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11 Marzo 2012 - Marzo pazzerello   Inserito il› 12/03/2012 20.24.57
 
Marzo pazzerello come vuole la tradizione, grazie al rapido passaggio di una perturbazione atlantica. Piogge distribuite un po' su tutta la nostra regione e neve fino a quote collinari. Ma si tratta solo di una parentesi dinamica, presto colmata dal ritorno dell'alta pressione. Editoriale a cura del nostro Giuseppe Aceti.
 
 
Domenica 11 Marzo 2012 - ore  00:00 
 
 
 
 
 

Didascalia immaginiMarzo "pazzerello": ecco come si presentavano alcune località del nostro territorio nella settimana appena trascorsa. Nella prima immagine (di sinistra), vediamo come martedì 6 marzo al mattino le precipitazioni della perturbazione giunta sul nostro territorio che ha interessato segnatamente la fascia occidentale ha portato precipitazioni nevose fino a quote molto basse; qui siamo ad esempio a Casasco d’Intelvi (CO), a poco più di 800 m d’altezza (Fonte: www.meteocomo.it). Nella seconda immagine vediamo come a metà settimana il tempo sia tornato al bello, come ad esempio a Sale Marasino (BS) che vediamo nella bella giornata assolata del 7 marzo (Fonte: www.meteopassione.com). Nella terza immagine (di destra) vediamo invece come giovedì sera e venerdì mattina il cielo sia tornato a coprirsi e ad “incupirsi”, con alcuni deboli piovaschi come a Como nella mattinata di venerdì 9 marzo (Fonte: www.meteocomo.it)

 
 

Buona domenica a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
 
Alcune filastrocche sui mesi dell’anno, che tendono ad attribuire delle qualità “specifiche” ai vari mesi per renderli riconoscibili, portano spesso ad identificare il mese di marzo con l’aggettivo “pazzerello”, ovvero caratterizzato da clima “capriccioso” con frequenti e repentini cambiamenti del tempo. E’ un po’ quello che è capitato nella settimana appena trascorsa, così che sul nostro territorio abbiamo visto alternarsi sole e pioggia (a tratti neve sino a quote molto basse), clima mite a clima più freddo, giorni sereni e giorni nuvolosi e ventosi. Anche le immagini scelte nell’editoriale di questa settimana vogliono rappresentare visivamente i repentini cambiamenti ed alcune delle sfaccettature che il tempo ha mostrato sul nostro territorio negli ultimi giorni. 
 
Ma vediamo ora più in dettaglio quanto accaduto nell’ultima settimana sul nostro territorio. A livello sinottico, come già accennato nell’editoriale precedente, una perturbazione in arrivo dall'Inghilterra si è approssimava nel tardo pomeriggio di domenica sulla nostra regione. Lunedì la depressione annessa a tale perturbazione, grazie alla formazione di un minimo depressionario orografico sul mar Ligure, ha (finalmente) portato piogge significative specie sull'ovest della regione e su parte dei rilievi. Tale perturbazione ci ha interessati fino alla giornata di martedì quando il minimo depressionario responsabile del maltempo è traslato verso sud-est lasciando in giornata un progressivo miglioramento sulla nostra regione. In termini precipitativi, si sono alternati alcuni rovesci (anche temporaleschi) a piogge più diffuse ed insistenti; queste ultime hanno riguardato segnatamente l’ovest Lombardia, Piemonte e Liguria. In termini di accumuli, i quantitativi medi caduti sono stati maggiori sull’Ovest regione, per poi decrescere andando verso Est. Si sono così registrati mediamente 40-60 mm (e più) su Varesotto, 25-50 mm su Pavese ed ovest Milanese, 15-30 mm su Comasco e Lecchese, 15-20 mm su Monza e Brianza e Valtellina, 5-15 mm su est Milanese, Lodigiano e Bergamasco, fino ad arrivare ai pochi millimetri (in taluni casi nemmeno quelli) su Cremonese e Mantovano.
 
La depressione ha portato con sé anche un po’ di aria fredda, che ha fatto scendere le temperature e che, soprattutto tra lunedì sera e martedì, ha permesso, date le precipitazioni moderate sulla fascia occidentale della regione, di rivedere la neve fino a quote basse. I fiocchi bianchi hanno quindi raggiunto i 300-400 m di quota sulle colline di Varesotto e Comasco (accumulando mediamente però oltre i 500 m ), più in basso sul Pavese dove la neve si è localmente spinta fin verso i 150 m di quota (accumulando però oltre i 200-300 m). 
 
