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L’intenso nubifragio dell’8 luglio 2014 su Comasco meridionale e Brianza   Inserito il› 21/07/2014 15.07.41
Eventi Meteo
 
 
Durante la notte tra lunedì 7 e martedì 8 luglio 2014 si sono registrati intensi nubifragi su una fascia piuttosto estesa, compresa tra la provincia Comasca meridionale (fascia centro-orientale) e parte della provincia di Monza e Brianza. Si è trattato di un temporale rigenerante che è rimasto stazionario per alcune ore sulla stessa zona. Su tale area quindi, in circa 4 ore, sono caduti oltre 100-120 mm di pioggia. Oltre agli allagamenti che tali precipitazioni normalmente portano, il fatto che buona parte delle aree interessate facessero parte del bacino idrografico del fiume Seveso ha fatto si che il fiume stesso, ingrossato a dismisura, è poi esondato all'ingresso del suo percorso in Milano. Ripercorriamo brevemente quanto accaduto la notte tra il 7 e l'8 luglio sia con una breve descrizione sinottica che con alcune mappe specifiche.  



QUADRO SINOTTICO

Già dalla seconda metà di giugno 2014 la nostra Regione, e un po’ tutto il Nord Italia, ha visto un tempo più “da mezza stagione” che non di chiaro stampo estivo; è infatti mancata la presenza stabile di figure anticicloniche durature, mentre il clima è stato caratterizzato dall’influenza di fresche ed instabili correnti nord-atlantiche che quasi quotidianamente, anche con il contributo della radiazione solare, hanno generato sistemi temporaleschi, spesso molto intensi e persistenti su aree limitate di territorio, con conseguenti accumuli di pioggia molto abbondanti (e i soliti problemi in questi casi, legati per lo più agli allagamenti).
Nello specifico, già lunedì 7 luglio una vasta saccatura atlantica (estesa dall'Islanda al Nord-Africa), cominciava a richiamare umide correnti sud-occidentali sul Mediterraneo occidentale e sull'Italia; tra lunedì e martedì poi, il movimento verso est della saccatura stessa poneva le basi per lo sviluppo di numerosi temporali sul nostro territorio.
Dopo quindi i già numerosi temporali di lunedì 7 luglio (accumuli piuttosto diffusi di 30/50 mm di pioggia sul territorio Lombardo, fino a 108 mm a Bonzeno di Bellano LC),  è stato proprio nella notte su martedì 8 luglio che un sistema temporalesco autorigenerante ha insistito per diverse ore tra la Bassa Comasca centro-orientale e la provincia di Monza e Brianza, scaricando quantità di pioggia davvero abbondanti. Alcuni problemi per gli allagamenti si sono registrati nel Comasco, così come particolarmente colpito dalle precipitazioni è risultato il bacino idrografico del Seveso; Seveso che, ingrossato a dismisura, è esondato all'ingresso del suo percorso in Milano.
 
  
 
MAPPE
 
La carta delle isoiete regionali evidenzia come nelle prime ore di martedì 8 luglio (prevalentemente dalle 00 alle ore 04 del mattino) un sistema temporalesco rigenerante e stazionario abbia interessato, con abbondanti precipitazioni, un’area che ha abbracciato buona parte della fascia collinare e pedemontana Comasca centro-orientale, per estendersi sulla provincia di Monza e Brianza. Su tutta questa fascia sono caduti oltre 100-120 mm di pioggia entro le 8 del mattino (quasi tutte tra le 00 e le 04), con punte fino a oltre 150 mm (registrati a Carimate e ad Arosio, CO).  Si nota anche il forte gradiente est > ovest dell’area di massima intensità: da oltre 100 mm a 25 mm in poche centinaia di metri, fatto tipico delle precipitazioni rigeneranti stazionarie. Nella stessa fascia oraria, alcune precipitazioni hanno interessato, con accumuli ben inferiori, anche parte del Milanese, del resto del Comasco e del Lecchese.  
 
  
 
 
 
 

Uno dei problemi principali di tali precipitazioni è che si sono concentrate su buona parte il bacino idrografico del fiume Seveso, che è poi esondato all'ingresso del suo percorso in Milano. Dalla mappa sottostante, dove si possono vedere i quantitativi di pioggia davvero abbondanti caduti sull’area del bacino idrografico del Seveso rilevati dalle stazioni della rete Centro Meteo Lombardo tra le 00 e le 08, si possono osservare anche, in grigio, le aree urbanizzate. Su tali aree il terreno non filtra più le piogge ma le precipitazioni vengono fatte defluire direttamente in fognatura, e quindi nel corso d'acqua.
Tale problematica è piuttosto frequente in estate con precipitazioni abbondanti, ed il problema sta proprio nel fatto che attualmente, circa il 70-75 % del territorio a Nord di Milano risulta urbanizzato, e quindi una buona parte del territorio è stata impermeabilizzata. Così, nei bacini idrici si riversa repentinamente molta acqua a causa della minor capacità di assorbire le acque meteoriche da parte del terreno. A ciò vanno aggiunte, in alcune zone a ridosso della città di Milano, la canalizzazione e il restringimento degli alvei dei corsi d’acqua ed il taglio della vegetazione ripariale (che protegge le sponde dall’erosione e rallenta la furia delle acque durante le piene). L’insieme di tutti questi fattori porta quindi al frequente allagamento di quartieri della città di Milano per via dell’esondazione di Olona, Lambro e Seveso, i fiumi dei territori Varesini, Comaschi, Brianzoli e dell’alto Milanese (fonte: 3B meteo); proprio come è capitato martedì 8 luglio scorso. 

 
 
 
 
 
 
 
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