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6 Gennaio - Inizio 2013 dinamico, con spunti “primaverili”   Inserito il› 06/01/2013 22.08.01
Inizio del 2013 dinamico; si passa repentinamente da un clima fresco con  pioggia e neve a quote basse fino a 3 giornate "primaverili" sorpattutto sul Nord-Ovest, dove si registrano diversi record di caldo ... Riviviamo la settimana a cavallo tra 2012 e 2013 grazie all'editoriale del nostro Giuseppe Aceti
 
 
Domenica 06 genaio 2013 - ore  22:00
 
  
 

Didascalia immagini. Riassunto visivo delle contrapposte condizioni meteo osservate nel primi giorni del 2013. Dalla stessa webcam di Pizzino, frazione di Taleggio (BG), 985 m slm in Val Brembana (Prealpi Orobiche) vediamo il paesaggio bianco e invernale di mercoledì 2 e lo stesso paesaggio più “primaverile e mite” della mattina di venerdì 4 gennaio. Fonte: www.valbrembanaweb.org  

Buona Buona serata a tutti dallo staff  CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
 
Il tempo della settimana a cavallo tra il 2012 ed il 2013 ha mostrato un tipo di tempo piuttosto dinamico, e sul finire della settimana con caratteristiche “estreme”. Sul nostro territorio infatti la settimana è partita, negli ultimi giorni del 2012, con clima soleggiato e qualche nebbia in un contesto piuttosto mite; è poi proseguito fresco con pioggia e neve nei primi 2 giorni dell’anno per poi tornare bello ed estremamente mite (a tratti caldo) sul finire della settimana, quando si sono registrate temperature “record” per gennaio (segnatamente sulla fascia occidentale del territorio), più consone della stagione primaverile. Le immagini scelte per l’editoriale vogliono provare a riassumere visivamente le contrapposte condizioni meteo osservate nei primi giorni del 2013. Prendendo una webcam attorno ai 900 m slm in Valbrembana possiamo osservare come il 2 gennaio la neve ricopriva tutto e dava al paesaggio un aspetto invernale mentre già la mattina del 4 gennaio la neve si era sciolta e, anche visivamente, il paesaggio “appariva” immerso in un clima decisamente mite.   
 
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nell’ultima settimana sul nostro territorio a livello meteorologico.
 
Negli ultimi giorni del 2012 l'Europa centro-meridionale e l’area Mediterranea veniva abbracciata da una vasta area di alta pressione che si espandeva dall’Atlantico. Bel tempo sulla nostra regione, con giornate soleggiate e nebbia presente prevalentemente nelle ore più fredde e confinata sulla bassa pianura. Clima piuttosto mite per il periodo quindi, così che al piano le temperature minime dell’ultimo giorno dell’anno risultavano attorno allo 0°C mentre i valori massimi si sono spinti spesso oltre i 10 °C (fino a superare i 12 °C), segnatamente su medio-alta pianura e sulla fascia pedemontana.
 
Nel frattempo la depressione d'Islanda continuava a dominare il tempo sul nord Europa e pilotava, proprio il primo giorno dell’anno, una veloce perturbazione sul nostro territorio. Tempo quindi che è andato peggiorando e che ha visto precipitazioni diffuse tra il giorno 1 ed il giorno 2 su tutta la regione. Sono così caduti sul nostro territorio mediamente 10-15 mm di pioggia al piano (poco inferiori sulla fascia settentrionale e un po’ più abbondanti su quella  meridionale). La neve è caduta a quote piuttosto basse, oltre i 500-600 m. sulle Alpi (con accumuli contenuti per lo più entro i 5-10 cm) e dai 200-300 m. sull’Appennino, dove le precipitazioni poco più abbondanti hanno portato, oltre i 600-700 m di quota, accumuli sino a 15-20 cm e più di neve fresca. Calo termico quindi, con temperature massime che, tra il giorno 1 e il giorno 2, si sono mantenute al piano per lo più tra 2 e 5 °C.
 
