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NOVEMBRE 2013: mappe climatiche   Inserito il› 18/12/2013 21.28.44
2013
 
 
NOVEMBRE 2013: IN MEDIA O POCO PIU' CALDO, PRECIPITAZIONI CONTENUTE
 
 
Novembre 2013 ha mostrato i connotati classici del mese di passaggio tra la stagione autunnale e quella invernale, mostrando diversi giorni “da mezza stagione” e con la parte finale del mese che ha assunto caratteristiche tipicamente invernali, con tanto di freddo intenso e nevicate anche al piano. Le precipitazioni sono risultate al di sotto delle medie attese per il mese in questione (che è il più piovoso dell’anno), e si sono presentate sia con connotati di inizio autunno (sottoforma di rovesci e temporali anche grandigeni) che di stampo invernale (con nevicate fino al piano). A livello termico il mese ha mostrato valori attorno alle medie del periodo o poco superiori (confronto col quinquennio 2005-2009, fonte: stazioni rete CML, vedi l’Atlante del CML), con l’alternarsi di periodi miti e più freschi nelle prime 2 decadi (in un contesto comunque sopra le medie del periodo), mentre l’ultima decade ha mostrato, in buona parte, freddo invernale.
 
La prima parte del mese ha visto protagonista sull'Europa occidentale l’Anticiclone delle Azzorre che, di fatto, ha sbarrato la strada all'ingresso deciso nel Mediterraneo delle perturbazioni atlantiche, relegate così ad elevate latitudini, salvo poi piegare verso sud sul lato orientale dell'anticiclone stesso interessando l'Italia nord-occidentale solo marginalmente, e con traiettoria sfavorevole a precipitazioni intense. La prima decade ha visto quindi l’alternarsi di tempo stabile all’ingresso di veloci onde depressionarie da nord (4 nella prima decade), con quindi precipitazioni presenti ma con quantitativi limitati di pioggia (che solo occasionalmente e localmente superano i 20 mm/giornalieri). Quadro termico piuttosto mite.
 
La parte centrale del mese si apre col bel tempo , data la presenza di un ponte di alta pressione tra le Azzorre e l'Europa Continentale. Attorno a metà mese invece peggioramento del tempo piuttosto intenso, che interessa un po’ tutto il territorio, a seguito di un impulso freddo nord-atlantico che determina, al suolo, la formazione di una depressione al largo della Costa Azzurra. Dopo una breve pausa, la decade si conclude ed all’insegna di un’area  depressionaria sul Mediterraneo, che porta nuvole e piogge anche sul nostro territorio, in un contesto mite.
 
L’ultima parte del mese è stata invece contraddistinta del freddo e dalla neve; già ad inizio della terza decade l'arrivo di un nucleo di aria fredda in quota in discesa dal mare del Nord ha raggiunto la Valle del Rodano, portando così un peggioramento di stampo invernale con neve fino a quote di bassa collina (ed abbondante sui rilievi) e precipitazioni più copiose (localmente molto abbondanti, come tipico delle Rodanate) sulla fascia centro-orienale del territorio. A metà decade, fase con forti venti da nord, a tratti burrascosi (che hanno assunto carattere favonico su buona parte del territorio), con successivo crollo delle temperature che si portano su valori invernali, in un clima sereno. La decade si conclude con deboli precipitazioni nevose anche al piano (Aria di inverno) pur con accumuli modesti, dato l’ingresso di una nuovo fronte freddo da nord.  
 
 
 
 
Novembre 2013 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010.
FONTE:
www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini.
N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese.
 
 
 
