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.: Sabato 2 novembre 2024
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Livio Perego - Staff CML |
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Inizia ufficialmente l'inverno meteorologico 2011/12 all'insegna di un tipo di tempo sonnacchioso e monotono: tutta "colpa", se così vogliamo dire, di un anticiclone delle Azzorre molto invadente e persistente che blocca gli scambi meridiani dalle regioni artiche verso le basse latitudini. Nessuna discesa fredda in vista verso il nostro Paese, nè tantomeno alcuna prospettiva di rientri freddi continentali. Assente la neve sulle Alpi, stagnante e persistente la nebbia in pianura. Inverno ancora lontano...come giustamente dice il nostro Livio Perego. Domenica 4 Dicembre 2011 - ore 22:00 | Sabato 3 Dicembre 2011, ore 12Z - Il grande protagonista di questo anomalo periodo: il possente anticiclone delle Azzorre! | Buona serata e ben ritrovati a tutti gli appassionati meteo con il consueto appuntamento della "Prima Pagina"! Come evidenziato nel titolo di questo articolo e come tutti abbiamo potuto constatare, il tempo meteorologico di quest'ultima settimana è ancora lontano dall'assumere le piene caraterristiche invernali che uno sguardo al calendario suggerirebbe: ricordiamo infatti che dal 1 Dicembre siamo entrati ufficialmente nell'inverno meteorologico, mentre l'inverno astronomico quest'anno inizierà con il prossimo 22 Dicembre. Negli ultimi sette giorni, infatti, la stabilità atmosferica l'ha fatta ancora da padrona con giornate soleggiate e miti sui colli e sulle Alpi, e nebbie diffuse e persistenti in pianura. Due climi quindi nettamente differenti in Lombardia, a seconda della presenza del sole o della nebbia; solo verso il fine-settimana un modestissimo peggioramento ha interessato parte della Lombardia con alcune deboli piogge...ma vediamo i tratti salienti di quest'ultima settimana. Come già accennato, la settimana uscente è iniziata con la predominanza di un'area anticiclonica centrata in Atlantico al largo delle coste portoghesi distesa lungo i paralleli, che ha abbracciato tutto il Mediterraneo centro-occidentale, ivi compresa quindi gran parte dell'Italia e la nostra regione; sulle estreme regioni meridionali italiane è rimasta attiva una certa instabilità "figlia" della depressione che aveva causato molti danni sul Basso Tirreno qualche giorno prima. Tale robusta area anticiclonica ha di fatto "bloccato" qualsiasi ingresso perturbato sulle nostre regioni, facendo scorrere le depressioni atlantiche sul Nord Europa. Tra queste è degna di menzione la depressione che sabato 26 Novembre ha colpito dapprima l'Inghilterra e poi i Paesi Bassi e il Nord della Germania causando molti danni, a causa dei venti tempestosi al suo seguito spesso ben superiori ai 100 km/h. La nostra regione Domenica scorsa 27 Novembre è stata caratterizzata da un afflusso in quota di aria molto mite di estrazione sub-sahariana che ha fatto schizzare lo zero termico nelle prime ore del pomeriggio fino a quasi 3600 metri di altitudine; allo stesso modo si sono registrate temperature molto miti anche a bassa quota, laddove il soleggiamento "ha fatto saltare" lo strato di inversione termica stagnante nei bassi strati. Volendo citare qulache dato estratto dalla nostra rete di stazioni in montagna: Colma di Sormano (quota 1124 mt) temperatura massima di 11.1°C, Valcava (quota 1340 mt) 9.6°C, Monte Penice (quota 1430 mt) 11.9°C, Madesimo (quota 1545 mt) 9.6°C, Livigno Teola (quota 1891 mt) 10.1°C, Lago della Vacca (quota 2360 mt) 8.0°C. Situazione diametralmente opposta in pianura dove strati nebbiosi tenaci e persistenti hanno mantenuto le temperature diurne molto basse, anche quì i numeri valgono più di molte parole: Isola S.Antonio (AL) temperatura massima 5.3°C, Scaldasole (Pavia) 5.2°C, Piadena (CR) 6.0°C, S.Benedetto Po (MN) 5.8°C. Tale situazione è rimasta invariata per quasi tutta la settimana, salvo una certa alternanza della persistenza nelle ore diurne delle nebbie sulle varie zona di pianura che in taluni casi col buio della sera hanno drasticamente ridotto la visibilità orizzontale a poche decine di metri, creando qualche problema alla circolazione stradale. Come aniticipato in precendenza, verso la fine della settimana un debole peggioramento ha interessato la nostra Regione a causa del temporaneso ritiro verso Ovest dell'anticiclone atlantico, che ha permesso l'ingresso di una blanda perturbazione. A parte l'aumento della nuvolosità, tra la giornata di venerdì e parte di ieri, sabato 3 Dicembre, buona parte della Lombardia è stata interessata solo da pioviggini o deboli piogge con neve al di sopra dei 1800-2000 metri; precipitazioni concentrate per lo più nelle province centro-orientali, mentre le zone occidentali e le regione alpina sono rimaste ancora una volta completamente all'asciutto: accumuli di pioggia discreti intorno ai 15-18mm hanno colpito solo le valli interne della provincia di Brescia. Oggi, Domenica 4 Dicembre, si sono ristabilite condizioni simili all'inizio della scorsa settimana, ovvero cieli sgombri da nubi e temperature miti in montagna, con inversioni termiche e nebbie persistenti sulle basse pianure e lungo il corso del Po; persiste quindi la totale assenza di neve sulle Alpi fino a quote molto elevate, che inizia a far preoccupare gli operatori turistici in vista del prossimo periodo Natalizio, cuore della stagione invernale; il tutto è poi aggravato dalle temperature ancora molto miti, che non consentono la produzione della neve artificiale...allo stesso tempo l'inversione termica continua a far concentarre le sostanze inquinanti nel catino padano con valori di inquinamento sempre elevati e ben sopra le soglie di allarme. Nei prossimi giorni il quadro generale delle condizioni meteorologiche non muterà granchè, sebbene all'inizio della settimana entrante potremmo assistere all'ingresso di una ventilazione settentrionale più vivace legata all'abbassamento del flusso perturbato nord Europeo che potrebbe attivare venti di caduta dalle Alpi. Il Favonio ripulirebbe l'aria in pianura disperdendo parte delle sostanze inquinanti presenti, dando sollievo ai valori molto elevati registrati dalle centraline antismog; in quota dovremmo assistere ad un abbassamento delle temperature che almeno consrntirebbe agli impianti di innnevamento artificiale di lavorare in modo più efficace. Qualche sorpresa nevosa sulle Alpi più settentrionali non dovrebbe mancare, pur con modesti accumuli nei prossimi giorni...ma per questo vi consigliamo di consultare il nostro Bolletttino di previsione. Appuntamento fra sette giorni con la prossima edizione della "Prima Pagina" Livio Perego - Staff CML
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