Mercoledì si è assistito ad un miglioramento del tempo grazie ad un aumento momentaneo della pressione. Al piano, nelle zone che hanno beneficiato del cielo sereno anche nelle prime ore del mattino, si è così tornati sotto gli 0 °C nei valori minimi (che negli altri giorni sono oscillati mediamente al piano tra 1 e 5 °C). Durante tutta la settimana comunque le temperature hanno oscillato nei valori minimi mentre sono state piuttosto stazionarie nei valori massimi, per lo più compresi al piano tra 9 e 13 °C.
 
Giovedì invece, dal nord Europa, passando lungo il bordo orientale dell'alta pressione delle Azzorre, un nuovo impulso perturbato si è andato ad adagiare lungo le alpi, con risultati però pressoché nulli in termini precipitativi sulla nostra regione (che risulta in questo caso nel versante  sottovento), con anzi diffusamente effetto favonico tra giovedì e venerdì, segnatamente sulla fascia settentrionale ed occidentale della regione. Solo temporaneamente tra la serata di giovedì ed il primo mattino di venerdì, si è assistito ad un aumento delle nubi data l'entrata di aria più fresca contemporaneamente ad una rotazione dei venti dai quadranti meridionali, che ha però prodotto solo rari e isolati piovaschi sulla fascia settentrionale centro-occidentale della regione, senza comunque apportare accumuli significativi.
 
Nella giornata di venerdì invece, a livello Europeo andava a consolidarsi il ponte di alta pressione tra Atlantico e Russia. Sulla nostra regione, dopo che la circolazione depressionaria  in area Mediterranea ci ha interessati con nuvolosità sino al mattino, dal pomeriggio si è assistito ad ampie aperture ed al ritorno del bel tempo. Bel tempo che è proseguito ieri, sabato, e che probabilmente continuerà anche oggi e nei prossimi giorni, con un ulteriore e progressivo consolidamento dell'alta pressione sull'area centro-occidentale Europea. E’ così quindi atteso un nuovo aumento delle temperature nei prossimi giorni e, purtroppo, nessuna precipitazione.
 
Per il futuro quindi le ultime emissioni modellistiche confermano il probabile soffermarsi sul nostro territorio dell’alta pressione almeno per altri 6-7 giorni; tra l’altro, alta pressione che dovrebbe pilotare correnti settentrionali verso l'arco alpino, con nuovo effetto favonico sulla nostra regione e clima caldo per il periodo. Per tenervi comunque aggiornati sull’andamento del tempo, sperando magari in qualche novità nella seconda metà del mese di marzo, vi consigliamo come sempre di seguire gli aggiornamenti del nostro Bollettino di Previsione ed i vari commenti degli esperti e dei vari appassionati sul nostro Forum. E, dato che il tempo dei prossimi giorni pare non debba regalarci grossi stimoli e grandi emozioni, potrebbe valer la pena approfondire il tempo sulla nostra regione grazie al nostro Atlante dei climi e microclimi della Lombardia!
 
Per finire, una piccola curiosità. Dopo un lungo periodo durante il quale l’attività solare si è mostrata debole, negli ultimi giorni essa è tornata ad essere più intensa, e così dovrebbe continuare anche nei prossimi mesi. Il Sole quindi si è “risvegliato”; ma cosa implicherà per noi tale fenomeno? Beh, gli scienziati parlano di possibili problemi per le telecomunicazioni (ad esempio quelle satellitari e quelle dei sistemi Gps) dato che il flusso di particelle generato dalla tempesta solare andrebbe a perturbare il campo geomagnetico della Terra con effetti su molte delle nostre tecnologie. D’altro canto, non dovrebbero comunque esserci problemi diretti per l’uomo (tranne forse per gli astronauti, e per alcuni aerei che potrebbero vedersi costretti a modificare i piani di volo). (fonte: repubblica.it) E quali effetti potrebbe avere tale fenomeno sul clima? Beh, diversi studiosi hanno evidenziato l’influenza del Sole sul clima della Terra legato all’attività solare, dato da una complessa interazione tra la radiazione solare, l’atmosfera e l’oceano. Possibili fenomeni dell’aumento dell’attività solare sono: un riscaldamento della troposfera tropicale un aumento della forza dei venti alisei, un aumento dell'evaporazione nella zona equatoriale, dell'annuvolamento e delle precipitazioni, con influenze su La Niña e El Niño (fonte: wikipedia). E tutto questo porterà a qualche cambiamento nelle precipitazioni e nel clima anche sul nostro territorio? Beh, staremo a vedere; dati gli ultimi mesi, ovviamente, ce lo auguriamo …
 
Ringraziandovi come sempre per l'attenzione, vi auguriamo una buona domenica e una buona settimana.
 

 
Giuseppe Aceti - Staff CML
 
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