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5 Agosto - Sempre caldo su buona parte dell'Italia, ma con qualche eccezione   Inserito il› 05/08/2012 18.46.22
 
Italia divisa in due dal punto di vista meteorologico: continua l'estate torrida al centro-sud, mentre la regione alpina - e talvolta la pianura - è interessata da numerosi episodi di instabilità. Caldo che nel complesso persiste in Lombardia, ma senza troppi eccessi. Editoriale di Matteo Dei Cas.
 
 
Domenica 5 Agosto 2012 - ore  17:00
 
Carta rielaborata della rianalisi delle anomalie dei geopotenziali alla quota di 500 hPa dal 15 di giugno alla fine di luglio, in cui ben si vedono i due flussi di alta e bassa pressione che hanno dominato questi primi due terzi dell'estate 2012.
 

Buon pomeriggio a tutti e ben ritrovati per una nuova e sintetica edizione estiva della Prima pagina!

Prosegue il grande caldo su buona parte dell'Italia, ad eccezione dell'estremo Nord-Ovest e della Regione Alpina.
Una serie di pulsazioni subtropicali ben ravvicinate continua ad interessare in particolare le regioni centro-meridionali, dove il caldo padroneggia
pressocchè ininterrottamente ormai dalla metà di giugno, fatta eccezione dell'unico break estivo registrato tra il 22-24 luglio, quando un vortice depressionario è riuscito ad affondare fino al profondo sud.

Alcune delle nostre regioni italiane, in particolare la Puglia, rivivono un'estate torrida per certi aspetti paragonabile alla temibile annata del 2003, non tanto per i record raggiunti dalle temperature - per ora ancora imbattuti - quanto invece per la tenacia e per la persistenza del caldo. Lo stesso non si può dire per quanto riguarda le regioni settentrionali, dove è pur vero che stiamo vivendo una lunga serie di giornate afose, ma nel complesso moderatamente calde con valori non più di un paio di gradi superiori alla media.

Come possiamo quindi spiegare questa persistenza del caldo estivo? La sinottica illustra una situazione di blocco che, a parte poche variazioni sul tema, vede protagonista una depressione sulle Isole Britanniche ed una figura di alta pressione antagonista ben strutturata in quota, che trae le radici dall'entroterra africano. Per chi volesse approfondire ulteriormente le cause di questa monotona configurazione, la rete internet offre numerossissimi spunti. La giovane branca della meteorologia che studia le cause a partire dalle zone lontane del nostro paese (teleconnessioni), ipotizza una linea di convergenza degli alisei più elevata di latitudine ed una superficie del medio Oceano Altlantico un po' più fredda del solito.

Torniamo invece ad osservare un po' più da vicino il tempo di casa nostra.
Mentre la Bassa Lombardia vive senza troppi disturbi un'estate moderatamente calda, i settori settentrionali della nostra regione ed in particolare le Alpi
continuano a trovarsi in una "sorta di terra di nessuno", senza ristentire pienamente degli effetti dell'alta pressione: questo permette l'ingresso occasionale di infiltrazioni di aria umida ed instabile, e quindi il passaggio di qualche sistema temporalesco.

Gli episodi di instabilità, guarda a caso, si concentrano più che altro nei giorni a cavallo del week-end, quasi a volere rovinare le escursioni fuori porta di chi non è ancora partito per le ferie. L'ultimo fine settimana di luglio ad esempio è stato caratterizzato dal passaggio di un sistema temporalesco che è sconfinato sull'Alta Pianura: segnalata anche qualche grandinata sul Comasco nella serata di sabato 28, ed in genere accumuli fino a 25-30 mm anche in Brianza e nel Lecchese. I temporali nel corso di Domenica notte hanno poi raggiunto le Orobie, le valli Bresciane e la Valtellina.

Tra lunedì 30 e martedì 31 luglio è comparso poi in scena l'anticiclone delle Azzorre, pur con qualche infiltrazione instabile da Ovest associata a temporali in montagna, spiccatamente sui settori nord-orientali delle Alpi e soprattutto in Alto Adige, dove in effetti in questi ultimi giorni è piovuto parecchio. In pianura le correnti si sono disposte dai quadranti orientali, avvettando masse d'aria continentali originariamente calde (sui Balcani in estate non fa certamente freddo!), che umidificandosi sull'Adriatico hanno contribuito ad accentuare la cappa di afa, complice a tratti una nuvolosità irregolare ed improduttiva. Un disagio poi aggravato dal contenuto calo termico notturno, più sensibile nei grandi centri urbani dove le temperature minime in certi casi non sono scese sotto i 23/24°C.

Una nuova pulsazione subtropicale in quota si è affacciata nella giornata di mercoledì, quasi a volere inaugurare il primo giorno del mese di Agosto. Le temperature si sono innalzate in quota, pur in modo non ecclatante ed è comunque calato in parte anche il tasso di umidità, dando un temporaneo sollievo all'afa. La colonnina di mercurio per tutto il corso di questa settimana ha raggiunto costantemente i valori massimi di 31/33°C con qualche punta di 34/35°C sulla Bassa: valori significativi, ma non eccezionali per il periodo. Più caldo invece al centro-sud dove si registrano temperature massime sempre vicine ai 36-38°C, valori anche qui non eccezionali ma persistenti da diverse settimane.

E mentre il solleone imperversa incontrastato sulle nostre spiagge, la stessa cosa non si può affatto dire sulle nostre montagne con un nuovo fine settimana ancora una volta contrassegnato da tempo instabile e relativamente più fresco. Rovesci e temporali sono tornati da ieri sera ad interessare in modo organizzato le Alpi e le Prealpi, sospinti in un letto di correnti sud-occidentali moderatamente perturbate. Un sistema temporalesco piuttosto complesso si è sviluppato sul Piemonte, per interessare in serata l'Alto Varesotto, il Canton Ticino, l'Alto Lario, la Valchiavenna e le Orobie con accumuli di pioggia fino a 30 mm.

Poco dopo la mezzanotte di oggi il sistema temporalesco ha terminato la sua corsa sulla Lombardia interessando l'Alta Valtellina, per poi dare origine ad ampie schiarite nel corso della nottata.
Sempre questa notte il maltempo ha infierito ancora una volta in Alto Adige, dove veri e propri nubifragi hanno provocato numerosi dissesti idrogeologici, e purtroppo anche due vittime.
In Pianura Padana nessun fenomeno, a parte qualche isolata raffica di vento temporalesca, che comunque non ha dato più di tanto sollievo all'afa notturna. Dopo una mattinata pressocchè ovunque soleggiata, il cielo è tornato a movimentarsi sui rilievi, dove entro la tarda serata è atteso qualche isolato temporale.
 
Nei prossimi giorni sembra delinearsi un graduale cambiamento dell'assetto sinottico europeo: a partire dalla seconda metà della prossima settimana l'alta pressione dovrebbe conquistare il centro-europa, sbloccando il vortice depressionario che da diverse settimane insiste sulle Isole Britanniche. Il caldo estivo continuerà a dominare incontrastato il Sud-Italia, mentre sulla nostra regione dovremmo continuare a vivere un'estate moderatamente calda e senza eccessi. Non è detto che non manchino nuove chanches temporalesche sui settori orientali, e magari anche in pianura.
 
Per ora è tutto. Buon proseguimento, e per chi è in partenza un augurio di buone ferie! 
 

                                                                                                              Matteo Dei Cas - Staff CML

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