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22 marzo - La nuova stagione avanza con la sua caratteristica principale: la dinamicità   Inserito il› 25/03/2011 15.28.05
 
La terza settimana di marzo è stata caratterizzata da una importante dinamicità del tempo, come tipico della stagione primaverile ed in particolare del mese di marzo. Abbiamo così avuto giornate serene e ventose, giornate variabili, giornate di diffuso maltempo (come quella di mercoledì 16 che ah portato pioggie diffuse, particolarmente abbondanti sull’area occidentale milanese) e addirittura una giornata temporalesca. Riviviamo questo periodo grazie al primo ricco e completo articolo del nostro nuovo editorialista, Livio Perego, affiancato dall’ideatore della rubrica stessa (cha ha oltre 10 anni), il nostro Simone Rossetto.
 
Sabato 19 Marzo: Casasco d'Intelvi (CO) con i primi cumuli di stagione, che preannunciano la fase instabile che ha poi colpito in realtà soprattutto la pianura. Fonte: www.meteocomo.it
Martedì 22 Marzo 2011 - ore  10:00
 
 
Buona giornata e ben ritrovati a tutti gli appassionati meteo con un nuovo appuntamento della Primapagina CML.
 
Con l'ultima edizione di settimana scorsa ci eravamo lasciati alle spalle un week-end di stampo tardo-invernale, con piogge diffuse su tutto il territorio lombardo in modo abbastanza omogeneo, accumuli moderati e quota neve ancora piuttosto bassa.
 
La nuova settimana invece si è aperta Lunedì 14 con la coda della perturbazione di domenica che nella notte ha abbandonato la nostra regione, regalando le ultime piogge sparse sulle zone pedemontane e sulla pianura orientale.
 
In giornata poi la persistenza di correnti in quota sudoccidentali, legate ad un vasto minimo di pressione posizionato sulle coste meridionali della Spagna, ha consentito brevi aperture mattutine ma cieli grigi poi durante il giorno, con ancora qualche pioggia debole nel pomeriggio soprattutto sui settori meridionali della regione.
 
La giornata di Martedì 15 è risultata prettamente di attesa in vista del corposo peggioramento del giorno successivo: atmosfera grigia e piogge deboli hanno caratterizzato la mattinata, mentre nel pomeriggio e segnatamente sulle provincie di Pavia, Milano (parte occidentale) e Varese le precipitazioni sono divenute via via più intense, a causa dello spostamento del minimo depressionario verso est, che ha attivato intense correnti sciroccali umide e tiepide, responsabili di copiosi rovesci sul Piemonte, ma che hanno lasciato pressochè all'asciutto la parte orientale della regione e le Alpi, ove lo zero termico piuttosto elevato ha relegato la neve intorno ai 1700-1800 metri.
 
Mercoledì 16 il clou dell'evento perturbato è stato preceduto durante la notte e nelle prime ore del mattino da un notevole rinforzo del vento di scirocco, con punte di 50-55 km/h sulle pianure Bresciane. Tale vento nel contempo ha inibito in parte le precipitazioni sulla parte centro-orientale della regione e sui settori alpini; dalla tarda mattinata la cessazione della spinta sciroccale ha fatto sì che intensi nuclei precipitativi, risalendo dal Mar Ligure, andassero a colpire anche quelle zone che nella prima parte della giornata erano state escluse. 
 
A fine giornata l'area occidentale della provincia di Milano è risultata la più colpita, con accumuli sino a 100-135 millimetri, altre stazioni della rete CML nella Lomellina hanno abbondantemente superato i 100 millimetri; accumuli inferiori sulle altre zone con punte di 80/85 millimetri nel Varesotto, 60/70 millimetri su alcune zone del Cremasco, del Comasco e nelle stazioni alpine Orobiche, circa 50/55mm in molte zone del Lecchese, nelle restanti zone del Bergamasco e nella parte est della provincia di Milano. Valori ancora inferiori nelle provincie orientali e "maglia nera" la provincia di Sondrio e l'Alta Valtellina che hanno registrato valori intorno ai 20 millimetri con neve intorno ai 1700 metri. In serata le precipitazioni sono cessate quasi ovunque salvo sui settori alpini.
 
