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MAGGIO 2014: mappe climatiche   Inserito il› 19/06/2014 12.59.58
2014
 
 
 
MAGGIO 2014: CLIMA ASCIUTTO, CON TEMPERATURE PIU' CONSONE AL PERIODO 
 
 
Maggio 2014 è stato un mese finalmente in controtendenza, rispetto ad un lungo periodo caratterizzato da un clima particolarmente mite: a partire dallo scorso Dicembre, e quindi per quasi sei mesi di fila, le temperature si erano mantenute sensibilmente sopra la media stagionale. Ora come salta subito all'occhio dal grafico sottostante le temperature in quota - si sono finalmente allineate alla media del periodo, discostandosene addirittura con un debole scarto negativo e partire dalla seconda decade del mese.
 
 
 
  
Maggio 2014 - Temperatura ad 850 hPa e confronto vs media trentennale 1981-2010. FONTE: www.weather.uwyo.edu - Elaborazione di Bruno Grillini. N.B. Il grafico mette in evidenza gli scambi di calore in bassa troposfera, con ripercussioni poi sulla temperatura media al suolo nel corso del mese. 
 
 
Lo scarto termico riferito alle medie storiche trentennali 1961-90 è poco significativo nel caso delle temperature minime dove per la prima volta dopo molti mesi troviamo addirittura qualche lieve difetto.
Un pochino più deciso, ma sempre contenuto, lo scarto positivo degli estremi massimi che riflette l'elevato numero di giornate stabili e quindi con incontrastato soleggiamento.
 
 
 
Maggio 2014 - Anomalia delle temperature minime e massime rispetto al trentennio 1961-'90. FONTE: serie storica dati AM
Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
Una controtendenza si è osservata anche per le precipitazioni, in un mese che tradizionalmente è sempre stato uno dei più piovosi dell'anno: questo  per l'assenza di quelle tipici canali depressionari, che spesso nelle insistevano più giorni nel Mediterraneo Centrale ed erano associate a condizioni di persistente maltempo.
 
L'unico episodio di maltempo meglio organizzato, o meglio caratterizzato da un minimo di pressione sul Mar Ligure, ha interesssato la Lombardia nei primi giorni di Maggio, per dare spazio ad un graduale miglioramento del tempo a causa del ritorno dell'alta pressione delle Azzorre. Mite e gradevole quindi la prima decade del mese, a parte una debole fiammata subtropicale di breve durata ed un rapido break temporalesco di stampo estivo.
 
La seconda decade  del tempo è stata caratterizzata da un regime di correnti nordoccidentali piuttosto insistente, associato a ben sei giornate consecutive di Föhn sulla medio-alta pianura: questo per la presenza di una vasta depressione suli paesi balcanico-danubiani che ha risucchiato con insistenza masse d'aria di origine nord-atlantica.
 
La terza decade del mese ha visto una lieve ripresa delle temperature, a causa dell'instaurarsi di un afflusso di correnti umide ed instabili da SudOvest ai margini di un'onda di alta pressione di matrice subtropicale che ha interessato l'Italia centro-meridionale.
L'assenza di una figura netta nei bassi strati, associata ad infiltrazioni di aria piuttosto fresca attraverso le Alpi, ha mantenuto condizioni di spiccata instabilità, che nelle ore più calde della giornata è sfociata nei tipici temporali di calore che tipicamente si sviluppano sui rilievi montuosi per poi sconfinare localmente in pianura.
 
 
 
TEMPERATURE
 
Il prevalere di condizioni di tempo stabile ha favorito un'apprezzabile escursione termica diurna per buona parte del mese, tantopiù caratterizzata da una tipica distribuzione delle isoterme in pieno accordo con la nostra climatologia regionale.
L'elevato numero di giornate di Föhn ha mantenuto temperature piuttosto miti nelle zone più soggette ai venti di caduta, rispetto a quelle non interessate dal fenomeno: decisivo l'orientamento delle vallate e la presenza di conche più o meno riparate al vento. Impressionante ad esempio il confronto della ventosissima Valchiavenna, con la Valtellina che essendo una valle traversa risente molto meno del Föhn: lo scarto in questo caso supera addirittura i sei gradi!
Le colline brianzole  emergono rispetto alle conche più riparate e più fredde, così come tutta la Pedemontana risulta ancora una volta più mite della media pianura: qui le temperature minime - come su gran parte del territorio lombardo - oscillano tra i 10 ed i 13°C, valori del tutto consoni al periodo. 
E' ancora presente un cenno debole di inversione termica lungo la Valle del Ticino ed in Lomellina, mentre è ancora significativo lo scarto delle temperature notturne della metropoli milanese rispetto alle campagne prospicenti ed in particolare la periferia sudoccidentale che risulta la più fresca.
 
 
 
 
Maggio 2014 - Media delle temperature minime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
 
L'andamento delle temperature massime è pienamente influenzato dal soleggiamento diurno, assai generoso visto il prevalere delle giornate di bel tempo; in particolare è evidente un gradiente termico distribuito da NordOvest a SudEst come è tipico effettivamente dei mesi estivi.
Le zone meno calde le ritroviamo tra l'alta pianura e la pedemontana con valori attorno ai 21-22 °C, mentre quelle in assoluto più fresche sono quelle costiere a causa dell'inerzia termica della massa d'acqua dei nostri laghi. Lungo la sponda orientale del Lario ad esempio la colonnina di mercurio si aggira anche nel pomeriggio attorno ai 20-21°C mentre la piacevole frescura è esaltata anche dalla presenza della brezza che spira ogni giorno dal lago verso la costa.
Il calore si accumula in modo più significativo su tutto il catino padano, ed ancora una volta nelle provincie di Lodi, Cremona e Mantova con valori medi fino a 25 / 26 °C.
Relativamente più fresco l'Oltrepo Pavese ed in particolare le colline, grazie anche alla presenza del Marino, il vento tipico della tarda primavera che attenua la sensazione di afa e di calura attenuando un pochino il divario termico tra la superficie del Mar Ligure ancora fresco e la pianura padana ormai già surriscaldata dal sole.
 
 
 
 
 
 
Maggio 2014 - Media delle temperature massime in Lombardia su base delle stazioni della rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
 
PRECIPITAZIONI
 
La mappa relativa alle precipitazioni evidenzia una distribuzione "a macchia di leopardo", tipica del semestre caldo quando prevalgono precipitazioni a carattere di rovescio o temporale.
Maggio 2014 in particolare è risultato - come abbiamo detto - un mese complessivamente avaro di piogge (in media attorno ai 100 mm mensili), e comunque generalmente distribuite a ridosso dei rilievi: il fattore orografico si è comportato infatti come un "trampolino di lancio" nelle ore pomeridiane, dando luogo allo sviluppo dei tipici "temporali di calore estivi".
I fenomeni temporaleschi si sono manifestati soprattutto nella terza decade del mese, con maggiore frequenza su tutte le Prealpi ed in particolar modo lungo i rilievi che si affacciano sul Lago di Lugano e sul Lario; particolarmente frequenti i temporali di calore nelle Orobie Bergamasche, con picchi che localmente hanno superato i 150 mm.
In pianura le precipitazioni sono risultate ancora più a carattere sparso ed irregolare, con un contributo perlopiù dovuto al passaggio di una linea temporalesca netta, come accaduto ad esempio tra il bresciano ed il cremonese dove sono stati misurati accumuli pluviometrici di tutto rispetto.
 
 
Maggio 2014  - Accumuli complessivi di precipitazioni registrate in Lombardia su base delle stazioni dalla rete CML - Elaborazione di Bruno Grillini.
 
 
 
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