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.: Venerdì 29 settembre 2023
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B. Grillini, M. Dei Cas |
2015 |
FRESCO E DECISAMENTE INSTABILE Settembre 2015 è risultato un mese fresco e ricco di precipitazioni, caratterizzato dal passaggio indisturbato di numerose perturbazioni atlantiche favorite dall'assenza sullo scenario europeo di una figura di alta pressione bene organizzata. L'ingresso di masse d'aria di natura oceanica, alternativamente più fresche e più temperate, è reso evidente dall'andamento delle temperature in medio-bassa troposfera: il grafico sottostante mostra finalmente uno scarto negativo rispetto alla media trentennale, con andamento altalenante scandito dai ripetuti passaggi perturbati a cui si sono intervallati alcuni fugaci promontori di alta pressione. Un flusso semiondulato di stampo oceanico ha preso il sopravvento già all'inizio della prima decade del mese, con un primo passaggio instabile significativo che ha dato luogo a piogge e rovesci abbondanti sui settori nord-occidentali della Lombardia associati ad un sensibile calo delle temperature. Il seguito ha poi visto l'ingresso di correnti nord-occidentali più asciutte associate ad un aumento della pressione con disitribuzione livellata sul Bacino del Mediterraneo. Il mese si è poi concluso con il passaggio delle "tipica tempesta equinoziale" con piogge abbondanti e rovesci che hanno insistito per diverse ore nelle medesime zone di pianura, comprese lungo la fascia pedemontana; a seguire l'affermarsi da Ovest di un promontorio dell'anticiclone delle Azzorrre, che finalmente ha favorito qualche giornata di bel tempo! | Settembre 2015 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010. FONTE: www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini. N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese. | TEMPERATURE Settembre 2015 ha mostrato una netta controtendenza rispetto ai mesi precedenti, con uno scarto finalmente negativo in seguito ad una successione caratterizzata da valori sopra la media. Il divario è evidente, anche se meno pronunciato, persino confrontandoci con il trentennio 1961-90 laddove la media delle temperature era più bassa rispetto questi ultimi venticinque anni. Mentre le tempeature minime sono pressocchè allineate, il divario è tantopiù evidente negli estremi massimi a causa delle numerose giornate caratterizzate da cieli molto nuvolosi. | Settembre 2015 - Anomalia delle temperature minime e massime rispetto al trentennio 1961-'90. FONTE: dati del Servizio Meteorologico AM e di Meteosvizzera. Elaborazione di Bruno Grillini. | L'andamento delle temperature minime è tipico dei mesi di transizione tra la stagione calda e quella fredda: inizia ad assumere importanza l'irraggiamento notturno, particolarmente evidente sui settori occidentali della pianura. La Lomellina e la Valle del Ticino registrano infatti i valori più bassi, compresi tra i 10-12°C; altrettanto freddo il fondo delle vallate alpine, ed in particolare la media Valtellina dove il raffreddamento radiativo notturno inizia ad essere particolarmente sensibile. L'effetto isola di calore inizia a spiccare più che mai, attorniato ormai da una campagna che perde rapidamente calore nel corso della nottata. D'altra parte nel mese di settembre emergono ancora connotati estivi, quale una componente termica altimetrica: l'aria si presenta ancora frizzante al mattino lungo la fascia collinare pedemontana, nel Varesotto ed in Brianza. Queste zone continuano a risultare più fresche rispetto alla pianura centro-orientale. |  Settembre 2015 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | L'andamento delle temperature massime ricalca ancora un comportamento estivo, con una bassa pianura decisamente più calda rispetto alla fascia collinare. Inizia a manifestarsi un graduale raffreddamento che a partire dai settori nord-occidentali meno caldi (attorno ai 20 / 22 °C) sai propaga verso Sud-Est. Quasto gradiente termico è quanto mai evidente nella mappa sottostante, ed è soprattutto attribuibile al diverso soleggiamento: la bassa pianura compresa tra Lodi e Mantova è stata interessata da nuvolosità e fenomeni meno intensi, e spesso sono prevalse le schiarite che hanno consentito alle temperature di risalire a valori tardo-estivi. | Settembre 2015 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | PRECIPITAZIONI La distribuzione delle precipitazioni sul nostro territorio è risultata alquanto regolare, come evidenziato dalla mappa sottostante che rappresenta una Lombardia letteralmente divisa in due dal maltempo. Sui settori settentrionali è piovuto in modo consistente con uno scarto fino al 50% dal valore medio dell'ultimo decennio, mentre al contrario sulla bassa pianura l'ammontare precipitativo è risultato bene al di sotto della media. Certamente l'azione di sbarramento orografico alle correnti sudoccidentali che precedeva l'ingresso delle numerose perturbazioni atlantiche ha giocato un ruolo cruciale: i massimi in assoluto (300 mm ed oltre) sono stati per l'appunto registrati nel Sopraceneri, Alto Lario, Valchiavenna e nelle Orobie. Altrettanto evidente l'impronta lasciata dal canale convettivo rigenerante che si è abbattuto tra l'Ovest Milanese e la Brianza in concomitanza con la "tempesta equinoziale" che il 23 settembre ha scaricato 70-80 mm di pioggia, circa un terzo in 24 ore dell'ammontare mensile! Sulla medio-bassa Pianura Padana è piovuto poco, proprio per la lontananza dai rilievi e per l'assenza di un passaggio convettivo bene organizzato. Nel complesso l'andamento delle precipitazioni ricalca ancora un quadro estivo, caratterizzato da passaggi perturbati atlantici che meglio interessano le aree alpine e prealpine con qualche "sconfinamento accidentale" sulla pianura centro-occidentale. |  Settembre 2015 - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
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