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.: Martedì 3 dicembre 2024
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B. Grillini, G. Aceti |
2015 |
INSTABILE DOPO IL CALDO Giugno 2015 ha visto sul nostro territorio un’importante ondata di caldo occorsa nella prima metà del mese; la seconda metà del mese ha invece visto inizialmente l’influenza di alcune figure di bassa pressione, che hanno portato ad un deciso aumento dell’instabilità con rovesci e temporali ed un ritorno delle temperature su valori vicini a quanto normalmente atteso per il periodo. Gli ultimi giorni del mese hanno infine visto alcuni giorni freschi, seguiti da un ritorno dell’alta pressione e di caldo e temperature in norma o leggermente sopra. Dal punto di vista precipitativo, il mese ha visto precipitazioni non lontane da quanto atteso per il periodo (pur con alcune fasce nelle quali sono risultate piuttosto scarse), avvenute in prevalenza con precipitazioni di stampo estivo (rovesci e temporali); queste precipitazioni hanno così portato ad accumuli piuttosto disomogenei sul territorio, con differenze significative anche a brevi distanze. A livello termico invece, a seguito dell’importante ondata di caldo della prima parte del mese, si sono registrate anche per il mese in questione, come per molti dei precedenti, temperature mediamente superiori ai valori medi attesi per il periodo. Eloquente in tal senso il grafico sottostante che, evidenziando gli scambi di calore in bassa troposfera (ad 850 hpa) mostra come, durante il mese, si sia osservata una ondata di calore significativa nella prima metà del mese, particolarmente intensa nella prima decade; il resto del mese ha poi fatto registrare oscillazioni attorno ai valori medi per il periodo. Più in dettaglio, il mese è iniziato all’insegna di una debole instabilità dettata dall’ampio raggio d’azione delle depressioni presenti sull'area Europea più settentrionale, con temporali sparsi su Prealpi ed alta pianura in un contesto di tempo variabile. Già dal giorno 2, e fino alla fine della decade, il nostro territorio è stato progressivamente interessato da un solido e robusto campo di alta pressione di matrice mista azzorriana-subtropicale, colmo di aria calda ed umida, che ha determinato un marcato aumento delle temperature con afa e, di fatto, l’avvio della prima ondata di caldo dell’anno. La decade terminava in un quadro di tempo sostanzialmente bello in un quadro termico caldo ma con valori in lieve diminuzione e con un aumento dell’instabilità sui monti ed anche al piano; il tutto favorito dall’alta pressione centrata a ovest delle Isole Britanniche estesa verso est nel senso dei paralleli che, raggiungendo l’Europa centrale, favoriva la discesa di aria più fresca verso l’Europa meridionale, indebolendo quindi progressivamente la struttura di alta pressione che ci aveva interessato nei giorni precedenti. La seconda decade ha inizio, a livello sinottico su scala europea, con una circolazione di bassa pressione inizialmente centrata tra Gran Bretagna, Francia e Spagna, ed alimentata da aria più fresca in discesa dall’est Europa. L’influenza di tale depressione, che ha favorito sul nostro territorio intense correnti sud/occidentali, e la successiva evoluzione in goccia fredda della depressione stessa, (goccia fredda che è poi andata a traslare lentamente verso est, interessando direttamente anche la Lombardia), ha determinato un più deciso aumento dell’instabilità sulla nostra regione , con rovesci e temporali diffusi. La decade si conclude all’insegna del ritorno al tempo più stabile per il lento e progressivo ritorno dell’alta pressione che, stabile sull'Europa occidentale, è tornata ad avanzare verso est riportando, seppure con alcune note instabili, il bel tempo sul nostro territorio. La terza decade ha avuto inizio con un nuovo ritorno dell’instabilità e con un calo termico a seguito di un fronte freddo che ha interessato il nostro territorio, fronte annesso ad un centro motore di bassa pressione posizionato sul Mare del Nord. Dopo alcuni episodi di föhn al nord-ovest, e gli ultimi rovesci sui settori orientali, dal giorno 25 e fino a fine mese si è assistito al ritorno del bel tempo dato che da Ovest è tornata nuovamente a farci visita l'alta pressione delle Azzorre. Anticiclone delle Azzorre progressivamente supportato da una rimonta in quota di un'onda di alta pressione subtropicale, col mese che si conclude con tempo bello e caldo in aumento. | Giugno 2015 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010. FONTE: www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini. N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese. | TEMPERATURE Giugno 