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.: Lunedì 2 dicembre 2024
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M. Dei Cas - Staff CML |
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L'andamento della parte centrale di Febbraio 2011 a cura di M. Dei Cas. | Martedì 15 Febbraio - Analisi GFS - Distribuzione della pressione e delle temperature a circa 1200/1400 metri di quota. L'Europa appare letteralmente divisa in due: mentre un vastissimo lago gelido si estende tra la Scandinavia e la Russia, le nostre latitudini tornano ad essere interessate da un afflusso umido e mite proveninente dall'Altantico. Il freddo rimane sempre lontano, ma sull'Italia sono tornate di nuovo le nubi e le precipitazioni! | Domenica 20 Febbraio 2011 - ore 9:00 Buona Domenica a tutti e ben ritrovati per un nuovo appuntamento con la Prima Pagina! Dopo oltre un mese di tempo asciutto e stabile, le precipitazioni sono finalmente tornate a bagnare la nostra Regione: pioggia in pianura e neve in montagna, in un contesto climatico sempre piuttosto mite! Nulla di anomalo comunque, tenendo conto che i mesi di Gennaio e Febbraio sono per l'appunto quelli caratterizzati da un minore quantitativo pluviometrico sulla Pianura Padana e sulle Alpi. Le precipitazioni hanno soprattutto ripulito l'aria dagli inquinanti che ristagnavano nei bassi strati, intrappolati dall'inversione termica, dalle nebbie e dalle scarsa ventilazione. Il protrarsi di una condizione di assoluta stabilità e l'assenza di episodi favonici, oltre che di precipitazioni, ha favorito un accumulo di particolato sospeso irritante per l'apparato respiratorio, il famoso PM10. I valori registrati nei centri urbani e nelle periferie hanno superato abbondantemente i livelli di guardia. A ben poco sono serviti i provvedimenti delle nostre amministrazioni locali, quanto invece la "svolta" decisiva del tempo di questi ultimi giorni. Inverno latitante sulla nostra Regione sotto l'aspetto termico: colonnina di mercurio ostinatamente sopra i valori medi del periodo, raramente sotto lo zero in questo mese di Febbraio. Ciò nonostante il freddo non manca sullo scenario Europeo, soprattutto tra la Scandinavia e la Russia, dove ancora si registrano temperature molto rigide. Osservate la mappa con i colori che rappresentano le isoterme attorno ai 1200-1400 metri di quota: anticiclone termico poderoso sull'Europa Orientale, "l'Orso Russo" per gli amici appassionati di meteorologia, che non lo vedevano così in gran forma da molti anni! Eppure il lago gelido al momento rimane confinato lassù, e forse non si spingerà nemmeno verso le nostre latitudini, a meno che non intervenga nella prossima decade il nostro anticiclone delle Azzorre con un'incursione verso la Scandinavia, tale da saldarsi con il "collega" Russo e sbarrare la strada alle correnti occidentali, che da alcuni giorni stanno interessando l'Europa centrale e parte del Mediterraneo. Ma veniamo ora alle vicende di casa nostra: come dicevamo il tempo è tornato ad essere piuttosto dinamico, grazie al declino di quell'onda di alta pressione subtropicale che ha interessato l'Italia nel corso della prima parte di questo mese. Sono così scomparse gradualmente le nebbie sulla Pianura Padana a partire da Lunedì scorso e le temperature sono finalmente calate in montagna, grazie all'indebolimento dei moti anticiclonici che si erano manifestati con un afflusso di aria tiepida e secca in quota. Un primo segnale di un cambiamento della circolazione a scala continentale si era già presentato in realta Domenica scorsa, con l'ingresso di una primo corpo nuvoloso proveniente dall'Atlantico, foriero di una nuvolosità nel complesso sterile. Una perturbazione ben più organizzata si è invece affacciata sulla nostra Regione Martedì scorso, 15 Febbraio: cielo coperto su tutta la Lombardia, con fenomeni più rappresentativi sui settori centro-occidentali, favoriti da un "richiamo prefrontale" di aria umida ed instabile. Sulla medio-alta pianura sono caduti in media fino a 20-30 mm di