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.: Lunedì 2 dicembre 2024
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G. Aceti - Staff CML |
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La settimana che avvia la terza decade del mese più freddo dell'anno non porta particolari emozioni meteo. Riviviamo tale settimana grazie all'editoriale del nostro Giuseppe Aceti Domenica 27 gennaio 2013 - ore 00:00 Lunedì 21 gennaio 2013. In una settimana senza particolari eventi meteo, riportiamo visivamente una curiosità di inizio settimana dove il peggioramento del weekend scorso ha portato neve su Alpi e Prealpi ma gelicidio su parte degli Appennini , quantomeno a quote medio-basse. Ecco quindi, nella giornata di lunedì 21 gennaio, la cittadina di Foppolo (BG), Alpi Orobie Bergamasche, Alta Valle Brembana (Foto di Gino Galizzi, valbrembanaweb) abbondantemente innevata mentre ai piedi del Monte Alfeo, sull Appennino ligure in provincia di Piacenza, a circa 800 m di quota, alberi avvolti dal ghiaccio a seguito di gelicidio (fonte: turbolic) | Buona giornata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"! Il meteo della settimana che avvia la terza decade di gennaio ha mostrato un tipo di tempo interlocutorio e senza grandi emozioni rispetto a quanto sia lecito aspettarsi dal mese più freddo dell’anno; sono così mancati al piano neve, freddo e fenomeni “emozionanti”. La settimana appena trascorsa ha infatti visto prima tempo “grigio”, poi più soleggiato (e in parte nebbioso) ma comunque in un contesto termico poco freddo, a tratti addirittura piuttosto mite. Stagione invernale che quindi, sul nostro territorio, nel 2013 non ci ha ancora fatto vivere il freddo più consono al periodo! Le immagini scelte per l’editoriale vogliono mostrare visivamente un fatto curioso occorso il primo giorno della settimana, cioè lunedì 21 gennaio, quando l’afflusso di aria umida dai quadranti meridionali in un contesto appena freddo ha prodotto nevicate su Alpi e Prealpi mentre sull’Appennino si sono osservati diffusamente fenomeni di gelicidio. Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nell’ultima settimana sul nostro territorio a livello meteorologico. A livello sinottico la settimana è iniziata con buona parte dell’Europa centro-occidentale che veniva interessata da un flusso di correnti nord-atlantiche, all'interno delle quali si sono inseriti a più riprese alcuni fronti nuvolosi che hanno portato alcune precipitazioni sul nostro territorio nella prima parte della settimana. Lunedì 21 gennaio quindi, precipitazioni diffuse sul territorio con accumuli per lo più compresi tra 5 e 10 mm (fino a 15 mm sulla fascia pedemontana e sui rilievi Prealpini). La neve in questa fase è caduta a quote medio-basse, attorno ai 500-700 m di quota, accumulando sino a 14 cm ai 1200 m di Zambla (BG). Martedì 22 e mercoledì 23 gennaio sono state 2 giornate molto simili, con deboli precipitazioni sparse su tutto il territorio con accumuli giornalieri contenuti entro i 2-3 mm. Temperature stazionarie nella prima parte della settimana, con valori piuttosto miti per il periodo: temperature minime al piano attorno allo 0 °C mentre i valori massimi hanno oscillato attorno a 4/8 °C. Da giovedì invece, la circolazione depressionaria formatasi sul Mediterraneo centro-occidentale a seguito della discesa di aria fredda legata al flusso di correnti nord-atlantiche (depressione che ha portato precipitazioni diffuse su buona parte dell’Italia Centro-Meridionale), andava a spostarsi verso Sud/Est; sull'Europa centrale si consolidava invece un campo di alta pressione, che favoriva un deciso miglioramento del tempo sul nostro territorio. Giovedì infatti i valori di temperatura massimi registrati al piano sono diffusamente risultati attorno ai 10 °C. Nel weekend invece, la posizione dell’anticiclone sull'Europa centro-orientale ha favorito un debole afflusso di aria fredda da Nord-Est sul Nord Italia; sul nostro territorio quindi tra venerdì e ieri, sabato, cieli grigi per nuvole basse alternate a brevi schiarite in un contesto di generale lieve calo delle temperature. E come proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche ad oggi confermano come già oggi nel pomeriggio ed entro domani il nostro territorio sarà interessato dal passaggio di una debole perturbazione che potrebbe portare alcune deboli precipitazioni; ma già da martedì l'alta pressione dovrebbe tornare ad ergersi sul Mediterraneo occidentale interessando anche l'Italia proprio nei giorni della Merla (tradizionalmente i più freddi dell'anno); l’anticiclone dovrebbe essere alimentato da una significativa risalita di aria calda e stabile in quota dalle latitudini subtropicali, che dovrebbe favorire bel tempo su gran parte dell'Italia e del nostro territorio, con possibili nebbie al piano e temperature in deciso aumento, soprattutto in montagna. Pare quindi che anche i prossimi giorni non vedano per i tanti meteo appassionato particolari emozioni ne eventi “invernali”. Per tutti gli aggiornamenti comunque, vi consigliamo come sempre di seguire il nostro Bollettino di Previsione, i vari commenti degli esperti e degli appassionati sul nostro Forum e brevi analisi e dettagli sulle situazioni più curiose e didattiche sulla nostra pagina ufficiale Facebook. Vorremmo concludere l’editoriale partendo da un fatto storico, occorso esattamente 68 anni fa (era il 27 gennaio 1945) in un paesino della Polonia meridionale, ad Oświęcim. Erano le 5 del mattino, la temperatura era attorno allo 0 °C, il cielo grigio ma il clima non gelido dopo un periodo di freddo intenso (come confermato dalle mappe di Reanalisys di Wetterzentrale, che evidenziano sulla Polonia meridionale una temperatura ad 850hpa di circa -3 °C in un contesto di Bassa Pressione). Durante quella mattina, come ci ha raccontato Yakov Vincenko (fonte: ANPI) un soldato dell’Armata Rossa sovietica allora diciannovenne, le truppe sovietiche raggiunsero il campo di sterminio di Oświęcim (in tedesco Auschwitz). Yakov racconta “Ho passato il primo filo spinato alle 5 di mattina: era buio. Non era gelido, solo tracce di neve marcia. Al riparo di un bidone ho visto il maggiore Shapiro spalancare un grande cancello. Solo dopo anni ho appreso di aver assistito allo schiudersi dell’ingresso dell’inferno, sotto la scritta Arbeit macht frei”. Da quel giorno di 68 anni fa quindi, con l’apertura dei cancelli e la liberazione dei pochi prigionieri superstiti dal campo di sterminio di Auschwitz, il 27 gennaio è simbolicamente divenuta in molte nazioni del Mondo (compresa l’Italia), Il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata ogni anno nella data odierna come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo, dell'Olocausto, della Shoah. Anche noi quindi, nell’anniversario di questo evento, doverosamente partecipiamo a questa giornata … Buona settimana e buona continuazione a tutti.
Giuseppe Aceti - Staff CML
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