolarmente fredda aveva consentito alla neve di cadere in pianura, se non in modo del tuttto spradico e localizzato.
Un "non inverno" che nel complesso si sta ripetendo anche quest'anno, con l'aggravante che la neve è venuta quasi del tutto a mancare anche in montagna: tra novembre e dicembre le perturbazioni avevano seguito una traiettoria un po' troppo meridionale, apportando quindi masse d'aria umida troppo mite e dunque con una quota neve attorno ai 1800-2000 metri. A partire dal periodo natalizio fino ad oggi ha invece prevalso una cintura di alte pressioni protesa tra le Azzorre ed il Mediterraneo, tale da costringere le perturbazioni atlantiche a scorrere sul Nord-Europa.
 
In gran parte delle località montane si è potuto praticare sci alpino su neve artificiale "sparata" a mala pena a causa delle temperature costantemente elevate. Rarissime le eccezioni, come nel caso di Livigno che comunque ha goduto un minimo innevamento naturale, nonostante i frequenti sbalzi termici che hanno reso la neve piuttosto ghiacciata come normalmente accadrebbe in primavera!
 
L'inverno ora sembrerebbe volere prendere in mano le redini sul nostro continente coinvolgendo almeno temporaneamene anche le nostre regioni italiane, grazie ad un cedimento della struttura di alta pressione.
Le condizioni meteorologiche sono gradualmente peggiorate nel corso della settimana, con l'afflusso di aria sempre più umida associata ad una progressiva estensione della copertura nuvolosa.
 
Un ultimo episodio di Föhn ha interessato la Lombardia nello scorso fine settimana, con refoli residui che hanno mantenuto un tempo splendido anche nella giornata di lunedì, quando le temperature in pianura hanno toccato ancora una volta valori massimi di 12/14°C. Un fatto non insolito in queste ultime tre settimane, caratterizzate da frequenti spallate dell'anticiclone delle Azzorre che ha deviato le perturbazioni atlantiche con traiettoria da Nord-Ovest costringendole ogni volta a schiantarsi a Nord delle Alpi.
 
Le nubi hanno comunque preso il sopravvento a partire da martedì 13 Gennaio, ed in particolare a ridosso delle Prealpi a causa dell'effetto e di sbarramento indotto dai rilievi: dapprima masse d'aria piuttosto fredde ed umide che hanno aggirato le Alpi rientrando dall'Adriatico, poi gradualmente più miti per la rotazione delle correnti dai quadranti meridionali.
 
Tra mercoledì 14 e giovedì 15 gennaio qualche pioggia a carattere sparso è tornata a bagnare la Lombardia, con qualche accumulo degno di nota tra l'alta pianura e le prealpi e qualche fiocco di neve in montagna. Sempre al di sopra della media le temperature, con escursione termica piuttosto appiattita ed estremi compresi tra 1/4°C e 5/7°C.
 
La prima perturbazione del 2015 bene organizzata ha abboradato la nostra regione Venerdì notte, con precipitazioni in graduale estensione da Ovest: pioggia in pianura e neve in montagna ancora generalmente sopra i 1200 metri.
Gli accumuli più abbondanti si sono registrati sul Nord-Ovest della Regione (fino a 40-50 mm) e lungo la fascia pedemontana e prealpina (in media 20-20 mm), per decrescere poi verso Est fino con valori ad una crifra sulla pianura cremonese e mantovana. Abbondanti le nevicate in Valchiavenna, ed in particolare a Madesimo dove sono caduti finalmente ben 50 cm di neve!
 
Nella giornata di ieri le piogge hanno insisitito su buona parte della Lombardia privilegiando in particolare le zone montuose prealpine (40-50 mm sulle Orobie) con neve sempre a quote superiori agli 800/1000 metri: importanti finalmente gli accumuli alla testata delle valli bergamasche e bresciane, ed in Alta Valtellina (oltre 30 cm di neve fresca a Livigno, 15-20 cm a Bormio e S. Caterina). Il primato nevoso spetta ancora una volta a Madesimo oltre un metro di neve in 48 ore! In pianura ha prevalso ovunque la pioggia, anche a carattere di rovescio, con una pluviometria spalmata attorno ai 20 mm ed una netta decrescita sulle zone orientali della regione dove sono stati registrati accumuli ad una cifra.
 
Interessante poi ricordare che nella tarda serata di ieri, con l'ingresso di aria fredda in quota, oltre ad un calo generale della quota neve si è verificato un aumento dell'instabilità convettiva che è sfociata in temporali sparsi ed "affogati" nella coltre nuvolosa. Evento rarissimo questo in Pianura Padana nel mese di gennaio: forse dovuto all'energia termica accumulata con l'afflusso mite ed umido che precedeva l'ingresso del fronte freddo.
 
Ques'oggi hanno prevalso le schiarite in un contesto di nuvolosità irregolare e clima mite con temperature raramente sotto lo zero, fatta eccezione per le brughiere e la Valle del Ticino.
 
Ma cosa ci riserveranno in prossimi giorni?
La meteorologia popolare racconta dei mercanti di neve...ovvero quei santi del calendario associati a giornate particolarmente fredde e nevose. In altre parole la terza decade di gennaio e la prima di febbraio dovrebbe ricordare un ritorno dell'inverno un po' su tutto il nostro paese. E quest'anno la tendenza sembra appunto rispettare la tradizione, dato che nei prossimi giorni nuovi contributi di aria artica marittima dovrebbero mantenere in vita una circolazione depressionaria sul nostro paese. In tali circostanze la neve potrebbe per la prima volta qeust'anno tornare a cadere a quote più basse e localmente anche in pianura!

Buona settimana di inverno a tutti voi dunque! Ed un arrivederci a presto!

 
  
 
Matteo Dei Cas - Staff CML
 
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