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“Tempesta equinoziale” … puntuale!   Inserito il› 03/10/2010 7.29.21
 
Con buona puntualità, allo scoccare dell'autunno atronomico, arriva anche un peggioramento del tempo piuttosto importante, di quelli che nel gergo meteorologico viene definito "tempesta equinoziale". Nessun danno questa volta causato dal maltempo, ma significativa sterzata verso il semestre freddo, annunciato tra l'altro dalle prime nevicate sulle Alpi a quote relativamente basse. Esaustiva pagina di cronaca a cura del nostro Giuseppe Aceti.
 
 
Sabato 25 Settenbre 2010, ore 6 UTC. Il tempo risulta compromesso su buona parte dell’Europa a causa di una importante discesa di aria fredda che ha creato una vera e propria “tempesta equinoziale”, con diffuso maltempo esteso dalla Scandinavia fin sul Mediterraneo con conseguente cambio repentino delle condizioni climatiche.  FONTE: GFS - www.wetterzentrale.de
Domenica 26 Settembre 2010 - ore  18:00
 
 
Buona serata a tutti dallo staff CML e ben ritrovati per una nuova edizione della "Prima Pagina"!
 
Dopo che già puntualmente dai primissimi giorni di settembre, in concomitanza con l’entrata dell’autunno meteorologico, avevano assistito ad un iniziale cambio di stagione, anche il passaggio pressoché definitivo verso la stagione autunnale si è presentato quest’anno in concomitanza dell’altro evento che, sui calendari, rappresenta il cambio di stagione, ovvero l’equinozio d’autunno (avvenuto giovedì scorso, 23 settembre, alle 3.10, con l’inizio dell’autunno astronomico). Abbiamo infatti assistito, sul finire della settimana appena trascorsa, ad una delle più classiche “tempeste equinoziali” che ha portato un repentino cambio del tempo verso condizioni prettamente autunnali. Cambio di stagione dall’estate all’autunno, quindi, avvenuto quest’anno con una puntualità certamente curiosa…
 
Il maltempo che ci ha interessato nel fine settimana è stato a tutti gli effetti legato ad una vera e propria “tempesta equinoziale” dal momento che abbiamo assistito allo scontro tra due masse d'aria di opposte caratteristiche: una di origine artica, fredda e molto instabile che si è spinta su zone dominate fino a quel momento da aria più mite e umida. Tale scontro ha portato instabilità diffusa su tutto il nostro territorio, con un brusco calo delle temperature e fenomeni che hanno di fatto decretato la fine della stagione calda su tutta l’Italia e su buona parte dell’Europa.
 
Anche l’immagine di questa settimana vuol rappresentare visivamente, attraverso le ormai famose “mappe colorate”, la discesa di aria fredda che ha portato la “tempesta equinoziale” che, come possiamo vedere, è andata ad interessare non solo la nostra penisola ma buona parte dell'Europa, dalla Scandinavia al Mediterraneo!
 
Ma vediamo ora in dettaglio quanto accaduto nella settimana dell’entrata in vigore dell’autunno astronomico a livello meteorologico.
 
A livello sinottico, l’inizio della settimana ha visto un campo di alta pressione estesa sull'Europa centro-meridionale, che ha portato tempo stabile anche sulla nostra Regione in un contesto di temperature che sono rimaste attorno ai valori medi attesi per il periodo. Per i primi giorni della settimana quindi in pianura le temperature minime sono per lo più oscillate tra 10 e 14 °C mentre le temperature massime sono risultate per lo più comprese tra 23 e 26 °C; solo nella giornata di mercoledì, sulle province più meridionali della nostra Regione, localmente si sono registrati valori massimi fino a 27-28 °C, fino a toccare i 28,9 °C registrati nella stazione urbana CML di Mantova Pompilio. Da segnalare, sempre mercoledì 22, i primi episodi di foschia e di nebbia, segnatamente sul Pavese e sul Milanese.  
 
Alta pressione però che già giovedì iniziava il suo lento spostamento verso l'Europa orientale a causa dell'avvicinarsi di una perturbazione atlantica dalla Gran Bretagna, legata ad una importante irruzione di aria fredda. La stretta saccatura annessa, allungata dalla Scandinavia fino alla Francia, è andata poi ad “incunearsi” fin sul Mediterraneo centrale e sull’Italia dando avvio alla fase di maltempo. Dal pomeriggio di venerdì quindi l’ingresso di tale perturbazione ha generato piogge, temporali e rovesci diffusi su tutta la nostra Regione; fenomeni che si sono protratti per tutta la notte e per parte della giornata di sabato, colpendo a varie fasi tutta il nostro territorio. I quantitativi di pioggia accumulati sono stati ovunque generalmente abbondanti, per quanto irregolari e non del tutto omogenei, mostrando quindi precipitazioni piuttosto democratiche.
 