pioggia; sulla Bassa una decina di millimetri, ad eccezione del Mantovano che ha beneficiato invece di un quantitativo ben più modesto. L'ingresso di aria più fresca in quota ha favorito un calo dello zero termico, per cui la neve è tornata a cadere sulle Alpi e sulle Prealpi a quote gradulamente più basse. Clima invece tuttaltro che invernale in pianura, con temperature comprese tra i 4 ed i 7°C, data l'assenza di un ingresso veramente freddo nel Mediterraneo. La giornata più perturbata della settimana è stata senza dubbio quella di Mercoledì 16 Febbraio: un impulso di aria fresca nordoceanica (tecincamente polare fredda marittima) proveniente addirittura dal lontano Canada, ha imboccato l'ingresso Ebro-Pirenaico, dando origine ad una depressione attorno alle Isole Baleari che si è trasferita piuttosto rapidamente verso l'Alto Tirreno. Il percorso della perturbazione ha fatto sì che le precipitazioni si distribuissero in modo beni più omogeneo sul nostro Territorio, tanto da raggiungere quasi ovunque un valore medio di 20-30 mm. Anzi questa volta la Bassa Pianura è stata per benino interessata dalle piogge forse più dei settori settentrionali, come del resto accade in quelle configurazioni perturbate caratterizzate dal passaggio di minimi di pressione "bassi e chiusi". La neve è caduta in montagna generalmente oltre gli 800-1000 metri, sconfinando localmente fino a 500/600 metri nelle vallate del Varesotto e del Sottoceneri. Si è trattato di una tipica nevicata altimetrica da avvezione fredda in quota, più dai caratteri tardo autunnali e primaverili. Imbiancata soprattutto l'Alta Valchiavenna, esposta alle correnti meridionali, con accumuli di 20-30 cm a Campodolcino e Madesimo; manto nevoso più ridotto invece in Alta Valtellina, causa maggiore riparo orografico e relativa lontananza dal centro depressionario. Giovedì 17 un secondo impulso freddo noroceanico ha dato origine ad una seconda depressione, originatasi sempre attorno alle Isole Baleari, destinata però a sprofondare verso il Basso Tirreno. La nostra Regione si è quindi trovata coinvolta in modo piuttosto marginale: la nuvolosità, compiendo un giro piuttosto largo, è riuscita a distribuire qualche pioggia debole e a carattere sparso su tutto il territorio, ma con accumuli ovunque ad una cifra. L'allontanamento della depressione verso le estreme regioni meridionali ha poi concesso un Venerdì asciutto e sereno su tutto il Nord-Italia, fatta eccezione di qualche nube bassa in montagna e banchi di nebbia in pianura nelle prime ore del mattino. Il soleggiamento ha poi favorito una ripresa delle temperature pomeridiane, come giustamente accade sul finire dell'inverno, quando la colonnina di mercurio inizia a supererare spesso e volentieri i 10°C. Ieri si è respirata un'aria ormai del tutto primaverile; nella notte tra l'altro è entrato anche il Föhn, un episodio breve e circoscritto alla fascia Pedemontana, con raffiche quasi inaspettate che hanno ripulito ulteriormente l'aria. Il sole, regnando incontrastato, ha permesso alle temperature di raggiungere, ed in alcuni casi superare, la soglia dei 15°C. Weekend bello solo per metà: la giornata odierna si annuncia grigia e piovosa, a causa del passaggio di una debole, ma insidiosa, figura ciclonica. Attese quindi piogge sparse su tutta la Regione e neve in montagna oltre i 1000-1200 metri. Un graduale miglioramento è atteso però per domani. Ma cosa accadrà nei prossimi giorni? Il gran freddo rimarrà confinato sull'Europa dell'Est o almeno qualche "sbuffo" interesserà il nostro Paese? Vi saranno nuove precipitazioni o dominerà il sole? Troverete alcune risposte sul nostro Sito, in particolare nel quotidiano Bollettino di Previsione e nella stanza "Discussioni" del nostro Forum, ricco di argomentazioni dei nostri esperti inerenti alle prospettive del tempo sul medio termine. A tutti un grazie per l'attenzione, un augurio di buona Settimana, ed un arrivederci alla prossima edizione. Matteo Dei Cas - Staff CML
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