Giovedì 17, giorno del 150° anniversario della nascita dell'Italia, il minimo depressionario si è allontanato dalla nostra regione; le correnti in quota hanno iniziato a disporsi dai quadranti settentrionali, apportando un calo termico che, unitamente alle ultime piogge residue, ha fatto calare la quota neve su Alpi e Prealpi fino a circa 1000-1100 metri. La pioggia è caduta fino al primo pomeriggio sui settori orientali della regione, ed in serata si sono verificate le prime aperture nel cielo.
 
Venerdì 18 infatti la giornata è cominciata con cieli sgombri da nubi, ma anche con qualche banco di nebbia in pianura e nei fondovalle alpini e prealpini. Tuttavia, già poco dopo l'alba, i sintomi di un nuovo cambiamento si sono affacciati a partire dagli estremi settori occidentali: il favonio infatti ha cominciato a a soffiare in modo anche impetuoso.
 
Raffiche localmente sino a 100 km/h sono state registrate nelle valli svizzere del vicino Canton Ticino, e col passare delle ore il vento ha guadagnato terreno parzialmente verso sud e verso est (seppur con raffiche meno intense) interessando le zone pedemontane sino al Lecchese e fin verso Milano. Notevoli le temperature massime raggiunte grazie al vento, generalmente superiori ai 20 gradi nelle zone interessate, con punte addirittura sino a 22-24°C nel Varesotto. La fase favonica ha avuto però vita breve: dal tardo pomeriggio correnti umide e fresche da est hanno sostituito nuovamente i venti settentrionali, velando i cieli, e relegando il favonio in serata resta solo sui settori nord-occidentale ed in Valtellina.
 
Sabato 19 abbiamo assistito ad una nuova, entusiasmante puntata delle vicende meteorologiche di questo inizio primavera; il promontorio mobile di alta pressione che il giorno precendente aveva regalato una giornata soleggiata e favonica è traslato verso nord-est, lasciando spazio a correnti settentrionali secche e fredde le quali, interagendo con le correnti orientali umide giunte nella serata di Venerdì, hanno provocato la nascita dei primi temporali dell'anno!
 
I primi focolai temporaleschi sono nati tra Varesotto e Comasco dopo pranzo, e con traiettoria nord-sud sono scesi rapidamente verso la pianura centro-occidentale dove nel tardo pomeriggio fulmini, colpi di tuono e locali grandinate sono comparse in diverse località, in taluni casi fino ad imbiancare il suolo quasi come una nevicata (ad esempio nella zona di Lomazzo-CO, nel Milanese, nel Vimercatese ecc), con accumuli di pioggia che a fine giornata hanno superato anche i 40 mm come nel Milanese e nel Pavese.
 
In serata i temporali si sono esauriti, lasciando spazio a piogge moderate ed abbastanza estese che sono proseguite nell'area padana fino alle prime ore della notte di domenica 20, escludendo però i settori nord-occidentali e settentrionali dove il clima è risultato asciutto. La prima mattinata di Domenica si è presentata ancora nuvolosa, a tratti nebbiosa e con ultime piogge residue sulle zone pedemontane del Lecchese, ma ben presto il tempo è migliorato su tutta la regione regalando finalmente una domenica soleggiata e tiepida....l'ennesimo cambiamento di situazione di questa settimana ricchissima di eventi diversi ed appassionanti.
 
La nuova settimana, iniziata ieri con bel tempo ma clima fresco, vedrà col passare dei giorni condizioni ancora stabili ed un graduale aumento delle temperature, mentre il prossimo week-end potrebbe essere guastato per l'ennesima volta da un nuovo peggioramento (che però dovrà essere confermato nei prossimi giorni): per saperne di più come al solito vi invitiamo a seguite gli aggiornamenti sul forum e le varie emissioni quotidiane del nostro bollettino.
 
Appuntamento alla prossima edizione della Prima Pagina

 
Livio Perego, Simone Rossetto - Staff CML 
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