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13 Ottobre - Grigio, poi freddo e tempestoso   Inserito il› 13/10/2013 17.48.13
La seconda settimana di ottobre ha visto frequente maltempo sul nostro territorio, con tempo  grigio e piovoso prima mentre sul finire della settimana, sono divenuti protagonisti “tempestea” di vento, temporali e freddo, sempre accompagnato da precipitazioni e dalla prima neve abbondante sulle montagne anche a quote basse. Riviviamo tale periodo grazie all'editoriale del nostro Giuseppe Aceti
 
 
Domenica 13 ottobre 2013 - ore 17:30
 
 
 
Dopo un inizio settimana grigio e piovoso, ma con temperature in media per il periodo, tra giovedì e venerdì l’ingresso di un fronte freddo ha riportato temporali e neve a quote basse. Ecco ad esempio, nell’immagine di sinistra, l’ingresso del fronte freddo nel tardo pomeriggio di giovedì 10 ottobre visto da Samarate (VA). Foto di Davide Sironi. Nell’immagine di destra vediamo invece l’abbondante coltre nevosa che ha imbiancato le nostre montagne fino a quote basse, portando accumuli significativi oltre i 1000 m di quota, come in Val Rezzallo, in Alta Valtellina, che venerdì mattina, 11 ottobre, aveva un abito decisamente invernale (Foto segnalata dal forumista dadeone).  

 
 
 
Buona serata a tutti dallo staff  CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
 
La settimana appena trascorsa, la seconda di ottobre, è stata contraddistinta sul nostro territorio da un tempo grigio e piovoso, mentre sul finire della settimana sono divenuti protagonisti prima una vera e propria “tempesta” con temporali e vento forte e poi il freddo, sempre accompagnato da precipitazioni e dalla prima neve abbondante sulle montagne anche a quote basse. Le immagini scelte per il presente editoriale vogliono mostrare appunto l’ingresso del fronte freddo la sera di giovedì che ha poi innescato vere e proprie tempeste di vento con forti temporali, ed infine lo scenario in montagna che, anche se nella prima metà di ottobre, già si presenta in veste “invernale”.   
 
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nella settimana appena trascorsa sul nostro territorio a livello meteorologico.
 
Buona parte della settimana è trascorsa sul nostro territorio all'insegna del tempo perturbato, con cieli grigi e frequenti precipitazioni; il tutto a causa della presenza di una circolazione di bassa pressione che ha insistito sul Mediterraneo fino alla giornata di giovedì 9 ottobre. Tale circolazione ha alimentato un sistema perturbato che, con la sua parte occlusa, ha continuato a favorire le precipitazioni anche sul Nord Italia, e quindi sul nostro territorio. Le precipitazioni, più abbondanti ed insistenti tra sabato e lunedì scorso, 7 ottobre, sono divenute più deboli e “sparse” nel corso della settimana dato che il centro di bassa pressione mediterranea perdeva lentamente vigore; il tutto comunque in un contesto di cielo grigio e uggioso. Le precipitazioni di questa fase perturbata, per via della posizione del minimo di pressione (che ad esempio lunedì si posizionava tra il Tirreno e la Sardegna), hanno interessato soprattutto le aree di media e soprattutto bassa pianura (ed in particolar modo quella orientale): si sono così accumulati nel peggioramento circa 50-80 mm sulla bassa pianura (fino a superare localmente i 100 mm sul Mantovano), 20-30 mm sulla media pianura, 10-20 mm su alta pianura fino ai pochi mm della Valtellina. Le temperature durante la settimana, sono lentamente aumentate (pur rimanendo su valori tipici per il periodo) e si sono portate al piano su valori massimi attorno a 18-20 °C di mercoledì.
 
