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Un diverso approccio all'evoluzione meteorologica, partendo dalla stratosfera   Inserito il› 28/02/2007 21.01.27
Avevamo concluso l'articolo, datato 21 Febbraio, con queste parole: "Attendiamo gli sviluppi, ma stando all'aggiornamento odierno ritengo molto probabile, una terza decade di Febbraio ed una prima decade di Marzo ancora all'insegna del clima mite su Europa centro-meridionale.
Il flusso freddo artico interesserà dapprima la Russia asiatica e con importanza minore la Russia europea e le aree del Mare Nero e del Caucaso.
   Secondariamente un nuovo impulso freddo ma di origine polare dovrebbe toccare l'area Balcanica e l'Italia centro-meridionale.
L'inverno 2006-2007 si avvia alla conclusione e sarà ricordato come il più caldo sul nostro continente, da quando si hanno registrazioni continue e diffuse cioè dalla fine del XIX secolo.
La Primavera sembra aprirsi con persistenza del flusso zonale atlantico.   Un flusso, però, con ondulazioni poco pronunciate.  Mancano ancora al momento attuale scambi meridiani che possano generare onde cicloniche in area mediterranea, le uniche in grado di apportare precipitazioni di rilevanza sul N-Italia."


Segnaliamo ai lettori che, dato il mancato aggiornamento delle prognosi NCEP-GFS, il nostro commento odierno si baserà sulle proiezioni della giornata del 27 Febbraio.

Partiamo, come sempre, in questa nuova analisi, gettando un rapido sguardo agli indici di teleconnessione NAO (Oscillazione del N-Atlantico) ed AO (Oscillazione Artica) per trarne degli auspici sull'andamento meteorologico su Europa ed Italia nel medio-lungo termine.



Ad oggi l'indice NAO si presenta in fase neutra, mentre l'indice AO è tra debolmente positivo e neutro.   Tale situazione è lo specchio di questa fase con flusso zonale teso tra 40°-60°N sull'Atlantico e graduale rientro in sede del vortice polare stratosferico e minore attività dell'artic jet stream.




**La situazione termica e della quota di GPT attuale è la seguente:





Il VPS (vortice polare stratosferico) a distanza di una settimana non ha subito grandi modifiche.   il nucleo primario si trova infatti ancora sulla Siberia centrale e sull'artico russo, anche se si avvia a rientrare in sede polare.
Esso presenta, per ora, moderate perturbazioni nell'area N-americana, dove il lobo canadese si mantiene continuamente attivo, garantendo una continua spinta del polar jet (getto polare) che continua a sospingere aria mite atlantica sull'Europa e sull'Italia.

L'ansa ciclonica sui Balcani, residuo delle pertubazione passata Domenica, si allontana irrimediabilmente verso Est.    Il flusso da umido da WNW impatta l'arco alpino e risulta più attivo su Francia, Svizzera ed Austria, mentre sul versante italiano un'influenza meno marginale è riservata alla cresta principale delle Alpi ed alle Venezie.


**Ecco l'evoluzione a 72h, cioè per Venerdì 2 Marzo 07:





In questa fase notiamo che il VPS sposta il suo centro sull'artico russo, facendo nuovi passi verso un rientro in sede polare.    Il protendersi dell'area calda a 100 hPa verso l'Europa fa segnare un'accelerazione del getto polare (polar jet) con il passaggio di veloci sistemi frontali oceanici sull'Europa centrale.
Data la posizione dell'onda anticiclonica, che tende a presentarsi sull'Europa atlantica, il flusso umido investirà ancora un volta le nazioni N-alpine ed le regioni italiane della cresta alpina principale (Valle d'Aosta - Ossola - Ticino - Valtellina - Alto Adige).
La fase di tempo instabile, però, sarà agli sgoccioli con la cresta di alta pressione in spostamento verso l'Italia.


** Facciamo un passo avanti fino a 144h, Lunedì 5 Marzo 07:





Il VPS rientra temporaneamente in sede polare, ma nel contempo una nuova opnda planetaria con riscaldamento anche dell'alta stratosfera (major warming) tenderà a perturbare nuovamente la circolazione.   Sia dalla prognosi termica, che da quella del GPT a 100hPa, è visibile una cresta anticiclonica in corrispondenza dell'Italia, che garantirà tempo stabile nel corso del prossimo fine settimana.   Nel frattempo il getto polare scava una saccatura lungo le coste atlantiche di Iberia e Francia.   Riuscirà questa figura depressionaria ad aprirsi una strada verso l'Eurupa centrale e l'Italia, portandoci finalmente un primo assaggio delle agognate piogge equinoziali?   Per ora è garantita una fase  decisamente primaverile. 


**Con un ultimo balzo arriviamo a 216h, cioè Giovedì 8 Marzo 07:





In quest'ultima slide notiamo di nuovo un tentativo di split del VPS stratosferico con bilobazione del nucleo principale.   Ancora una volta il blocking anticiclonico principale sembra essere quello sul Pacifico settentrionale e sull'Alaska.
Ma ora torniamo con lo sguardo all'Europa.   L'onda ciclonica sull'Ovest del continente riuscirà a raggiungere l'Italia, ma anche in questo frangente verrà almeno in parte logarata dalla resistenza dell'anticiclone sul Mediterraneo.   Possibile fase piovosa debole o xcon chances lievemente minori moderata sul N-Italia tra 6-7 Marzo.    In seguito come notiamo da questa slides ci attendiamo lo sviluppo di una nuova cresta anticiclonica. di matrice sub-tropicale con ripresa del flusso decisamente mite sull'Italia.

**Analisi ulteriore

Possiamo notare in queste slide la forte influenza dell'onda planetaria, che si sta propagando dalla troposfera a tutti i livelli della stratosfera, generando un major warming.   Questo è ancora ben alimentato e determina un trasferimento di calore in sede stratosferica dall'area polare e subpolare in direzione delle medie latitudini.    Una ripercussione di questo riscaldamento (flusso di Eliassen-Palm) dovrebbe presentarsi in troposfera nel corso della prossima settimana con formazione di un'HP polare.





Attendiamo gli sviluppi, ma stando all'aggiornamento odierno ritengo molto probabile, una prima decade di Marzo ancora all'insegna del clima mite su buona parte dell'Europa ed in particolare quella centro-meridionale.    La seconda decade dovrebbe presentare due volti: Una prima fase ancora molto mite, ed una seconda (da metà di Marzo) caratterizzata da un raffreddamento, la cui importanza non è ancora ben quantificabile.   Presumibilmente questa non dovrebbe essere in grado di generare forti anomalie negative della temperatura.

Come abbiamo indicato
il blocking principale, dato lo split del VPS sul lato canadese, dovrebbe essere quello sul Pacifico settentrionale, mentre l'estendersi del riscaldamento sull'Atlantico settentrionale dovrebbe provocare una nuova accelerazione della corrente a getto in grado di impedire una stabile rimonta anticiclonica meridiana sul settore atlantico.
Certamente ci attendiamo una maggiore ondulazione del flusso con ingressi perturbati più incisivi rispetto a queste ultime settimane.


Vi dò appuntamento al prossimo aggiornamento.
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