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MARZO 2015: le mappe climatiche   Inserito il› 17/04/2015 7.15.31
2015
 
 
ASCIUTTO, VENTOSO E CON TEMPERATURE NELLA NORMA
 
 
Marzo 2015 è stato un mese caratterizzato da scarse precipiptazioni e da temperature nel complesso non lontane dalla norma: questo per l'assenza di importanti irruzioni di aria fredda o di afflussi di aria calda subtropicale.
Nessuno scambio meridiano degno di nota e tale da generare una profonda saccatura nel Mediterraneo ha dato luogo a perturbazioni bene organizzate sulla nostra regione. Qualche breve episodio instabile ha interessato marginalmente la Lombardia, causa l'ingresso accidentale di qualche nucleo freddo in quota che ha dato origine più di una volta ad un minimo di pressione sul Tirreno: una situazione più tipica della stagione invernale, più che altro apportatrice di precipitazioni meglio distribuite sull'Italia centro-meridionale. La nostra regione è stata invece interessata in diverse occasioni da un afflusso di aria asciutta e stabile da Nord-Ovest, perlopiù sottoforma di vivaci venti di caduta dalle Alpi: una situazione, questa, relativamente frequente nel mese di marzo.
 
La prima decade di marzo ha visto inizialmente un afflusso ondulato occidentale con alternaza di masse d'aria più o meno temperate, ma sempre di orgine altantica. Un impulso freddo un po' più deciso è riuscito ad entrare sul Tirreno dando luogo ad una fase di maltempo sui versanti Adriatici, mentre la Lombardia è stata interessata da forti venti provenienti dai quadranti settentrionali associati ad un generale miglioramento del tempo.
 
La seconda decade di Marzo non ha visto alcuna particolare dominante sinottica sullo scacchiere europeo: a fasi alterne qualche impulso freddo ha interessato con movimeto retrogrado la Pianura Padana, alternato a fugaci onde di alta pressione che hanno dato luogo a qualche giornata di stampo prettamente primaverile.   
In generale si è assistito ad un tipo di tempo prettamente marzolino con temperature altalenanti attorno alla media del periodo e precipitazioni sparse e maldistribuite sul nostro territorio.
 
L'unica debole saccatura atlantica degna di nota ha interessato la Lombardia all'inizio della terza decade, dando luogo però ad un minimo chiuso sul Tirreno che ha interessato più che altro la bassa pianura.
L'avanzata poi di un'onda di alta pressione dalle Azzorre associato ad un aumento di temperatura più sensibile in quota ha dato luogo ad un tipo di tempo mite ed asciutto ovunque, a tratti ventoso sui settori nord-occidentali dove il protagonista indiscusso è stato il Föhn.
 
 
Marzo 2015 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010.
FONTE:
www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini.
N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese.
 
 
 
TEMPERATURE
 
Le temperature si sono mantenute mediamente tra uno e due gradi al di sopra della media trentennale 1961/1990, con uno scarto molto più trascurabile rispetto all'ultimo decennio: questo in accordo con l'incremento termico medio resgistrato globalmente negli utlimi decenni. Possiamo comqunque affermare che marzo 2015 non è risultato ne particolarmente freddo e nemmeno particolarmente caldo rispetto alle più recenti annate: gli estremi massimi sono risulrati leggermente più miti a causa del prevalere quest'anno di giornate soleggiate.
 
 
 
Marzo 2015 - Anomalia delle temperature minime e massime rispetto al trentennio 1961-'90. FONTE: dati del Servizio Meteorologico AM e di Meteosvizzera. Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
L'elevato numero di giornate con cielo sereno o poco nuvoloso ha determinato un'ampia escursione termica diurna su tutta la Lombardia, dell'ordine medio di una decina di gradi tra gli estremi minimi e massimi.
Marzo si è comportato a tutti gli effetti come un mese di transizione tra il semestre freddo e quello caldo, in accordo con la tipica distribuzione microclimatica regionale: le temperature notturne risentono infatti ancora della presenza delle inversioni termiche dell'inverno, mentre nel pomeriggio sono prorpio le medesime zone a risentire di un ampio riscaldamento dovuto al soleggiamento.
Spicca quindi il clima continentale della Pianura Padana freddo di notte e caldo di giorno: gli estremi minimi in particolare sono stati resgistrati attorno al Po, e soprattutto nelle vallate e nelle conche più riparate all'azione delle brezze notturne.
I valori più bassi (in media 1 / 3°C) sono stati registrati in Valtellina e nelle valli prealpine, ma anche nelle brughiere del Comasco e del Varesotto, nel letto del Ticino, del Seveso, del Lambro e nella Lomellina.
Più miti le temperature minime (5 / 7°C) lungo la riviera dei laghi e nei grandi centri urbani, dove ancora si fa sentire l'effetto dell'isola di calore.
 
 
 
Marzo 2015 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
Nel pomeriggio è la Pianura Padana l'area che più risente del soleggiamento con estremi attorno ai 15°C, con temperature piuttosto omogenemante distribuite su gran parte del territorio.
Più fresche - salvo rare eccezioni - le zone collinari, le vallate ed i laghi.
L'esposizione al sole gioca un ruolo decisivo: si osservi ad esempio la discrepanza delle temperature in Valtellina, dove il versante retico risulta più caldo di quello orobico; qualche isolato estremo massimo risalta per lo stesso motivo anche nel Sottoceneri ed in Alta Brianza.
 
 
 
Marzo 2015 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
PRECIPITAZIONI
 
Al contrario delle temperature, la pluviometria ricalca un andamento più tipico della stagione fredda: scarse le precipitazioni sulle zone montuose, che nei mesi più caldi sono interessate da frequenti rovesci.
Anche il mancato ingresso di perturbazioni atlantiche bene organizzate ha fatto si che sulle Prealpi mancassero quelle piogge copiose tipiche delle situazioni perurtbate con sbarramento dai quadranti meridionali.
Le piogge più importanti, con accumuli fino ad 80-100 mm ed oltre, sono state registrate sulla medio-bassa pianura: questo per l'influenza di minimi di pressione chiusi e piuttosto bassi che in alcune occasioni hanno interessato solo marginalmente la Lombardia.
Le situazioni perturbate sono state poco frequenti e questo si è tradotto in una scarsa piovosità su gran parte del nostro territorio. Il Piemonte e le zone limitrofe della Lombardia hanno visto un relativo incremento della piovosità dovuto ad un richiamo sciroccale tipico dei minimi depressionari sul Tirreno, come nel caso dell'unica perturbazione significativa del mese che ha interessato il Nord-Italia all'inizio della terxa decade.
 
 
Marzo 2015  - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
 
 
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