Giovedì in giornata invece una profonda depressione proveniente dal nord Europa si è fatta strada verso il Mediterraneo "sfruttando" il lato orientale dell’anomala posizione dell'anticiclone delle Azzorre; tale depressione ha portato con sé aria molto fredda, che è tracimata nel catino padano tra giovedì e venerdì portando, segnatamente sulla fascia centro-occidentale del nostro territorio, forti temporali con locali grandinate e neve fino a quote basse sui rilievi. Su tutto i territorio invece si è osservato un forte abbassamento delle temperature e una vera e propria “tempesta” di vento su parte del territorio che, segnatamente sulla fascia occidentale, ha fatto registrare anche alcuni danni, come nel Comasco. Le precipitazioni sono risultate abbondanti su buona parte della regione: il passaggio del fronte freddo ha portato accumuli fino a 80-100 mm sul Piemonte orientale, sul Varesotto, sul Comasco e sul Lecchese, con accumuli importanti anche sulle Prealpi. Gli accumuli sono risultati decrescenti spostandosi verso la bassa pianura, angolo sud-orientale in particolar modo. La neve ha fatto la sua comparsa a quote molto basse per il periodo, spingendosi quasi ovunque attorno ai 700-800 m di quota ma facendo la sua comparsa anche più in basso, pur non imbiancando il paesaggio, come nella città di Sondrio. Tra giovedì e venerdì l’abbassamento delle temperature ha spinto la colonnina di mercurio al di sotto dello 0 °C a quote di bassa montagna mentre al piano le temperature minime si sono diffusamente spinte al di sotto dei 4-6 °C.
 
Da venerdì, e fino ad oggi, la sinottica su scala europea risultava stazionaria, e vedeva un campo di alta pressione sul nord Europa e una profonda ed ampia depressione ("goccia fredda") sull'Europa centrale, che con la sua parte più meridionale ha continuato ad influenzare il tempo sulla Lombardia mantenendo, proprio per la sua posizione, una circolazione ciclonica favorevole a nubi ed ad alcune precipitazioni, a tratti ancora temporalesche. Da venerdì ad oggi quindi, tempo variabile caratterizzato da brevi pause asciutte (e qualche sprazzo di sole) a fasi più perturbate, con ancora rovesci e temporali, e nuova neve a quote di media ma anche di bassa montagna in un contesto piuttosto freddo per il periodo. Precipitazioni quotidiane con accumuli per lo più contenuti entro i 10 mm, con locali zone colpite da temporali che hanno accumulato fino a 30 e più mm. La neve è continuata a cadere sui rilievi a quote attorno ai 1000-1200 m, comunque in lenta risalita. Piuttosto freddo invece a livello termico, con le temperature massime che ad esempio oggi, domenica 13 ottobre, sono risultate al piano per lo più comprese tra 11 e 14 °C.
 
E come proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche confermano  come la goccia fredda si allontanerà nel corso di domani, con gli ultimi strascichi di cielo grigio e forse qualche piovasco; poi il tempo potrebbe migliorare, in un contesto di variabilità. Per scoprire comunque come evolverà il tempo nella prossima settimana, vi consigliamo di tenervi aggiornati come sempre seguendo il nostro Bollettino di Previsione, i vari commenti degli esperti e degli appassionati sul nostro Forum e brevi analisi e dettagli sulle situazioni più curiose e didattiche sulla nostra pagina ufficiale Facebook.
 
Vorremmo concludere l’editoriale con un piccolo approfondimento relativo all’interessante e dettagliato nuovo rapporto dell’Intergovernmental Panel for Climate Change (Ipcc) del 27 settembre 2013 sui cambiamenti climatici su scala mondiale. Ebbene, il rapporto sostanzialmente conferma il global warming e le tendenze dei cambiamenti climatici in atto. In particolare l’aumento della temperatura dell’atmosfera (dal 1900 la temperatura media del pianeta è cresciuta di 0.89 °C e ciascuno degli ultimi tre decenni è stato il più caldo dei precedenti), e degli oceani (l’incremento del livello del mare dal 1900 è in media di 19 cm), e la diminuzione dell’estensione e del volume del ghiaccio terrestre. Il principale responsabile del cambiamento in atto tra i gas sarebbe l’aumento di concentrazione di anidride carbonica (CO2); ad esempio, la concentrazione di biossido di carbonio nell’atmosfera è cresciuta di più del 20% rispetto al 1958 e di circa il 40% dal 1750). Il rapporto riporta come le attività antropiche, l’uso dei combustibili fossili e la deforestazione abbiano causato più della metà degli effetti prima riportati. Ed anche le proiezioni per il futuro indicherebbero un’ulteriore crescita della temperatura e, più in generale, ulteriori cambiamenti climatici. Il rapporto conclude riportando come, per arginare questo circolo vizioso, occorrerebbero urgenti e importanti riduzioni delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra”.
 
Buona settimana e buon proseguimento a tutti.

 


Giuseppe Aceti - Staff CML

 
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