 
TEMPERATURE
 
La carta climatica della distribuzione delle temperature minime di Novembre evidenzia valori leggermente inferiori a quanto normalmente atteso per il periodo su ovest regione, valori attorno alle medie sulla fascia centrale mentre sull’area orientale si osservano scarti di +1/1,5 °C rispetto a quanto normalmente osservato nel periodo in questione; tali confronti sono fatti rispetto al quinquennio 2005-2009 (fonte: stazioni rete CML, vedi l’Atlante del CML).
Al piano, la distribuzione delle temperature evidenzia un gradiente Nord-Ovest -> Sud-Est, con valori più freschi sulla parte settentrionale del territorio (in particolare l’area occidentale del territorio) e con i valori che si fanno via via più miti scendendo verso sud-est. Questo per via della condizione altimetrica, ma anche per l’ondata fredda dell’ultima decade del mese che, come tipico dei mesi freddi, intrappola il freddo prevalentemente sulla fascia occidentale del territorio; la presenza limitata di periodi con inversione termica, e quindi di nebbie, ha poi limitato il freddo  sulla bassa pianura.  
Le zone più miti, con valori medi di 6/7°C, li ritroviamo su parte della medio-bassa pianura centro-orientale; piccole aree sparse sul territorio mostrano isoterme oltre i 7 °C (alcune aree rivierasche di tutte le principali aree lacustri e, per quanto concerne l’effetto “isola di calore”, l’area urbana Milanese e quella Bresciana). L’area urbana Milanese in particolare evidenzia le isoterme più elevate, oltre 8 °C.
Le temperature più basse (con temperature al di sotto dei 4 °C) le troviamo concentrate sulla fascia di Alta Pianura e Pedemontana occidentale e, più in generale, nelle valli di buona parte del territorio regionale; all’interno di tali aree, zone più ristrette nelle valli del Varesotto (Valganna e Valmarchirolo), lungo l’incisione del Fiume Ticino e su parte del fondovalle della media Valtellina (versante meridionale), arrivano a registrare valori inferiori a 3 °C.  Da segnalare valori bassi anche in Brianza per via dell'aria fredda che si accumula e ristagna nei solchi dei corsi d'acqua che incidono le colline.
 
 
 
 
Novembre 2013 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
 
Il campo termico dei valori massimi del mese di Novembre mostra temperature attorno ai valori medi mensili su centro-ovest regione mentre sull’area orientale si osservano scarti di +1 °C o poco più rispetto a quanto normalmente osservato nel periodo in questione rispetto al quinquennio 2005-2009 (fonte: stazioni rete CML, vedi l’Atlante del CML).
La distribuzione delle temperature mostra un gradiente Ovest > Est, con valori in lenta ascesa progredendo dalle zone occidentali verso le aree più orientali.
Gli estremi più miti, con isoterme oltre i 13 °C, li ritroviamo sulla fascia orientale del territorio (Bresciano e Mantovano) per spingersi poi su Veneto ed Emilia; piccole aree con caratteristiche simili li ritroviamo sull’hinterland Monzese e sulla città di Brescia ed aree limitrofe. L’area con le isoterme più elevati in assoluto, oltre i 14 °C, li ritroviamo su una piccola area sulla fascia Pedemontana che si estende dal basso Garda fino sul Veneto.
Le aree più fresche (con isoterme al di sotto degli 11 °C) corrispondono a parte delle vallate Alpine e Prealpine e di buona parte delle aree Appenniniche, e dei territori immediatamente prospicienti, compresi tra Pavese ed i confinanti Alessandrino e Piacentino.
 
 
 
 
Novembre 2013 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
 
PRECIPITAZIONI
 
La carta delle isoiete regionali evidenzia un quadro precipitativo con accumuli generalmente al di sotto della media su buona parte del territorio, nonostante il passaggio di 10 perturbazioni che hanno interessato l’Italia (e la nostra Regione) nell’arco del mese; la maggior parte delle perturbazioni è però entrata sul nostro territorio con una traiettoria sfavorevole a precipitazioni intense. Da segnalare precipitazioni sia con connotati tardo-estivi e inizio-autunnali (con rovesci e temporali anche grandigeni) che con connotati di stampo invernale (con nevicate fino al piano). 
Gli accumuli più significativi, compresi tra i 150 ed i 200 mm, li osserviamo a macchia di leopardo tra l’alta pianura, la fascia pedemontana ed i primi rilievi prealpini (con una piccola area nell’alta Brianza Lecchese che supera i 200 mm/mensili). In generale quindi l’orografia ha favorito lo stau, che accumula le precipitazioni sui primi contrafforti montuosi dei rilievi e nelle aree ad essi prospicenti .
Le aree con minori precipitazioni, con accumuli al di sotto dei 50 mm, li troviamo su parte dell’alta Valtellina, che rimane riparata dal flusso meridionale umido delle perturbazioni di stampo autunnale.
 
 
Novembre 2013 - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini
 
 
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