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.: Venerdì 11 ottobre 2024
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B. Grillini, M. Dei Cas |
2013 |
AGOSTO 2013: CALDO NELLA NORMA E RELATIVAMENTE SECCO Agosto 2013 è stato un mese dai connotati tipicamente estivi, ma senza particolari anomalie. Dal punto di vista termico le temperature si sono mantenute nel complesso vicine alla media, sia pure con un andamento bifasico che ha visto un'intensa ondata di calore, seguita verso metà mese da un graduale declino con improvvisi raffreddamenti e relative riprese. Mese relativamente avaro di precipitazioni rispetto ad alcune recenti annate, con piogge tutte di natura convettive in concomitanza al passaggio di rapidi sistemi frontali atlantici, così come è testimoniato anche dall'andamento altalenante delle temperature a fronte di un regime più instabile nella seconda e nella terza decade. La prima decade di agosto ha quindi visto come protagonista la terza fiammata estiva, che poi si è rivelata la più intensa di tutta la stagione: il picco termico è stato raggiunto nel corso del primo weekend del mese, con isoterma a circa 1500 metri in libera atmosfera che ha raggiunto ben 23°C! Il tutto a causa di una rimonta altopressoria ben strutturata in quota, in risposta ad un affondo ciclonico al largo del Portogallo. Ondata di caldo, che poi è andata a concludersi con il primo passaggio perturbato del mese associato a temporali di forte intensità anche in pianura. La seconda decade del mese è invece iniziata con un fugace passaggio di consegne all'anticiclone delle Azzorre, e quindi ad un tipo di tempo stabile e ad un clima più gradevole. Un afflusso di correnti semizonali dall'Atlantico - piuttosto sostenuto sull'Europa centrale - ha poi finito con l'interessare marginalmente la regione alpina, con il passaggio di un paio di saccature associate a precipitazioni di tipo temporalesco e brusche variazioni di temperatura, più sensibili in montagna. Un tipo di tempo simile ha caratterizzato l'ultima parte del mese, fino al termine dell'estate meteorologica: brevi intervalli di alta pressione di stampo azzorriano, intervallati a nuovi episodi temporaleschi associati ad un graduale e generale calo delle temperature fin verso valori leggermente al di sotto della media. Dopo il passaggio della quarta perturbazione di agosto, un vortice ciclonico in quota in lenta evoluzione ha mantenuto condizioni di spiccata instabilità che sono andate attenuandosi soltanto negli ultimi giorni del mese. | Agosto 2013 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010. FONTE: www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese. | TEMPERATURE La mappa relativa alle temperature minime evidenzia valori generalmente allineati alla media: analogamente al caso dei precedenti mesi estivi l'andamento termico segue le leggi dell'altimetria, con i valori più bassi alle quote collinari ed in particolare tra il Varesotto, il Comasco e la Brianza con valori dell'ordine di 14-16 °C. Più mite in Pianura Padana con una forbice compresa tra i 18 ed i 20°C, fatta eccezione ai valori più bassi dell' Oltrepo e della Lomellina dove iniziano a farsi sentire le prime inversioni termiche perlomeno al primo mattino. Sensibile l'aumento delle temperature nelle aree urbane - ed in particolare a Milano - dove la colonnina di mercurio scende faticosamente sotto i 20-22°C lasciando denotare ancora una volta l'importante effetto dell'isola di calore. | Agosto 2013 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | Leggermente più elevate rispetto alla media le temperature massime, a causa soprattutto dell'importante ondata di calore che ha caratterizzato la prima decade del mese. Nessuna sorpresa nella distribuzione dei valori su scala regionale: più mite (in media attorno ai 28-29 °C) sull'alta pianura, nelle zone pedemontane e lungo i laghi. Valori in crescita spostandosi verso la bassa pianura, ed in particolare sull' Oltrepo e nel Mantovano con isoterme medie fino a 30-32°C. | Agosto 2013 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini. | PRECIPITAZIONI L'ammontare mensile delle precipitazioni è risultato globalmente piuttosto scarso, a causa dell'affermarsi si un regime anticiclonico che ha ostacolato il passaggio delle perturbazioni atlantiche meglio organizzate: ciò nonostante se ne sono contate quattro nel corso dell'intero mese di Agosto. La mappa delle isoiete mostra una distribuzione irregolare, ma del tutto caratteristica. Si denota infatti che la pluviometria regionale è decisamente improntata al passaggio di pochi, ma importanti sistemi frontali provenienti dal quadrante nord-occidentale. Si riconosce un primo massimo pluviometrico tra l'Area Insubrica ed il Sovraceneri, tipicamente attribuibile alle situazioni prefrontali sudoccidentali caratterizzate dal susseguirsi di "rovesci monsonici". Un seconda e più consistente banda di precipitazioni si estende dall'Est Milanese fino alle Orobie e l'Adamello (picchi fino a 150 mm ed oltre) , senza tralasciare la pianura bergamasca e bresciana (in media 75-100 mm): qui si denota l'impronta del tipico passaggio del fronte freddo da Nord-Ovest, che investe in pieno i settori centro-orientali della regione. Anche la terza banda piovosa che abbraccia il Mantovano è tipicamente associabile al passaggio rapido di perturbazioni provenienti dai quadranti occidentali. | Agosto 2013 - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini | La mappa sottostante rappresenta il numero di giornate caratterizzate dalla presenza di un temporale, ovvero di fenomeni elettrici registrati da una rappresentativa rete fulminometrica (Fote MyBlitzortung). Le aree maggiormente interessate dai temporali sono le stesse che hanno registrato i più grandi quantitativi di pioggia: in altre parole le precipitazioni cadute in Lombardia hanno presentato un prevalente carattere convettivo. Ancora una volta si riconosce una distribuzione bipolare e del tutto caratteristica: un'area tra Varesotto e Ceresio, dovuta ai temporali prefrontali innescati in un letto di correnti da Sud-Ovest, ed un secondo grosso addensamento sulla medio-alta pianura centro-orientale grazie al contributo di diversi passaggi frontali da Nord-Ovest. Da segnalare anche qualche focolaio tra il Cremonese ed il Mantovano, zone interessate da instabilità post-frontale innescata in particolare da rientri di aria umida dall'Adriatico. | Agosto 2013 - Giorni con temporale sulla base di dati estrapolati dall'archivio MyBlitzortung - Elaborazione di Bruno Grillini. |
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