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.: Giovedì 10 ottobre 2024
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B. Grillini, M. Dei Cas |
2016 |
TEMPO SPICCATAMENTE DINAMICO E CLIMA FRESCO Maggio 2016 è risultato rispetto alle scorse ultime annate, un mese "in vecchio stile" dai connotati prettamente primaverili. Il tempo è risultato spiccatamente dinamico, con numerosi spunti perturbati e precipitazioni quasi ovunque abbondanti; le temperature si sono mantenute inoltre piuttosto fresche e con andamento altalenante come per l'appunto si nota nel grafico sottostante, data appunto l'assenza di prolungate fasi di stabilità. La prima decade del mese è stata caratterizzata da un clima piuttosto asciutto e mite, grazie all'espansione di un promontorio di alta pressione dalle Azzorre fin verso la Scandinavia che ha favorito l'ingresso di masse d'aria relativamente fresche dall'Atlantico verso l'Arco Alpino, dando luogo ad un paio di episodi di Föhn. Al contrario la seconda decade di maggio è risultata decisamente piovosa sin dall'inizio: l'approfondimento di un vortice di bassa pressione tra la Spagna e la Francia ha pilotato un afflusso umido ed instabile da Sud-Ovest verso l'Arco Alpino: la perturbazione più intensa ha interessato la nostra Regione nella giornata di mercoledì 11, con forte maltempo e precipitazioni nettamente abbondanti sui settori occidentali e temporali di forte intensità. Questa situazione perturbata è andata lentamente a guarire: il persistere di un vortice freddo in quota infatti ha dato luogo a frequenti episodi di instabilità pomeridiana, con temporali che ogni giorno hanno interessato i settori alpini e prealpini, e qualche sistema più organizzato che in alcuni casi ha sconfinato fin sulla pianura. La terza decade del mese ha finalmente visto una fugace parentesi di bel tempo, incastonata tra due passaggi temporaleschi piuttosto intensi, di cui il primo che ha dato luogo ad una supercella che ha "lasciato il segno" nella pianura pavese. L'espansione di una campana di alta pressione ha poi regalato un assaggio dei primi tepori estivi con "i primi trentelli" relegati alla bassa pianura. Un caldo che poi è stato per l'appunto subito "spazzato via" dal passaggio temporalesco di fine mese. | Maggio 2016 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010. FONTE: www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini. N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese. | TEMPERATURE Maggio 2016 è stato un mese "restituito alla primavera" di un tempo, quando non era il mese dal clima estivodi questi ultimi anni, ma uno tra i più piovosi e movimentati dell'anno. Confrontanto infatti le medie di quest'anno con quello del trentennio 1961-90 possiamo infatti osservare valori pressocchè allineati nei nostri principali aeroporti lombardi, specialmente nei valori massimi. L'assenza di fasi durature di bel tempo non ha permesso un sostanziale riscaldamento del suolo, mentre i cieli spesso coperti al mattino hanno mantenuto le temperature minime di qualche decimo di grado più alte della media. Il tutto riferendoci appunto ad un trentennio del secolo scorso, quando non si parlava ancora di global warming. | Maggio 2016 - Anomalia delle temperature minime e massime rispetto al trentennio 1961-'90. FONTE: dati del Servizio Meteorologico AM e di Meteosvizzera. Elaborazione di Bruno Grillini. | L'andamento delle temperature minime rispecchia il normale comportamento della "mezza stagione" con temperature più fresche (sotto i dieci gradi) nei fondo valle, nelle conche più riparate, nelle brughiere, lungo le incisure fluviali e nelle zone più fresche della bassa pianura occidentale. I valori minimi (fino a 5/7 °C) si sono registrati infatti in Lomellina, lungo la Valle del Ticino, nella brughiera comasca e nella media Valtellina. Spicca ancora una volta, ma ormai sappiamo che si tratta di una costante realtà, l'effetto isola di calore nelle grandi città con Milano ed il suo Hinterland, dove in ogni stagione si regitrano gli estremi minimi più elevati. | Maggio 2016 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | Anche l'andamento delle isoterme massime è consono alla stagione primaverile, ed anzi inizia appunto ad assumere connotati estivi: possiamo infatti osservare quanto il caldo pomeridiano (valori comqunque non oltre i 23/24 °c) inizia a ristagnare nella media e bassa Pianura Padana, mentre le temperature calano con l'altimetria. Più fresche le colline dell'Oltrepo, la Brianza ed in genere l'area pedemontana prealpina. Clima diurno ancora fresco lungo la riviera dei nostri laghi, grazie all'acqua ancora fresca che ad inizio stagione stempera "i primi caldi" della terra ferma. | Maggio 2016 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | PRECIPITAZIONI Maggio 2016 è stato decisamente ricco di precipitazioni, un beneficio per la Pianura Padana dopo un inverno ed un inizio primavera avaro di neve sulle nostre Alpi. Gli accumuli pluviometrici si sono mantenuti ovunque sopra la media, senza escludere nessuna area della nostra regione. La presenza dell'orografia ancora una volta ha favorito alcune aree montuose, penalizzandone altre; le piogge, quasi esclusivamente di natura convettiva, si sono concentrate sui primi contrafforti montuosi che si affacciano sulla Pianura Padana: i massimi di piovosità (fino a 300-400 mm mensili) sono stati registrati tra le Prealpi Varesotte, Lecchesi, nelle Orobie Bergamasche e nelle Prealpi Bresciane. In ombra pluviometrica l'incisura trasversale della Valtellina, ed in particolare i settori retici più settentrionali riparati dal gruppo Adamello-Serottini, dove si sono registrati valori tra i più bassi della regione; la piovosità più bassa spetta come sempre neli mesi estivi alla fascia pedemontana dell'Oltrepo che spesso è interessata dal "Marino": qui il vento di caduta perde tutta la sua umidità originaria nel cadere dai rilievi appenninici e "taglia" l'energia necessaria alla crescita dei temporali. Più irregolare la piovosità nelle aree centrali della Pianura Padana: qui non conosciamo un andamento tipico, la piovosità prende spunto dal passagggio di linee temporalesche bene organizzate che in poche ore possono scaricare fino al 40-50% dell'ammontare pluviometrico mensile: in questo caso ne possiamo riconoscere l'impronta lungo la pianura a sud di Bergamo e nel Mantovano. | Maggio 2016 - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. |
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