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.: Martedì 10 settembre 2024
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B. Grillini, M. Dei Cas |
2017 |
DECISAMENTE MITE, CON POCHE PRECIPITAZIONI Marzo 2017 è risultato un mese decisamente mite, grazie alla prevalere dell'alta pressione che ha garantito molte giornate di bel tempo, salvo rari episodi perturbati che hanno portato piogge per lo più a ridosso dei settori montuosi della Regione. L'andamento del radiosondaggio di Milano Linate evidenzia una spiccata tendenza al rialzo delle temperature che si sono mantenute, salvo un paio di eccezioni, quasi sempre ben al di sopra della media trentennale 1981/2010. Ricordo che l'andamento termico in bassa troposfera è un indice utilizzato per rappresentare le avvezioni di aria fredda e calda negli strati più vicini alla superficie terrestre. Entrando un pochino nei dettagli osserviamo temperature più consone al periodo soltanto nel corso della prima decade del mese, quando il clima si è presentato "tipicamente marzolino": tempo variabile per l'influenza di correnti atlantiche da Ovest, con la tipica alternanza di veloci saccature e promontori mobili di alta pressione. Da segnalare il passaggio instabile del 5 Marzo, foriero di rovesci e temporali con qualche fiocco di neve sulle Alpi. L'inizio della seconda decade di marzo ha invece visto il decollo della bella primavera, grazie al perentorio instaurarsi di un campo di alta pressione sul Mediterraneo che poi ha caratterizzato buona parte del mese. Soltanto la terza decade del mese ha visto un relativo rientro verso una fase di relativa instabilità: in particolare attorno al 25 marzo l'affondo di una saccatura atlantica e l'instaurarsi di un vortice depressionario sul Mediterraneo Occidentale ha coinvolto parte della nostra Regione; l'episodio perturbato è comunque andato velocemente a risolversi, grazie ad una nuova spinta anticiclonica di stampo subtropicale che ha favorito nuove giornate dal clima tardo-primaverile. | Marzo 2017 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010. FONTE: www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini. N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese | TEMPERATURE Le temperature si sono mantenute ovunque al di sopra della media trentennale 1961-90, senza alcuna eccezione. Un pochino più contenuti, dell'ordine di 3/4°C gli scarti delle temperature minime: la presenza di cieli sereni ha favorito soprattutto in Pianura Padana un relativo calo notturno. Spiccatamente elevate (scarto di 4/5°) gli estremi massimi, proprio per la perentoria presenza del sole ed il limitato numero di giornate nuvolose o tantomeno piovose. | Marzo 2017 - Anomalia delle temperature minime e massime rispetto al trentennio 1961-'90. FONTE: dati del Servizio Meteorologico AM e di Meteosvizzera. Elaborazione di Bruno Grillini. | La distribuzione delle temperature minime risente della prevalenza di nottate con cielo sereno ed assenza di vento, con spiccato raffreddamento radiativo nelle vallate e nelle conche più riparate dalle brezze. Le temperature più basse si sono registrate nella brughiera comasca, lungo la Valle del Ticino e nella media Valtellina con valori medi di 3 / 5°C e locali punte di 2°C. Fredda in genere tutta la Pianura Padana con valori mediamente compresi tra 5 e 6°C. Più miti le aree pedemontane esposte alle brezze di monte, la riviera dei laghi ed ancora una volta le zone più urbanizzate dove la colonnina di mercurio si avvicina ai 10'°C. Marzo, essendo un mese di transizione presenta un andamento dei valori minimi ancora tipico dell'inverno e come vedremo una distribuzione dei valori massimi più vicini all'estate. | Marzo 2017 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | Le temperature massime iniziano a risentire dell'altimetria con valori che crescono a partire dalle zone pedemontane verso la Pianura Padana: in particolare la "Bassa" inizia a registrare valori medi pomeridiani diffusamente superiori ai 18°C. Le pianure infatti grazie al prevalere del soleggiamento iniziano a scaldarsi in modo più intenso rispetto alle zone collinari e montuose. Peculiari le aree lacustri che registrano temperature ancora piuttosto basse proprio per l'inerzia termica della massa d'acqua che in questo mese raggiunge i valori termici più bassi di tutto l'anno. | Marzo 2017 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | PRECIPITAZIONI L'ammontare mensile delle precipitazioni è davvero particolare, con una Lombardia letteralmente divisa in due: gli eventi perturbati più importanti sono stati praticamente due, ma in essi si sono concentrate tutte le piogge dell'intero mese. A parte l'episodio instabile di inizio mese che ha dato luogo a precipitazioni "a macchia di leopardo" sulle Alpi, è risultato particolarmente incisivo il peggioramento di fine mese: un vortice chiuso di bassa pressione si è isolato sul Mediterraneo Occidentale coinvolgendo il Piemonte e le aree limitrofe della Lombardia. Nubi e precipitazioni hanno insisitito nelle medesime zone del Varesotto e del Comasco sotto l'incalzare delle correnti da Sud-Est: le piogge sono risultate particolarmente insistenti a ridosso dei rilievi per azione di sbarramento (Stau) offerto all'afflusso umido ed instabile. In queste zone l'ammontare mensile ha abbondantemente superato i 100-150 mm con punte lungo la sponda piemontese del Verbano che ha toccato i 200 mm! Sulla pianura centro-orientale invece le precipitazioni sono risultate molto più scarse, attestandosi diffusamente sotto i 50 mm mensili. | Marzo 2017 - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. |
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