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12 Maggio - Tarda primavera instabile e dinamica   Inserito il› 11/05/2013 23.44.53
La settimana tra il 5 ed il 12 maggio 2013 ha visto sul nostro territorio un tipo di tempo spesso instabile, a tratti perturbato, con frequenti temporali in un quadro termico in linea con quanto atteso per il periodo. Riviviamo il periodo grazie all'editoriale del nostro Giuseppe Aceti  
 
Domenica 12 maggio 2013 - ore 00:00
 
 
Settimana trascorsa all’insegna dell’instabilità, con frequenti episodi temporaleschi e di instabilità. Proviamo a ripercorrere anche “visivamente” quanto molti di noi hanno osservato nella settimana appena trascorsa. Ecco ad esempio nel pomeriggio di martedì 7 maggio (immagine di sinistra) l’arrivo di un temporale a Capergnanica (CR), che ha poi colpito Palazzo Pignano e tutta la zona lungo la "Melotta" da Sergnano a Trescore. Foto di Stefano Begotti. Nell’immagine di destra vediamo invece come frequentemente in settimana, al seguito di passaggi instabili, il ritorno del sole è stato accompagnato variopinti arcobaleni, come occorso a Casasco d’Intelvi (CO) nel pomeriggio di lunedì 6 maggio 2013. Fonte: MeteoComo. 
 
 

Buona giornata a tutti dallo staff  CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
 
Il tempo settimana tra il 5 ed il 12 maggio 2013 ha visto sul nostro territorio un tipo di tempo spesso instabile, a tratti perturbato, con temperature sostanzialmente in linea con quanto atteso per il periodo. Abbiamo così assistito all’alternarsi di giorni grigi e piovosi, di giorni con sole al mattino ma col successivo sviluppo di temporali pomeridiani, a giorni variabili. Anche le immagini scelte per il presente editoriale vogliono riassumere visivamente il tempo della settimana: episodi di instabilità spesso temporalesca dove poi, passato il maltempo, si è più volte assistito al ritorno al bel tempo magari con tanto di arcobaleno!
 
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nella settimana appena trascorsa sul nostro territorio a livello meteorologico.
 
Già da domenica scorsa 5 maggio, e fino a martedì 7 maggio, la nostra regione è rimasta in balia di un attivo vortice depressionario posizionato in area Mediterranea; tale vortice ha così portato tempo incerto e a tratti perturbato sulla nostra regione. La situazione è evoluta lentamente in quanto la presenza di un campo di alta pressione sull'Europa orientale ha determinato una situazione di blocco, e quindi un rallentamento della fase di esaurimento della depressione. Data la posizione dell’ampio minimo depressionario, posizionato ad esempio alle 12 di lunedì 5 maggio sulle coste adriatiche dell’Italia centro-meridionale, si sono avute nubi e precipitazioni sulla Lombardia, soprattutto nell'area compresa tra Prealpi e Appennino e segnatamente sulla fascia centro-orientale del territorio, con le aree alpine più settentrionali e la fascia occidentale che sono risultate un po' ai margini. Ma andando con ordine, domenica 5 maggio piogge diffuse sul territorio, con accumuli mediamente attorno a 10-20 mm su buona parte della regione (più scarsi sulla fascia settentrionale del territorio e poco più abbondanti su sud-est regione, con punte fino a 45 mm nel Mantovano). Lunedì 6 maggio invece le precipitazioni hanno gradualmente assunto carattere di rovescio o temporale, con accumuli quindi irregolari che hanno oscillato tra i pochi mm ed i 25 mm del Monzese e del Mantovano (sino ai 51 mm di Piubega, MN). Martedì 7 maggio invece, le precipitazioni sono avvenute esclusivamente sotto forma di temporale o rovescio, ed hanno colpito in modo disomogeneo la regione lasciando ancora ai margini le aree più settentrionali ed occidentali della regione. La fascia di alta pianura e pedemontana tra comasco orientale e bresciano sono risultate le più interessate dai fenomeni, con forti temporali spesso stazionari che hanno portato ad accumuli localmente oltre i 40-50 mm di pioggia in poco tempo; si sono così accumulati sino ai 66 mm a Cortenuova di Monticello B.za (LC).
 