A livello di accumuli, pur con le dovute eccezioni per via dell’irregolarità delle precipitazioni, la provincia più colpita è risultata nuovamente quella di Monza e Brianza, dove si sono misurati durante tutto l’evento 60-80 mm di pioggia; sono poi seguite le province confinanti di Como, Lecco e Bergamo, dove sono mediamente caduti 50-70 mm di pioggia. Sono poi caduti mediamente 40-60 mm di pioggia sulle province di Milano e di Sondrio, 30-50 mm sulle province orientali (Cremona, Mantova e Brescia) e 20-40 mm su alcune delle province più occidentali (Varese Lodi e Pavia). Anche i territori delle Regioni confinanti hanno comunque visto precipitazioni significative, che difficilmente sono scese al di sotto dei 20 mm. Vista l’irregolarità delle precipitazioni, è curioso segnalare come la località che ha fatto registrare gli accumuli più significativi durante tutto l’evento è risultata Canicossa di Marcaria nel Mantovano: la stazione CML locale ha infatto misurato 123 mm di pioggia durante l’evento!
 
A causa dell’ingresso di aria fredda in quota, è poi la ricomparsa la neve su Alpi e Prealpi; la dama bianca è caduta generalmente al di sotto dei 2000 mt di quota, spingendosi localmente fino sotto i 1500 mt. di quota su alcune zone della Valtellina e addirittura fino a 1300 mt. in Engadina e nel Canton dei Grigioni in Svizzera.
 
Nel corso di ieri, sabato, la saccatura è evoluta isolando una goccia fredda in quota che è andata ad abbracciare l'Europa centrale e la Regione alpina, permettendo quindi un temporaneo miglioramento del tempo sul nostro territorio favorito dall’ingresso di correnti secche e da nord.
 
A livello termico, anche in pianura il freddo si è fatto sentire tra ieri, sabato, ed oggi. Nella giornata di sabato infatti, i valori massimi in pianura hanno raramente superato i 20 °C per stazionare mediamente tra 16 e 18 °C. Nei valori minimi invece il freddo, a causa delle correnti secche da nord che hanno portato un effetto favonico su parte delle province, si è fatto sentire solo sulle zone più riparate dai venti settentrionali dove stamattina la temperatura minima è scesa fino a 7-8 °C.
 
Per la cronaca, va detto che questa volta fortunatamente il maltempo non ha portato altri danni significativi sulla nostra Regione, nemmeno sul capoluogo; capoluogo ancora alle prese con i disagi legati al maltempo dello scorso week-end quando l’esondazione del fiume Seveso ha creato disagi e chiusure di tratte della linea 3 della metropolitana milanese; disagi che dovrebbe purtroppo proseguire per alcune settimane, con tutti i problemi immaginabili. 
 
E dopo la “tempesta equinoziale” ed il temporaneo bel tempo del fine settimana, cosa ci riserva il futuro? Dalle ultime emissioni modellistiche sembra confermato come nelle prossime ore la  depressione in quota dovrebbe avvicinarsi progressivamente alle Alpi occidentali, accentuando così il richiamo di aria umida ed instabile sulla nostra Regione e, quindi, la possibilità di un ritorno delle precipitazioni già dalla prossima notte e per la giornata di domani; col prosieguo della settimana invece la circolazione depressionaria in quota dovrebbe colmarsi così che potremmo assistere al ritorno del bel tempo; stabilità che comunque, ad oggi, i modelli vedono solo come temporanea, come miglior tradizione di un autunno dinamico. Consigliamo comunque di seguire il tempo della prossima settimana attraverso i vari commenti ed aggiornamenti sul Forum, oltre che di consultare quotidianamente gli aggiornamenti del nostro Bollettino di Previsione
 
Concludiamo l’editoriale augurando a tutti i lettori una buona settimana e ... un buon autunno. Vista la puntualità dell’ultimo cambio di stagione, vedremo quindi l’inverno esattamente ad inizio dicembre? Beh, aspettiamo e vediamo …
 

Vi ringraziamo come sempre per l'attenzione.


   

Giuseppe Aceti - Staff CML
 
 
 
 
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