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SETTEMBRE 2014: le mappe climatiche   Inserito il› 13/10/2014 7.00.48
2014
 
 
 
SETTEMBRE 2014: CLIMA GRADEVOLE E POCO PIOVOSO 
 
 
Settembre 2014 è risultato un  mese piuttosto mite e con un clima nel complesso gradevole, caratterizzato da precipitazioni relativamente scarse ed in controtendenza rispetto ai mesi precedenti di un'estate eccezionalmente piovosa.
Nessuna importante irruzione di aria fredda ha interessato la nostra regione, così come sono risultati rari gli episodi perturbati bene organizzati come invece vorrebbe la tradizione climatologica padana: assente ad esempio la tipica tempesta equinoziale che segna il passaggio di consegne definitivo all'autunno.
Lo scenario sinottico nel bacino del Mediterraneo è stato generalmente contraddistinto dalla presenza di un'area anticiclonica piuttosto consolidata, come invece avrebbe dovuto accadere nel corso dell'estate: rari i disturbi causati da qualche marginale impulso di aria fredda instabile di natura atlantica.
Un mese quindi nel complesso piuttosto anomalo, specialmente se confrontato alle ultime annate.
 
La prima decade di settembre è trascorsa all'insegna di un clima tardo-estivo: mite e variabile, a tratti debolmente instabile. La presenza di un campo di pressione alta e livellata ha in parte ostacolato l'afflusso perturbato atlantico, costringendolo a scorrere a latitudini europee piuttosto elevate. Masse d'aria calda ed umida hanno dato luogo nelle ore più calde della giornata a rovesci e temporali in prossimità dei rilievi, proprio come accade nella "tipica estate padana in vecchio stampo".
 
Un vortice di aria fredda ed instabile di natura oceanica ha invece dato origine all'unico ed isolato episodio di maltempo meglio organizzato dell'intero mese di settembre, a cavallo con la seconda decade.
La depressione è stata ben presto assorbita con il ristabilirsi di un'onda di alta pressione di stampo afro-mediterraneo, in risposta ad un affondo ciclonico in pieno atlantico: il tempo è tornato quindi stabile e relativamente caldo su tutta la regione. 
Masse d'aria umida ed instabile provenienti dal quadrante sudoccidentale hanno interessato i  le zone montuose della Lombardia e limitrofe al Piemonte, dando origine ad episodi di instabilità soprattutto su Alpi e Prealpi.
 
Più asciutto il clima nel corso della terza decade del mese, nel quale si è compiuto l'unico calo termico in quota un pochino più consistente, grazie all'ingresso di correnti nord-occidentali più fresche che hanno ripulito l'aria.
Il successivo ristabilirsi di una nuova onda di alta pressione ben strutturata in quota ha poi mantenuto condizioni di tempo stabile e soleggiato, fatta eccezione di qualche banco di nebbia in pianura e/o qualche strato nuvoloso irregolare a ridosso dei rilievi: questo proprio per la presenza delle prime inversioni termiche nei bassi strati che caratterizzano per l'appunto l'inizio dell' autunno.
 
 
 
Settembre 2014 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010. N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese.
FONTE: www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
TEMPERATURE
 
L'elevato numero di giornate con tempo stabile e l'assenza di importanti scambi meridiani, ha consentito una buona escursione termica diurna con una apprezzabile forbice tra gli estemi giornalieri ed una interessante distribuzione delle temperature su scala regionale, tale da esaltare la varietà del nostro microclima.
 
La mappa relativa alle temperature minime evidenzia la tipica stagione di mezzo: il freddo notturno da una parte segue ancora le leggi dell'altimetria come accade ad esempio nei mesi estivi, dall'altra è evidente l'azione delle prime inversioni termiche non solo nel fondo valle, ma anche nella brughiera e nelle conche pianeggianti.
Fredda in primis la Valtellina, le Valli Bergamasche e la Valcamonica con valori tra gli 11 ed i 12 gradi, del tutto paragonabili agli estremi raggiunti lungo tutta la Valle del Ticino.
Ancora fresca di notte l'Alta Brianza e le valli del Varesotto che sono adagiate a quote collinari, non lontani dai valori raggiunti nella brughiera comasca grazie al manifestarsi delle prime inversioni termiche.
Interessante il comportamnento delle temperature in Pianura Padana: più fresco il settore occidentale ed in particolare la Lomellina, con valori decisamente più bassi rispetto alla bassa pianura centro-orientale.
Di rilievo ancora una volta l'effetto isola di calore delle grandi città, una costante che mantiene le temperature piuttosto elevate in tutti i mesi dell'anno.
 
 
 
Settembre 2014 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
 
Gli estremi massimi ricalcano ancora un andamento tipicamente estivo, grazie al prevalere di giornate soleggiate.
Le temperature più elevate registrate nel corso del pomeriggio si riscontrano sulla medio-bassa Pianura Padana, soprattutto attorno al Po senza distinzione tra i settori occidentali ed orientali.
Il gradiente termico segue la presenza dei rilievi: grdualmente più fresco l'Oltrepo e la pianura adiacente all'Appennino, altrettanto fresca la fascia prealpina e pedemontana.
I valori più bassi si sono registrati nelle vallate, dove la radiazione solare netta si riduce drasticamente proprio a causa della presenza dell'orografia: i versanti vallivi che soffrono di un minore soleggiamento (particolarmente evidente lungo il versante orobico della Valtellina) iniziano a manifestare scarti termici di rilievo.
 
 
 
 
Settembre 2014 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
 
PRECIPITAZIONI
 
Il mancato ingresso di vere e proprie perturbazioni autunnali, ha contribuito a mantenere la piovosità mensile regionale su un ammontare quasi ovunque al di sotto della media regionale: gli scarti negativi più importanti saltano subito all'occhio nella macchia gialla che si estende attorno al Capoluogo, dove in effetti la piovosità registrata nell'intero mese è irrisoria.
L'assenza di contributi freddi decisivi sia di origine artica che oceanica, ha infatti limitato lo sviluppo di figure depressionarie nel bacino del Mediterraneo, tali da coivolgere in modo significativo la nostra Regione: le piogge, generalmente scarse, sono cadute con una distribuzione "a macchia di leopardo" molto irregolare.
La presenza dei rilievi orografici gioca ancora una volta un ruolo di spicco nell'esaltare la piovosità: è proprio tra le Orobie e le valli Bresciane che ritroviamo i massimi relativi (ammontare mensile di 100/150 mm), grazie ad episodi pomeridiani di instabilità convettiva, come accaduto soprattutto nel corso della prima decade di settembre.
Un ulteriore buon contributo, dovuto al passaggio dell'unico vortice ciclonico a cavallo delle due prime decadi del mese, ha permesso di registrare anche sulla pianura mantovana e cremonese un secondo massimo precipitativo paragonabile a quello registrato sulle Prealpi: piogge cadute in questo caso tutte in una volta, in occasione di un passaggio temporalesco di forte intensità.
Del tutto casuale il buco precipitativo sulla bassa pianura centro-occidentale, praticamente saltata dal passaggio di qualsiasi sistema temporalesco degno di nota.
 
 
 
Settembre 2014  - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.

 

 
 
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