A metà settimana invece, tra mercoledì 8 e giovedì 9 maggio, il vortice depressionario responsabile del maltempo di inizio settimana si allontanava definitivamente verso oriente lasciando così spazio a 2 giornate di tempo prevalentemente stabile e per lo più assolato (con solo locali e brevi temporali nella giornata di mercoledì, segnatamente su mantovano e su rilievi Bergamaschi). Valori termici sono risultati in aumento così che le temperature massime sono risalite al piano fino a 25-27 °C, dandoci anche per qualche ora la sensazione di caldo.
 
Ma il quadro instabile non dava tregua: dall'Atlantico una nuova ampia saccatura interessava la parte occidentale del continente che si è fatta strada tra l'alta pressione delle Azzorre in Atlantico ed un' alta pressione sull'Europa orientale. Maltempo quindi anche sulla Lombardia tra venerdì e sabato mattina, con piogge e rovesci prima sulla fascia occidentale del territorio e temporali poi sul resto della regione. Dal tardo pomeriggio di venerdì infatti il mesominimo formatosi sulla pianura padana ha portato fenomeni temporaleschi su buona parte della regione (escluso l’angolo occidentale), con fenomeni anche forti. Il peggioramento a cavallo tra venerdì e sabato ha quindi portato sul territorio regionale tra 10/20 mm quasi ovunque, più abbondanti nelle zone colpite da temporali, come la parte occidentale della città di Milano (a Milano Brera ad esempio nella serata di venerdì sono caduti oltre 65 mm di pioggia in circa 2 ore di temporale!) e su buona parte del Cremonese. Dopo la pausa soleggiata di sabato mattina poi, dal pomeriggio si è assistito alla formazione di nuovi temporali, che sono risultati localmente forti ed hanno portato grandinate significative facendo rilevare anche qualche danno (come sulla Brianza Comasca, nella Bergamasca e nel Cremonese).
 
E come proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche confermano  come oggi, domenica, possa tornare un po’ d’instabilità segnatamente su area centro-orientale del territorio; la prossima settimana invece dovrebbe iniziare all’insegna del bel tempo mentre un possibile guasto viene visto dai modelli dalla metà della prossima settimana, col ritorno del maltempo. Data la dinamicità prevista per la prossima settimana, vi consigliamo di tenervi aggiornati come sempre seguendo il nostro Bollettino di Previsione, i vari commenti degli esperti e degli appassionati sul nostro Forum e brevi analisi e dettagli sulle situazioni più curiose e didattiche sulla nostra pagina ufficiale Facebook.
 
Vorremmo concludere l’editoriale con due brevi notizie recenti legate a possibili cambiamenti climatici nel futuro prossimo. La prima notizia è riferita ad un recente studio condotto dalla NASA che mostra come l'aumento della concentrazione del biossido di carbonio (CO2) potrebbe modificare la distribuzione delle piogge nel mondo nei prossimi anni. I modelli di simulazione mostrano infatti come il riscaldamento prodotto dall'aumento della CO2 potrebbe cambiare la frequenza e l'intensità delle piogge in modo tale che le zone con estremi precipitativi (le zone siccitose così come quelle che ricevono piogge abbondanti) aumenteranno, mentre le aree che ricevono piogge moderate sono destinate a diminuire; inoltre, lo studio evidenzia come anche sulle zone piovose si prospetta un incremento della durata dei periodi siccitosi. La seconda notizia è riferita a risultati emersi dal rapporto tecnico di MeteoSvizzera «Scenari climatici per la Svizzera - una panoramica regionale» con dati anche sul Sud delle Alpi (quindi parte del nostro territorio), che evidenzia come molto probabile che fino alla metà di questo secolo le temperature medie aumenteranno in tutte le stagioni, con conseguenze quali il sensibile aumento dei giorni estivi (che potrebbe passare dagli odierni 50 circa fino a raggiungere 65-80 giorni all’anno), l’aumento della durata del periodo vegetativo di 30-50 giorni con la pausa vegetativa che si potrebbe ridurre a poche settimane durante i mesi invernali, una sensibile diminuzione dei giorni di gelo, il dimezzamento dei giorni con neve fresca nelle città e diminuzione delle precipitazioni medie estive, oltre al mutamento delle condizioni meteorologiche estreme con estati che vedranno periodi di caldo più lunghi ed ondate di caldo più intense.
Saranno vere queste previsioni piuttosto “catastrofistiche”? AI posteri l’ardua sentenza …
 
Buona domenica e buona settimana a tutti. A settimana prossima.
 
Giuseppe Aceti - Staff CML
 
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