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.: Martedì 3 dicembre 2024
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Livio Perego - Staff CML |
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Lunedì 10 giugno - ore 14.00 Venerdì 7 giugno - Con 3 settimane di ritardo - avrebbe dovuto essere percorribile dal 17 maggio per la successiva tappa del giro d'Italia del 20 maggio - causa neve abbondante e pericolo valanghe e slavine ha finalmente riaperto il Passo dello Stelvio, la strada carrozzabile che raggiunge la quota più alta (2758 metri) in Italia. Foto by Piermario Silva
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Buona giornata a tutti i meteoappassionati e ben ritrovati ad una nuova edizione della "Prima Pagina".
Con giugno siamo entrati nell'estate meteorologica - che si differenzia dall'estate astronomica che inizierà giovedì 20 giugno con il solstizio d'estate - ma il tempo sulla nostra regione continua ad essere caratterizzato dall'assenza di una salda figura anticiclonica che possa garantire tempo stabile e soleggiato quanto meno per come l'abbiamo conosciuta negli ultimi anni; nell'ultima settimana abbiamo infatti visto il passaggio di promontori anticiclonici mobili piuttosto rapidi e sempre accompagnati da instabilità latente che producono alcune ore di sole ma anche tanta nuvolosità a volte cumuliforme o a volte stratiforme che di fatto ci impediscono di poter dire avere avuto una giornata soleggiata e serena nell'arco delle 24h.
In quota infatti - ovvero laddove si decidono quasi sempre le sorti del tempo soprattutto nel semestre caldo - continua un afflusso di masse d'aria umide foriere di nubi, a volte associate a piogge, rovesci e temporali a volte sterili ma compatte a formare un'atmosfera quasi autunnale se non fosse per il termometro che ci ricorda in quale mese dell'anno siamo.
Nei prossimi giorni la "storia" del tempo sulla nostra regione non pare voglia cambiare, anzi proprio in queste ore si sta organizzando un braccio di ferro fra due titani del tempo meteorologico, ovvero una discesa meridiana di aria artica (con valori di 7/8°C a 1500 metri di quota) che andrà ad appoggiarsi sul versante nord delle Alpi scontrandosi con una massa d'aria rovente (nell'ordine di 28/30°C a 1500 metri di quota) che da un paio di giorni ha preso possesso del sud Italia e della parte meridionale dei Balcani; ebbene lungo l'area di contatto tra queste due masse d'aria dalle caratteristiche molto diverse è probabile si origineranno fenomeni temporaleschi intensi caratterizzati da molta pioggia, colpi di vento, grandinate anche di una certa consistenza in diametro e dimensioni e tutto il corollario che abbiamo ben sperimentato l'anno passato tra fine giugno e metà luglio.
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