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Uragano - 15a puntata   Inserito il› 03/10/2008 20.50.49
Aggiornato il› 15/09/2010 12.59.14
Da qualche parte nel deserto di Sonora, Arizona (USA)

All'improvviso mentre il gruppo stava camminando nell'oscurità della notte apparvero delle luci ben distinte in lontananza. Erano le luci della base segreta nel deserto. Justin aveva pensato durante tutto il viaggio a come fare per dissolvere l'uragano ed aveva trovato un modo più efficace di una bomba nucleare ma ancora in via sperimentale: onde elettromagnetiche. Infatti secondo alcuni studi di ricercatori cinesi che erano all'avanguardia nel campo della ricerca sulle modificazioni artificiali del tempo inviando un raggio di onde elettromagnetiche di una determinata frequenza ed intensità verso una nube temporalesca si poteva dissolverla o ingigantirla a seconda dell'intensità del raggio e della sua frequenza. Probabilmente i terroristi arabi avevano usato un sistema simile per “attivare” gli uragani ai quattro angoli del mondo. Justin, Samuel Bell e le altre persone della scorta entrarono nella base segreta in mezzo al deserto di Sonora. Prima di tutto furono assistiti dal personale (tutto militare) che si prese cura di loro, li fece riposare e rifocillare. Ma un nuovo ed intenso giorno li attendeva. Infatti Justin si alzò di primo mattino e illustrò subito il suo piano alla squadra speciale incaricata del progetto. Rimaneva aperto il problema di come portare un generatore di onde elettromagnetiche all'interno dell'occhio del ciclone. Si pensò di usare gli aerei per le osservazioni speciali all'interno degli uragani usati dal NOAA. "Bene" esclamò Samuel Bell-"Da domani daremo il via al progetto ONDA LUNGA!".



 

                                                                Nella casa di Matthew ad Oklahoma City,Oklahoma (USA)


Matthew rimase incollato al televisore per tutta la notte seguendo gli aggiornamenti dall'Europa e dall'Asia a proposito delle tempeste che non sembrava volessero diminuire d'intensità.Alla fine crollò sul divano per la stanchezza e si addormentò profondamente.

L'uragano era già arrivato a lambire le coste della Florida. Telefono ed elettricità iniziarono a mancare in molte città della Florida a causa del forte vento che iniziò ad abbattere numerosi pali elettrici e del telefono. L'onda di piena iniziò ad investire la costa meridionale della Florida con onde alte dai sette agli otto metri. La pioggia iniziò a cadere copiosamente inondando e sommergendo completamente le isole Keys.




                                                                                                                   Italia centro-meridionale


L'uragano era passato al grado tre della scala Saffir-Simpson e muoveva lentamente verso la città di Roma. Dietro di sé aveva lasciato morte e distruzione con feriti e vittime in molte città del Nord Italia. Milano, Torino ed altre importanti città erano un cumulo di macerie ed erano completamente sommerse dalle acque. Da Genova a gran parte della Pianura Padana non si distingueva dove iniziava e dove finiva il mare. La Protezione Civile Europea predispose un piano per mettere in salvo la popolazione del nord Italia che non aveva fatto in tempo a lasciare la propria città ed aveva trovato rifugio sui tetti in attesa dei soccorsi. Tutti i soccorsi furono evacuati nei paesi limitrofi risparmiati dalla furia della tempesta: un pò in Svizzera, Francia e Gran Bretagna.


(15-Continua)


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