Già nelle ore serali del 2 gennaio però l'alta pressione delle Azzorre andava nuovamente ad allungarsi verso l'Europa centrale, arrivando quindi ad interessare gran parte del continente. La struttura di alta pressione è risultata ben consolidata sia in quota che al suolo e la sua posizione ha favorito l'arrivo di aria molto calda per il periodo sulla nostra regione. Infatti, la particolare posizione dell'alta pressione ha portato la massa d’aria già molto calda presente a Nord dell’Italia a scaldarsi ulteriormente discendendo sotto forma di föhn sul nostro territorio dalla catena alpina (data la distribuzione del campo di pressione atmosferica caratterizzato da un forte gradiente barico tra i due versanti delle Alpi, con circa 12 hpa di differenza tra Nord e Sud delle Alpi tra venerdì e domenica); a questo aggiungiamo il normale riscaldamento per compressione adiabatica delle masse d’aria in regime di alte pressione ed ecco spiegati i valori termici da record registrati sul nord-ovest regione tra venerdì ed oggi.  Già nella giornata di giovedì infatti diverse località al piano sulla fascia pedemontana occidentale hanno superato i 20 °C nelle temperature massime (segnatamente su Varesotto e Comasco), mentre sabato il caldo primaverile ha interessato più diffusamente anche la medio-alta pianura occidentale, portando diffusamente temperature che mediamente vengono registrate in tarda primavera. Così, Su Varesotto, Milanese, Monza e Brianza, Comasco e Lecchese si sono registrate temperature minime anche superiori a 10 °C (fino ai 13,7 °C di Anzano del Parco CO), e temperature massime quasi ovunque oltre i 20-22 °C (fino ai  23,6 a Jerago con Orago VA); anche le temperature medie della giornata sono risultate “da tarda primavera” oscillando su tali aree tra i 16 ed i 18 °C! Anche oggi domenica, il vento di caduta ha interessato (e sta ancora interessando) la fascia nord-occidentale della regione, ed anche oggi diverse località hanno superato i 20 °C nei valori massimi!
 
E come proseguirà il tempo nei prossimi giorni? Le ultime emissioni modellistiche ad oggi confermano come l’Alta pressione ed il tempo stabile dovrebbero tenerci compagnia ancora per alcuni giorni, anche se in un contesto che lentamente tornerà su valori più consoni alla stagione invernale. Va poi detto come, a livello di stratosferico, il Vortice Polare pare ormai destinato a splittare a propagarsi dalla stratosfera alla troposfera e a separarsi in due tronconi; il primo dovrebbe raggiungere l’area Canadese mente il secondo dovrebbe raggiungere la Siberia e l'Europa nord-orientale creando un'intensa struttura depressionaria ricolma di aria gelida; questo potrebbe porre le basi per una possibile (ma non certa!) ondata di gelo sull'Europa ad opera del lobo siberiano del Vortice nella seconda decade del mese. Per ora rimane solo una possibile “linea di tendenza”; quanto meno è piuttosto probabile il ritorno ad un clima più tipicamente invernale attorno alla metà mese! Per tutti gli aggiornamenti del caso, vi consigliamo come sempre di seguire il nostro Bollettino di Previsione ed i vari commenti degli esperti e degli appassionati sul nostro Forum.
 
Concludiamo il primo editoriale del 2013 riportando una breve sintesi delle caratteristiche eccezionali a livello climatico che hanno contraddistinto l’anno 2012 appena concluso. Innanzitutto, a livello generale, il principale aspetto positivo è il restringimento del Buco d’Ozono  come non capitava da molto tempo; il principale aspetto negativi è il rimpicciolimento da record  della Calotta Polare Artica. Più in generale è proseguito l’effetto del “global warming” (con temperature eccezionalmente elevate nei primi anni del XXI secolo e nel 2012, ben al di sopra dei valori medi dei decenni precedenti) causato anche dall’aumento osservato delle concentrazioni di anidride carbonica (gas serra) in Atmosfera. (fonte: meteogiuliacci.it)
 
Entrando più in dettaglio di singoli eventi, a livello planetario il 2012 ha visto la devastazione  dell’uragano Sandy sul Nord America, ma anche la siccità ed il caldo da record negli USA, le vaste inondazioni causate dai cicloni tropicali in Madagascar e nelle Filippine. In Italia il 2012 è stato l’anno di una delle più intense ondate di gelo e neve degli ultimi decenni, ma anche di una delle estati più calde dell’ultimo secolo, seconda probabilmente solo a quella del 2003. Sulla Lombardia ricordiamo più in dettaglio nel 2012, grazie anche agli articoli dei nostri collaboratori del Centro Meteo Lombardo, l’imponente "sfondamento" del muro del Föhn del 5-6 gennaio, la straordinaria ondata di gelo di Febbraio, le importanti ondate di caldo in primavera (30 Marzo: caldo di stampo quasi estivo sulla Lombardia) in estate (22 Agosto: una tra le più calde giornate estive degli ultimi anni) ed in autunno (22 Ottobre: il culmine di una delle più calde ottobrate), oltre alla la neve abbondante di metà dicembre su tutta la regione. Ed anche il 2013, con l’ondata di caldo primaverile appena vissuta, è subito partito con fenomeni estremi, da record …
 
Buona settimana e ancora buon 2013 a tutti.
 
 Giuseppe Aceti - Staff CML
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