2015 è stato caratterizzato da temperature globalmente ben oltre le medie stagionali, riferite alle medie del trentennio 1961-90 (medie trentennali riferite ai principali aeroporti Lombardi e ai dati di Meteosvizzera per la regione Elvetica). | Giugno 2015 - Anomalia delle temperature minime e massime rispetto al trentennio 1961-'90. FONTE: dati del Servizio Meteorologico AM e di Meteosvizzera. Elaborazione di Bruno Grillini. | La carta climatica della distribuzione delle temperature minime di Giugno evidenzia valori superiori a quanto atteso per il periodo su tutto il territorio, con uno scarto positivo compreso tra +1/2 °C dei rilievi centro orientali fino ai 3 °C dei rilievi occidentali e della pianura. La distribuzione delle isoterme vede il fresco mattutino con una chiara componente altimetrica, con valori più freschi in collina e nelle vallate Alpine, Prealpine. Il fresco mattutino vede privilegiare, sparse un po’ su tutta la regione, le conche o le valli più riparate Al piano, la distribuzione delle temperature evidenzia valori piuttosto omogenei (compresi per lo più tra 17/19 °C); le zone più miti, con valori medi oltre i 19 °C, li ritroviamo nell’area urbana Milanese (che ostacola particolarmente la discesa delle temperature e dove risulta molto accentuato l’effetto isola di calore, con l’area urbana che supera i 20 °C), e poi, a macchia di leopardo, sull’hinterland milanese, su parte della pianura Bresciana, sulla città di Brescia e di Mantova e, localmente, su altre piccole aree del territorio pianeggiante. Le temperature più fresche (con temperature al di sotto dei 14/15 °C) le troviamo nelle conche o nelle valli più riparate sparse sul territorio (dalla Valle Maggia nel confinante territorio Elvetico fino alle Giudicarie nel confinante Trentino) e su buona parte della Valtellina; localmente su tali aree le temperature medie mensili sono risultate inferiori ai 14 °C. | Giugno 2015 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | Il campo termico dei valori massimi del mese di Giugno ci mostra condizioni climatiche con caldo ben superiore rispetto a quanto normalmente osservato nel periodo in questione su tutta la regione, con uno scarto positivo compreso tra +1,5 °C dell’Appennino fino ai 2/3 °C sul resto del territorio (fino a toccare i +3,8 °C sulla bassa pianura Bresciana). La distribuzione delle temperature massime mostra un gradiente nord -> sud, con valori in lenta ascesa progredendo dalla fascia di alta pianura, pedemontana e delle Valli Prealpine fin verso la bassa pianura (occidentale) e la medio-bassa pianura (centro-orientale); la distribuzione dei valori massimi assume quindi una componente tipica dei mesi caldi. Gli estremi più miti (con isoterme oltre i 30 °C) li ritroviamo su una piccola fascia estesa tra la pianura Pavese e Lodigiana, su una piccola fascia a sud del lago di Garda tra Bresciano e Veronese ed infine su una porzione più ampia del territorio compresa tra la pianura Cremonese, quella Mantovana che si spinge poi su Veneto ed Emilia. Il resto della pianura mostra per lo più valori compresi tra 28/30 °C. Le aree un po’più fresche (con isoterme attorno a 25/27 °C) li ritroviamo su parte delle vallate prealpine e su parte dell’Alta pianura occidentale. | Giugno 2015 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | PRECIPITAZIONI La carta delle isoiete regionali mostra un quadro precipitativo che evidenzia una distribuzione piuttosto irregolare, a seguito del fatto che la maggior parte delle precipitazioni è avvenuta sotto forma di rovesci e temporali. Gli accumuli mensili risultano su buona parte del territorio non lontani da quanto atteso per il periodo, pur con alcune fasce regionali nelle quali sono invece risultate piuttosto scarse. Pur in un quadro con quantitativi disomogenei, la distribuzione degli accumuli tende a decrescere spostandosi dalla fascia settentrionale del territorio verso la fascia meridionale. Gli accumuli più significativi, con accumuli mensili poco oltre i 150 mm mensili, li ritroviamo sui rilievi Prealpini (ed Alpini), su parte dell’angolo nord-occidentale del territorio (Varesotto e Comasco occidentale) e su un’area limitata attorno al capoluogo Monzese. Su piccole aree di tali territori gli accumuli mensili superano i 200 mm. L’area con minori precipitazioni, con accumuli al di sotto dei 25 mm mensili, interessa buona parte della bassa pianura e, a macchia di leopardo, l’estremo angolo occidentale compreso tra basso Milanese, Pavese e Novarese ed infine su una piccola area attorno alla città di Mantova. | Giugno 2015 - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. |
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